Piante transgeniche: differenze tra le versioni

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Le '''piante transgeniche''' sono [[Plantae|piante]] il cui [[DNA]] è stato modificato con tecniche di [[ingegneria genetica]] allo scopo di approntare miglioramenti di una o più caratteristiche. Le piante transgeniche sono al centro del complesso dibattito politico e scientifico scatenatosi a livello nazionale e internazionale sugli [[organismi geneticamente modificati]].
Le '''piante transgeniche''' sono [[Plantae|piante]] il cui [[DNA]] è stato modificato con tecniche di [[ingegneria genetica]] allo scopo di apportare miglioramenti o modifiche di una o più caratteristiche. Le piante transgeniche, spesso indicate con il termine più generale di [[Organismo geneticamente modificato|OGM]] (Organismi Geneticamente Modificati), rappresentano una delle più rilevanti innovazioni apparse nell'ultimo decennio nel settore dei mezzi tecnici agricoli.
Tecnicamente sono definiti ''organismi transgenici'' quegli organismi in cui i geni inseriti provengono da specie diverse (ad esempio geni di origine animale inseriti in piante, vedi [[transgenesi]]) mentre si indicano come ''organismi cisgenici'' quelli in cui si modificano/integrano geni appartenenti alla pianta stessa o a specie correlate.
 
Nella accezione comune si tende a utilizzare indifferentemente il termine ''pianta transgenica'' o OGM per indicare le piante modificate geneticamente trascurando le distinzioni tecniche.
== Il [[miglioramento genetico]] tradizionale==
 
== Il miglioramento genetico tradizionale ==
La [[selezione]] ed il miglioramento delle [[varietà]] è praticata con successo da centinaia d'anni, prima dai contadini nei campi coltivati e, successivamente, a partire dal [[XX secolo]], nei laboratori e nei campi sperimentali dei [[genetista|genetisti]]. I metodi convenzionali di [[miglioramento genetico]] hanno il limite di non poter prescindere dall'[[incrocio sessuale]] seguito da ripetuti [[reincrocio|reincroci]] tra [[progenie]] e [[progenitori]]. Questo metodo, accanto ai [[carattere d'interesse|caratteri di interesse]], trasferisce anche caratteri non voluti. Per esempio, l'inserimento del carattere "seme giallo" in [[mais]] ha portato con sé oltre al [[gene]] di interesse altri 20 geni che sono oggi presenti in tutte le varietà a seme giallo<ref>[http://www.pnas.org/cgi/content/full/101/26/9885 Palaisa ''et al.''] ''Long-range patterns of diversity and linkage disequilibrium surrounding the maize Y1 gene are indicative of an asymmetric selective sweep'', [[PNAS]], 2004, vol. 101 (26), pag. 9885-9890 (2004) </ref>; cosa siano e cosa facciano questi geni è ancora oggetto di [[ricerca scientifica|ricerca]].
 
La [[selezione (genetica)|selezione]] e il miglioramento delle [[varietà (biologia)|varietà]] sono praticati da centinaia di anni, prima dai contadini nei campi coltivati e, successivamente, a partire dal [[XX secolo]], nei laboratori e nei campi sperimentali dei [[genetista|genetisti]]. I metodi convenzionali di [[miglioramento genetico]] hanno il limite di non poter prescindere dall'[[incrocio sessuale]] seguito da ripetuti [[reincrocio|reincroci]] tra [[Discendenza|progenie]] e [[genealogia|progenitori]]. Questo metodo, accanto ai [[carattere d'interesse|caratteri di interesse]], trasferisce anche caratteri non voluti. Per esempio, l'inserimento del carattere "seme giallo" in [[mais]] ha portato con sé oltre al [[gene]] di interesse altri 20 geni che sono oggi presenti in tutte le varietà a seme giallo<ref>[http://www.pnas.org/cgi/content/full/101/26/9885 Palaisa ''et al.''] ''Long-range patterns of diversity and linkage disequilibrium surrounding the maize Y1 gene are indicative of an asymmetric selective sweep'', [[PNAS]], 2004, vol. 101 (26), pag. 9885-9890 (2004)</ref>; cosa siano e cosa facciano questi geni è ancora oggetto di [[ricerca scientifica|ricerca]].
I metodi oggi impiegati per superare la barriera sessuale comprendono sia le [[coltura|colture]] [[in vitro]] (dove per il miglioramento si usano, ad esempio, la fusione di [[protoplasto|protoplasti]], la [[variazione somaclonale]], l'[[embriogenesi somatica]] o altre tecniche) oppure la [[mutagenesi]] (che prevede l'[[irradiazione]] di vaste [[popolazione|popolazioni]] vegetali con [[raggi X]], [[raggi gamma]], [[neutroni]] lenti e veloci o altri tipi di [[radiazione]], per poi selezionare quegli individui - pochi - che presentano caratteristiche migliorative).
 
