Storia del Calcio Foggia 1920: differenze tra le versioni
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{{torna a|Calcio Foggia
{{citazione|Chiunque tu sia sappi che, dal momento in cui deciderai di accostarti alle radici della squadra del tuo cuore, del tuo Foggia, alla fine di questo lungo e suggestivo viaggio, non rimarrai deluso. Perché, immedesimandoti in ciò che oggi il Foggia rappresenta, potrai lasciarti cogliere dall'emozione di ripensare con nostalgia a quello che questa maglia e questa straordinaria squadra sono state e hanno rappresentato nel tempo...|Pino Autunno<ref>{{Cita|Autunno}}.</ref>}}
Di seguito viene trattata la '''storia del Calcio Foggia
== Le origini ==
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[[File:Daunia Calcio 1909.jpg|thumb|La Daunia nel 1909]]
Storicamente, la prima formazione di cui si ha notizie nella [[provincia di Foggia]] è la ''Daunia'', fondata nel
====Le polisportive Sardegna e Calciatori====
Nel 1911 a Foggia erano nate <nowiki>l'</nowiki>''U.S. Sardegna'' e <nowiki>l'</nowiki>''Unione Sportiva Calciatori''.
Nel [[1911]] a Foggia erano nate <nowiki>l'</nowiki>''U.S. Sardegna'' e <nowiki>l'</nowiki>''Unione Sportiva Calciatori''. L'U.S. Sardegna prese il suo nome da Marinucci, un sardo figlio del preside dell'Istituto Magistrale.<ref name="Sardegna e Calciatori">{{Cita|Autunno|p. 17}}</ref> L'Unione Sportiva Calciatori, che vestiva una maglia bianca a strisce nere orizzontali, vinse il 26 maggio [[1912]] la "Coppa Città di Foggia", battendo il Bari 1-0.<ref name="Sardegna e Calciatori"/> [[Peppino Comei]], foggiano proveniente da [[Firenze]]<ref name="Comei e Tiberini">{{Cita|Santigliano|p. 8}}</ref>, viene acquistato dall'Unione Sportiva Calciatori insieme ai fratelli Tiberini, provenienti da Milano; il minore dei due tornerà in Lombardia.<ref name="Comei e Tiberini"/>▼
L'U.S. Sardegna prese il suo nome da Marinucci, un sardo figlio del preside dell'Istituto Magistrale.<ref name="Sardegna e Calciatori">{{Cita|Autunno|p. 17}}.</ref>
====L'Atleta====▼
Quest'ultimo, a Milano, pensa di fondere le due squadre foggiane: l'U.S. Sardegna e l'Unione Sportiva Calciatori<ref name="Comei e Tiberini"/>: da quest'unione nacque nel [[1912]] la polisportiva ''U.S. Atleta'', in maglia bianca, capeggiata dal presidente Gustavo Nannarone.▼
Il suo esordio è un derby giocato nel campo di Pila e Croce, campo casalingo, contro il ''[[Liberty Bari]]'' finito 2-2.<ref name="esordi"/><ref name="us atleta">{{Cita|Autunno|p. 18}}</ref> Successivamente l'Atleta vincerà un torneo a [[Bisceglie]] contro alcune squadre pugliesi.<ref name="us atleta"/> In quegli anni il problema era trovare una sede, infatti prima la società si riuniva in una piazza prospiciente al Convitto Liceale, che successivamente diventerà il Tribunale.<ref name="us atleta"/> Molti atleti e dirigenti cercarono di convincere il podestà Mandara per avere dei locali su via Galliani ma il podestà rifiutò.<ref name="us atleta"/> Così alcuni dirigenti occuparono illegalmente il locale, trovandoci una grandissima quantità di mattonelle destinate alla pavimentazione dei marciapiedi; successivamente Mandara cambiò idea e l'Atleta ebbe una sede sociale.<ref name="us atleta"/>▼
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Con l'[[attentato di Sarajevo]] nel [[1915]] verrà la tragica parentesi della [[prima guerra mondiale]].<ref name="esordi"/>▼
▲=====L'Atleta=====
▲Quest'ultimo, a Milano, pensa di fondere le due squadre
▲Il suo esordio è un derby giocato nel campo casalingo di Pila e Croce
▲Con l'[[attentato di Sarajevo]] nel
=== Dopo la grande guerra ===
[[File:Us Atleta.jpg|thumb|L'Atleta nel torneo di football a sei di Molfetta]]
La guerra uccise molti calciatori, anche foggiani, ed in quel periodo era molto difficile continuare a pensare al calcio. Nonostante ciò, grazie alla collaborazione di Gustavo Nannarone si riuscì a continuare la storia di questo sport,<ref>{{Cita|Autunno|p. 19}}.</ref> ed a collaborare alla ricrescita del calcio fu <nowiki>l'</nowiki>''Aviatori Foggia'', una squadra di soldati foggiani della Marina e dell'Aviazione, che si scontrò con il ''F.B.C. Liberty'', una formazione barese, pareggiando per 2-2.<ref name="Atleta2">{{Cita|Autunno|p. 20}}.</ref>
L'U.S. Atleta, che ormai stava conquistando un posto tra le grandi, venne invitata a partecipare a numerose competizioni, come il "Torneo Pasquale" a [[Bari]] nell'aprile del
== Esordi ==
=== Dalla nascita al Foggia delle 3 M ===
Il club fu costituito ufficialmente come ''Sporting Club Foggia'' il 5 luglio
Il sodalizio era una [[società polisportiva]], ovvero erano tesserati non solo calciatori, ma anche pugili, atleti e ciclisti.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 13}}.</ref>
Lo Sporting Club Foggia dopo un periodo di inattività
Vennero scelti come colori sociali il rosso ed il nero, scelti dai fratelli Tiberini, tifosi milanisti.<ref name="SC Foggia1"/>
[[File:Sporting Club Foggia 1923.jpg|thumb|left|Lo Sporting Club Foggia nel 1923]]
Lo Sporting Club Foggia si affiliò alla [[FIGC]] il 31 maggio del
Naturalmente lo Sporting Club doveva avere una preparazione atletica, perciò organizzò alcune amichevoli, come la trasferta a [[Molfetta]], contro la [[Associazione Calcio Dilettantistica Molfetta Sportiva|Fulgor]], finita 1-1 e con un anticipo di 15 minuti per il malridotto campo di gioco (è la prima trasferta rossonera) e la trasferta al ''San Lorenzo'' di [[Bari]] contro <nowiki>l'</nowiki>''U.S. Ferrovieri'', persa per 2-0.<ref>Al secondo gol, in evidente fallo, la squadra foggiana ha deciso di ritirarsi</ref><ref>{{Cita|Autunno|pp. 39 e 40}}.</ref> Inoltre, organizzò un torneo, dove pareggiò 0-0 con l'''[[Ideale Bari]]''<ref>Si potrebbe definire il primo [[derby d'Apulia]]</ref>, e vinse a [[Torremaggiore]] contro una squadra mista.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 40 e 41}}.</ref>
