HMS Warspite (03): differenze tra le versioni
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{{NN|marina|ottobre 2020|Carenza di note puntuali}}
{{Infobox nave
|Categoria = corazzata
|
|Immagine = HMS Warspite, Indian Ocean 1942.jpg
|
|
|
|
|Proprietario = {{insegna navale|GBR|icona}}
|Identificazione = 03
|
|Cantiere = Devonport
|
|Varo = 26 novembre [[1913]]
|Completamento =
|Entrata_in_servizio = 8 marzo [[1915]]
|
|
|Dislocamento = {{M|33410|ul=t}}
|Dislocamento_tipo = alla costruzione
|Stazza_lorda =
|Lunghezza = 195
|Lunghezza_tipo = globale
|Lunghezza2 = 196,5
|Lunghezza_tipo2 = con passeggiata di poppa
|Lunghezza3 = 183
|Lunghezza_tipo3 = linea di galleggiamento
|Larghezza = 27,6
|Altezza =
|Pescaggio = 9,2
|Profondità_operativa =
|Ponte_di_volo =
|Propulsione = 24 × caldaie, pressione massima 1965 [[pascal (unità di misura)|Pa]]<br />4 turbine ad accoppiamento diretto<br />4 assi elica<br />75.000 [[Cavallo vapore|CV]] a 300 giri/minuto<br />2 dinamo a olio da 450 kW<br />2 x dinamo a turbina da 200 Kw<br />1 dinamo con motore alternativo da 200 kW aggiunta poco dopo l'ingresso in servizio<br />{{M|3300|ul=t}} di petrolio, {{M|100|ul=t}} di carbone
|Velocità = 24
|Autonomia_distanza = 8600
|Autonomia_velocità = 12,5
|Autonomia_distanza2 = 3900
|Autonomia_velocità2 = 21
|Capacità_di_carico =
|Equipaggio = 925 a 1.220
|Passeggeri =
|Sensori =
|Sistemi_difensivi =
|Artiglieria = Alla costruzione:
* 8 cannoni da 15"/42 (381mm) Mk I in 4 torri binate
* 12 cannoni da 6"/45 (152mm) BL Mk XII in affusti singoli
* 2 cannoni 3" (76,2mm) high-angle su affusto singolo
* 4 cannoni da 3 pdr (47mm)
Dopo la ricostruzione:
* 8 cannoni da 15"/42 (381mm) Mk I in 4 torri binate
*
* 8 cannoni da 4.5"/45 (114 mm) QF Marks III su affusti binati
* 32 cannoni da 2-pdr (40 m/39) Mark VIII su affusti ottupli
* 16 cannoni da 0.50"/62 (12,7 mm) Mark III su affusti quadrupli
|Siluri = 4 tubi lancia [[siluro|siluri]] sommersi da 21" (457mm)
|Corazzatura = Corazzatura alla costruzione:
*Cintura: 279 mm che diminuiscono gradatamente a 152 mm a prua e 101 mm a poppa
*Cintura superiore: 152 mm
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**Ponte di mezzo: 25 mm (50 mm dopo la battaglia dello Jutland)