I metodi oggi impiegati per superare la barriera sessuale comprendono sia le [[coltura|colture]] [[in vitro]] (dove per il miglioramento si usano, ad esempio, la fusione di [[protoplasto|protoplasti]], la [[variazione somaclonale]], l'[[embriogenesi somatica]] o altre tecniche) sia la [[mutagenesi]] (che prevede l'[[irradiazione]] di vaste [[popolazione|popolazioni]] vegetali con [[raggi X]], [[raggi gamma]], [[neutroni]] lenti e veloci o altri tipi di [[radiazione]], per poi selezionare quegli individui – pochi – che presentano caratteristiche migliorative).
Questi metodi però lasciano ampi spazi al caso ed i criteri di selezione sono limitativi e non comprendono la conoscenza di cosa sia realmente mutato a livello genetico negli organismi selezionati. Si è ad esempio scoperto recentemente<ref>[http://www.nature.com/ng/journal/v37/n9/abs/ng1615.html;jsessionid=B443ED2B9B810A43EDB7669F4A7AB1A2 M. Morgante ''et al.''] ''Gene duplication and exon shuffling by helitron-like transposons generate intraspecies diversity in maize'', [[Nature Genetics]], 2005, vol. 37, pag. 997 - 1002
</ref> come tra 2 varietà di mais commerciali circa il 20% dei geni non sia condiviso indicando come all'apparenza piccole differenze [[fenotipo|fenotipiche]] possano tradursi in profonde differenze [[genotipo|genotipiche]].
 
Questi metodi però lasciano ampi spazi al caso e i criteri di selezione sono limitativi e non comprendono la conoscenza di cosa sia realmente mutato a livello genetico negli organismi selezionati. Si è ad esempio scoperto recentemente<ref>[https://www.nature.com/ng/journal/v37/n9/abs/ng1615.html;jsessionid=B443ED2B9B810A43EDB7669F4A7AB1A2 M. Morgante ''et al.''] ''Gene duplication and exon shuffling by helitron-like transposons generate intraspecies diversity in maize'', [[Nature Genetics]], 2005, vol. 37, pag. 997 - 1002
==La creazione di piante transgeniche==
</ref> come tra 2 varietà di mais commerciali circa il 20% dei geni non sia condiviso, indicando come differenze [[fenotipo|fenotipiche]] all'apparenza piccole possano tradursi in profonde differenze [[genotipo|genotipiche]].
 
== La creazione di piante transgeniche ==
Il ''paradigma biotecnologico'' rovescia l'approccio al miglioramento genetico: se fino ad oggi si modificava in modo casuale e solo in un secondo momento avveniva la ricerca e selezione dei caratteri desiderati, oggi i biotecnologi si propongono di comprendere prima della modificazione i meccanismi di base dei caratteri che si intendono modificare e quindi di modificare o inserire solo quei geni che li controllano.
 
Il ''paradigma biotecnologico'' rovescia l'approccio al miglioramento genetico: se fino a oggi si modificava in modo casuale e solo in un secondo momento avveniva la ricerca e selezione dei caratteri desiderati, oggi i biotecnologi si propongono di comprendere prima della modificazione i meccanismi di base dei caratteri che si intendono modificare e quindi di modificare o inserire solo quei geni che li controllano.
Per inserire frammenti di DNA nelle piante possono essere utilizzate diverse tecniche, tra cui metodi biologici (impiegando l'[[agrobacterium tumefaciens|agrobatterio]], un microorganismo innocuo per l'uomo e molto diffuso in natura, che possiede la capacità di trasferire alcuni suoi geni alle piante), oppure metodi fisici (utilizzando la [[biobalistica]], ovvero "sparando" microproiettili ricoperti di DNA dentro le [[cellula vegetale|cellule vegetali]]).
 