La squadra venne perfezionata dai primi acquisti in rossonero, come quelli del portiere [[Raffaele Ferraretti]] (primo acquisto del Foggia in assoluto), dell'ala [[Luigi D'Onofrio]], e del centravanti [[Mario Casale]] <nowiki>dall'</nowiki>''Andrea Doria-Foggia'', del centromediano Romano dal ''Savoia'', o del terzino [[Michele Camero]] dalla [[Associazione Calcio Dilettantistica Molfetta Sportiva|Fulgor Molfetta]].<ref name="1922-1923">{{Cita|Autunno|p. 38}}.</ref> Da notare che le squadre da cui il Foggia ha prelevato nuovi giocatori sono tutte pugliesi, e specialmente l'Andrea Doria e il Savoia, che sono due squadre foggiane.<ref name="1922-1923"/>
Arriva il girone finale e lo Sporting Club esordisce il 9 settembre
[[File:Pila e Croce.jpg|thumb|Il campo di Pila e Croce, costruito nel [[1923]]]]
Così promosso nel campionato di [[Prima Divisione 1923-1924#Campionato pugliese|Prima Divisione 1923-1924]], lo Sporting Clug Foggia cambiò presidente, che divenne Carlo Irace, ed inaugurò il nuovo campo di ''Pila e Croce'' il 18 novembre nel match contro l'Ideale Bari vinto 2-0 dagli ospiti, ma successivamente il risultato non fu convalidato per un errore arbitrale, ovvero sospese la partita per 23' al 13 minuto di gioco per la rottura del pallone, ed al posto di continuare la partita, ne ricominciò un'altra da capo, facendo durare il tempo di gioco complessivamente a 103 minuti, ed ovviamente lo Sporting Club chiese di annullare la gara, riuscendoci.<ref name="retrocessione24">{{Cita|Autunno|p. 45}}.</ref> Alla fine del girone, però, arrivò con due punti al sesto ed ultimo posto.<ref name="promozione 33"/> Tuttavia, si aprì una sottile speranza per il Foggia di rimanere in prima divisione, dato che il Comitato Regionale Pugliese concesse uno spareggio promozione/retrocessione all'ultima della prima divisione ed alla prima della seconda divisione, ovvero lo Sporting Club Foggia ed il ''F.C. Bari''.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 45 e 46}}.</ref> Lo spareggio finì 2-1 per il Foggia, ma il Bari reclamò, poiché, dato che era stato promosso sul campo, doveva essere promosso a tutti gli effetti, ed infatti ebbe la meglio la società barese.<ref>{{Cita|Autunno|p. 46}}.</ref>
Nella [[Seconda Divisione 1924-1925#Campionato pugliese|stagione 1924-1925]] il presidente fu Vincenzo Gaito ed il campionato non doveva essere disputato, poiché la sola squadra iscritta, lo S.C. Foggia fu ammessa direttamente allo spareggio promozione/retrocessione con l'U.S. Ideale di Bari, spareggio che non fu disputato per rinuncia del Foggia. Si era verificata la stessa situazione dell'anno precedente ed il Foggia sembrava in procinto di essere promosso; alla compilazione dei quadri stagionali
Nel campionato successivo di Prima Divisione, il [[Prima Divisione 1925-1926#Campionato pugliese|campionato 1925-1926]], il Foggia, con il nuovo presidente Pietro De Vita e l'entrata in società del nuovo segretario Medardo D'Angiò (ruolo che abbandonerà solamente nel
[[File:Babaj.jpg|thumb|upright=0.5|Babaj]]
Nella [[Prima Divisione 1926-1927#Girone D|stagione 1926-1927]] disputò il girone D della Prima Divisione Sud, e con l'emanazione della [[carta di Viareggio]], il Foggia può acquistare due stranieri, ma può schierarne solo uno a partita, comprando così l'ungherese ''Babaj'', un centromediano, che corrisponde al primo straniero della storia del Foggia, ed inoltre furono acquistati [[Giosuè Poli]] e Giovanni Visentini dalla Fulgor di [[Molfetta]].<ref>{{Cita|Autunno|p. 60}}.</ref> Questi, si dimostreranno i giocatori più importanti nella stagione, soprattutto Poli, anche campione italiano di pentathlon nel
Il campionato inizia bene, ma le cessioni di alcuni giocatori, come Babaj, indeboliscono la squadra.<ref name="campionato1926">{{Cita|Autunno|p. 62}}.</ref> Un esempio di ciò fu la trasferta contro la Libery di Bari, sospesa per oscurità sull'1-1, e che venne cominciata con 42 minuti di ritardo, senza Visentini ed Alessandro Sarti, che non erano presenti per un incidente d'auto, e per queste mancanze, la partita venne giocata dal Foggia in 10 uomini (8 giocatori titolari, una riserva, e Migotti per solo 20 minuti).<ref name="campionato1926"/> Intanto divenne sempre più importante nel Foggia la figura del portiere [[Renato Sarti (calciatore)|Renato Sarti]], detto "il divo", ad un passo dalla convocazione nazionale.<ref>{{Cita|Autunno|p. 64}}.</ref>
A fine campionato il Foggia arrivò settimo, ma a seguito alle esclusioni dal campionato di [[Ilva Bagnolese]], [[Casertana]] e Pro Italia Taranto arrivò effettivamente quarto.
[[File:Foggia 1927-1928.jpg|thumb|left|Il Foggia 1927-1928]]
Nella [[Prima Divisione 1927-1928#Girone D|stagione 1927-1928]] il Foggia ebbe un nuovo presidente, Giovanni Sarti, ed una nuova figura, quella del giocatore-allenatore, interpretata da [[Severino Rosso]], e nuovi acquisti importanti come quelli di [[Giovanni Storchi]] e [[Ettore Zini (calciatore 1907)|Ettore Zini]].<ref>{{Cita|Autunno|p. 72}}.</ref> L'esordio nel [[derby d'Apulia]] col Bari fu sfavorevole, ma la stagione si rianimò presto, infatti il Foggia piegò la
Il 19 giugno dello stesso anno si fuse con il ''Velo Club'' e cambiò la denominazione in ''Unione Sportiva Foggia''.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 16}}.</ref><ref name="cronistoria"/><ref name="1928-29">{{Cita|Autunno|p. 84}}.</ref>
La stagione successiva il Foggia non disputò la seconda divisione, ma un campionato speciale, il [[Campionato Meridionale 1928-1929#Girone B|campionato meridionale]]. Il presidente inizialmente era Pasquale De Biase, ma poi divenne Luigi Turtur. Il campo di via Ascoli cambiò il nome in ''Sportivo del Littorio'', e fu cambiato l'allenatore, che divenne [[Severino Rosso]].<ref name="1928-29"/> Inoltre venne allestita un'importante campagna acquisti, dall'[[Ambrosiana-Inter]] furono acquistati [[Giuseppe Giustacchini]] ed [[Ettore Mussi]], e dal
[[File:Bela Karolj.jpg|thumb|upright=0.5|[[Béla Károly]].]]
