Camicia Nera (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni
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{{Infobox nave
|Categoria = cacciatorpediniere
|Nome
|Immagine = Camicianera.jpg|
|Bandiera =
|Bandiera2 =
|Tipo = [[cacciatorpediniere]]
|Classe = [[Classe Soldati (cacciatorpediniere)#Unità#Unità Iª serie|Soldati I Serie]]
|Numero_unità =
|Costruttori = [[Odero-Terni-Orlando|OTO]], [[Livorno]]
|Cantiere =
|Identificazione = '''CN''' <small>(1938-1943)</small><br/>'''AR''' <small>(1943-1949)</small>
|Nomi_successivi = '''''Artigliere''''' <small>(1943-1949)</small><br/>'''''Lovkiy''''' <small>(1949-1960)</small>
|Ordine=▼
|Intitolazione =
|Impostazione=21 gennaio 1937▼
▲|Ordine =
|Varo=8 agosto 1937▼
▲|Impostazione = 21 gennaio 1937
|Completamento=▼
▲|Varo = 8 agosto 1937
|Entrata_in_servizio=30 giugno 1938▼
▲|Completamento =
|Proprietario={{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}}<br />{{Insegna navale|URS|icona}}▼
▲|Entrata_in_servizio = 30 giugno 1938
|Radiazione=23 gennaio 1949▼
▲|
|Destino_finale=consegnato all’Unione Sovietica, demolito nel 1960▼
▲|Radiazione = 23 gennaio 1949
|Dislocamento=standard 1850 [[tonnellata|t]]<br />in carico normale 2140 t<br />pieno carico 2460-2580 t▼
▲|Destino_finale = consegnato all’Unione Sovietica, demolito nel 1960
|Stazza_lorda=▼
▲|Dislocamento = standard 1850 [[tonnellata|t]]<br />in carico normale 2140 t<br />pieno carico 2460-2580 t
|Lunghezza=106,7▼
▲|Stazza_lorda =
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▲|Lunghezza = 106,7
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▲|Larghezza = 10,2
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|Profondità_operativa=▼
|Ponte_di_volo=▼
▲|Profondità_operativa =
|Propulsione=3 caldaie<br />2 gruppi di turbine a vapore su 2 assi<br />[[Potenza (fisica)|potenza]] 50.000 [[Cavallo vapore britannico|hp]]▼
▲|Ponte_di_volo =
|Velocità=39 ▼
▲|Propulsione = 3 caldaie<br />2 gruppi di turbine a vapore su 2 assi<br />[[Potenza (fisica)|potenza]] 50.000 [[Cavallo vapore britannico|hp]]
|Autonomia= 2.200 [[miglio (unità di misura)|mn]] a 20 nodi ▼
|Capacità_di_carico=▼
|Equipaggio=13 ufficiali, 202 tra sottufficiali e marinai▼
▲|Capacità_di_carico =
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▲|Equipaggio = 13 ufficiali, 202 tra sottufficiali e marinai
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▲|Sensori =
|Armamento=<br />▼
▲|Sistemi_difensivi =
▲|Armamento = <br />
* 4 pezzi [[Ansaldo]] [[120/50 Mod. 1926]]
* 1 pezzo illuminante da 120/15 [[millimetro|mm]]
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* 2 tramogge per bombe di profondità
* capacità di trasportare e posare 64 mine
|Corazzatura =
|Mezzi_aerei =
|Motto =
|Soprannome =
|Note =
|Ref = fonti citate nel corpo del testo
}}
Il '''''Camicia Nera''''' è stato un [[cacciatorpediniere]] della [[Regia Marina]], appartenente alla [[Classe Soldati I serie (cacciatorpediniere)|I serie]] della [[Classe Soldati (cacciatorpediniere)|Classe Soldati]]. La nave prese parte alla [[seconda guerra mondiale]], al termine della quale passò alla Marina sovietica col nome di ''
== Propulsione ==
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== Armamento ==
L'armamento principale era costituito da quattro [[cannone|cannoni]] [[Ansaldo]] da 120/50 [[millimetro|mm]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.navweaps.com/Weapons/WNIT_47-50_m1926.htm|titolo=Italy 120 mm/50 (4.7") Ansaldo Models 1926, 1936, 1937 and 1940 OTO Models 1931, 1933 and 1936|accesso=5
L'armamento antiaereo era costituito da otto [[mitragliera|mitragliere]] da 20/65 mm Mod. 1935<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.navweaps.com/Weapons/WNIT_20mm-65.htm|titolo=Italian 20 mm/65 Models 1935, 1939 and 1940|accesso=5
L'[[Anti-Submarine Warfare|armamento antisommergibile]] era costituito da sei tubi [[lanciasiluri]] da 533 mm in due impianti tripli, da due lanciabombe laterali, [[bomba di profondità|bombe di profondità]] e [[mina navale|mine]].
