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{{S|ville d'Italia|provincia di Firenze}}
 
{{Edificio civile
|nome edificio= Villa Boccini
|paese= ITA
|divamm1= {{IT-TOS}}[[Toscana]]
|città= Scandicci
|stile= [[barocco]] ( la cappella adiacente, ''ante'' 1704-1707)
|periodo costruzione= esistente prima del''ante'' [[XV secolo]]
|uso= privato
|proprietario storico= Pandolfini, Marzoppini, Andrea Boccini
|committente= Pandolfini, [[Corsini]], Dei (famiglia), [[Martelli]], Marzoppini, Boccini, Fabrizi.
}}
 
'''Villa Boccini''' è una [[dimora storica]] [[Italia|italiana]], situata in via dei Rossi a [[Scandicci]] ([[provinciaCittà metropolitana di Firenze|FI]]) lungo la strada che conduce a [[Ponte a Greve]].
 
==Storia==
La villa esisteva prima del [[ XV secolo]] e risulta, dal [[1430]], di proprietà della famiglia Pandolfini. Nel 1537 passò in eredità a Lucrezia di Gerardo Corsini; successivamente la villa pervenne a Leonardo Dei ( [[1579]]), poi a Niccolò di Tommaso [[Martelli]] ([[1586]]).
Una sua discendente, Maria, verso la metà del XVII secolo, sposò un Marsuppini.<ref> G. Nel [[1707]] il cavalier CarloCarocci, secondo''I le sue ultime volontà testamentarie, finanziò la costruzionedintorni di unFirenze'' elegante cappella di forma cilindrica, coperta da una cupola1906-1907, proprio di fronte alla villapagg. La cappella è dedicata a [[Chiese di Scandicci|Santa Rosalia Vergine]]413-414.</ref>
 
Dopo vari acquisti, nel [[1827]] la villa pervennepassò ala gioielliereGaetano di Andrea Boccini, (gioielliere<ref> dallaGuido cuiCarocci, famiglia trae l'attuale'I nomedintorni ldi Firenze'immobile', )Vol. nelII, [[1827]]pag. Oggi414.</ref> la(dalla villacui èfamiglia statatrae frazionatal'attuale enome abilitata a condominiol'immobile).
 
Nel XX secolo fu dei Fabrizi; l’immobile fu da costoro diviso e venduto a diversi acquirenti negli anni 1950.<ref> ''Scandicci, Itinerari storico-artistici nei dintorni di Firenze'', a cura di Daniela Lamberini, Firenze, 1990, Ponte Alle Grazie, pag. 41.</ref>
La villa era esposta alle frequenti inondazioni del fiume Greve e perciò doveva essere riparata continuamente.
 
Oggi la villa è adibita a condominio.
==Bibliografia==
* Francesco Giuseppe Romeo, ''Storia di Scandicci'', Tipografia S.T.A.F., Firenze, 1982.
 
La villa era esposta alle frequenti inondazioni del fiume Greve e perciò doveva essere riparata continuamente<ref> Come riporta Pier Filippo di Messer Giannozzo Pandolfini nel 1469 nella denuncia agli Ufficiali della Decima: “''debbo far ripari dal fiume di Greve dal quale riceviamo ogn’anno grandissimo danno''”; vedi Guido Carocci, ''I dintorni di Firenze'', Vol. II, pag. 413.</ref>.
==Collegamenti esterni==
 
===La cappella===
*http://iluoghidelcuore.it/.../scandicci/...villa-boc... sulla cappella di Santa Rosalia.
Comunemente conosciuta come la ''' Cappellina ''', dedicata a Santa Rosalia, è collocata sull'antica via dei Rossi, nel punto dove la non più esistente via del Molin Nuovo incrociava l'altra direttrice, nei pressi di confluire, a sua volta, sulla più nota via Pisana.
 
Una lapide, collocata all’interno dell’edificio religioso dal Boccini alla conclusione d’un restauro (1829), specifica che questa cappella venne costruita secondo le ultime volontà del cavalier Gregorio Marsuppini nell’anno 1707.<ref> Guido Carocci, op. cit., pag. 414.</ref>
 
Stando alla cartografia storica, però, in una pianta del 1704, l’abitazione signorile scandiccese è menzionata come Villa Capponi (proprietaria dell’immobile era Vittoria Marzoppini Cerretani Capponi, ASFi, ''Miscellanea di Piante'', 125, G, 9) e vi compare inoltre la cappella.
 
Quindi la cappella di Santa Rosalia sarebbe stata costruita prima del 1704-1707.<ref> ''Scandicci, Itinerari storico-artistici...'', pag. 43, nota D1.</ref>
 
L’edificio (spoglio degli arredi e dei dipinti, nel suo interno) presenta tutt'oggi alcuni stucchi [[Arte barocca|tardo barocchi]] che decorano l'altare e i due grandi lucernari. Il tetto conserva buona parte della copertura originale con tegole a lisca di pesce. La lanterna (chiusa, con la sola funzione decorativa) completa armoniosamente la sommità della costruzione.<ref>https://iluoghidelcuore.it {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170925204303/http://iluoghidelcuore.it/ |data=25 settembre 2017 }} › luoghi › scandicci</ref>
Nell’abside, due angeli, entro dei motivi fogliacei, reggono un cartiglio centrale con la seguente scritta: DEO ET DIVAE ROSALIAE VIRGINI.<ref> ''Itinerari storico-artistici...'', pag. 43.</ref>
 
La cappella è sconsacrata e versa in cattive condizioni.<ref> ''Scandicci, Itinerari storico-artistici...'', pag. 43.</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* [[Guido Carocci]], ''I dintorni di Firenze (Edizione completamente rinnovata), Vol. II sulla sinistra dell’Arno'', Ristampa anastatica giusta l’Edizione Fiorentina del 1906-1907, Roma, 1968, Società Multigrafica Editrice;
* Francesco Giuseppe Romeo, ''Storia di Scandicci'', Tipografia S.T.A.F., Firenze, 1982.
 
==Voci correlate==
*[[Ville di Scandicci]]
*[[Chiese di Scandicci]]
 
==Collegamenti esterni==
*http://storia.scandiccicultura.it/guidato/itin2.htm {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304134446/http://storia.scandiccicultura.it/guidato/itin2.htm |date=4 marzo 2016 }}
 
{{Portale|architettura|Toscana}}
 
[[categoriaCategoria:Ville di Scandicci|Boccini]]