Nella successiva stagione di [[Prima Divisione 1929-1930#|Prima Divisione]], gestita dal ''Direttorio Meridionale'', il Foggia cambiò nuovamente allenatore, che divenne l'ungherese [[Béla Károly]], primo allenatore straniero sulla panchina rossonera.<ref>{{Cita|Autunno|p. 90}}.</ref> Inoltre, [[Renato Sarti (calciatore)|Renato Sarti]] fu a un passo dalla convocazione con l'Italia per il match contro la
Nel [[1930]] fu composto il primo inno del Foggia.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 98 e 99}}.</ref>
La [[Prima Divisione 1930-1931#Girone F|stagione 1930-1931]] iniziò con un'amichevole casalinga contro il [[Bohn Sport Club]] di [[Budapest]], invitata da Karolj, e finita 3-0 per gli ospiti.<ref>{{Cita|Autunno|p. 98}}.</ref> Il campionato iniziò bene, infatti l'esordio a [[Brindisi]] fu molto convincente: il Foggia vinse 7-2 con 5 gol di Marchionneschi.<ref name="1930-1931">{{Cita|Autunno|p. 99}}.</ref> Ma dopo il ritiro di Renato Sarti il 9 novembre [[1930]] nella partita contro il
Intanto i giocatori del Foggia divennero per tutti i "Satanelli", grazie al giornalista Mario Taronna.<ref name="promozione 33">{{cita web |url=http://www.usfoggia.it/storia/storia3.asp |titolo=Il primo campionato ufficiale - La promozione in B del '33|accesso=28 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101129104655/http://usfoggia.it/storia/storia3.asp |urlmorto=sì}}</ref><ref name="1930-1931"/>
[[File:Foggia delle 3M.jpg|thumb|left|Il Foggia delle 3 M, vicino alla serie B]]
Qualcosa cambiò nell'anno dopo, nella [[Prima Divisione 1931-1932#Girone E|stagione 1931-1932]]. Venne effettuata una grande campagna acquisti, e furono acquistati [[Aldo Bedogni]], [[Raggio Montanari]], [[Arduino Marchetti]] e [[Antonio Silgich]], inoltre ad inizio ottobre il presidente cambiò e divenne Ferdinando Nardella.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 104 e 105}}.</ref>
Il Foggia disputò un buon campionato, ma verso fine febbraio, con i momenti bui di [[Aldo Bedogni]] e [[Raggio Montanari]], finì a metà classifica.<ref name="1931-1932">{{Cita|Autunno|pp. 105 e 106}}.</ref> Nonostante ciò la squadra compì un autentico miracolo, arrivando seconda in classifica, a tre punti dal
Nella fase finale il Foggia arrivò sempre secondo, sfiorando la promozione per un punto, che invece conquistò il [[Grion Pola]].
In questa stagione l'attaccante [[Alfredo Marchionneschi]] segnò 29 gol stabilendo il record di marcature in un campionato per il Foggia, e con Montanari e Marchetti formò il celebre "Foggia delle 3 M".<ref name="promozione 33"/><ref>{{Cita|Santigliano|pp. 21 e 22}}.</ref><ref name="Foggia delle 3M">{{Cita|Autunno|p. 105}}.</ref> Di questo trio ben 71 furono le reti sulle 94 totali del Foggia.<ref name="Foggia delle 3M"/>
===La promozione in B del '33 e la serie cadetta===
[[File:U.S. Foggia stagione 1923-1933.jpg|thumb|Il Foggia che tornò in Serie B]]
Il Foggia stava man mano crescendo, e le cose stavano cambiando. Nella [[Prima Divisione 1932-1933#Girone H|stagione 1932-1933]] fu cambiato l'allenatore, che divenne [[Tony Cargnelli]].<ref name="1932-1933 1">{{Cita|Autunno|p. 112}}.</ref> Inoltre vennero ceduti Marchionneschi e Marchetti, protagonisti della stagione precedente, che furono sostituiti da [[Antonio Bellotti]].<ref name="1932-1933 1"/> Un ulteriore acquisto fu quello di [[Fioravante Baldi]], poi titolare del [[Grande Torino]].<ref name="1932-1933 1"/>
La stagione iniziò con un 6-0 casalingo al [[Associazione Sportiva Taranto Calcio|Tosi Taranto]], e con una vittoria esterna per 2-0 contro le riserve del Bari.<ref name="1932-1933 2">{{Cita|Autunno|p. 113}}.</ref> Fu disputata anche un'amichevole contro la prima squadra del Bari il 28 ottobre [[1932]], per celebrare il decimo anniversario del [[Fascismo|Regime Fascista]], che finì 5-1 per il Foggia, con una tripletta di Montanari, mentre per il Bari segnò l'ex Marchionneschi.<ref name="1932-1933 2"/> La prima sconfitta arrivò solamente alla nona giornata, contro le riserve del Napoli, ma col mercato di riparazione il Foggia si rinforzò ulteriormente con l'ala [[Giorgio Pitacco (calciatore)|Giorgio Pitacco]], e le sconfitte a fine stagione saranno solamente tre.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 113 e 114}}.</ref>
Il Foggia arrivò primo in classifica, qualificandosi per il girone finale. L'inizio fu pessimo, infatti venne sconfitto a [[Ferrara]] contro la SPAL, ma con le vittorie sul
[[File:Foggia 1933-1934.jpg|thumb|left|Il Foggia che andò in serie B per la prima volta.]]
Il Foggia era riuscito a partecipare al campionato di [[Serie B 1933-1934]], ma prima vennero cambiate molte cose.<ref name="1933-1934">{{Cita|Autunno|
Sul fronte acquisti il Foggia richiamò Arduino Marchetti dal Novara, comprò i due attaccanti [[Attilio Sudati]] e [[Benedetto Benedetti (calciatore)|Benedetto Benedetti]], ed il laterale [[Bruno Kazianka]], ma cedette Bellotti, Montanari e Silgich.<ref>{{Cita|Autunno|
Nel campionato si succedettero prestazioni altalenanti, ma alcune di queste furono importanti, come la vittoria contro il [[Grion Pola]] per 6-2, oppure il derby casalingo contro il Bari degli ex Cargnelli e Marchionneschi vinto dai rossoneri per 2-1.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 122 e 125}}.</ref>
Il Foggia terminò il girone B del campionato al settimo posto.
Nella [[Serie B 1934-1935|stagione 1934-1935]] arrivò un altro cambio di presidenza, Paolo De Tullio venne sostituito da Giovanni Quarato, ed anche l'allenatore Koenig, come Cargnelli, andò al Bari; ad allenare il Foggia fu chiamato un altro [[austria]]co, [[Silvio Stritzel]].<ref name="1934-1935 1">{{Cita|Autunno|p. 128}}.</ref> Ritornò Montanari, che fu l'unico acquisto degno di nota, poiché gli altri giocatori acquistati, come [[Alberto Rosso]], [[Vittorio Torti]] e [[Arturo Boniforti]], erano solo giovani.<ref name="1934-1935 2">{{Cita|Autunno|p. 129}}.</ref> Ci furono molte cessioni, infatti entrambi i portieri se ne andarono, [[Giuseppe Baldi]] alla [[Unione Sportiva Pistoiese 1921|Pistoiese]] e [[Aristide Bossi]] alla {{Calcio MATER|N}}, inoltre [[Aldo Bedogni]] fu ceduto alla
Secondo la classifica il girone B della serie cadetta venne terminato all'ottavo posto.
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[[File:Vincenzo Marsico.jpg|thumb|Vincenzo Marsico, giovane centromediano, già titolare]]
Nella [[Serie B 1935-1936|stagione 1935-1936]] il Foggia è costretto a vendere per motivi economici, e cedette
Il ritorno in Serie B avvenne dopo otto anni in Serie C, infatti in quelle stagioni il Foggia ebbe prestazioni molto altalenanti.