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== Storia ==
=== I primi anni e la seconda guerra mondiale ===
Immediatamente dopo l'entrata in servizio, la nave prese parte a due missioni nel corso della [[guerra civile spagnola]] e, nel settembre 1938 accompagnò Mussolini a Trieste, in occasione di una sua famosa visita alla città giuliana.
All'inizio della [[seconda guerra mondiale]] faceva parte della XI Squadriglia Cacciatorpediniere, che formava insieme ai gemelli ''[[Artigliere (cacciatorpediniere 1937)|Artigliere]]'', ''[[Geniere (cacciatorpediniere 1938)|Geniere]]'' ed ''[[Aviere (cacciatorpediniere)|Aviere]]''.
L'11 giugno 1940 fu inviato in perlustrazione nel [[Canale di Sicilia]] insieme al resto della XI Squadriglia, alla XII Squadriglia Cacciatorpediniere (''[[Ascari (cacciatorpediniere)|Ascari]]'', ''[[Lanciere (cacciatorpediniere 1939)|Lanciere]]'', ''[[Carabiniere (
Il 19 giugno salpò da [[Augusta (Italia)|Augusta]] insieme alle altre tre navi della XI Squadriglia per trasportare rifornimenti a [[Bengasi]], ove arrivò l'indomani<ref>
[[File:classe soldato.jpg|thumb|left|upright=1.4|''Camicia Nera'' e ''Artigliere'' durante lo scontro di [[battaglia di Punta Stilo|Punta Stilo]]]]
Il 7 luglio, alle 15.45, lasciò [[Messina]] insieme alle unità sezionarie ed alla III Divisione (''Trento'' e ''Bolzano''), congiungendosi poi con il resto della II Squadra Navale (incrociatore pesante ''[[Pola (incrociatore)|Pola]]'', Divisioni incrociatori I, II e VII per un totale di 9 unità e squadriglie cacciatorpediniere IX, X, XII e XIII) che, dopo aver funto da forza di appoggio ad un'operazione di convogliamento per la [[Libia]], si unì alla I Squadra e partecipò alla [[battaglia di Punta Stilo]] del 9 luglio: durante il ripiegamento della [[flotta]] italiana in tale scontro, la XI Squadriglia avvistò ed attaccò le navi britanniche alle 16.15; in particolare, il ''Camicia Nera'', alle 16.20, uscito dalla [[cortina fumogena]] stesa dal capoclasse ''Artigliere'', si portò a 10.800 metri dalle unità nemiche e lanciò infruttuosamente i [[siluro|siluri]] insieme alle altre tre unità (che lanciarono in tutto 10 armi, 7 contro una [[nave da battaglia|corazzata]] e 3 contro un [[incrociatore]])<ref>
Nella notte tra l'11 ed il 12 ottobre 1940 fu inviato a pattugliare – al comando del [[capitano di fregata]] Giovanni Oliva –, insieme alle tre unità della XI Squadriglia ed alle [[torpediniera|torpediniere]] della I Squadriglia (''[[Alcione (torpediniera
Nel 1941 il pezzo illuminante fu sostituito con un quinto [[cannone]] da 120 mm<ref name="Ct classe Soldati">
L'8 febbraio 1941 salpò da Napoli e si aggregò ad una formazione salpata da La Spezia e formata dalle altre unità delle Squadriglie XIII (''[[Granatiere (
Il 24 febbraio 1941 scortò da Napoli a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere ''Baleno'', ''[[Geniere (cacciatorpediniere 1938)|Geniere]]'' e ''[[Saetta (cacciatorpediniere)|Saetta]]'' ed alle torpediniere ''[[Aldebaran (torpediniera
Dal 12 al 13 marzo scortò da Napoli a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Folgore (cacciatorpediniere)|Folgore]]'' (che però, provenendo da Palermo, si aggiunse solo in un secondo tempo) e ''Geniere'', un convoglio composto dai trasporti truppe ''[[Conte Rosso (transatlantico)|Conte Rosso]]'', ''Marco Polo'' e ''Victoria''<ref>
