Agenzia della Casa Imperiale: differenze tra le versioni
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}}
L''''Agenzia della Casa Imperiale''' (宮内庁 ''kunai-cho''), in inglese '''Imperial Household Agency''', è un'agenzia del governo giapponese responsabile delle questioni relative allo stato della [[Famiglia imperiale giapponese|famiglia imperiale]] e custode del sigillo privato e del sigillo dello Stato del Giappone. Da tutto l'[[VIII secolo]] fino alla [[seconda guerra mondiale]], fu chiamato Ministero della casa imperiale (宮内省 ''kunai-Sho'').
Questa istituzione è unica tra le agenzie governative convenzionali e i ministeri, in quanto non riferisce direttamente al Primo ministro a livello di gabinetto, né è influenzato dalla legislazione; ciò la rende un istituto amministrativo indipendente.
== Organizzazione e funzioni ==
L'Agenzia è diretta dal Grande intendente che è assistito dal suo vice.<ref name="kunaicho_organization">Imperial Household Agency:
* la segreteria del Grande intendente;
* il Consiglio dei ciambellani;
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* l'ufficio di Kyoto.<ref name="kunaicho_organization"/>
L'attuale grande intendente è [[Noriyuki Kazaoka]], già ministro delle costruzioni.<ref>[[Kyodo News]], {{Cita news|url=http://www.japantimes.co.jp/text/nn20120522b2.html|titolo=Emperor's chief steward to retire|giornale=[[Japan Times]]|data=22 maggio 2012|p=2|urlarchivio=http://www.japantimes.co.jp/news/2012/05/22/national/emperors-chief-steward-to-retire|dataarchivio=22 maggio 2012|accesso=
La sede dell'agenzia si trova nei terreni del [[Palazzo imperiale di Tokyo]]. I compiti e le responsabilità dell'Agenzia comprendono le attività quotidiane, come visite di stato, organizzazione di eventi, conservazione della cultura tradizionale, funzioni amministrative, ecc. L'agenzia è anche responsabile delle varie [[Residenze imperiali giapponesi|residenze imperiali]] sparse in tutto il paese. I turisti che desiderano visitare il [[Palazzo imperiale di Tokyo]], il [[Palazzo imperiale di Kyōto]], la [[villa imperiale di Katsura]] e gli altri siti, devono registrarsi con l'agenzia precedentemente.
L'Agenzia ha la responsabilità degli accordi circa la salute, la sicurezza, i viaggi e il mantenimento della famiglia imperiale. Il Consiglio dei ciambellani, guidato dal Gran ciambellano, gestisce la vita quotidiana dell'imperatore e dell'imperatrice. Inoltre, custodisce il sigillo della Corona e il sigillo dello Stato del Giappone. Il "Gran Maestro della famiglia del principe ereditario" si occupa di gestire gli orari, i menu di ristoro e la manutenzione della casa del principe ereditario e della sua famiglia.<ref name="kunaicho_organization"/>
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[[File:Imperial Palace Tokyo Sakashita Mon and Imperial Household.JPG|thumb|La sede dell'Agenzia è localizzata vicino alla porte Sakashita del palazzo.]]
Si far risalire l'origine dell'Agenzia della imperiale alle istituzioni stabiliti dal [[codice Taihō]] (大宝律令 ''Taihō Ritsuryō''), promulgato nel [[701]]-[[702]].<ref name="kunaicho_history">{{Cita web|autore=|titolo=History|url=http://www.kunaicho.go.jp/e-kunaicho/enkaku.html|sito=Imperial Household Agency homepage|accesso=
=== Periodo Meiji ===
Il governo di [[Meiji]], il 15 agosto [[1869]], creò ufficialmente il Ministero della Casa Imperiale (宮内省 ''kunai shō'').<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Wilson|nome=Robert Arden|titolo=Genesis of the Meiji government in Japan, 1868–1871|editore=Greenwood Press|anno=1978|url=http://books.google.co.jp/books?id=9_0NAQAAMAAJ|p=133|isbn=978-0-8371-9091-4}}</ref> Tuttavia, vi è una storia complicata nella riorganizzazione, formazione e attribuzione di ruoli degli organi di governo che corrispondono alle suddivisioni costitutive dell'Agenzia attuale.