[[File:Manfredonia-Foggia 36-37.jpg|thumb|Il primo derby di [[Capitanata]], giocato al ''Campo Sportivo del Littorio'' di [[Manfredonia]], oggi ''Stadio Miramare'', e finito 1-1]]
Per la [[Serie C 1936-1937|stagione 1936-1937]] l'allenatore ritornò [[Béla Károly]], che l'ultima stagione è stato l'allenatore del Taranto.<ref name="1936-1937 1">{{Cita|Autunno|p. 144}}.</ref>
Purtroppo le pessime condizioni economiche e la discesa in serie C costrinsero, come l'anno precedente, ad effettuare un gran numero di cessioni, tra le quali quella di [[Luigi Torti]] al
La [[Coppa Italia 1936-1937]] finisce alla seconda giornata eliminatoria, infatti la compagine rossonera dopo aver eliminato nel turno preliminare il
Il girone E ha ben tre formazioni della [[provincia di Foggia]], infatti, oltre ai rossoneri ci sono il
Tuttavia i desideri del ritorno in serie B vennero placati con la sconfitta in casa per 3-0 ad opera della
[[File:Angelo Benincasa.jpg|thumb|left|upright=0.5|Angelo Benincasa]]
La stagione successiva, la [[Serie C 1937-1938|1937-1938]] fu un'altra rivoluzionaria. Ad allenare la squadra fu chiamato [[Angelo Benincasa]], e a fine agosto venne nominato dal segretario della [[Fasci italiani di combattimento|Federazione dei Fasci di Combattimento]] come nuovo presidente Luigi Sbano.<ref name="1937-1938 1">{{Cita|Autunno|pp. 152 e 153}}.</ref> Vennero ceduti Dante Rossi al Padova, [[Ubaldo Narducci]] al Bari, e [[Vito Natale Labate]] e Arcangelo Di Reda allo
Nonostante i satanelli avessero disputato un grande girone d'andata finito alla quinta posizione, il girone E venne terminato al nono posto con 20 punti, a causa dello scarso girone di ritorno, nel quale i rossoneri subirono quattro sconfitte nelle ultime cinque partite e conquistarono solamente 7 punti.<ref name="1937-1938 2"/> La causa di questo scarso girone di ritorno furono le partenze di Armando Creziato e Luciano Valenti per gli arruolamenti nell'esercito, ma soprattutto il clamoroso comportamento di Fariello, che dopo l'intervallo contro il [[Popoli
Nonostante i buoni propositi, i successivi campionati furono deludenti.
[[File:Luigi Ippolito.jpg|thumb|upright=0.7|Luigi Ippolito]]
Nel [[Serie C 1938-1939|campionato 1938-1939]] il presidente era diventato Luigi Ippolito, famoso a Foggia per essere stato presidente dell'Unione Commercianti di Foggia per 30 anni e vicepresidente della Confindustria di Foggia per 12, e successivamente presidente della [[Fiere di Foggia|fiera di Foggia]] nel [[1953]].<ref name="1938-1939 2">{{Cita|Autunno|p. 159}}.</ref> Le disponibilità economiche sembrano aumentarsi con la vicina cessione di Vincenzo Marsico al Milan, ma i milanesi offrono solo 20 000 lire, il Foggia chiede il doppio, ed il trasferimento viene annullato.<ref name="1938-1939 1">{{Cita|Autunno|p. 158}}.</ref> A bilanciare le poche cessioni ci sono i pochi acquisti, di [[Luigi Caruso (calciatore)|Luigi Caruso]] e di [[Giuseppe Serio]] dal Palermo, di [[Ermenegildo Soci]] dal Rimini, e di [[Ilio Ganni]] dal Livorno, che con sole quattro presenze ed un gol lascerà la squadra in anticipo.<ref name="1938-1939 1"/> Inoltre arriva anche [[Walter Del Medico]], il quale, a 18 anni, disputa due partite, ma che poi dal [[1942]] al [[1944]] vestirà un'altra casacca rossonera, quella del Milan.<ref name="1938-1939 1"/> Cinque sconfitte di fila aprono il campionato, che tra l'altro sono tutte in trasferta perché nel campo "Sportivo del Littorio" viene realizzata una tribuna da 2000 posti ed una pista di atletica.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 158 e 159}}.</ref> Per cercare la vittoria il Foggia si affida a tutto, e vengono usate diverse strategie scaramantiche, come quella di usare una maglia verde contro il Mater, ma purtroppo questa idea si rivelerà fallimentare.<ref name="1938-1939 2"/> La prima vittoria del campionato arriva solo a dicembre nel derby di Capitanata contro il Manfredonia.<ref name="1938-1939 2"/> Nel mercato di riparazione i satanelli acquistano il giovane attaccante [[Gilberto Zappaterra]], che recupererà lo svantaggio, e portando alla vittoria il Foggia per tre volte di fila.<ref name="1938-1939 2"/> Tuttavia a causa del pessimo girone d'andata il Foggia non riesce ad evitare il nono posto.<ref name="1938-1939 2"/>
Nel luglio del [[1939]] l'Unione Sportiva Foggia diventa ''Unione Polisportiva Foggia''<ref name="cronistoria">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/curriculum.asp|titolo=Anno per anno, l'US Foggia|accesso=28 ottobre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110919042029/http://www.usfoggia.it/storia/curriculum.asp|urlmorto=sì}}</ref>, infatti la società si dedica anche atletica, al ciclismo, alla pallacanestro, al pugilato, alla scherma ed al tennis.<ref name="1939-1940 1">{{Cita|Autunno|p. 164}}.</ref>
[[File:Foggia 1939-1940.jpg|thumb|left|upright=1.4|Il Foggia nella stagione 1939-1940]]
La situazione del Foggia non era delle migliori, e per la [[Serie C 1939-1940|stagione 1939-1940]] il presidente diventa Enea Farina e Benincasa passa al Brindisi, dal quale arriva il nuovo allenatore del Foggia, [[István Fögl]], ex allenatore dell'Udinese.<ref name="1939-1940 2">{{Cita|Autunno|pp. 164 e 165}}.</ref> Tra gli acquisti è da segnalare il ritorno di Dante Rossi, e tra le cessioni quelle di Caruso e della giovane promessa Del Medico.<ref name="1939-1940 3">{{Cita|Autunno|p. 165}}.</ref> L'esordio in [[Coppa Italia 1939-1940|Coppa Italia]] non è dei migliori, i rossoneri vengono sconfitti dal Brindisi di Benincasa per 5-1.<ref name="1939-1940 3"/> Tuttavia, un'altra perdita si abbatte sul Foggia, è quella del terzino [[Raffaele De Meo]], chiamato alle armi.<ref name="1939-1940 3"/> Non arriva nessuna vittoria, fino a che il 23 novembre il presidente Farina se ne va, e viene sostituito da Oscar Taronna.<ref name="1939-1940 3"/> La vittoria arriva soltanto alla nona giornata, ma sembra ripetersi lo stesso campionato dell'anno precedente, ed a gennaio la dirigenza rinforza la squadra acquistando [[Giuseppe Bradaschia]], che in 16 gare segna 13 reti.<ref name="1939-1940 3"/> Grazie a lui il Foggia riesce a salvarsi, ed arriva al nono posto a 29 punti a pari merito con il Brindisi.<ref name="1939-1940 3"/>
Il 12 maggio [[
[[File:Roberto Fini.jpg|thumb|upright=0.7|Roberto Fini]]
La seconda guerra mondiale era appena iniziata, ma il calcio non si ferma. La [[Serie C 1940-1941|stagione 1940-1941]] inizia con il presidente reggente Roberto Fini, che è costretto a cedere ben 33 giocatori, e a prelevare giocatori dalla seconda e dalla terza squadra.<ref name="1940-1941 1">{{Cita|Autunno|p. 170}}.</ref> Il 30 luglio viene eletto il presidente, Filippo Guglielmi, che porterà al Foggia il nuovo allenatore, [[Ferenc Plemich]], un altro ungherese.<ref name="1940-1941 1"/> Nell'immediato inizio di campionato il Foggia perde Chiaruttini, che va al