Il 14 aprile lasciò Napoli per scortare a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Grecale (cacciatorpediniere)|Grecale]]'', ''Geniere'' ed ''Aviere'' ed alla torpediniera ''[[Pleiadi (torpediniera)|Pleiadi]]'', i [[piroscafo|piroscafi]] ''Alicante'', ''Santa Fe'', ''Maritza'' e ''Procida''; dopo una sosta a [[Palermo]] durata dal 17 alle otto del 18 aprile per evitare l'
L'11 maggio scortò un convoglio composto dai mercantili ''Preussen'', ''Wachtfels'', ''Ernesto'', ''Tembien'', ''Giulia'' e ''Col di Lana'' insieme ai cacciatorpediniere ''[[Dardo (cacciatorpediniere 1932)|Dardo]]'', ''Geniere'', ''Grecale'', ''[[Scirocco (cacciatorpediniere)|Scirocco]]'' ed ''Aviere'': partite da Napoli, le navi arrivarono a Tripoli il 14<ref>
Il 3 giugno fece parte della scorta del convoglio «Aquitania»: lo formavano i mercantili ''Aquitania'', ''[[Classe Casaregis|Caffaro]]'', ''Nirvo'', ''[[Montello (piroscafo 1926)|Montello]]'', ''Beatrice Costa'' e la [[petroliera|nave cisterna]] ''Pozarica'', in
Il 4 agosto salpò da Napoli, di scorta ad un convoglio composto dai [[piroscafo|piroscafi]] ''Nita'', ''Aquitania'', ''Ernesto'', ''Nirvo'' e ''Castelverde'' (il resto della scorta era costituito dai cacciatorpediniere ''Gioberti'', ''Geniere'', ''[[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|Oriani]]'' e ''Aviere'' e dalla torpediniera ''[[Calliope (torpediniera
Tra il 29 agosto ed il 2 settembre scortò (insieme ai cacciatorpediniere ''Gioberti'', ''[[Antonio
Il 23 settembre scortò, insieme all<nowiki>’</nowiki>''Aviere'', i cacciatorpediniere ''Lanciere'', ''Carabiniere'', ''Ascari'' e ''Corazziere'' intenti nella posa di un [[campo minato]] a sudest di [[Malta]]<ref>
Nella notte del 12-13 ottobre avrebbe dovuto effettuare a sua volta la posa di un campo minato, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Ugolino Vivaldi (cacciatorpediniere)|Vivaldi]]'', ''[[Lanzerotto Malocello (cacciatorpediniere)|Malocello]]'', ''[[Antonio Pigafetta (cacciatorpediniere)|Pigafetta]]'', ''[[Giovanni
Alle 8.10 del 21 novembre lasciò Napoli insieme ad ''Aviere'', ''Geniere'', ''Corazziere'' e ''Carabiniere'' ed agli incrociatori ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|Garibaldi]]'' e ''[[Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi (incrociatore)|Duca degli Abruzzi]]'' per fungere da scorta indiretta a due convogli per la Libia<ref name=autogenerato1>
Il 13 dicembre, alle 19.40, salpò da Taranto insieme alla corazzata ''[[Andrea Doria (nave da battaglia 1913)|Doria]]'', agli incrociatori ''[[Muzio Attendolo (incrociatore)|Attendolo]]'' e ''Duca d'Aosta'' ed ai cacciatorpediniere ''Ascari'' ed ''Aviere'' per fornire scorta indiretta all'operazione «M 41» (tre convogli per la Libia composti da 6 mercantili, 5 cacciatorpediniere ed una torpediniera), che però fu funestata dagli attacchi sottomarini, che affondarono due trasporti (il ''Fabio Filzi'' ed il ''Carlo del Greco'') e danneggiarono seriamente la corazzata ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]''; il ''Camicia Nera'' fu distaccato per scortare la ''Vittorio Veneto'' in rientro a Taranto, insieme ai cacciatorpediniere ''Vivaldi'', ''Da Noli'', ''Geniere'', ''Carabiniere'' ed ''Aviere'' ed alle torpediniere ''[[Lince (torpediniera)|Lince]]'' ed ''[[Aretusa (torpediniera)|Aretusa]]''<ref>
Il 16 dicembre fornì copertura ravvicinata – insieme
Alle 18.50 del 3 gennaio 1942 salpò da Taranto unitamente ai cacciatorpediniere ''Carabiniere'', ''[[Alpino (cacciatorpediniere 1939)|Alpino]]'', ''Ascari'', ''Pigafetta'', ''Geniere'', ''
