Lucio Lombardo Radice: differenze tra le versioni

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|AnnoNascita = 1916
|LuogoMorte = Bruxelles
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte = 21 novembre
|AnnoMorte = 1982
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|Attività2 = pedagogista
|Attività3 = politico
|AttivitàAltre = ,e dirigente [[comunista]]
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Lucio Lombardo Radice.jpg
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== Biografia ==
Figlio del pedagogista [[Catania|catanese]] [[Giuseppe Lombardo Radice|Giuseppe]] e della docente [[Fiume (città)|fiumana]] [[Gemma Harasim]], e fratello minore di [[Laura Lombardo Radice|Laura]], dopo aver studiato al [[Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani]] di Roma, si laureò in [[matematica]] nel [[1938]] con una tesi sulle algebre legate ai [[Gruppo finito|gruppi di ordine finito]]. Tra i suoi docenti, si ricordano [[Gaetano Scorza]], [[Guido Castelnuovo]] e [[Federigo Enriques]], che gli trasmisero l'interesse per il rapporto tra scienza e filosofia. Negli anni trenta entrò in contatto con un gruppo di giovani antifascisti quali [[Aldo Natoli]], [[Paolo Bufalini]], Mirella De Carolis, [[Giaime Pintor| Giaime]] e [[Luigi Pintor]], Mischa Kamenetzky ([[Ugo Stille]]) e si iscrisse clandestinamente al [[Partito Comunista Italiano|PCI]].
 
Negli [[anni 1930|anni trenta]] entrò, insieme con la sorella Laura, in contatto con un gruppo di giovani antifascisti quali [[Aldo Natoli]], [[Paolo Bufalini]], Mirella De Carolis, [[Giaime Pintor (giornalista 1919)|Giaime]] e [[Luigi Pintor]], Mischa Kamenetzky ([[Ugo Stille]]): "questi giovani avevano già preso le
Nel [[1939]] non poté prendere servizio come assistente alla cattedra di [[geometria analitica]], perché fu arrestato e condannato a quattro anni di reclusione in quanto oppositore al [[fascismo|regime fascista]]; liberato nel [[1941]], fu arrestato di nuovo e poi scarcerato dopo pochi mesi. Partecipò attivamente alla [[resistenza romana]], curando sempre i contatti con oppositori e partigiani di area liberal-socialista e cattolica. Nell'ambito di tali iniziative conobbe lo storico cattolico liberale [[Arturo Carlo Jemolo]] e sua figlia [[Adele Maria Jemolo|Adele Maria]], che sposerà nel [[1946]].
distanze dal fascismo, ma solo una minoranza di loro aveva bruciato le tappe
verso l'antifascismo cospirativo (Lucio Lombardo Radice, Aldo Natoli, [[Pietro Amendola]] che costituirono, insieme a [[Bruno Sanguinetti]], il primo nucleo del gruppo comunista romano)"<ref>Natoli, Claudio ; Santomassimo, Gianpasquale ; De Luna, Giovanni. ''Gli spazi bianchi di Giaime Pintor'', Passato e presente : rivista di storia contemporanea. Fascicolo 74, 2008 (Firenze : [poi] Milano : Giunti ; Franco Angeli, 2008). p. 17: si trattava di una “generazione senza maestri” cui appartenevano "tra gli altri,
[[Norberto Bobbio]], [[Paolo Bufalini]], [[Aldo Garosci]], [[Antonio Giolitti]], [[Laura Lombardo Radice]], [[Gastone Manacorda]], [[Aldo Natoli]], [[Geno Pampaloni]], [[Carlo Muscetta]], [[Pietro Ingrao]], [[Dario Puccini]]. (...) La maggioranza, invece, e penso a Misha Kamenetsky,
[[Geno Pampaloni]], [[Valentino Gerratana]], [[Mario Spinella]], fece la
scelta del lavoro culturale, comune del resto alla parallela rete che aveva al
centro l'[[Università di Pisa]] e le figure adulte di [[Guido Calogero|Calogero]] e di [[Aldo Capitini|Capitini]], utilizzando
gli spazi ancora aperti nelle istituzioni e nelle riviste fasciste non
conformiste, ivi comprese quelle occasioni di incontro e di confronto non
omologate che, almeno sino alla guerra, erano state rappresentate dai [[Littoriali]]".</ref>. A quell'epoca risale quindi la sua iscrizione clandestina al [[Partito Comunista Italiano|PCI]].
 