Per inserire frammenti di DNA nelle piante possono essere utilizzate diverse tecniche, tra cui metodi biologici, impiegando l'[[agrobacterium tumefaciens|agrobatterio]] (''Agrobacterium tumefaciens''), un microorganismo innocuo per l'uomo e molto diffuso in natura che possiede la capacità di trasferire alcuni suoi geni alle piante, oppure metodi fisici, utilizzando la [[biolistica|biobalistica]], ovvero "sparando" microproiettili ricoperti di DNA dentro le [[cellula vegetale|cellule vegetali]].
== Confronto tra metodologie tradizionali e nuove ==
 
Dal momento che le [[cellula vegetale|cellule vegetali]] contengono al loro interno dei [[plastidio|plastidi]] dotati di un proprio corredo genetico (peraltro di tipo [[dna|procariota]]), è possibile modificare questo. Le piante così ingegnerizzate sono dette Transblastoniche.
 
== Confronto tra metodologie tradizionali e nuove ==
Le nuove tecniche di miglioramento basate sulla [[trasformazione genetica]] presentano due sostanziali differenze rispetto al miglioramento genetico tramite incrocio:
 
# Specificità: la tecnologia è estremamente specifica, ovvero vengono inseriti solo i geni di interesse, mentre la riproduzione sessuale trasferisce (e "rimescola"), oltre al gene di interesse, migliaia di altri geni, della maggior parte dei quali non si conosce la [[sequenza (DNA)|sequenza]] e la funzione.
 
# Posizione del [[transgene]] nel [[genoma]]: In generale non è possibile prevedere a priori per le piante in quale posizione del genoma dell'ospite si inserirà il transgene (frammento di DNA inserito). È però possibile identificare con precisione la sua posizione dopo averlo trasferito.
 
Per sintetizzareSintetizzando dunque i due approcci, è possibilepossiamo dire che gli [[incrocio (biologia)|incroci]] convenzionali chiamano in causa l'organismo intero, le tecniche di [[propagazione clonale]] si rivolgono alle [[cellula|cellule]], e l'[[ingegneria genetica]] si limita a modificare singole parti di [[DNA]] del genoma.
 
== Scopo delle piante transgeniche ==
 
La prima pianta transgenica posta in vendita fu il FlavrSavr<ref>[http://www.accessexcellence.org/RC/AB/BA/Flavr_Savr_Arrives.html FlavrSavr], il primo OGM commercializzato
I campi nei quali le piante transgeniche vengono usate maggiormente a fini sperimentali sono quelli dei [[vaccini]] (sono state prodotte piante con [[antigeni]] di tantissimi agenti eziologici di malattie quali ad esempio [[AIDS]]<ref>De Virgilio M ''et al'', ''The human immunodeficiency virus antigen Nef forms protein bodies in leaves of transgenic tobacco when fused to zeolin'', Journal of experimental botany, 59(10), p. 2815-29, 2008.</ref>, [[papilloma virus]]<ref>Břiza J. ''et al'', ''Production of human papillomavirus type 16 E7 oncoprotein fused with β-glucuronidase in transgenic tomato and potato plants'', Biologia Plantarum, 51 (2), p. 268-276, 2007.</ref>, [[epatite|epatiti]]<ref>Richter LJ ''et al'', ''Production of hepatitis B surface antigen in transgenic plants for oral immunization''. National biotechnology, 18, p. 1167-71, 2000.</ref>, [[carie dentale]], [[vaiolo]]), del [[biorisanamento]] di siti contaminati e della [[genomica funzionale]] (per scoprire cioè le funzioni di geni e proteine poco conosciute).
 
La prima pianta transgenica posta in vendita fu ufficialmente il FlavrSavr<ref>[http://www.accessexcellence.org/RC/AB/BA/Flavr_Savr_Arrives.html FlavrSavr], il primo OGM commercializzato
</ref> (in [[Stati Uniti d'America|USA]] nel [[1994]]), un [[pomodoro]] modificato per rallentare il processo di [[Decomposizione (biologia)|decomposizione]].
 
Sono molti i geni oggi identificati che presentano potenziali applicazioni sia nel settore propriamente agricolo che anchesia in quello più ampio del molecular farming (la produzione di sostanze industriali o farmecutiche dalle piante).
 