**Ponte inferiore: 76 mm alle estremità; 57 mm sopra gli ingranggi di virata; 25 mm a prua.
|
|Motto = ''Belli dura despicio''
|Soprannome =
|
}}
La '''[[Her Majesty's Ship|HMS]]''' '''''Warspite''''' fu una [[nave da battaglia]] [[Classe Queen Elizabeth (nave da battaglia)|classe ''Queen Elizabeth'']] della [[Royal Navy]] [[Regno Unito|britannica]]. Venne varata il
La ''Warspite'' e le sue compagne di classe furono concepite da due uomini, l'ammiraglio [[John Fisher, I barone Fisher|Sir John "Jackie" Fisher]], che era [[Primo Lord del Mare]] all'epoca dell'entrata in servizio della prima [[nave da battaglia|corazzata monocalibro]]
== Storia ==
Il suo primo ufficiale comandante fu il capitano [[Edward Montgomery Phillpotts]]. La ''Warspite'' si unì al [[2nd Battle Squadron]] della ''[[Grand Fleet]]'' ed intraprese diverse prove a mare, inclusi i test di artiglieria, tra cui quello dei cannoni da 381mm a cui presenziò Churchill che rimase impressionato dalla loro precisione e potenza. Alla fine del 1915 la ''Warspite'', mentre era condotta da suoi [[cacciatorpediniere]] di scorta lungo il fiume [[Firth of Forth]] si arenò subendo alcuni danni allo scafo. Dopo le riparazioni si riunì alla ''Grand Fleet'', questa volta come parte del [[5th Battle Squadron]] di nuova formazione, che era stato creato per le navi della sua classe. Il 3 dicembre rimase coinvolta in un nuovo incidente quando ebbe una collisione con la sua nave sorella ''[[HMS Barham (1914)|Barham]]''<ref name=":0" />, subendo danni considerevoli.
In seguito alle pressioni di Beatty la 5th Battle Squadron si unì alla flotta degli incrociatori da battaglia di stanza a Rosyth.
===
Nel [[1916]] la ''Warspite'', ed il resto del 5th Battle Squadron, furono temporaneamente trasferiti al gruppo di [[incrociatore da battaglia|incrociatori da battaglia]] al comando di [[David Beatty]]. Il 31 maggio prese parte alla prima battaglia della sua carriera: la [[battaglia dello Jutland]]. La ''Warspite'' incassò quindici colpi dai cannoni delle Dreadnought [[Germania|tedesche]]<ref>{{cita|Crawford|p. 306}}.</ref> sparando 219 colpi con il suo armamento principale. Il timone si bloccò dopo un tentativo di evitare una collisione con la sorella [[HMS Valiant (1914)|HMS ''Valiant'']] e la nave fu obbligata a girare in cerchio fino a che riuscì a ripararlo.<ref>{{Cita web|url=http://militaryhistory.about.com/od/shipprofiles/p/hmswarspite.htm|titolo=World War I & II: HMS Warspite|accesso=29 settembre 2016|lingua=en|dataarchivio=2 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161002025307/http://militaryhistory.about.com/od/shipprofiles/p/hmswarspite.htm|urlmorto=sì}}</ref> Questa manovra salvò la [[HMS Warrior (1905)|HMS ''Warrior'']], perché i tedeschi spostarono le loro attenzioni dall'incrociatore corazzato gravemente danneggiato al bersaglio più appetitoso di una corazzata in difficoltà. Ciò le valse l'eterna gratitudine dell'equipaggio del ''Warrior'' che credeva che le azioni della ''Warspite'' fossero state intenzionali. L'equipaggio riprese infine il controllo del ''Warspite'' dopo 1 giro ed 1/4 ma si preferì continuare a girare poiché si reputò che era più rischioso invertire il senso di marcia e, conseguentemente, aumentare il tempo di permanenza sotto il fuoco nemico. I due giri completi la portarono a circa 10.000 metri dalla Hochseeflotte. Dopo la battaglia dello Jutland fu afflitta da problemi di manovra fino alla sua parziale ricostruzione negli anni 30.
Durante la battaglia la ''Warspite'' perse quattordici membri dell'equipaggio e 32 feriti. Interruppe la sua azione a Jutland solo dietro l'ordine diretto impartito da [[Hugh Evan-Thomas]], comandante del 5th Battle Squadron, a Philpotts. Il 1º giugno durante il viaggio di ritorno venne attaccata, senza successo da un [[U-Boot]] tedesco che le lanciò contro due siluri. Al primo attacco ne seguì un secondo ma venne mancata nuovamente dal siluro. Poco dopo la ''Warspite'' affrontò direttamente un U-Boot di fronte ad essa, tentando di speronarlo, ma fallì. Riuscì a raggiungere [[Rosyth]] illesa, dove i suoi danni vennero riparati.