Roberto Fini torna presidente per la [[Serie C 1941-1942|stagione 1941-1942]], ed assume come tecnico Angelo Benincasa, ritornato a Foggia.<ref name="1941-1942 1">{{Cita|Autunno|p. 178}}.</ref> Il Foggia è ancora un prodotto di giocatori locali, le poche cessioni si equilibrano con i pochi acquisti, la maggior parte dei quali provenienti da [[Foggia]]. L'inizio campionato è da dimenticare, nelle prime sei partite arriva solo un punto, la prima vittoria arriva a dicembre in una gara esterna contro il Potenza, ma sarà solo una piccola soddisfazione in un mare di ulteriori sconfitte, come quella contro il
[[File:Attaccanti Foggia 1942-1943.jpg|thumb|left|upright=1.4|Gli attaccanti del Foggia della stagione 1942-1943: Lischi, Zironi, Bertè, Mirabello e Lotti]]
Per la [[Serie C 1942-1943|stagione 1942-1943]] il presidente cambiò un'altra volta, e diventò Alceo Gigli.<ref name="1942-1943 1">{{Cita|Autunno|p. 184}}.</ref> Benincasa venne confermato, e la squadra dopo diverse stagioni, torna ad acquistare elementi di spessore, come quello di [[Paolo Todeschini]] o di [[Walter Zironi]], entrambi ex giocatori di serie A.<ref name="1942-1943 1"/> Un altro acquisto importante è quello dell'ala goleador Lischi, che dopo aver segnato in trasferta al Brindisi uscì dal campo e lasciando il Foggia in dieci uomini, costretto a subire la rimonta della squadra salentina.<ref name="1942-1943 2">{{Cita|Autunno|pp. 184 e 185}}.</ref> Con questi innesti il Foggia riesce ad arrivare quarto in classifica, mantenendo il passo di Lecce, Taranto e Cosenza.<ref name="1942-1943 3">{{Cita|Autunno|p. 185}}.</ref> La guerra lascia il segno anche nel calcio, infatti muoiono Antonio Ragno, ucciso in [[Africa]] mentre pilotava un carro-armato, e Walter Zironi, ucciso dai nazisti.<ref name="1942-1943 3"/><ref>{{Cita web|url=http://www.sassuolooggi.it/scheda.aspx?id=1190&nm=Domenica-10-ottobre-si-commemora-leccidio-di-Manno|titolo=Domenica 10 ottobre si commemora l'eccidio di Manno|data=7 ottobre 2010}}</ref>
A causa della [[seconda guerra mondiale]], che ha portato a [[Foggia]] morte e violenza, la compagine rossonera fu costretta a fermarsi per due anni.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 29}}.</ref>
[[File:Formazione Aeronautica Foggia.jpg|thumb|La formazione dell'Aeronautica foggiana affronta la rappresentativa tedesca]]
== Il Foggia del dopoguerra ==
=== La ripresa post-bellica ===
Durante la guerra il calcio giocato è pochissimo, ed a Foggia le squadre in attività sono poche, come la Nuova Daunia oppure la formazione dell'Aeronautica, che nell'aprile del [[1943]] affrontò a Foggia la rappresentativa tedesca.<ref name="1943-1945">{{Cita|Santigliano|p. 194}}.</ref>
Il campo "Sportivo del Littorio" nel [[1946]] venne intitolato alla memoria di [[Pino Zaccheria]], un cestista foggiano morto a [[Tirana]] sul fronte [[Grecia|greco]]-[[Albania|albanese]].<ref name="1945-1946 1">{{Cita|Autunno|p. 196}}.</ref>▼
Così, dopo lo stop causato dalla guerra, il Foggia partecipa ad uno dei tanti campionati bellici, il ''Campionato Dauno'', che i rossoneri vinceranno il 2 settembre [[1945]] nel match di [[San Severo]] contro il
▲Il campo "Sportivo del Littorio" nel [[1946]] venne intitolato alla memoria di [[Pino Zaccheria]], un cestista foggiano morto a [[Tirana]] sul fronte [[Grecia|greco]]-[[Albania|albanese]].<ref name="1945-1946 1">{{Cita|Autunno|p. 196}}</ref>
▲Così, dopo lo stop causato dalla guerra, il Foggia partecipa ad uno dei tanti campionati bellici, il ''Campionato Dauno'', che i rossoneri vinceranno il 2 settembre [[1945]] nel match di [[San Severo]] contro il [[Unione Sportiva Dilettantistica Lucera Calcio|Lucera]] ai supplementari.<ref name="1945-1946 1"/>
Solo pochi giorni più tardi il Foggia si fuse con il ''G.S. Cartiera'' e cambiò la denominazione in ''IPAS Foggia'' (''Istituto Poligrafico Associazione Sportiva Foggia'').<ref name="1945-1946 1"/>
[[File:Nevio Giangolini.jpg|thumb|left|upright=0.5|Nevio Giangolini.]]
Nella [[Serie C 1945-1946|stagione 1945-1946]] Roberto Fini torna presidente, ed il Foggia dopo la guerra si iscrive al campionato di [[Serie C]], ma i costi per qualunque cosa sono elevati, e il Foggia riesce ad acquistare soltanto [[Nevio Giangolini]].<ref name="1945-1946 2">{{Cita|Autunno|p. 200}}.</ref> Tuttavia, saranno importanti anche [[Attilio De Brita]] e [[Guido Citarelli]], adesso giovani, ma che poi saranno colonne
[[File:Guido Citarelli.jpg|thumb|upright=0.5|Guido Citarelli]]
Nell'attesa del verdetto finale, il Foggia ritornò ad essere <nowiki>l'</nowiki>''Unione Sportiva Foggia'', ed ebbe come commissario straordinario Luigi Formica, ed intanto venne annullata la squalifica dello stadio.<ref name="1946-1947 1">{{Cita|Autunno|p. 204}}.</ref>
A livello economico i rossoneri ebbero solo l'appoggio economico dell'Unione dei Vinai, del concerto bandistico e del [[Conservatorio Umberto Giordano]].<ref name="1946-1947 1"/>
Successivamente, il 7 luglio, alla compilazione dei quadri stagionali, la ''lega Centro-Sud'' ammise il Foggia per meriti sportivi alla [[Serie B 1946-1947]].<ref name="1946-1947 2">{{Cita|Autunno|p. 205}}.</ref>
Grazie al ripescaggio, per la [[Serie B 1946-1947|stagione 1946-1947]], i rossoneri poterono riprendere in grande stile l'attività sportiva, partecipando al girone C della serie cadetta.<ref name="1946-1947 2"/>
Il presidente definitivo divenne Antonio Frezza, che scelse come allenatore [[Pietro Andreoli]].<ref name="1946-1947 2"/><ref>Giocatore-allenatore, tra l'altro anche capitano</ref>
Gli acquisti furono necessari per competere con le altre squadre, tra i quali ci sono quelli del portiere [[Antonio Bisson]] dal
Le possibilità economiche aumentano, e per la prima volta vengono introdotti a bordocampo i cartelloni pubblicitari.<ref name="1946-1947 3">{{Cita|Autunno|p. 208}}.</ref>
Quell'anno comparve nel girone del Foggia una nuova formazione foggiana, il ''Foggia Incedit'', la squadra della Cartiera di Foggia (vedi
Il 19 settembre nacque il giornale ''Il Satanello'', creato dal giornalista Mario Taronna, e che seguiva particolarmente la squadra rossonera.<ref name="1946-1947 3"/>
In campionato, nonostante un buon inizio, dove i rossoneri riuscirono a battere anche la capolista
Con Costantino il Foggia ritornò alla vittoria, fino ad arrivare alla gara salvezza in trasferta contro il
Il Foggia arrivando quattordicesimo nel girone, fu nuovamente retrocesso in serie C.