Il Dipartimento degli affari Shinto (神祇官 ''Jingi kan'') e il Ministero degli Affari Shinto (神祇省 ''Jingi shō'') ([[1871]] - [[1872]]) esistettero brevemente e furono messi a capo, tra gli altri, dei mausolei imperiali,<ref>{{
Nel frattempo, nel [[1871]], il governo Meiji creò il Consiglio delle cerimonie (式部局 ''Shikibu-kyoku''). L'anno successivo, fu però presto ribattezzato in Ufficio delle cerimonie (式部寮 ''Shikibu-Ryo''). Nello stesso anno fu abolito il Ministero degli Affari Shinto: la maggior parte delle funzioni furono delegate al Dipartimento della religione e dell'educazione (教部省 ''Kyōbu sho''), mentre l'amministrazione delle funzioni cerimoniali formali vennero trasferite al già citato Consiglio/Ufficio di presidenza delle cerimonie.<ref>{{
L'Ufficio di presidenza delle cerimonie fu inizialmente sotto il dominio del Gran Consiglio di Stato (太政官 ''Dajo kan''), ma, nel settembre del [[1877]], venne trasferito al Ministero della casa imperiale.<ref name=sonoda/> L'Ufficio subì l'ennesimo cambio di nome in Consiglio delle cerimonie (式部職 ''Shikibu-shoku'') nell'ottobre del [[1884]].<ref name=sonoda>{{Cita libro|<!-- last1=Titus -->|cognome=薗田|nome=正觀 (Haseyama, Masami )|titolo=宗敎法槪論 (Shūkyōhō gairon)|editore=河出書房新社|anno=1979|url=http://books.google.co.jp/books?id=_nRGAAAAMAAJ|p=235|citazione=式部寮は太政官に属したが、十年九月宮内省に転じ、十七年十月式部寮は式部職に改められた。}}</ref> Da allora, il nome è rimasto invariato ed oggi è guidato dal maestro delle cerimonie.
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=== Ufficio della Casa Imperiale, 1947 - 1949 ===
L'Ufficio della Casa Imperiale (宮内府 ''kunai fu'') fu una versione declassata del ministero, creato ai sensi della legge nº 70 del [[1947]], durante l'[[Occupazione del Giappone|occupazione americana del Giappone]]. Il suo personale fu ridimensionato da 6200 elementi a meno di 1500 e fu posto sotto il controllo del Primo ministro.<ref name="kunaicho_history"/><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=法律|curatore=大蔵省印刷局 (National Printing Bureau)|rivista=官報 (Kanpō "Official Bulletin")|data=18 aprile 1947|numero=6076|url=//dl.ndl.go.jp/info:ndljp/pid/2962590|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160317080711/http://dl.ndl.go.jp/info%3Andljp/pid/2962590
=== Agenzia della Casa Imperiale, dal 1949 ===
Nel [[1949]], l'Ufficio della Casa Imperiale divenne l'Agenzia della Casa Imperiale, e venne posta sotto il controllo della Presidenza del Consiglio dei
Nel [[2001]], questo ente venne riorganizzato e posto sotto l'Ufficio di gabinetto (内閣府 ''Naikakufu'').<ref name="kunaicho_history"/>
== Critica ==
L'Agenzia è stata accusata di isolare i membri della famiglia imperiale da parte del pubblico giapponese e di insistere sui costumi di riservatezza piuttosto che permettere una più accessibile monarchia
Il principe ereditario [[Naruhito]], nel maggio del [[2004]], ha criticato l'allora Grande intendente della Casa Imperiale, [[Toshio Yuasa]], per aver messo sotto pressione la principessa [[Imperatrice Masako|Masako]], sua moglie, per avere un figlio maschio. In una conferenza stampa, Naruhito ha detto che sua moglie aveva "completamente esaurito se stessa", cercando di adattarsi alla vita della famiglia imperiale e ha aggiunto che "ci sono stati sviluppi che negavano la carriera di Masako (fino al nostro matrimonio), così come la sua personalità."<ref name="time">
Sempre più spesso negli ultimi anni, la ricerca archeologica dell'Agenzia per quanto riguarda un gran numero (più di 740) di tombe del [[periodo Kofun]] arbitrariamente designate come "imperiali" sono oggetto di critiche da parte del mondo accademico. Tale ricerca, in particolare sulle antiche tombe nella regione del [[Kansai]], nel Giappone occidentale, ha il potenziale di dare un grande numero di informazioni sulle origini della civiltà giapponese. La possibilità che tali ritrovamenti possano verificare le teorie di possibili legami con le culture contemporanee in [[Cina]] e nella [[penisola coreana]], con un'influenza commisurata sul pensiero sulle origini della famiglia imperiale in sé, sono generalmente considerati la causa della gelosia con la quale l'agenzia custodisce la sua autorità su queste tombe (molte delle quali probabilmente sono imperiali solo di nome) e impedisce la ricerca scientifica in questi siti.<ref>Hudson, M. (1999). ''Ruins of Identity: Ethnogenesis in the Japanese Islands''. Honolulu, HI: University of Hawaii Press.</ref><ref>Oguma,E. (2002). ''A Genealogy of 'Japanese' Self-images'' (translated by David Askew). Melbourne: Trans Pacific Press.</ref><ref>Edwards, W. (2000). Contested access: The Imperial tombs in the postwar period. ''Journal of Japanese Studies'', Vol. 26, No. 2, 371–392.</ref>
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== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
*{{Cita libro|cognome=Kishimoto|nome=Hideo|titolo=Japanese Religion in the Meiji Era|editore=Ōbunsha|anno=1956|url=//books.google.co.jp/books?id=KJMyAQAAIAAJ|cid=Kishimoto, 1956}}
== Voci correlate ==
* [[Imperatore del Giappone]]
* [[Famiglia imperiale del Giappone]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Politica del Giappone]]
[[Categoria:Monarchia giapponese]]
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