=== Armistizio ===
Una volta completate le riparazioni la ''Warspite'' si riunì al 5° Battle Squadron. La sfortuna la colpì ancora quando entrò nuovamente in collisione con una nave sorella, questa volta la ''Valiant'', forzandola a nuove riparazioni. Nel giugno [[1917]] la ''Warspite'' urtò la ''[[HMS Destroyer|Destroyer]]''. Il mese seguente la ''Warspite'' venne scossa dai suoi ormeggi a [[Scapa Flow]], quando la [[HMS Vanguard (1909)|HMS ''Vanguard'']], appartenente alla [[Classe St. Vincent (nave da battaglia)|classe St. Vincent]], venne danneggiata a causa dell'esplosione di uno dei suoi depositi di munizioni.
Nel [[1918]] scoppiò un incendio in una delle sale caldaie, forzandola a nuove riparazioni. Il 21 novembre salpò insieme al resto della ''Grand Fleet'' per ricevere la ''[[Hochseeflotte|Flotta d'Alto Mare]]'' tedesca, dal suo internamento nel [[Firth of Forth]]. La maggior parte di questa flotta sarà affondata dai Tedeschi nel [[1919]] mentre era ancorata a Scapa Flow.
=== Periodo interguerra ===
Nel 1919, la ''Warspite'' si unì al [[2nd Battle Squadron]] della ''[[Atlantic Fleet (Royal Navy)|Atlantic Fleet]]'' di nuova formazione. Trascorse la maggior parte di questo periodo nel [[mar Mediterraneo]] come parte di questa flotta. Nel [[1924]] prese parte ad una [[Rivista della Flotta]] alla presenza di re [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]]. Più tardi nel corso dell'anno ricevette un parziale aggiornamento, che includeva l'installazione di nuovi pezzi di piccolo calibro, così come un parziale incremento della corazzatura, l'installazione di protezioni antisiluro<ref>{{cita|Jackson|p. 59}}.</ref> e la modifica di parti della sovrastruttura. I lavori furono completati nel [[1926]]. Dal [[1919]] al [[1924]] fece parte della ''Atlantic Fleet''. Dal [[1926]] entrò a far parte della ''Mediterranean Fleet'' fino al [[1930]]. Dal [[1930]] al [[1932]] torna alla ''Atlantic Fleet'' nel [[1931]] è una delle navi di guardia all'[[ammutinamento di Invergordon]]. Dal [[1932]] al [[1934]] rimase assegnata alla ''[[Home Fleet]]''. Il 21 marzo 1933, navigando in condizioni di nebbia fitta sul fiume Tago, in Portogallo, venne speronata dalla motonave rumena ''Peles''<ref name=":0" />.
Nel [[1934]] venne completamente rimodernata: la sua sovrastruttura venne radicalmente alterata, permettendo l'installazione di un hangar per aerei e vennero fatte modifiche al suo armamento ed all'apparato di propulsione. La modernizzazione venne completata nel [[1937]] e ricommissionata dal capitano Crutchley il 29 giugno [[1937]]. Nel gennaio del 1938 arriva a Malta e prende servizio come nave ammiraglia della ''Mediterranean Fleet'' ruolo che manterrà fino al 6 novembre del 1939 quando viene distaccata presso la ''Channel Fleet''. In questo periodo rimase coinvolta in due altri sfortunati incidenti: per poco non colpì una nave passeggeri con uno dei suoi proiettili e successivamente fece fuoco accidentalmente contro la città maltese di [[La Valletta]] con i suoi cannoni antiaerei.
=== Seconda guerra mondiale ===
[[File:HMS Warspite, Norway 1940.jpg|thumb|left|La ''Warspite'' mentre spara contro batterie costiere durante la [[seconda battaglia di Narvik]].]]