Il 22 gennaio fece parte – insieme ai cacciatorpediniere ''Vivaldi'', ''Malocello'', ''Da Noli'', ''Geniere'' ed ''Aviere'' ed alle torpediniere ''[[Orsa (torpediniera
Alle 16 del 21 febbraio partì da Taranto con i cacciatorpediniere ''Ascari'', ''Geniere'' ed ''Aviere'' e la corazzata ''Duilio'' e fornì scorta indiretta all'operazione «K 7» (due convogli con 5 cargo, una nave cisterna, 10 cacciatorpediniere e 2 torpediniere tutti diretti a Tripoli)<ref>
Prese parte alla [[Battaglia di mezzo giugno]] (12-16 giugno 1942) scortando la forza navale diretta ad intercettare il convoglio britannico «Vigorous» (che non fu raggiunto ma dovette comunque rinunciare a raggiungere la destinazione, [[Malta]]); durante tale scontro partecipò alle operazioni di soccorso dell'incrociatore pesante ''Trento'', immobilizzato da un aerosilurante e finito dal sommergibile HMS Umbra<ref>
Partecipò anche alla [[Battaglia di mezzo agosto]] (11-13 agosto 1942).
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Nel 1942 imbarcò due [[mitragliera|mitragliere]] da 20/65 mm e, più tardi, un [[ecogoniometro]]<ref name="Ct classe Soldati"/>.
Il 4 ottobre si aggregò, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Saetta (cacciatorpediniere)|Saetta]]'' e ''Pigafetta'', alla scorta (della quale facevano già parte i cacciatorpediniere ''[[Folgore (cacciatorpediniere)|Folgore]]'' e ''[[Nicolò Zeno (cacciatorpediniere)|Zeno]]'' e la torpediniera ''[[Antares (torpediniera
Il 17 ottobre di quell'anno l'unità salpò da [[Corfù]] di scorta, insieme ad ''Aviere'' e ''Geniere'', alla [[motonave]] ''Ankara''; il convoglio si congiunse con quello formato dalla motonave ''Monginevro'' scortata dalle torpediniere ''Orsa'' ed ''Aretusa'' (provenienti da [[Brindisi]]), venendo poi rinforzato dal cacciatorpediniere ''Alpino'', e si divise nuovamente verso la fine della navigazione: mentre le altre navi dirigevano per [[
In novembre scortò a [[Baia di Suda|Suda]] e [[Bengasi]] la moderna [[motonave]] ''Foscolo''<ref name="trentoincina"/>.
Alla mezzanotte del 2 dicembre salpò da Palermo al comando del [[capitano di fregata]] Adriano Foscari per scortare a Palermo, insieme ai cacciatorpediniere ''Da Recco'' e ''Folgore'' ed alle torpediniere ''[[Procione (torpediniera
Il 16 dicembre 1942 salpò da Napoli per scortare a [[Biserta]], insieme al gemello ''Aviere'', la motonave tedesca ''Ankara''<ref name="Rocca-2">{{cita|Gianni Rocca
=== Artigliere ===
Il 30 luglio 1943, in seguito alla [[caduta del fascismo]], venne ribattezzato ''Artigliere''<ref name="Ct classe Soldati"/><ref name="trentoincina"/> in onore del gemello affondato nello [[Battaglia di Capo Passero (1940)|scontro di Capo Passero]].
Alla proclamazione dell'[[armistizio di Cassibile|armistizio]], la nave salpò da [[La Spezia]] con il resto della squadra navale (corazzate ''[[Littorio (nave da battaglia)|Italia]]'', ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]'' e ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'', incrociatori leggeri ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|Giuseppe Garibaldi]]'', ''[[Attilio Regolo (incrociatore)|Attilio Regolo]]'', ''
Dal giugno 1940 al settembre 1943 il ''Camicia Nera'' aveva svolto 180 missioni. Durante la cobelligeranza con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] effettuò altre 122 missioni, anche di [[nave trasporto truppe|trasporto truppe]] e materiali.
