Vibia Sabina: differenze tra le versioni

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{{F|sovrani|luglio 2012}}
{{Monarca
| nome = =Vibia Sabina
| legenda immagine =Statua in marmo di Vibia Sabina ([[Villa Adriana]]) 01.jpg
| titolo =[[Consorti dei sovrani dell'impero romano|Consorte dell'imperatore romano]]
|legenda immagine= Statua in marmo di Vibia Sabina esposta =Vibia Sabinaa ([[Villa Adriana)]], 01.jpg[[Tivoli]]
| titolo = =[[Consorti dei sovrani dell'impero romano|Consorte dell'imperatore romano]]
| legenda =Statua in marmo di Vibia Sabina ([[Villa Adriana]]).
|inizio regno =[[128]] – [[136]]7 oagosto [[137117]]
|fine dataregno di= morte =[[136]] o [[137]]
| altrititoli =
|predecessore = [[Plotina|Pompeia Plotina]]
| nome completo =
|successore = [[Faustina maggiore]]
| predecessore =
| nome completo = =
| successore =
|altrititoli = [[Augusta (titolo)|Augusta]] (dal 128)<ref name="Birley107">{{cita|Birley 2000|p. 107}}.</ref>
| coniuge 1 =[[Publio Elio Traiano Adriano]]
| data di nascita = [[13.08.86]] circa<ref name="Birley16"/>
| figli =nessuno
| luogo di nascita =
| dinastia =[[Dinastia degli Antonini|Antonini]]
|data di morte = [[136]] o [[137]]<ref name="Birley293">{{cita|Birley 2000|pp. 293 ss}}.</ref>
| padre =[[Lucio Vibio Sabino]]
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| madre =[[Salonina Matidia]]
| dinastia = =[[Dinastia degliImperatori Antoniniadottivi|Antonini]]
| data di nascita =[[86]] circa
|padre = [[Lucio Vibio Sabino]]<ref name="Birley16">{{cita|Birley 2000|p. 16}}.</ref><ref name="Birley45">{{cita|Birley 2000|p. 45}}.</ref>
| luogo di nascita=
|madre = [[Salonina Matidia]]<ref name="Birley16"/><ref name="Birley64">{{cita|Birley 2000|p. 64}}.</ref>
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|consortedi = [[Adriano]]
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| place of burial =
|}}
 
{{Bio
|Nome = Vibia
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[136]]-[[137]]
|Epoca = 100
|Attività =
|Nazionalità = romana
|Categorie = no
|FineIncipit = fu ''[[Augusta (titolo)|Augusta]]'' dell'[[Impero romano]],<ref name="Birley107"/> moglie dell'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]]<ref name="Birley2">{{cita|Birley 2000|p. 2}}.</ref>
}}
 
== Biografia ==
Fu la figlia di [[Salonina Matidia]], nipote dell'imperatore [[Traiano]],<ref name="Birley64"/> e di [[Lucio Vibio Sabino]],<ref name="Birley45"/> un politicosenatore di rango [[console (storia romana)|consolare]].<ref name="Birley16"/> Sposò nel [[100]] circa Adriano, su richiesta dell'imperatrice [[Plotina]], comein condizionevista perdi launa possibile successione di Adriano a Traiano;<ref name="Birley42">{{cita|Birley 2000|p. 42}}.</ref> anche la madre di Sabina gradiva lo sposo, e gli permise di sposare la figlia. Nel [[128117]], anno della successione del marito, ottenne il rango di ''Augusta''.<ref name="Birley107"/> Si sposò quando doveva avere 14-15 anni, mentre Adriano dieci di più.<ref name="Birley2"/><ref name="Birley42"/> Il matrimonio durò quasi quarant'anni.
 
Era presente al fianco di Adriano quando questi visitò [[Atene]] nel [[112]] e quando divenne imperatore alla morte di [[Traiano]] ([[117]]-[[118]]), in Oriente.<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 64, 80 e 85}}.</ref> Seguì il marito nel viaggio del [[121]]-[[122]] in [[Germania superiore]] (''[[Mogontiacum]]'') e poi in [[Britannia]], dove Adriano ordinò la costruzione del [[Vallo di Adriano|vallo omonimo]].<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 115, 125 e 139}}.</ref> La troviamo ancora al fianco del marito durante un nuovo viaggio in Oriente, quando ne viene celebrata la presenza a [[Palmira]] attorno all'anno [[129]]-[[130]].<ref>{{cita|Birley 2000|p. 231}}.</ref>
Adriano concesse alla consorte titoli e onori. Le fece innalzare statue celebrative in tutti i luoghi dell'Impero che insieme visitarono. Famosa la visita ai [[Colossi di Memnone]], in Egitto, nel novembre del 130. In quell'occasione la poetessa di corte [[Giulia Balbilla]] compose quattro epigrammi, che furono incisi sulla famosa "statua parlante" di Memnone.
 