Tra le applicazioni già in commercio o comunque prossime alla commercializzazione si trovano piante con caratteri di:
[[ImageFile:Rape-fieldSH.jpg|thumb|200px|Un campo di colza]]
 
# tolleranza a stress atmosferici:
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#* [[salinità]]:
#* [[siccità]] e [[inondazioni]];
# resistenza a [[Virus (biologia)Vira|virus]], [[fungo|funghi]] e [[batterio|batteri]];
# aumento della qualità e quantità del [[raccolto]];
# tolleranza ada [[erbicidi]];
# resistenza agli [[insetti]];
# produzione di sostanze come [[farmaco|farmaci]], [[tessutovaccini]], [[Tessuto (materiale)|tessuti]] e [[materiali]].
 
La lista è largamente incompleta e in continua evoluzione, esiste comunque un database che contiene un elenco aggiornato degli eventi autorizzati (Agbios).
 
Se si osserva la diffusione commerciale di piante transgeniche<ref name="ISAAA">* [http://www.isaaa.org/ ISAAA] International Service for the Acquisition of Agri-biotechnology Applications</ref>, che oggi investonoinveste a livello mondiale circa 90160 milioni di ettari, pari a circa 610 volte la superficie agricola italiana, si nota comunque come il 99% di esse èsia rappresentato da sole 4 varietà: [[Glycine max|soia]], [[Zea mays|mais]], [[Cotone (botanica)|cotone]] e [[colza]] modificate per ottenere la tolleranza agli erbicidi (principalmente al [[glyphosate]] o al [[glufosinato]], cosiddetti erbicidi aad ampio spettro) o la resistenza ad alcuni insetti (ad esempio la [[Ostrinia nubilalis|piralide]] o la [[Diabrotica virgifera virgifera|diabrotica]] per il mais).
 
== Diffusione delle piante transgeniche ==
 
Secondo i dati diffusi dall'ISAAA (International Service for the Acquisition of Agri-biotechnology Applications)<ref name="ISAAA"/> nel 2005 le piante transgeniche occupavano più di 81 milioni di [[ettaro|ettari]] (pari a circa 190 milioni di campi da calcio), concentrati prevalentemente negli Stati Uniti, [[Argentina]], [[Canada]], [[Brasile]] e [[Cina]]. In tutte le nazioni d'[[Europa]] vengono coltivate piante transgeniche a fini sperimentali in condizioni controllate, vi sono anche piccole coltivazioni in campo aperto in [[Germania]] e, [[Francia]], mentre[[Spagna]], la[[Repubblica Ceca]], [[SpagnaRomania]], ed[[Bulgaria]] alcunee altre nazioni dell'Europa orientale già da diversi anni coltivano alcune decine di migliaia di ettari con piante transgeniche.
Sempre secondo la stessa fonte <ref name="Spazio Rurale"> I dati Isaaa relativi al 2006 sono reperibili in Italianoitaliano su ''Spazio Rurale'' 3 2007, p. 24.</ref> nel 2006 la superficie totale dei biotech crops è di 102 milioni di ettari con un incremento del 135 rispetto all'anno precedente. Il numero dei paesiPaesi interessati è salito a 22 di cui 11 paesi industrializzati ede 11 in via di sviluppo. Detti 22 paesiPaesi rappresentano il 55% della popolazione mondiale e il 52% della terra arabile del mondo.
[[ImageFile:World map GMO production 2005.png|thumb|300pxupright=1.4|Distribuzione globale delle coltivazioni OGM (2005)]]La graduatoria mondiale vedevedeva:
*Usa Stati Uniti: 54,6 milioni di ettari
* Argentina: 18 miliomnimilioni di ettari
*brasile Brasile: 11,5 milioni di ettari
* Canada: 6,1 milioni diudi ettari
* India: 3,8 milioni di ettari
* Cina: 3.,5 milioni di ettari
 