Nel giugno 1939 il vice ammiraglio Sir [[Andrew Cunningham]] divenne il Comandante in Capo della Flotta Mediterranea. Il 3 settembre [[1939]] venne dichiarata la guerra tra Regno Unito e Germania, ma non contro l'Italia. Più tardi nel corso dell'anno la ''Warspite'' lasciò il Mediterraneo per unirsi alla ''Channel Fleet'' dove venne impegnata in missioni di caccia delle navi corsare tedesche che attaccavano i convogli mercantili. Il 23 novembre seguente, alla notizia che l'incrociatore ausiliario ''[[HMS Rawalpindi|Rawalpindi]]'' era stato affondato dagli incrociatori da battaglia tedeschi, la ''Warspite'' ricevette l'ordine di abbandonare il convoglio da [[Halifax (Canada)|Halifax]] che stava scortando per dirigersi nello [[Stretto di Danimarca]]. Dopo una caccia resa difficile dal maltempo le navi tedesche riuscirono però a sfuggire. Il 4 dicembre, dopo il danneggiamento della ''[[HMS Nelson (28)|Nelson]]'', l'ammiraglio [[Charles Forbes]] si trasferì sulla ''Warspite''<ref>{{cita|Peillard|p. 74}}.</ref>.
Nell'aprile [[1940]] servì nella [[campagna di Norvegia]] fornendo un essenziale supporto durante la [[seconda battaglia di Narvik]] quando la ''Warspite'' e diversi cacciatorpediniere britannici attaccarono otto cacciatorpediniere tedeschi intrappolati in [[Ofotfjord]], vicino al porto di [[Narvik]]. Il vice-ammiraglio [[William Whitworth|William "Jock" Whitworth]], leader dell'operazione trasferì la sua bandiera sulla ''Warspite''; il giorno in cui iniziò la battaglia il [[biplano]] [[Fairey Swordfish]] imbarcato sulla ''Warspite'' affondò l'[[U-Boot]] tedesco ''[[U-64]]'' (il primo aereo ad affondare un U-Boot nella seconda guerra mondiale). I cacciatorpediniere tedeschi vennero rapidamente ingaggiati dai cacciatorpediniere britannici. Una nave tedesca pesantemente danneggiata, la ''[[Erich Koellner]]'', venne distrutta dalle bordate della ''Warspite''. La ''Warspite'' fece fuoco anche contro la ''[[Diether von Roeder]]'' e la ''[[Erich Giese]]'': la prima fu autoaffondata dal suo equipaggio, mentre la seconda fu distrutta dalla ''Warspite'' e dai suoi cacciatorpediniere. Operazione che contribuì grandemente alla fine del naviglio sottile germanico.
Nell'estate del 1940 la ''Warspite'' venne trasferita nel teatro del Mediterraneo e durante la [[battaglia di Punta Stilo]] le venne accreditato il centro di artiglieria più distante della storia da una nave in movimento ad un bersaglio in movimento. L'obbiettivo, la nave da battaglia italiana ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]]'', fu colpito dalla distanza di circa 24 km con un colpo da 381 mm sul fumaiolo di poppa<ref>{{cita|Rocca|pp. 25-26}}.</ref> (Vedi anche l'[[incrociatore da battaglia]] tedesco [[Scharnhorst (incrociatore)|Scharnhorst]], a cui è accreditato un colpo da molto distante contro la [[HMS Glorious (77)|HMS ''Glorious'']] nel giugno 1940).
Il 18 agosto 1940 la ''Warspite'' partecipò al primo bombardamento di Bardia, il 18 dicembre al bombardamento di Valona e il 3 gennaio 1941 al secondo bombardamento di Bardia.
Prese parte alla battaglia notturna di Matapan (28 marzo 1941), ove vennero affondati tre incrociatori pesanti e due cacciatorpediniere italiani. La ''Warspite'' e la sorella ''Valiant'' effettuarono un bombardamento notturno di [[Tripoli]] il 21 aprile 1941 ([[operazione MD 3]]) senza essere intercettate dalle forze italiane. La ''Warspite'' prese anche parte dal mare alla [[battaglia di Creta]]. Durante le azioni su Creta incassò due bombe sganciate da alcuni [[Messerschmitt Bf 109|Me109]].