Nel [[1939]] non poté prendere servizio come assistente alla cattedra di [[geometria analitica]], perché fu arrestato e condannato a quattro anni di reclusione in quanto oppositore al [[fascismo|regime fascista]]; liberato nel [[1941]], fu arrestato di nuovo e poi scarcerato dopo pochi mesi. Partecipò attivamente alla [[resistenza romana]], curando sempre i contatti con oppositori e partigiani di area liberal-socialista e cattolica<ref>“Troppo spesso, ancora oggi, non si comprende il valore
Nel [[1945]], dopo la fine della guerra, fu finalmente ammesso come assistente alla [[Università degli Studi di Roma|Sapienza]]. Nel [[1951]] ottenne la libera docenza in analisi algebrica ed [[Infinitesimo|infinitesimale]] e nel [[1956]] ricoprì la carica di professore straordinario di geometria analitica con elementi di proiettiva all'[[Università degli Studi di Palermo|Università di Palermo]], dove restò fino al [[1960]] quando si trasferì nuovamente a Roma, dove nacque suo figlio [[Marco Lombardo Radice|Marco]].
decisivo che ha avuto e avrà nella vita italiana l'unità antifascista […]
l'unità antifascista è stata qualcosa di più e di diverso della semplice somma
delle forze dei partiti antifascisti, l'unità antifascista ha avuto e ha la
funzione di portare all'unificazione di tutto il popolo, di tutta la nazione
nella lotta, ancora in corso, per la pace, il pane e la libertà. L'influenza
esercitata sul popolo italiano dai CLN (cioè dagli organi nei quali più pienamente
si è finora espressa l'unità antifascista) è stata indubbiamente di molto superiore alla somma delle influenze che ogni singolo partito della
coalizione esercita”: L. Lombardo Radice, ''Fascismo e anticomunismo'', Torino, 1946, p. 48.</ref>. Nell'ambito di tali iniziative conobbe lo storico cattolico liberale [[Arturo Carlo Jemolo]] e sua figlia [[Adele Maria Jemolo|Adele Maria]]. Sposerà quest'ultima nel [[1946]] ed ebbe tre figli: Daniele, [[Marco Lombardo Radice|Marco]] e [[Giovanni Lombardo Radice|Giovanni]].
 
La militanza nel [[Partito Comunista Italiano|PCI]], di cui fu dirigente, proseguì nel dopoguerra. Il clima di dialogo fra credenti e non credenti suscitato dal [[Concilio Vaticano II]] fu interpretato culturalmente, tra gli altri, da lui e dallo scrittore cattolico Mario
Gozzini<ref>Si veda Alexander Höbel, ''Il Pci di Luigi Longo (1964-1969)'', Napoli, Esi, 2010 (collana
Insmli), pp. 62-64.</ref>: "sotto il profilo politico i risultati di tale dialogo trovarono una cauta
trasposizione nelle statuizioni di [[Luigi Longo|Longo]] all'XI congresso nazionale del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] sul
riconoscimento della libertà religiosa"<ref>Sergio, Marialuisa-Lucia, ''Politica italiana e diplomazia vaticana nella Polonia del Card. Wyszyński'', Storia e problemi contemporanei : 60, 2, 2012, p. 107 (Bologna : CLUEB, 2012).</ref>
 
Fu consigliere comunale al Comune di [[Roma]] dal 1976 al 1981; fu membro del [[Tribunale Russell]] per i [[diritti dell'uomo]]<ref>[[Franco Ferrarotti]] ricorda che "un marxista come Lucio Lombardo Radice" disse una volta: «il nostro marxismo è imbevuto di idealismo»: Ferrarotti, Franco, ''Cesare Pavese e la rinascita della sociologia italiana nel secondo dopoguerra'', Critica sociologica : 184, 4, 2012, Pisa : Fabrizio Serra, 2012.</ref> e, come tale, fu critico della politica delle cosiddette "[[Stato socialista|democrazie popolari]]" nei confronti della dissidenza e delle libertà individuali, sebbene mai liquidazionista delle stesse esperienze dell'[[Est Europa]].
 