== PiantePresunti transgenicherischi e ambienterelativo dibattito ==
{{vedi anche|Normativa sugli OGM|Dibattito sugli OGM}}
C'è ampio consenso in ambito scientifico nel ritenere che i cibi OGM non presentino rischi maggiori di quanti ne presenti il normale cibo.<ref name="AAAS">American Association for the Advancement of Science (AAAS), Board of Directors (2012). [https://www.aaas.org/news/releases/2012/1025gm_statement.shtml Legally Mandating GM Food Labels Could Mislead and Falsely Alarm Consumers] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131104063411/http://www.aaas.org/news/releases/2012/1025gm_statement.shtml |data=4 novembre 2013 }}</ref><ref name="AMA">American Medical Association (2012). [http://www.ama-assn.org/resources/doc/csaph/a12-csaph2-bioengineeredfoods.pdf Report 2 of the Council on Science and Public Health: Labeling of Bioengineered Foods] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120907023039/http://www.ama-assn.org/resources/doc/csaph/a12-csaph2-bioengineeredfoods.pdf |date=7 settembre 2012 }}</ref><ref name="WHO">World Health Organization. [http://www.who.int/foodsafety/publications/biotech/20questions/en/ Food safety: 20 questions on genetically modified foods.] Accessed December 22, 2012.</ref><ref name=NRC2004>United States [[Institute of Medicine]] and [[United States National Research Council|National Research Council]] (2004). Safety of Genetically Engineered Foods: Approaches to Assessing Unintended Health Effects. National Academies Press. [http://www.nap.edu/catalog.php?record_id=10977#toc Free full-text]. National Academies Press. See pp11ff on need for better standards and tools to evaluate GM food.</ref><ref name="decade_of_EU-funded_GMO_research">{{Cita libro |titolo= A decade of EU-funded GMO research (2001-2010)|url= https://ec.europa.eu/research/biosociety/pdf/a_decade_of_eu-funded_gmo_research.pdf|formato= PDF|anno= 2010|editore= Directorate-General for Research and Innovation. Biotechnologies, Agriculture, Food. European Union|doi= 10.2777/97784|isbn= 978-92-79-16344-9|pagine= 16}}</ref><ref name=Other>Other sources:
* Winter CK and Gallegos LK (2006). [http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8180.pdf Safety of Genetically Engineered Food.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150412075133/http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8180.pdf |data=12 aprile 2015 }} University of California Agriculture and Natural Resources Communications, Publication 8180.
* {{Cita pubblicazione | autore = Ronald, Pamela | titolo = Plant Genetics, Sustainable Agriculture and Global Food Security | rivista = Genetics | volume = 188 | numero = 1 | pp = 11-20 | anno = 2011 | url = http://www.genetics.org/content/188/1/11.long }}
* {{Cita pubblicazione | autore = Miller, Henry | titolo = A golden opportunity, squandered | rivista = Trends in biotechnology | volume = 27 | numero = 3 | pp = 129-130 | anno = 2009 | url = http://goldenrice.org/PDFs/Opportunity_squandered_Miller_TIBTEC_2009.pdf }}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Bett|nome=Charles|coautori=Ouma, James Okuro; Groote, Hugo De|titolo=Perspectives of gatekeepers in the Kenyan food industry towards genetically modified food|rivista=Food Policy|data=agosto 2010|volume=35|numero=4|pp=332-340|doi=10.1016/j.foodpol.2010.01.003}}
* {{Cita pubblicazione | autore=Li, Quan | autore2=McCluskey, Jill | autore3=Wahl, Thomas | titolo=Effects of information on consumers' willingness to pay for GM-corn-fed beef | rivista=Journal of Agricultural and Food Industrial Organization | volume=2 | numero=2 | pp=1-16 | anno=2004 | url=https://www.researchgate.net/publication/24015285_Effects_of_Information_on_Consumers%27_Willingness_to_Pay_for_GM-Corn-Fed_Beef }}
* Dr. Christopher Preston, AgBioWorld 2011. [http://www.agbioworld.org/biotech-info/articles/biotech-art/peer-reviewed-pubs.html Peer Reviewed Publications on the Safety of GM Foods.]</ref>
 
Non esistono infatti studi o report che documentino un qualche danno alla popolazione derivato da cibi OGM.<ref name="AMA"/><ref name="NRC2004"/><ref name="Key">{{Cita pubblicazione | autore = Key S, Ma JK, Drake PM | titolo = Genetically modified plants and human health | rivista = J R Soc Med | volume = 101 | numero = 6 | pp = 290-8 | anno = 2008 | mese=giugno| pmid = 18515776 | pmc = 2408621 | doi = 10.1258/jrsm.2008.070372 }}</ref>
L'argomento delle piante transgeniche è stato ed è molto dibattuto, specie dal punto di vista dei possibili effetti sull'[[ambiente naturale]] derivati dall'introduzione di nuove varietà di piante inesistenti in natura. Si parla in genere di "danni" all'ambiente; in realtà l'argomento è molto complesso e può essere diviso in numerose categorie:
 