Con le sue forze riuscì a raggiungere Alessandria d'Egitto ove vennero eseguiti i lavori di riparazione più urgenti per poi essere trasferita negli USA per le riparazioni e per il suo ammodernamento.
=== Oceano Indiano ===
Nel [[1941]], partì da Alessandria d'Egitto diretta verso gli USA, dove avrebbe dovuto essere riparata al [[Puget Sound Naval Shipyard]], [[Bremerton]]. I lavori di riparazione e modifica iniziarono in agosto e terminarono in dicembre ed includettero la sostituzione dei suoi consunti cannoni da 15". Si trovava ancora in cantiere quando [[Attacco di Pearl Harbor|Pearl Harbor]] venne attaccata dai [[giappone]]si. Dopo un viaggio di prova lungo la costa occidentale del nordamericana partì per unirsi alla [[British Eastern Fleet|Flotta orientale]] nell'[[Oceano Indiano]].
[[File:HMS Warspite, Sicily 1943.jpg|upright=1.4|thumb|left|La ''Warspite'' mentre bombarda posizioni tedesche a [[Catania]], luglio 1943.]]
Nel gennaio [[1942]] si unì alla Flotta orientale divenendo la nave ammiraglia della [[Eastern Fleet]]<ref name=":0" />, agli ordini dell'ammiraglio [[James Somerville]], che nel [[1927]] l'aveva comandata. Come parte della Flotta Orientale aveva base a [[Ceylon]] e fece parte del gruppo rapido della flotta, denominato Forza A, che includeva anche le due portaerei ''[[HMS Formidable (R67)|Formidable]]'' e ''[[HMS Indomitable (R92)|Indomitable]]''<ref>{{cita|Jackson|p. 72}}.</ref>, mentre le quattro lente navi da battaglia [[Classe Revenge (nave da battaglia)|classe Revenge]] e la vecchia portaerei ''[[HMS Hermes (D95)|Hermes]]'' formarono il gruppo lento.
Somerville decise ben presto di spostare la flotta per la sua protezione. Scelse l'[[atollo Addu]], nelle [[Maldive]] come sua nuova base. Nonostante la minaccia di un attacco giapponese, Somerville inviò due incrociatori pesanti, il ''[[HMS Cornwall (56)|Cornwall]]'' e il ''[[HMS Dorsetshire (40)|Dorsetshire]]'' con la portaerei ''Hermes'' a Ceylon. All'inizio di aprile due forze navali giapponesi iniziarono una [[incursione giapponese nell'Oceano Indiano|incursione nell'Oceano Indiano]]. Una forza era composta dalla portaerei leggera ''[[Ryujo (portaerei)|Ryujo]]'' e includeva sei incrociatori, mentre il secondo gruppo includeva cinque portaerei che avevano lanciato l'attacco di sorpresa contro Pearl Harbor e quattro navi da battaglia. Queste frugarono l'oceano Indiano alla ricerca della Eastern Fleet di Somerville, all'epoca l'unica presenza navale significativa dell'area. Dopo il primo avvistamento dei giapponesi il 4 aprile [[1942]] venne ordinato agli incrociatori distaccati di ritornare alla Flotta. Il gruppo veloce, che includeva la ''Warspite'' fece rotta per la loro base con l'obbiettivo di lanciare nei giorni successivi un attacco contro la forza giapponese. Tutte e tre le navi distaccate dalla flotta, la ''Cornwall'', la ''Dorsetshire'' e la ''Hermes'', furono affondate dalle forze giapponesi. L'attacco contro le forze giapponesi da parte della flotta di Somerville non si concretizzò e i giapponesi lasciarono poco dopo la zona, senza riuscire a trovare la Eastern Fleet. Il resto delle operazioni della ''Warspite'' in questo teatro furono largamente prive di eventi degni di nota, con solo limitate operazioni navali. La ''Warspite'' lasciò l'area nel [[1943]] dirigendosi ancora una volta verso il Mediterraneo. Il 17 luglio partecipa al bombardamento di Catania e l'8 settembre dello stesso anno scorta la flotta italiana a Malta.