Fu fondatore del comitato di coordinamento dei movimenti per la pace<ref>Santagata, Alessandro. ''Invece dei missili : i cattolici e la profezia della pace : dalla campagna per il Vietnam alla protesta di Comiso'', Italia contemporanea : 276, 3, 2014, p. 438 (Milano : Franco Angeli, 2014) ricorda che l'appello per l'organizzazione della marcia del 24 ottobre 1981 fu "lanciato da esponenti
di primo piano del Pci (Tom Benetollo, Lucio Lombardo Radice) e dalla rivista
“Com-Nuovi tempi”, vicina all'area dei Cristiani per il socialismo. Il testo
era firmato da [[Pax Christi]], Movimento cristiano della pace e da organizzazioni
non religiose e partitiche".</ref>.
 
Morì a [[Bruxelles]], colto da infarto, mentre partecipava ai lavori di preparazione della II Conferenza per il disarmo.
 
== Carriera accademica e contributo scientifico ==
=== Matematica ===
Nel [[1945]], dopo la fine della guerra, era stato finalmente ammesso come assistente alla [[Sapienza - Università di Roma|Sapienza]].
 
Nel [[1951]] ottenne la libera docenza in analisi algebrica ed [[Infinitesimo|infinitesimale]] e nel [[1956]] ricoprì la carica di professore straordinario di geometria analitica con elementi di proiettiva all'[[Università degli Studi di Palermo|Università di Palermo]], dove restò fino al [[1960]] quando si trasferì nuovamente a Roma, dove era già nato suo figlio [[Marco Lombardo Radice|Marco]] nel 1949.
 
Dal 1963 al 1966 fu vicedirettore della Scuola di perfezionamento in Matematica e Fisica, dopo avervi insegnato [[storia della matematica]].
 
A Roma, nel 1965, ebbe la cattedra di [[algebra]], materia che aveva insegnato sin dall'anno accademico [[1961]] [[1962]] in cui essa era stata messa a statuto per il I anno del Corso di Laurea in Matematica, proprio tra l'altro per suo diretto interessamento; nel [[1974]] quella di [[matematiche complementari]] ed aveva tenuto, (tra il 1960 e il [[1973]]) anche gli insegnamenti di [[teoria dei numeri]], [[geometria]] superiore e algebra superiore ([[1968]]-731973).
 
Il suo impegno scientifico fu nel campo della [[teoria delle rappresentazioni]] dei gruppi finiti<ref>Biacino, Loredana, ''Temi generali nell'opera di Luca Valerio'', Bollettino di storia delle scienze matematiche : XXX, 2, 2010,</ref>, in particolare quelle modulari, in quello delle geometrie finite e delle geometrie combinatorie, assieme a [[Beniamino Segre]] e a [[Guido Zappa]].
 
Sullo studio dei piani proiettivi non [[Girard Desargues|desarguesiani]], con particolare riguardo al caso finito, ha pubblicatopubblicò una trentina di lavori.
 