=== Comandanti ===
=== La cessione all'Unione Sovietica ===▼
* Capitano di fregata Paolo Mengarini (nato a Roma il 1º marzo 1899): 1939-1940
Al termine del conflitto, in base alle clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] la nave nel 1949 venne ceduta, in conto riparazione danni di guerra, all'[[Unione Sovietica]]<ref>I sovietici, oltre all'''[[Artigliere (cacciatorpediniere 1943)|Artigliere]]'' ottennero il gemello ''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]'', la [[nave da battaglia]] ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]]'', la nave scuola ''[[Cristoforo Colombo (veliero)|Colombo]]'', l'[[incrociatore]] [[Emanuele Filiberto Duca d'Aosta (incrociatore)|''Duca d’Aosta'']], le [[torpediniera|torpediniere]] ''[[Ardimentoso (torpediniera)|Ardimentoso]]'', ''[[Animoso (torpediniera 1942)|Animoso]]'' e ''[[Fortunale (torpediniera)|Fortunale]]'', e i sommergibili ''[[Nichelio (sommergibile)|Nichelio]]'' e ''[[Marea (sommergibile)|Marea]]'' ed altro naviglio, quali [[Motoscafo Armato Silurante|MAS]] e motosiluranti, vedette, navi cisterna, motozattere da sbarco, una nave da trasporto e dodici rimorchiatori.</ref><ref name= StoriaMilitare >{{cita pubblicazione |cognome= Berežnoj|nome= Sergej|coautori= traduzione e annotazioni: Erminio Bagnasco|anno= 1995|mese= agosto|titolo= Navi italiane all'URSS|rivista= Storia Militare|numero= 23|pp= 24–33|issn= 1122-5289}}</ref>.▼
*Capitano di fregata [[Giovanni Oliva (capitano di fregata)|Giovanni Oliva]] (nato a Biella il 14 settembre 1899): 10 giugno 1940 - aprile 1941
*Capitano di fregata [[Silvio Garino]] (nato a Cairo Montenotte il 14 luglio 1901): aprile 1941 - 6 gennaio 1942
*Capitano di fregata [[Adriano Foscari]] (nato a Venezia il 10 giugno 1904): 7 gennaio 1942 - 21 febbraio 1943
*Capitano di fregata [[Mario Tabucchi (capitano di fregata)|Mario Tabucchi]] (nato a Pisa il 1º novembre 1902): 22 febbraio - dicembre 1943
▲=== La cessione all'Unione Sovietica ===
La consegna delle navi ai sovietici sarebbe dovuto avvenire in tre fasi a partire da dicembre 1948 per concludersi nel giugno successivo. Le unità principali erano quelle del primo e del secondo gruppo. L<nowiki>'</nowiki>''Artigliere'' faceva parte del primo gruppo insieme alla corazzata ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Cesare]]''. Per tutte le navi la consegna sarebbe avvenuta nel porto di [[Odessa]]<ref name= StoriaMilitare />. Il trasferimento sarebbe dovuto avvenire con equipaggi civili italiani sotto il controllo di rappresentanti sovietici e con le navi battenti bandiera della [[Marina mercantile#La Marina mercantile in Italia|Marina Mercantile]], con le autorità governative italiane responsabili delle navi sino all'arrivo nei porti dove era prevista la consegna. Per prevenire possibili sabotaggi, le navi dei primi due gruppi sarebbero state condotte ai porti di destinazioni senza munizioni a bordo, che sarebbero state trasportate successivamente a destinazione con normali navi da carico<ref name= StoriaMilitare />.▼
▲Al termine del conflitto, in base alle clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] la nave nel 1949 venne ceduta, in conto riparazione danni di guerra, all'[[Unione Sovietica]]<ref>I sovietici, oltre all{{'}}''
▲La consegna delle navi ai sovietici sarebbe dovuto avvenire in tre fasi a partire da dicembre 1948 per concludersi nel giugno successivo. Le unità principali erano quelle del primo e del secondo gruppo. L