[[File:HMS_Warspite,_Italian_fleet_surrender,_1943.jpg|upright=1.4|thumb|left|Marinai della ''Warspite'' osservano le unità della Regia Marina il giorno della resa della flotta italiana dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, qui ritratte al rendez-vous presso le coste nordafricane]]
=== Ritorno al Mediterraneo ===
Nel giugno 1943, la ''Warspite'' si unì alla [[Forza H]] con base a [[Gibilterra]] e prese parte allo [[sbarco in Sicilia]], l'invasione della [[Sicilia]] di luglio, insieme alle navi da battaglia ''[[HMS Nelson (28)|Nelson]]'', ''[[HMS Rodney (1925)|Rodney]]'' e ''Valiant'', e alle portaerei ''[[HMS Formidable (R67)|Formidable]]'' e ''[[HMS Illustrious (R87)|Illustrious]]''. Le navi alleate iniziarono il bombardamento della Sicilia il 17 luglio attaccando posizioni tedesche a [[Catania]].
Tra l'8 e il 9 settembre, la forza H venne impiegata nella copertura dello sbarco alleato a [[Salerno]].
Il 10 settembre la corazzata ''Warspite'' che aveva combattuto la flotta italiana nel 1940-41, ebbe il rendez-vous con gli italiani arresisi dopo l'armistizio, e condusse le navi della Regia Marina all'internamento a Malta.
Durante lo sbarco di Salerno, fra il 11 settembre ed il 16 settembre a [[Salerno]], le navi inglesi dettero manforte alle formazioni americane appena sbarcate. Il settore statunitense era in una situazione precaria dopo un contrattacco tedesco e la ''Warspite'' con la ''Valiant'' iniziarono un bombardamento delle posizioni tedesche a Salerno, salvando in effetti gli alleati sul campo.
Il 16 settembre le navi alleate vennero attaccate da uno squadrone di aerei tedeschi armati con uno dei primi modelli di bomba planante guidata, l'[[Ruhrstahl SD 1400|FX-1400]]. Uno di questi colpì la ''Warspite'' vicino al fumaiolo, perforando i ponti, causando gravi danni e aprendo un grande foro sul fondo dello scafo. Numerosi membri dell'equipaggio furono feriti e uccisi. La nave dovette essere trainata da rimorchiatori della [[United States Navy|marina statunitense]] a Malta, che raggiunse il 19 settembre e venne sottoposta a riparazioni di emergenza prima di essere trainata nuovamente verso Gibilterra e il Regno Unito per essere sottoposta a ulteriori riparazioni a [[Rosyth]], nel marzo [[1944]].
=== Ultimi incarichi ===
Il 6 giugno [[1944]] prese parte alla [[Sbarco in Normandia]] come parte della Eastern Task Force, sparando contro posizioni tedesche per coprire gli sbarchi a [[Sword Beach]]. Successivamente supportò gli sbarchi statunitensi. Pochi giorni dopo supportò anche gli sbarchi a [[Gold Beach]]. Le canne dei suoi cannoni erano ormai usurate e venne inviata prima a Portsmouth e successivamente a Rosyth per la loro sostituzione. Il 13 giugno durante il viaggio di ritorno innescò una mina magnetica subendo gravi danni, ma riuscì a raggiungere Rosyth il giorno successivo<ref name=":1">{{Cita libro|cognome=Raven, Alan.|titolo=British battleships of World War Two : the development and technical history of the Royal Navy's battleships and battlecruisers from 1911 to 1946|url=https://www.worldcat.org/oclc/2903465|accesso=2020-12-15|data=1976|editore=Arms and Armour Press|lingua=Inglese|p=373|OCLC=2903465|ISBN=0-85368-141-4}}</ref>. Ricevette solo riparazioni minori, sufficienti a rimetterla in funzione per compiti di bombardamento costiero<ref name=":1" />.