=== Pedagogia e militanza nel PCI ===
Lucio Lombardo Radice riprese dal magistero paterno una straordinaria passione per la pedagogia<ref>V. ''Minori giustizia : rivista interdisciplinare di studi giuridici, psicologici, pedagogici e sociali sulla relazione fra minorenni e giustizia''. I TRIMESTRE, 2008
Lucio Lombardo Radice riprese dal magistero paterno una straordinaria passione per la pedagogia, affiancandola alla passione politica con la militanza nel [[Partito Comunista Italiano|PCI]], di cui fu dirigente. All'attività scientifica, infatti, affiancò sempre l'impegno politico e in particolare per i problemi della scuola. Fu consigliere comunale al Comune di [[Roma]] (1976-81); membro del Tribunale Russell per i diritti dell'uomo e, come tale, critico della politica delle 'democrazie popolari' nei confronti della dissidenza e delle libertà individuali, sebbene mai liquidazionista delle stesse esperienze dell'Est Europa; fondatore del comitato di coordinamento dei movimenti per la pace. È morto a [[Bruxelles]], mentre partecipava ai lavori di preparazione alla II Conferenza per il disarmo.
Milano : Franco Angeli, 2008.</ref>, affiancandola all'[[impegno politico]] e, in particolare, l'interesse per i problemi della scuola<ref>"Un pedagogista
comunista, pur così aperto all'innovazione come Lucio Lombardo
Radice (...) difendeva polemicamente l'esigenza del rigore nello studio
contro ogni visione ludica della scuola e l'esigenza della concentrazione
personale contro le sperimentazioni empiriche «di gruppo»: Viteritti, Assunta [a cura di]. ''Le competenze a scuola : una controversia culturale'', Scuola Democratica : Learning for Democracy : 2, 2011 (Milano : Guerini, 2011).</ref>.
 
Dopo le prime esperienze, già negli anni Trenta, sulla rivista "La scuola in Toscana"<ref>Rassegna storica toscana : LVII, 1, 2011 (Firenze : L.S. Olschki, 2010), pagina 92, nota 30</ref>, nel dopoguerra partecipò al comitato di redazione di [[Belfagor (rivista)|Belfagor]]. Fu direttore della rivista ''Riforma della Scuola'', dal novembre 1955 fino alla sua morte, affiancato da condirettori quali [[Mario Spinella]], [[Dina Bertoni Jovine]], [[Mario Alighiero Manacorda|M.A.Manacorda]], [[Carlo Bernardini]], F.Francesco Zappa. Fu autore di libri di giochi per bambini e ragazzi e si dedicò con successo alla divulgazione scientifica e matematica. Partecipò anche a trasmissioni televisive e programmi radiofonici, tra i quali cinque filmati per la regia di G. Giannarelli, ''Uomini della scienza'', lo stesso regista con cui aveva collaborato tra il 1970 e il 1973 come consulente scientifico per il filmato in tre puntate ''Non ho tempo'' su [[Galois|E. Galois]].
 
Fu autore di libri di giochi per bambini e ragazzi<ref>''[...] Giocare bene significa avere gusto per la precisione; amore per la lingua, capacità di esprimersi con linguaggi non verbali; significa acquisire insieme intuizione e razionalità, abitudine alla lealtà e collaborazione'': dalla prefazione di L. Lombardo Radice a Fabio Caon, Sonia Rutka, ''La lingua in gioco. Attività ludiche per l'insegnamento dell'italiano'', L2, Guerra, Perugia 2004, p. 8.</ref> e si dedicò con successo alla divulgazione scientifica e matematica<ref>''Medicina & storia : rivista di storia della medicina e della sanità'' : 11, 21/22, 2011
== Opere ==
Firenze : Firenze University Press, 2011.</ref>. Partecipò anche a trasmissioni televisive e programmi radiofonici, tra i quali una serie di cinque filmati, ''Uomini della scienza'' (dedicata a [[Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert|Jean-Baptiste D'Alembert]], [[Gaspard Monge]], [[Lavoisier]], [[Alessandro Volta]], [[Lazzaro Spallanzani]]), per la regia di [[Ansano Giannarelli]], lo stesso regista con cui aveva collaborato, tra il 1970 e il 1973, come consulente scientifico per il film in tre puntate ''[[Non ho tempo]]'', incentrato sulla figura di [[Évariste Galois]], nel quale egli stesso aveva recitato la parte del professor [[Louis Richard|Louis Paul Émile Richard]], [[mentore]] del giovane matematico.
* ''Fascismo e anticomunismo. Appunti e ricordi 1935-1945'', Torino, Einaudi, 1946.
 