L<nowiki>'</nowiki>''Artigliere'' venne trasferito ad [[Augusta (Italia)|Augusta]] dove il 15 dicembre 1948 insieme alle unità facenti parte del primo gruppo. La nave fu la prima unità ad essere consegnata ai sovietici e con la sigla ''Z 12''<ref>Le navi che l'Italia dovette consegnare in base al trattato di pace nell'imminenza della consegna vennero contraddistinte da una sigla alfanumerica. Le navi destinate all'Unione Sovietica erano contraddistinte da due cifre decimali precedute dalla lettera Z: ''Cesare'' Z11, ''Artigliere'' Z12 ''Marea'' Z13, ''Nichelio'' Z14, ''Duca d'Aosta'' Z15, ''Animoso'' Z16, ''Fortunale'' Z17, ''Colombo'' Z18, ''Ardimentoso'' Z19, ''Fuciliere'' Z20; le navi consegnate alla Francia erano contraddistinte dalla lettera iniziale del nome seguita da un numero: [[Eritrea (nave appoggio)|Eritrea]] E1, [[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|Oriani]] O3, [[Attilio Regolo (incrociatore)|Regolo]] R4, [[Scipione Africano (incrociatore)|Scipione Africano]] S7; per le navi consegnate a [[Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia|Yugoslavia]] e [[Regno di Grecia|Grecia]], la sigla numerica era preceduta rispettivamente dalle lettere Y e G: l'''[[Eugenio di Savoia (incrociatore)|Eugenio di Savoia]]'' nell'imminenza della consegna alla [[Regno di Grecia#Casa di Oldenburg-Glücksburg|Grecia]] ebbe la sigla G2. Stati Uniti e Gran Bretagna rinunciarono integralmente all'aliquota di naviglio loro assegnata, ma ne pretesero la demolizione - {{cita pubblicazione |cognome= Bagnasco|nome= Erminio|anno= 1988|titolo= La Marina Italiana. Quarant'anni in 250 immagini (1946-1987)|rivista= supplemento "Rivista Marittima"|issn= 0035-6984}}</ref> raggiunse [[Odessa]] il 21 gennaio con un equipaggio della [[marina mercantile]], entrando a far parte della [[Voenno Morskoj Flot SSSR|Marina Sovietica]] dal 23 gennaio, quando la [[Bandiera dell'Unione Sovietica|bandiera della Marina Sovietica]] venne per la prima volta innalzata a bordo dell'unità.▼
▲L
La nave mutò più volte il nome assegnato. Inizialmente rinominata ''Neulovimyi'' e poi ''Bezposhtchadnyi'', ebbe il nome definitivo di ''Lovkyj'' (in [[lingua russa|russo]]: ''Ловкий'') dopo la consegna.▼
▲La nave mutò più volte il nome assegnato. Inizialmente rinominata ''Neulovimyi'' e poi ''Bezposhtchadnyi'', ebbe il nome definitivo di ''
La nave, al cui comando venne designato il [[Capitano di Corvetta|capitano di 2° rango]] Ivan Mirošničenko<ref name= StoriaMilitare />, venne inquadrata nella [[Flotta del Mar Nero]]<ref name= StoriaMilitare /> .
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== Bibliografia ==
* http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Camicia%20Nera▼
* {{cita libro|cognome= Fioravanzo|nome=Giuseppe |wkautore= Giuseppe Fioravanzo|titolo=La Marina Italiana nella Seconda Guerra Mondiale. Vol. IV: La Guerra nel Mediterraneo – Le azioni navali: dal 10 giugno 1940 al 31 marzo 1941 |anno= 1959|editore= Ufficio Storico della Marina Militare|città= Roma}}
* {{Cita libro | cognome=Fioravanzo | nome=Giuseppe | wkautore= Giuseppe Fioravanzo| titolo=La Marina Militare nel suo primo secolo di vita 1861-1961 | editore=Ufficio Storico della Marina Militare | città=Roma | anno=1961 }}
* {{cita libro | cognome=Fioravanzo | nome=Giuseppe | titolo= La Marina dall’8 settembre alla fine del conflitto| editore=Ufficio Storico della Marina Militare | città=Roma | anno=1971 }}
* {{cita libro | cognome= Fioravanzo | nome= Giuseppe| titolo= La Marina Italiana nella Seconda Guerra Mondiale. Vol. VIII: La Guerra nel Mediterraneo – La difesa del Traffico coll'Africa Settentrionale: dal 1º ottobre 1942 alla caduta della Tunisia| editore=
* {{cita libro | cognome=De Courten | nome=Raffaele | wkautore= Raffaele De Courten| titolo= Le Memorie dell’Ammiraglio de Courten (1943-1946)| editore=Ufficio Storico della Marina Militare | città=Roma | anno=1993 }}
* {{cita libro | cognome=
* {{cita libro | cognome=Gardiner| nome=Robert| coautori=Roger Chesneau| titolo= All the World Fighting's Ships 1922-1946| url=https://archive.org/details/conwaysallworlds1922unse|editore=Naval Institute Press| città=Annapolis, MD| anno= 1980| isbn=978-0-85177-146-5}}