Inoltre, a causa degli scontri di Catanzaro, la [[Lega Nazionale Professionisti|Lega Nazionale]] escluse il Foggia da ogni gara ufficiale fino al 31 luglio [[1948]].<ref name="1946-1947 5">{{Cita|Autunno|p. 210}}.</ref>
[[File:Derby Foggia-Foggia Incedit.jpg|thumb|left|Azione in area rossonera nel derby foggiano vinto 2-0 dal Foggia.]]
Nel luglio del [[1947|'47]], dopo varie proteste dei tifosi foggiani, la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] diminuì la squalifica di un anno al Foggia a solo quattro giornate, e quindi la squadra partecipò nel girone S del campionato di [[serie C 1947-1948]].<ref name="1947-1948 1">{{Cita|Autunno|p. 212}}.</ref> Il ritorno nella terza serie non fu tanto fortunato, infatti il Foggia si trovò a gareggiare per la supremazia cittadina con l'Incedit, allenata dall'ex rossonero Vincenzo Marsico.<ref name="1947-1948 1"/> I rossoneri cambiarono allenatore, infatti la squadra fu consegnata all'ungherese [[Lajos Politzer]], che acquistò solamente [[Virginio Nicoli]], [[Bruno Torri]] ed [[Alfredo Diotalevi]].<ref name="1947-1948 1"/> Tuttavia grazie a quest'ultimo, e alla giovane ala [[Attilio De Brita]] il Foggia riesce a segnare e a portarsi tra le potenze della classifica.<ref name="1947-1948 2">{{Cita|Autunno|p. 213}}.</ref> Ma il 28 dicembre arrivò il primo derby ufficiale tra il Foggia e l'Incedit, che finì 1-0 per i canarini.<ref name="1947-1948 2"/> Tuttavia dopo quella sconfitta il Foggia si riprese, battendo il
Verso l'inizio di giugno una struttura dello stadio Pino Zaccheria crollò, provocando tre morti,
Tuttavia, quasi sfidando un fato beffardo, il 1º luglio per la legge della riduzione dei quadri societari e dei campionati il Foggia non venne ammesso alla [[serie B]], ed il Foggia Incedit, che era finito quarto, venne retrocesso in [[Promozione (calcio)|Promozione]], sempre in seguito alla legge della riduzione dei quadri societari.<ref name="1948-1949 1">{{Cita|Autunno|p. 220}}.</ref>
[[File:Alfredo Diotalevi.jpg|thumb|upright=0.5|Alfredo Diotalevi.]]
Quindi nel campionato successivo, il [[Serie C 1948-1949|campionato 1948-1949]], il Foggia fu costretto a continuare a militare in Serie C, nonostante il suo primo posto ottenuto l'anno prima. Bruno Torri e [[Michele Catalano]] vennero sostituiti da [[Arnaldo Leonzio]] e [[Berardo Lanciaprima]], inoltre vennero perfezionati altri acquisti minori.<ref name="1948-1949 1"/> La stagione è piuttosto anonima, complice anche l'invecchiamento di Alfredo Diotalevi, unica punta di peso tra i rossoneri, e tra i risultati spiccano le vittorie sul [[Football Club Crotone|Crotone]] per 1-0, dove Benincasa sperimentò per la prima volta il [[Sistema (calcio)|sistema]], ed il 3-0 alla capolista
Al termine del girone D del campionato di serie C, il Foggia arrivò al sesto posto,<ref name="1948-1949 2"/> ed anche l'altra squadra foggiana, l'Incedit, arrivò sesta, ma in promozione interregionale.<ref name="
[[File:De Brita, Marsico e Citarelli.jpg|thumb|left|Attilio De Brita, l'allenatore Vincenzo Marsico e Guido Citarelli.]]
Nella stagione successiva, la [[Serie C 1949-1950|stagione 1949-1950]], il Foggia era dato tra le favorite, anche grazie al cambio dell'allenatore, che divenne [[Andreas Kutik]], che la stagione precedente ha fatto arrivare il
Il Foggia vuole ringiovanirsi, sul mercato è scatenato, e compra il centravanti [[Vincenzo Geraci]], il laterale ungherese [[Pal Kovi]], la mezzala [[Giorgio Sbardellini]], ed i terzini [[Vincenzo Ferrante]] e [[Giorgio Lazzeri]], e cede i veterani Carlo Ponzanibbio, Alfredo Diotalevi, Antonio Pultrone e Michele Catalano.<ref name="1949-1950 2">{{Cita|Autunno|p. 227}}.</ref> A settembre i rossoneri perdono 3-1 in un'amichevole contro l'[[Ferencvárosi Torna Club|I.R.O.]], che un anno dopo sarebbe diventato il Ferencvaros.<ref name="1949-1950 2"/>
L'esordio è favorevole, in casa il Foggia batte 4-1 il Catanzaro, ma successivamente, dopo due derby casalinghi sbagliati, ovvero la sconfitta per 3-1 ad opera del Lecce, ed il pareggio per 1-1 col Brindisi, Kutik venne sostituito il 30 ottobre dal foggiano Vincenzo Marsico.<ref name="1949-1950 2"/> Marsico è il primo allenatore foggiano a sedersi sulla panchina rossonera, che durante il corso per allenatori nel [[1948]] si è classificato, a pari punti con [[Cesare Gallea]] al primo posto, precedendo [[Nereo Rocco]], storico allenatore del Milan.<ref name="1949-1950 2"/> Il debutto per Marsico è in [[Sicilia]], contro il
Il suo esordio è una sconfitta per 6-3 a [[Crotone]], ma allo Zaccheria il Foggia batté la
Il Foggia concluse il campionato nono in classifica, anche se ebbe l'attacco più prolifico della stagione.<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 30 e 31}}.</ref>
[[File:Foggia-Stabia 2-1 (1950-1951).jpg|thumb|Foggia-Stabia 2-1.]]
Per l'annata [[Serie C 1950-1951|1950-1951]] il Foggia aumentò la capienza dello stadio a 10.000 posti, ampliando una tribuna, e costruendone una nuova, inoltre creò un sottopassaggio, gli spogliatoi, ed il muro di cinta danneggiato dalla seconda guerra mondiale.<ref name="1950-1951 1">{{Cita|Autunno|p. 234}}.</ref> A livello economico le risorse erano piuttosto scarne, ed il presidente Nardella è costretto a nominare il nuovo consiglio d'amministrazione.<ref name="1950-1951 1"/> Le cessioni sono tante, tra le quali quelle di Bisson al Trento, e quella di Buin alla Salernitana, mentre tra gli acquisti spiccano quelli di [[Marino Brenco]] dal Bari, di [[Marino Di Fonte]] dall'
[[File:Attilio De Brita.jpg|thumb|upright=0.7|Attilio De Brita, colonna dei rossoneri.]]