Insieme ad altri intellettuali (tra cui lo storico [[Lucio Villari]]) ha anche preso parte, diretto da [[Ettore Scola]], al film ''[[La terrazza]]'' (1980), in cui interpretava sé stesso come dirigente del [[Partito Comunista Italiano]].
 
=== Televisione ===
Lucio Lombardo Radice fu consulente e ideatore di diversi programmi di divulgazione scientifica. Il debutto televisivo si ebbe nel 1971 con ''Dall'uno all'infinito,'' una serie documentaristica di 12 episodi di introduzione alla matematica. Nel 1972 fu la volta di ''Le rivoluzioni della scienza,'' una serie di 4 episodi sulle grandi rivoluzioni della storia della scienza, in cui ebbe ruolo di consulente tecnico. Nel 1977, anche se girato nel 1972, dopo una serie di censure e polemiche, venne trasmesso dalla rai ''[[Non ho tempo]]'', film di [[Ansano Giannarelli]] dedicato alla figura di [[Évariste Galois]], tra i padri dell'algebra astratta: anche in questa occasione Lombardo Radice ebbe il ruolo di consulente scientifico e intraprese una parte all'interno del film, rivestendo il ruolo del Professor Richard<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabio|cognome=Lusito|data=2020-06-08|titolo=«Diamo l’assalto al cielo!» («Let’s assault the sky»): science communication between scientists and citizens and Lombardo Radice’s television in Italy in the years of the protests|rivista=Journal of Science Communication|volume=19|numero=3|pp=A03|lingua=en|accesso=2020-06-25|doi=10.22323/2.19030203|url=https://jcom.sissa.it/archive/19/03/JCOM_1903_2020_A03}}</ref>.
 
Di grande rilievo fu la produzione di ''Uomini della scienza'', serie di 5 telefilm sulla storia della scienza che coprivano l'arco storico del 1700 e del 1800 e venivano introdotti dallo stesso Lombardo Radice, il quale successivamente alla proiezione dibatteva di temi scientifici di attualità con esperti e pubblico<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabio|cognome=Lusito|data=2020-05-01|titolo=Science Outside Academies: An Italian Case of “Scientific Mediation”—From Joule’s Seminal Experience to Lucio Lombardo Radice’s Contemporary Attempt|rivista=Foundations of Science|lingua=en|accesso=2020-06-25|doi=10.1007/s10699-020-09665-1|url=https://doi.org/10.1007/s10699-020-09665-1}}</ref>.
* ''Vita di Antonio Gramsci'', con [[Giuseppe Carbone]], Roma, Edizioni di Cultura Sociale, 1951.
* ''L'uomo del Rinascimento'', Roma, Editori Riuniti, 1958.19
* ''Piani grafici finiti non desarguesiani'', Palermo, Denaro, 1959.
* ''[[L'educazione della mente]]'', Roma, Editori Riuniti, 1962.
* ''Istituzioni di algebra astratta'', Milano, Feltrinelli, 1965.
* ''Dibattito sull'ateismo'', con [[Antony Flew]] e [[Rudolf Bultmann]], Brescia, Queriniana, 1967.
* ''Socialismo e libertà'', Roma, Editori Riuniti, 1968.
* {{cita libro|autore=||altri=curatori scientifici Walter Maraschini, Mauro Palma|titolo=La matematica da Newton a Pitagora|editore=Editori riuniti|città=Roma|anno=1971, 1992, 2014|OCLC=9788835936312}}
* ''La matematica da Pitagora a Newton'', Roma, Editori Riuniti, 1971.
* ''Gli accusati. Franz Kafka, Michail Bulgakov, Aleksandr Solzenitsyn, Milan Kundera'', Bari, De Donato, 1972. [[Premio Viareggio]] di Saggistica.<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|dataarchivio = 19 luglio 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140719121618/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|urlmorto = sì}}</ref>
* ''Gli accusati. Franz Kafka, Michail Bulgakov, Aleksandr Solzenitsyn, Milan Kundera'', Bari, De Donato, 1972.
* ''Minialgebra'', con [[Giorgio Catalano]], Milano, Feltrinelli, 1972.
* ''Cristiani e marxisti a confronto su l'uomo'', con [[Maurizio Villani]], [[Fiorenzo Baratelli]], [[Vincenzo D’Ascenzi]], [[Virgilio Fagone]] e [[Pasquale Modestino]], Bologna, Edizioni Dehoniane, 1974.
* {{cita libro|autore1=[[Giorgio Bini]]|autore2=Lucio Lombardo Radice|autore3=[[Tullio de Mauro]]|autore4=Serena Fanelli|autore5=Maurizio Lichtner|autore6=[[Valter Maraschini|Walter Maraschini]]|altri=|titolo=Didattica delle 150 ore|url=https://www.liceogullace.edu.it/biblioteca/prodotto/giorgio-bini-tullio-de-mauro-serena-fanelli-maurizio-lichtner-lucio-lombardo-radice-walter-maraschini-didattica-delle-150-ore/|cid=Didattica 150 ore|editore=Editori Riuniti|città=Roma|anno=1975|SBN=RAV0883872|OCLC=
797861547}}
* ''Educazione e rivoluzione'', Roma, Editori Riuniti, 1976.
* ''La fondazione della matematica'', con [[Anna Labella]], Roma, La goliardica, 1976.
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* ''La Germania che amiamo'', Roma, Editori Riuniti, 1978.
* ''Un socialismo da inventare'', Roma, Editori Riuniti, 1979.
* ''L'infinito'', Roma, Editori Riuniti, 1981., 2014
* ''Taccuino pedagogico'', Firenze, La Nuova Italia, 1983.
* ''Sul socialismo reale. Saggi su Robert Havemann e Milan Kundera'', Roma, Editori Riuniti, 1990.
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=== Prefazioni e introduzioni ===
 