Ciononostante a livello europeo esistono delle linee guida volte a indicare quali potenziali rischi vanno valutati prima di diffondere nell'ambiente un OGM<ref>{{en}} [https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/99 ''Guidance document for the risk assessment of genetically modified plants and derived food and feed by the Scientific Panel on Genetically Modified Organisms (GMO)''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090515195045/http://www.efsa.europa.eu/EFSA/efsa_locale-1178620753812_1178620775747.htm |data=15 maggio 2009 }}</ref> e prevede una valutazione preventiva dei seguenti aspetti:
* [[competizione]] tra varietà naturali e transgeniche, con la possibilità che le seconde invadano i campi utilizzati dalle prime e ne provochino in casi estremi la scomparsa;
* possibile alterazione della [[chimica]] del [[suolo]] e degli scambi con specie [[animali]], vista la diversa (e in parte ignota) chimica della pianta transgenica;
* conseguenze indirette derivate dall'uso umano della pianta transgenica: ad esempio, piantare un campo con una varietà transgenica resistente ad un certo [[prodotto fitosanitario]] di cui vengono utilizzate poi grandi quantità per eliminare le altre specie di piante.
 
Rischi ambientali:
In Europa tutte queste tematiche devono essere, secondo la direttiva 2001/18/CE<ref>[http://europa.eu.int/eur-lex/pri/it/oj/dat/2001/l_106/l_10620010417it00010038.pdf Direttiva 2001/18/CE] sull'emissione deliberata di OGM nell'ambiente</ref>, obbligatoriamente affrontate prima di richiedere l'autorizzazione alla sperimentazione di ciascun OGM. Se tali indagini preventive evidenziano rischi superiori a quelli delle piante già attualmente in commercio, l'autorizzazione non viene rilasciata. Comunque, anche qualora non si evidenziassero rischi particolari, l'autorizzazione risulta valida solo per 10 anni e devono essere messi in atto piani di monitoraggio per verificare che non emergano problematiche in corso di utilizzo.
* Cambiamenti nell'interazione tra pianta e ambiente [[biotico]]:
** Persistenza e invasività
** Vantaggi o svantaggi selettivi
** Trasferimento di [[geni]]
** Interazioni con organismi target (esempio induzione di resistenza negli insetti infestanti cui le piante sono resistenti)
** Interazioni con organismi non-target (esempio effetti su api e altri insetti non infestanti, con conseguenze sulla [[biodiversità]])
** Interazioni con l'[[ecosistema]] del [[suolo]] con conseguenti effetti [[Biogeochimica|biogeochimici]]
* Cambiamenti nell'interazione tra pianta e ambiente [[abiotico]]:
** Alterazioni nelle emissioni di [[gas serra]]
** Alterazioni nella sensibilità a effetti climatici
** Alterazioni nella sensibilità a fattori abiotici del suolo (salinità, minerali...)
Rischi per la salute umana o animale:
* Effetti [[tossicologia|tossicologici]]
** Effetti tossici delle proteine sintetizzate dai geni inseriti
** Effetti tossici di costituenti diversi dalle proteine
* Allergenicità
* Cambiamenti nel [[nutrizione|valore nutritivo]]
* Trasferimento di [[antibiotici|antibioticoresistenza]]
 
== Note ==
Bisogna inoltre sottolineare come le conseguenze non derivate dall'intervento umano diretto, ma semplicemente per il fatto che la pianta transgenica esiste ed entra in competizione con le altre, non sono diverse da ciò che accade quando si sviluppa naturalmente una nuova specie o varietà di piante.
<references/>
 