Nella stagione successiva, la [[Serie C 1951-1952|stagione 1951-1952]], come allenatore tornò [[Tony Cargnelli]], diciott'anni dopo l'ultima esperienza rossonera, mentre Marsico divenne dapprima allenatore del ''Lallo Madami'' di Bari, e poi, a campionato in corso, sostituì Costantino nel Bari.<ref name="1951-1952 1">{{Cita|Autunno|p. 242}}.</ref> Luigi Silvestri, che l'anno prima aveva totalizzato 24 gol, venne ceduto all'Arsenaltaranto per 3 milioni di lire, ed inoltre lo storico Giovanni Bratta, dopo 180 presenze con il Foggia, venne svincolato, e finì all'Incedit.<ref name="1951-1952 1"/> Vennero acquistati dallo
Inoltre, prima dell'inizio del campionato, venne acquistata dal Livorno l'ala [[Enrico Candiani]], già campione d'Italia con l'Inter di Cargnelli, e successivamente giocatore di Juventus e Milan.<ref name="1951-1952 1"/>
Tuttavia dall'inizio, si capisce che non sarebbe stata una grande annata per il Foggia, a causa delle sue prestazioni anonime.<ref name="1951-1952 2">{{Cita|Autunno|p. 243}}.</ref> Anche con l'acquisto invernale dell'attaccante Antonio Aiello dal Padova, il Foggia continuò a deludere, finché il 9 dicembre il Foggia
=== La retrocessione in IV Serie ===
[[File:Vincenzo Orlando.jpg|thumb|left|upright=0.7|Vincenzo Orlando, neoacquisto rossonero.]]
La stagione [[IV Serie 1952-1953|1952-1953]] iniziò male, infatti il 5 luglio il commissario straordinario Pasquale di Biase si dimette, lasciando il posto a Ferdinando Nardella.<ref name="1952-1953 1">{{Cita|Autunno|p. 250}}.</ref> Nella società i debiti ammontavano ad oltre 23 milioni di lire, e per cercare di equilibrare questa situazione di difficile controllo economico, ogni socio del Foggia dovette versare una quota.<ref name="1952-1953 1"/> Tuttavia, nell'assemblea del 30 luglio il commissario Nardella si dimesse, lasciando il Foggia ai rischi della radiazione.<ref name="1952-1953 1"/> Verso i primi di agosto venne dato un grande aiuto economico dal comune di Foggia, e specialmente dal suo sindaco Ferdinando Lupo, e, successivamente, un'altra mano venne data da tutti i foggiani, che versarono 5.000 lire ciascuno alla società.<ref name="1952-1953 1"/> Il sindaco nominò presidente Raffaele Apicella, che chiamò Vincenzo Marsico come allenatore.<ref name="1952-1953 2">{{Cita|Autunno|p. 251}}.</ref> Il suo primo acquisto fu il portiere [[Antonio Cortigiano]] dal Bari, ma oltre a lui vennero perfezionati anche altri grandi acquisti, come quello degli attaccanti [[Nibbio Bacci]], [[Aldo Piani]] e
[[File:Nibio Bacci.jpg|thumb|upright=0.7|Nibbio Bacci, che a Foggia rivivrà una seconda giovinezza.]]
Anche la stagione [[IV Serie 1953-1954|1953-1954]] iniziò con difficoltà economiche, e con oltre 14 milioni di debiti il Foggia sembra non potersi iscrivere al campionato.<ref name="1953-1954 1">{{Cita|Autunno|p. 256}}.</ref> Tuttavia, in una riunione di fine giugno nel Palazzo Comunale, viene ideato un progetto dalla dirigenza rossonera, ovvero la creazione di tre categorie di soci: benemeriti, sostenitori ed ordinari, e successivamente, dopo un appello alla città del sindaco Lupo, il Foggia viene aiutato anche dall'amministrazione comunale e dai cittadini.<ref name="1953-1954 1"/> La carica di commissario straordinario è affidata al sindaco Ferdinando Lupo, che è riuscito a risollevare la società rossonera, mentre Vincenzo Marsico si trasferisce all'Incedit, lasciando il posto di allenatore all'ex [[Cesare Migliorini]].<ref name="1953-1954 1"/> I "veterani" Cortigiano, Leonzio, Buin, Reddi e Di Fonte se ne vanno, e vengono sostituiti dalle giovani promesse di centrocampo [[Severino Gorini]] dal Pisa, [[Ferruccio Pavarano]] dal
[[File:Leandro Remondini.jpg|left|thumb|upright=0.5|Leandro Remondini, chiamato ad allenare il Foggia.]]
Prima dell'inizio del [[IV Serie 1954-1955|campionato 1954-1955]], verso la fine di giugno, l'allenatore divenne l'ungherese [[Nemes Lajos Kovacs]], nell'ultima stagione all'Avellino.<ref name="1954-1955 1">{{Cita|Autunno|p. 264}}.</ref> Dalla società campana arrivano anche i fratelli [[Pasquale Mupo|Pasquale]] e [[Carlo Mupo]], il primo attaccante e il secondo terzino, [[Gloriano Risos]], anche lui attaccante, e il centrocampista [[Vincenzo Pulcinella]].<ref name="1954-1955 1"/> Oltre a loro la società completa altri acquisti come quello del centrocampista [[Antonio Stornaiuolo]] dalla Cavese, del portiere [[Simone Despal]] dalla Nocerina e della mezzala [[Pietro Colombo]].<ref name="1954-1955 2">{{Cita|Autunno|p. 265}}.</ref> All'inizio sembrava quasi certo anche l'acquisto di un giovane [[Carlo Parola]], che però non può trasferirsi, poiché era occupato col servizio di leva.<ref name="1954-1955 2"/> Tra le cessioni più importanti sono quelle di [[Giuseppe Pozzo]], che passa all'Incedit, e quella di Sergio Ballarin, che finisce al [[Forte dei Marmi#Sport|Forte dei Marmi]].<ref name="1954-1955 2"/> Tuttavia, con la sconfitta interna rimediata contro il [[Associazione Calcio Dilettantistica Molfetta Sportiva|Molfetta]], il commissario Lupo, dopo aver multato quasi tutta la squadra, continua a perfezionare acquisti come quello dell'ala [[Fabrizio Bartolini (calciatore)|Fabrizio Bartolini]] dal Modena, e la mezzala [[Piero Gola]] dal Mantova.<ref name="1954-1955 2"/> Nonostante ciò il Foggia continua a disputare un brutto campionato, finché il 1 dicembre Kovacs viene sostituito da [[Leandro Remondini]], che appena arrivato, acquista il giovane [[Paolo Maroncelli]] dalla Lazio.