* Introduzione a: [[Anton Semenovyč Makarenko]], ''Il poema pedagogico'', Roma, 1952.
* Prefazione a: [[Giuseppe Casarrubea]], ''Una alternativa culturale dalla Sicilia occidentale'', Celebes, 1974.
* Direzione dedi ''Ulisse. Enciclopedia della ricerca e della scoperta'', Editori Riuniti, 1977.
* Prefazione a: A.Semeraro, ''Dina Bertoni Jovine e la storiografia pedagogica del dopoguerra'', Lacaita, Manduria, 1979.
* Prefazione a: Stefania Guerra Lisi, ''Comunicazione ed espressione nella globalità dei linguaggi,'' Ed. Il Ventaglio, Roma, 1980
*Prefazione a: [[Carl B. Boyer]], ''[[Storia della matematica (Boyer)|Storia della matematica]]'', [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], 1990.
* Prefazione a: [[VittorioCarl MessoriB. Boyer]], ''Ipotesi[[Storia sudella Gesùmatematica (Boyer)|Storia della matematica]]'', Società[[Arnoldo EditriceMondadori InternazionaleEditore|Mondadori]], Torino 19931990.
* Prefazione a: [[Vittorio Messori]], ''Ipotesi su Gesù'', Società Editrice Internazionale, Torino 1993.
 