Il matrimonio non diede figli. Adriano era innamorato del giovanissimo Antinoo, alla cui figura dedicò statue e perfino una città in Egitto, dove il suo amato era morto suicida, gettandosi nel Nilo. Secondo la Vita Hadriani, all' interno dell' Historia Augusta, Adriano destituì il prefetto del pretorio, Septicio Claro, il segretario personale dell' imperatore, lo storico Svetonio, e molti altri per aver trattato con troppa familiarità l' imperatrice. E avrebbe voluto allontanare la stessa Sabina - continua l' Historia Augusta - se non fosse stato trattenuto dal timore dello scandalo. Forse esisteva una tresca tra Septicio Claro e l' imperatrice. Sabina morì nel [[136]] o nel [[137]], prima di suo marito, di cause sconosciute. Alcune voci suggerirono che Adriano l'avesse avvelenata.
Adriano concesse alla consorte titoli e onori. Le fece innalzare statue celebrative in tutti i luoghi dell'Impero che insieme visitarono.<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 178, 238, 239, 254 e ss}}.</ref> Famosa la visita ai [[Colossi di Memnone]], in Egitto, nel novembre del 130. In quell'occasione la poetessa di corte [[Giulia Balbilla]] compose quattro epigrammi, che furono incisi sulla famosa "statua parlante" di Memnone.
Numerose sono le statue erette per celebrare Sabina, raffigurata con i capelli raccolti a treccia, rialzata in fronte con un nodo centrale o con una semplice pettinatura divisa in fronte e il tipico copricapo lunato; l'Augusta nelle monete coniate in suo onore viene associata all'effigie delle dee Concordia, Giunone Regina, Pudicizia o è raffigurata nell'apoteosi finale sull'aquila, perché, dopo morta, Sabina venne divinizzata.
 
Il matrimonio non diede figli. Adriano del resto si legò molto al giovane [[Antinoo]],<ref name="Birley2"/> alla cui figura morta precocemente, dedicò statue, templi e perfino una città in Egitto, [[Antinoopolis]], in onore del suo amato morto affogato nel [[Nilo]].<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 3, 247 ss., 287, 289, 302}}.</ref>
La villa nota come [[Villa Adriana]] a [[Tivoli]] era di sua proprietà, e l'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] vi trascorreva le estati, desideroso di stare lontano da [[Roma]]. Al suo interno si possono trovare i resti delle copie di ciò che di più bello l'imperatore aveva visto in Oriente, come le [[Cariatidi]], il Canopo di [[Alessandria d'Egitto]], l'[[Eretteo (tempio)|Eretteo]], l'[[Amazzone Efesina]], mosaici famosissimi (come quello di [[Sosos]] di [[Pergamo]]).
 
La villa nota come [[Villa Adriana]] a [[Tivoli]] era di sua proprietà, e l'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] vi trascorreva le estati, desideroso di stare lontano da [[Roma]]. Al suo interno si possono trovare i resti delle copie di ciò che di più bello l'imperatore aveva visto in Oriente, come le [[Cariatidi]], il [[Canopo (Egitto)|Canopo]] di [[Alessandria d'Egitto]], l'[[Eretteo (tempio)|Eretteo]], l'[[Amazzone Efesina]], il cenotafio di Antinoo e mosaici famosissimi (come quello di [[Sosos]] di [[Pergamo]]).
 
Il matrimonio non diede figli. Adriano era innamorato del giovanissimo Antinoo, alla cui figura dedicò statue e perfino una città in Egitto, dove il suo amato era morto suicida, gettandosi nel Nilo. Secondo la ''Vita Hadriani'', all' interno dell' [[Historia Augusta]], Adriano nel [[122]] destituì il prefetto del pretorio, [[Gaio Setticio Claro|Septicio Claro]], il segretario personale dell' imperatore, lo storico [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], e molti altri per aver trattato con troppa familiarità l' imperatrice.<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 5, 138-139 e 143}}.</ref> E avrebbe voluto allontanare la stessa Sabina - continua l' Historia Augusta - se non fosse stato trattenuto dal timore dello scandalo. Forse esisteva una tresca tra Septicio Claro e l' imperatrice. Sabina morì nel [[136]] o nel [[137]], prima di suo marito, diper cause sconosciuteignote.<ref name="Birley293"/> Alcune voci suggerirono che Adriano l'avesse avvelenata.
 
== Morte e culto ==
Numerose sono le statue erette per celebrare Sabina, raffigurata con i capelli raccolti a treccia, rialzata in fronte con un nodo centrale o con una semplice pettinatura divisa in fronte e il tipico copricapo lunato; l'Augusta nelle monete coniate in suo onore viene associata all'effigie delle dee [[Concordia (divinità)|Concordia]], [[Giunone Regina]], [[Pudicizia]] o è raffigurata nell'apoteosi finale sull'aquila, perché, dopo morta, Sabina venne divinizzata.<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 7-8}}.</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Anthony R.Birley|titolo=Hadrian, the restless emperor|anno=2000|città = London & New York|editore=Routledge |cid=Birley 2000|isbn=9780415228121}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Vibia Sabina}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Imperatori adottivi}}