Dopo le riparazioni tornò in servizio il 25 agosto, bombardando [[Brest (Francia)|Brest]], [[Le Havre]] e [[Walcheren]]<ref>{{Cita libro|cognome=Raven, Alan.|titolo=British battleships of World War Two : the development and technical history of the Royal Navy's battleships and battlecruisers from 1911 to 1946|url=https://www.worldcat.org/oclc/2903465|accesso=2020-12-15|data=1976|editore=Arms and Armour Press|lingua=Inglese|p=375|OCLC=2903465|ISBN=0-85368-141-4}}</ref>, l'ultima delle quali operazioni fu per fornire copertura durante gli sbarchi sull'isola del 1º novembre. Successivamente rimase in gran parte inattiva. Venne piazzata nella Category C Reserve il 1º febbraio [[1945]]. Successivamente alla fine della guerra ci furono richieste di conservarla come nave museo, come la [[HMS Victory (1765)|HMS ''Victory'']] di [[Horatio Nelson]], ma queste vennero ignorate e la nave venduta per essere demolita il 12 luglio [[1946]]<ref>{{cita|Colledge|p. 439}}.</ref>.
Il 23 aprile [[1947]], mentre veniva trainata verso il cantiere dove avrebbe dovuto essere smantellata, ruppe gli ancoraggi durante una tempesta arenandosi a [[Prussia Cove]], in [[Cornovaglia]] dove dovette essere smantellata. Le operazioni si conclusero nel [[1950]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=K. V. Burns|titolo=Devonport built warships since 1860|anno=1982|url=https://archive.org/details/chathambuiltwars0000macd|data=1981|editore=Maritime Books|città=Duloe|lingua=Inglese|ISBN=0950632376}}
*{{cita libro|Colledge|JJ||curatore= Ben Warlow|titolo= Ships of the Royal Navy. The complete record of all fighting ships of the Royal Navy from 15th century to the present|url= https://archive.org/details/shipsofroyalnavy0000jjco|lingua=inglese|editore= Casemate|città=Philadelphia & Newbury|anno=2010|isbn=978-1-935149-07-1 |cid= Colledge }}
* {{cita libro|Steve|Crawford|Battleships and Carriers|1999|Grange Books|Rochester|lingua=inglese|isbn=1-84013-337-6 |cid= Crawford}}
* {{cita libro|Robert|Jackson|History of the Royal Navy|1999|Parragon|Londra|lingua=inglese|isbn=0-7525-3219-7 |cid= Jackson }}
* {{Cita libro|Léonce|Peillard|La battaglia dell'Atlantico|1992|Arnoldo Mondadori Editore|Milano|isbn=88-04-35906-4 |cid= Peillard}}
*{{Cita libro|autore=Alan Raven|autore2=John Roberts|titolo=British battleships of World War Two : the development and technical history of the Royal Navy's battleships and battlecruisers from 1911 to 1946|data=1976|editore=Arms and Armour Press|città=Londra|lingua=Inglese|ISBN=0853681414}}
* {{Cita libro|Gianni|Rocca|Fucilate gli ammiragli. La tragedia della marina italiana nella seconda guerra mondiale|1987|Arnoldo Mondadori Editore|Milano|isbn=978-88-04-43392-7 |cid= Rocca}}
== Voci correlate ==
* [[HMS Warspite|HMS ''Warspite'']] per altre navi con questo nome.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.maritimequest.com/warship_directory/great_britain/battleships/warspite/hms_warspite.htm|Galleria fotografica della HMS ''Warspite'' |lingua=en}}
* {{cita web|http://www.warspite.dk/|Sito dedicato alla ''Warspite''|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.battleships-cruisers.co.uk/warspite.htm|La ''Warspite''|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.naval-history.net/xGM-Chrono-01BB-Warspite.htm|La ''Warspite''|lingua=en}}
* {{cita web|http://uboat.net/allies/warships/ship/4057.html|La ''Warspite''|lingua=en}}
{{Classe Queen Elizabeth (nave da battaglia)}}
{{Portale|marina}}
[[
[[
[[Categoria:Naviglio militare della prima guerra mondiale|Warspite (1913)]]
[[
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