=== Traduzioni ===
* [[Friedrich Engels]], ''Dialettica della natura'', Roma, Rinascita, 1950. [Antologia di saggi di Engels scritti tra il 1873 e il 1882]
* [[Nikolaj Ivanovič Lobačevskij]], ''Nuovi principi della geometria'', Torino, [[Bollati Boringhieri|Boringhieri]], [[1974]].
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola e della cultura
|collegamento_onorificenza=Medaglie,_decorazioni_ed_ordini_cavallereschi_italiani decorazioni e ordini cavallereschi italiani#Medaglie_pubbliche_di_benemerenza
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 2 giugno [[1982]]. }}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Lucia Bruno (a cura di), ''L'impegno culturale e pedagogico di Giuseppe e Lucio Lombardo Radice'', Catania, C.U.E.C.M., 1987.
* AA.VV., Fascicolo commemorativo di ''Riforma della Scuola'', 1983, 1.
*M. Mario Proto, ''Lucio Lombardo Radice e la linea laica della non violenza'', Lacaita, 1991.
* Antonia Criscenti Grassi, ''Educare alla democrazia. Pedagogia e politica in Lucio Lombardo Radice e Dina Bertoni Jovine'', Acireale-Roma, Bonanno, 2005. ISBN 88-7796-190-2.
* Gaetano G. Perlongo, ''Lucio Lombardo Radice, a vent'anni dalla morte'', "la Notizia", Palermo, n. 3, 7 dicembre 2002.
* {{DBI
|nome = {{Maiuscoletto|LOMBARDO RADICE, Lucio}}
|nomeurl = lucio-lombardo-radice
|autore = Albertina Vittoria, Piervittorio Ceccherini
|anno = 2005
|pagine =
|volume = LXV
|accesso =
|citazione =
|cid = DBI
}}
 
*Fabio Lusito, ''‘«Diamo l’assalto al cielo!»: la comunicazione della scienza tra scienziati e cittadini e la televisione di Lombardo Radice nell’Italia delle contestazioni,'' in JCOM 19 (03), A03 DOI: https://doi.org/10.22323/2.19030203''.''
*Fabio Lusito, ''Science Outside Academies: An Italian Case of “Scientific Mediation”—From Joule’s Seminal Experience to Lucio Lombardo Radice’s Contemporary Attempt'', in Foundations of Science, 2021 DOI: https://doi.org/10.1007/s10699-020-09665-1.
*Fabio Lusito, ''Divulgare la scienza, rivoluzionare la società: gli interventi giornalistici di Lucio Lombardo Radice,'' in Physis LV (1-2), 2020.
*de Ceglia Francesco Paolo, Lusito Fabio, ''In the Footsteps of Galileo. History of Science in Italian TV Films and Series in the Nineteen-Sixties and Seventies'', in Nuncius, 2022. Doi: <nowiki>https://doi.org/10.1163/18253911-bja10015</nowiki>.
*Fabio Lusito, Un marxista galileiano. Scienza e società in Lucio Lombardo Radice, Milano, Meltemi, 2023.
 
== Voci correlate ==
* [[Girard Desargues]]
* [[Teorema di Desargues]]
* [[Non ho tempo]]
* [[Scuola italiana di geometria algebrica]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* [http://search.polito.it/index.php?lang=it&q=lucio%20lombardo%20radice Alcuni scritti, dal sito del Politecnico di Torino]
* [http://www.polito.it/search/?lang=it&q=lombardo%20radice Alcuni scritti], dal sito del [[Politecnico di Torino]]
* [[Carlo Bernardini]], ''[http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-408.htm Ricordo di Lucio Lombardo Radice], ''[http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-408.htm , www.fisicamente.net]
* {{Pristem|lombardo-radice}}, presa da P. V. Ceccherini, ''Lucio Lombardo Radice'', Necr.: Lettera Pristem, 7 (1993), pp. &nbsp;I-VII
* A. Vittoria, P. Ceccherini, [http://www.treccani.it/enciclopedia/lucio-lombardo-radice_(Dizionario-Biografico)/ {{Maiuscoletto|LOMBARDO RADICE, Lucio}}] nel ''[[Dizionario biografico degli italiani]]'', Vol. LXV, Roma: [[Enciclopedia Treccani]], [[2005]].
 
{{Premio Viareggio / Saggistica}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|matematica|politica}}
 
[[Categoria:Combinatorialisti]]
[[Categoria:Pacifisti]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Viareggio per la saggistica]]
[[Categoria:Studenti del Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani]]
[[Categoria:Autori televisivi italiani]]