== Bibliografia ==
Una delle obiezioni più diffuse è che i cambiamenti dovuti all'evoluzione siano molto lenti e graduali (tranne i casi, abbastanza rari, di grandi catastrofi naturali), mentre le tecniche genetiche possono portare alla comparsa improvvisa di specie molto diverse. In realtà, come dimostrato da Crawley <ref>[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=11217848&query_hl=10 Crawley ''et al.''] ''Transgenic crops in natural habitats'', [[Nature]], 2001, vol. 409(6821), pag. 682-3 </ref>, la fitness (capacità di sporavvivenza) delle piante geneticamente modificate è analoga a quelle delle altre piante coltivate che, in pochi anni, spariscono dall'ambiente naturale. Recentemente è stata smentita<ref>[http://www.pnas.org/cgi/content/full/102/35/12338 Ortiz-Garcia ''et al.''] ''Absence of detectable transgenes in local landraces of maize in Oaxaca, Mexico (2003-2004)'' PNAS, 2005, vol. 102 (35) pag. 12338-12343: dai controlli effettuati non risulta alcuna introgressione di transgenici in Oaxaca, come inizialmente affermato da Quist ''et al.'' (2001).
* De Virgilio M ''et al'', ''The human immunodeficiency virus antigen Nef forms protein bodies in leaves of transgenic tobacco when fused to zeolin'', Journal of experimental botany, 59(10), p.&nbsp;2815-29, 2008. {{Collegamento interrotto|1=http://www.pubmedcentral.nih.gov/picrender.fcgi?artid=2486477&blobtype=pdf }}
</ref> anche la presunta compromissione da parte degli OGM delle varietà locali in [[Messico]], come inizialmente riportato da Quist e Chapela in un articolo poi rigettato da Nature<ref> [http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=11734853&query_hl=12 Quist ''et al.''] ''Transgenic DNA introgressed into traditional maize landraces in Oaxaca, Mexico.'', [[Nature]], 2001, vol. 414(6863) pag. 541-3: articolo in seguito rigettato da Nature per inconsistenza dei risultati, in cui si indicava una introgressione di alcuni transgeni nelle varietà locali di mais in [[Oaxaca]] in [[Messico]]</ref>.
* Břiza J. ''et al'', ''Production of human papillomavirus type 16 E7 oncoprotein fused with β-glucuronidase in transgenic tomato and potato plants'', Biologia Plantarum, 51 (2), p.&nbsp;268-276, 2007. [https://web.archive.org/web/20080523083336/http://www.ueb.cas.cz/bp/contents_bp51-2.htm]
{{vedi anche|Normativa sugli OGM|Dibattito sugli OGM}}
* Richter LJ ''et al'', ''Production of hepatitis B surface antigen in transgenic plants for oral immunization'', National biotechnology, 18, p.&nbsp;1167-71, 2000. [https://www.nature.com/nbt/journal/v18/n11/abs/nbt1100_1167.html]
* Twyman RM ''et al'', ''Molecular farming in plants: host system and expression technology'', Trends in biotechnology, 21(12), p.&nbsp;570-578, 2003 [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14624867?ordinalpos=16&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum]
* Watson Gilman Witkowski Zoller, ''DNA ricombinante'', 1ª ed. Zanichelli
* [[Paolo Costantino]], inserto redazionale allegato a ''Scienza e dossier'', 1º marzo 1986
* Alessandro Bruni, ''Farmacognosia generale ed applicata'', Piccin
* Arms & Camps, ''Biologia'', Piccin
* Maria Fonte, ''Organismi geneticamente modificati. Monopolio e diritti'', Franco Angeli 2004
* APAT (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici), ''Piante Geneticamente Modificate e ambiente'', settembre 2004, ISBN 88-448-0127-2 {{collegamento interrotto|1=[http://www.apat.gov.it/site/_contentfiles/00137700/137797_PianteGeneticamenteModificate.pdf Rapporti 44/2004] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}
 
== Voci correlate ==
* [[Miglioramento genetico]]
* [[Biotecnologie]]
* [[Organismi geneticamente modificati|Organismi geneticamente modificati (OGM)]]
* [[Propagazione clonale]]
* [[DNA ricombinante (botanica)|Applicazioni del DNA ricombinante in botanica]]
* [[Rivoluzione verde]]
 
== Altri progetti ==
==Bibliografia==
{{interprogetto|v|preposizione=sulle}}
* Watson Gilman Witkowski Zoller, ''DNA ricombinante'', 1° ed. Zanichelli
* Paolo Costantino, inserto redazionale allegato a ''Scienza e dossier'', 1 marzo 1986
* Alessandro Bruni, ''Farmacognosia generale ed applicata'', Piccin
* Arms & Camps, ''Biologia'', Piccin
* Maria Fonte, Organismi geneticamente modificati. Monopolio e diritti, Franco Angeli 2004
 
== Collegamenti esterni ==
==Fonti==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.agbios.com/main.php Database Agbios] che raccoglie tutti gli eventi autorizzati
 
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