* {{cita pubblicazione |cognome= Bergamini|nome= Pier Paolo|anno= 2002|mese= gennaio|titolo= Le forze navali da battaglia e l'armistizio|rivista= supplemento "Rivista Marittima"|numero= 1|issn= 0035-6984|url= http://www.cestra.eu/franco/ffnnbb.htm}}
* {{cita libro|cognome= Da Zara|nome= Alberto|wkautore= Alberto Da Zara|titolo= Pelle d'Ammiraglio|anno= 1949|editore= Mondadori|città= Milano}}
* {{cita libro | cognome= Fioravanzo | nome= Giuseppe| titolo= La Marina Italiana nella Seconda Guerra Mondiale. Vol. V: La Guerra nel Mediterraneo – Le azioni navali: dal 1º aprile 1941 all'8 settembre 1943| editore= USMM| città= Roma| anno= 1960}}
* {{cita libro|cognome= Iachino|nome= Angelo|wkautore= Angelo Iachino|titolo= Operazione Mezzo giugno|anno= 1955|editore= Mondadori|città= Milano}}
* {{cita libro|cognome= Rocca|nome= Gianni|wkautore=Gianni Rocca|titolo= [[Fucilate gli ammiragli]]. La tragedia della Marina italiana nella Seconda guerra mondiale|anno= 1987|editore= Mondadori|città= Milano|isbn= 978-88-04-43392-7 |cid= Gianni Rocca}}
* {{Cita libro | cognome= Cocchia| nome= Aldo| titolo= Convogli. Un marinaio in guerra 1940-1942| editore= Mursia| città= Milano| anno= 2004| isbn= 88-425-3309-2}}
▲* {{cita libro | cognome= Fioravanzo | nome= Giuseppe| titolo= La Marina Italiana nella Seconda Guerra Mondiale. Vol. VIII: La Guerra nel Mediterraneo – La difesa del Traffico coll'Africa Settentrionale: dal 1º ottobre 1942 alla caduta della Tunisia| editore= USMM| città= Roma| anno= 1964}}
* {{cita libro | cognome= Giorgerini| nome= Giorgio| titolo= La battaglia dei convogli in Mediterraneo| editore= Mursia| città= Milano| anno= 1977}}
* {{cita libro|autore= Giorgio Giorgerini
* {{Cita libro | cognome= de la Sierra| nome= Luis| titolo= La guerra navale nel Mediterraneo: 1940-1943| editore= Mursia| città= Milano| anno= 1998| isbn= 88-425-2377-1}}
* {{Cita news|autore= Joseph Caruana |titolo= Interludio a Malta |rivista= Storia Militare |numero= 204|data= settembre 2010|cid= Caruana}}
▲* Giorgio Giorgerini, ''La guerra italiana sul mare. La Marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943'', Mondadori 1994
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storia/almanacco/parte05/navi0524.asp|titolo=Scheda dell'unità sul sito web della Marina Militare Italiana}}
*{{cita web |url=http://www.regiamarina.net/battles/mid-june/midjune_it.htm |titolo=La battaglia di mezzo giugno |accesso=13 settembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090921174522/http://www.regiamarina.net/battles/mid-june/midjune_it.htm# |urlmorto=sì }}
*{{cita web|url=http://www.trentoincina.it/mostraelenchi.php?argomento=mg|titolo=Una pagina dettagliata sulla Battaglia di Mezzo Giugno}}
▲* {{cita web|url=http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Camicia%20Nera |titolo= Cacciatorpediniere Camicia Nera poi Artigliere}}
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* {{Cita web|url=http://www.warshipsww2.eu/shipsplus.php?language=&period=2&id=61099|titolo=Camicia Nera / Artigliere|lingua=cs,en|accesso=16 marzo 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130412164203/http://www.warshipsww2.eu/shipsplus.php?language=&period=2&id=61099}}
* {{cita web |url= http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html |titolo= Cacciatorpediniere classe Soldati |accesso= 12 novembre 2017 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120218011334/http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html |urlmorto= sì }}
{{Classe Soldati (cacciatorpediniere)}}
{{Portale|Italia|marina}}
[[Categoria:Cacciatorpediniere della Regia Marina]]
[[Categoria:
[[Categoria:Navi costruite dalla Odero-Terni-Orlando]]
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