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'''Don Giovanni'''
== Storia ==
Nel gennaio 1787 Mozart e la moglie [[Constanze Weber|Constanze]], invitati da [[František Xaver Dušek|Franz Duschek]] e la moglie, amici di vecchia data, giunsero a Praga dove poterono rendersi conto della grande popolarità raggiunta dall'opera [[Le nozze di Figaro]] da poco rappresentata in città. Partecipando a feste e concerti il musicista provò una gran gioia nel sentire che le melodie della sua composizione erano ormai popolari anche tra la gente comune. (Melograni p.292) Il 19 gennaio Mozart tenne un concerto al teatro Nostitz dirigendo la [[Sinfonia n. 38 (Mozart)|sinfonia di Praga K 504]] e improvvisando al pianoforte davanti a un foltissimo pubblico. In seguito a tanto successo, i due impresari [[Pasquale Bondini]] e [[Domenico Guardasoni]] che gestivano il teatro praghese, chiesero al compositore di scrivere, per la somma di cento ducati, una nuova opera che sarebbe dovuta andare in scena entro la fine dell'anno. L'argomento scelto fu ''Don Giovanni'' e il librettista, in cui Mozart aveva piena fiducia, fu ancora Da Ponte.(Melograni p. 294)
Rientrato a Vienna ai primi di febbraio con la commissione della nuova opera, Mozart dovette affrontare un periodo di preoccupazioni e di dolore; il padre [[Leopold Mozart|Leopold]] aveva gravi problemi di salute e da [[Bonn]] gli giunse la notizia della morte del suo amico fraterno August von Hatzfeld. In questo difficile momento il musicista si accinse a comporre la nuova partitura.(Dal Fabbro p.55) In attesa del libretto che Da Ponte (annotazione : Il librettista era impegnato in quel periodo a scrivere il testo per altre due opere contemporanemente: ''[[L'arbore di Diana]]'' per Soler e ''[[Axur, Re d'Ormus]]'' per [[Antonio Salieri]]. Dent p.172) stava scrivendo, il compositore, pur seguendone assiduamente la stesura, si dedicò a realizzare altri lavori, tra cui il [[Rondò K 511|Rondò in La minore K 511]] e i due quintetti per archi K 515 e K 516. Il padre Leopold nel frattempo peggiorò e morì a Salisburgo il 28 maggio. Mozart non andò a trovarlo quando era in fin di vita, restò a Vienna e gli scrisse una lettera per prepararlo con pacatezza a una morte serena; la lettera è rimasta celebre per la profondità dei sentimenti e i concetti espressi, anche se, in realtà, il musicista si era rifatto a un testo del filosofo [[Moses Mendelssohn]].(Melograni pp. 296-297)
Non vi è notizia certa sulla stesura della partitura del ''Don Giovanni'', ma è probabile che Mozart, appena avuto il libretto, abbia iniziato subito a comporre. Nel settembre 1787 il musicista ritornò a Praga e soggiornò a Villa Bertramka, ospite di Duschek, dove terminò l'opera.
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