=== Dal ritorno in serie C agli anni d'oro della serie A ===
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[[File:Matteo Rinaldi - US Foggia & Incedit 1958-59.JPG|thumb|left|upright=0.5|Matteo Rinaldi, nella sua prima stagione da titolare]]
Nella [[Serie C 1958-1959|stagione 1958-1959]], dopo la fusione tra le due società foggiane e il ripescaggio in serie C, il Foggia deve riuscire ad arrivare alla somma di 15 milioni, per l'iscrizione in serie C.<ref name="1958-1959 1">{{Cita|Autunno|p. 294}}.</ref> Alla fine i soldi vengono prestati dal [[Banco di Napoli]], ed i rossoneri, dopo sei anni possono tornare a calcare i campi della serie C.<ref name="1958-1959 1"/> Il presidente è diventato Armando Piccapane, che farà pochi acquisti come quello del portiere [[Bruno Furlan]] dal Colleferro, del difensore [[Marco Galetti]] o dell'ala [[Francesco Malinghetti]], questi ultimi prelevati dalla Salernitana.<ref name="1958-1959 1"/> Importanti saranno anche i ritorni dai prestiti della mezzala [[Piero Colombo]] dall'Avellino e del centromediano [[Matteo Rinaldi]] dallo Squibb Roma, mentre il capitano e bandiera del Foggia, Attilio De Brita, si ritira dal calcio.<ref name="1958-1959 2">{{Cita|Autunno|pp. 294 e 295}}.</ref>
La [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]] inizia con una vittoria casalinga sul [[Internapoli Camaldoli Società Sportiva Dilettantistica|Cirio Napoli]] per 3-1, ma i rossoneri, una settimana dopo, saranno fermati in trasferta dal Bari in un roboante 5-1.<ref name="1958-1959 4">{{Cita|Autunno|p. 298}}.</ref>
Gli inizi non sono tra i migliori, infatti a fine ottobre il bilancio è pesante, in 6 giornate si sono ottenute solo 2 vittorie (contro Anconitana e Lecce) e 4 sconfitte.<ref name="1958-1959 3">{{Cita|Autunno|p. 295}}.</ref> L'allenatore Marsico, non in efficienti condizioni di salute, viene sostituito per un brevissimo lasso di tempo dal suo vice [[Osvaldo Iannantuoni]], e successivamente da [[Leonardo Costagliola]], che vuole rinnovare immediatamente la squadra.<ref name="1958-1959 3"/> Ed infatti, grazie a lui, alla riapertura delle liste, arriva dal
[[File:Nardino Costagliola.JPG|thumb|upright=0.6|L'allenatore Leonardo Costagliola.]]
La stagione [[Serie C 1959-1960|1959-1960]] fu quella trionfale ritorno in serie B.<ref name="serie b e rosa rosa"/>
Costagliola cerca subito il sostituto di Bendin, che ha finito il suo periodo di prestito tra le file dei rossoneri, e trova [[Renzo Biondani]], prelevato dalla Salernitana.<ref name="1959-1960 1">{{Cita|Autunno|p. 300}}.</ref> Inoltre arriva dal [[Secondigliano]] un giovane, che sarà destinato ad entrare tra le leggende dei "satanelli", [[Cosimo Nocera]], che l'ultima stagione con 28 gol è stato capocannoniere del girone campano.<ref name="1959-1960 1"/> Nocera arriva per un milione e mezzo, dopo aver rifiutato varie offerte, tra le quali quelle del Cirio Napoli, della [[Unione Sportiva Casertana 1908|Casertana]], ma soprattutto della
L'esordio in campionato è a [[Caserta]] contro la Casertana, e l'allenatore Costagliola è dubbioso al riguardo di Nocera.<ref name="1959-1960 3"/> Alla fine Nocera venne schierato, e risolse la partita con una doppietta, firmando la prima vittoria stagionale per 2-1.<ref name="1959-1960 3"/> Grazie a Merlo arriva anche la vittoria contro il Cosenza, ma la giornata successiva, i rossoneri perdono di misura (2-1) in trasferta contro il
Per Costagliola c'è ancora bisogno di perfezionarsi, ed acquista dal
Frattanto i "satanelli" si distinsero per le loro iniziative umanitarie, infatti donarono 50.000 lire al simbolo del Foggia degli anni '40, Giovanni Bratta, affetto da una malattia causata dal calcio, che purtroppo morirà il 14 settembre, e disputarono verso la fine di novembre un'amichevole con la Roma, dove l'incasso venne devoluto per la costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza di [[San Giovanni Rotondo]].<ref name="1959-1960 5"/>
I rossoneri continuano a brillare, fin quando alla quattordicesima giornata ad [[Agrigento]] contro l'[[Akragas]], vincono e si portano in testa alla classifica.<ref name="1959-1960 5"/>
[[File:Festeggiamenti Foggia 1959-1960.jpg|thumb|left|upright=1.2|Festeggiamenti per la promozione in serie B]]
Tuttavia, la giornata successiva il Foggia perde 3-0 in trasferta contro il
Intanto, l'acquisto di Nocera, sembra essere più che azzeccato, infatti firma ancora un'altra doppietta, contro l'Avellino, lasciando il Marsala e il Cosenza a tre punti di differenza.<ref name="1959-1960 6"/> Dopo altre vittorie, arriva il derby esterno col Lecce, che il Foggia perde 3-2, ma il distacco dal Marsala rimane invariato, a causa della sconfitta di quest'ultima a [[Crotone]].<ref name="1959-1960 6"/> La tensione si fa sentire anche nel match successivo, dove i pugliesi in casa, pareggiano 1-1 contro l'Akragas, in un match dominato dai rossoneri, che però, verso la fine, rischiano addirittura di perdere la gara.<ref name="1959-1960 6"/> Successivamente, dopo aver battuto il Trapani, il Foggia cade a [[Chieti]], ma la diretta concorrente per la promozione, il Marsala, non sfrutta l'occasione, perdendo nel derby esterno a [[Trapani]].<ref name="1959-1960 6"/> Il Foggia, con due punti di vantaggio, gioca l'ultima partita allo Zaccheria contro il Crotone, e, grazie al gol del capitano Antonio Stornaiuolo, vince e festeggia la promozione in serie B, dopo tredici anni.<ref name="1959-1960 6"/>
Il campionato del Foggia del presidente Armando Piccapane, dell'allenatore [[Leonardo Costagliola|Nardino Costagliola]] e del nuovo pilastro dei rossoneri, [[Cosimo Nocera]], fu vinto alla grande.
[[File:Neoacquisti Foggia 1960-1961.jpg|thumb|upright=1.2|Gli acquisti rossoneri Bertuolo, Diamantini, Odling, Bartoli, Orlandi e Longo]]
Per l'annata [[Serie B 1960-1961|1960-1961]] il Foggia rifiuta offerte importanti come quella di 30 milioni per Nocera e 15 milioni per Despase dal Bologna o quella di Rinaldi, conteso da Cosenza, Marsala, Pescara e Taranto.<ref name="1960-1961 1">{{Cita|Autunno|p. 308}}.</ref> Un contributo economico fu dato dal Consiglio Provinciale, che firma la [[fideiussione]] per iscrivere al campionato la società rossonera, ed inoltre promise un contributo mensile.<ref name="1960-1961 2">{{Cita|Autunno|pp. 308 e 309}}.</ref>
Tra gli acquisti si segnalano quelli di [[Giorgio Longo]], mezzala con 18 gol nell'ultima stagione prelevata dal [[Unione Sportiva Antonio Toma Maglie|Maglie]], dal Barletta arriva il terzino [[Angelo Bertuolo]], in cambio di Buonpensiero e Peruzzi, mentre dall'
Il campionato in cadetteria durò appena un anno. Come si era visto negli anni precedenti, il Foggia non riusciva ad affermarsi nella serie cadetta. Infatti, ogni volta che il Foggia veniva promosso, l'anno dopo veniva retrocesso, ad eccezione delle stagioni 1934-1935 e 1935-1936, le uniche due consecutive in B.
[[File:Vittorio Nocera.jpg|thumb|upright=0.6|Nocera, bomber del Foggia]]
La [[Serie C 1961-1962|stagione 1961-1962]] incominciò con una notizia incredibile: Nocera è ad un passo dal Napoli, che ha offerto 30 milioni, tuttavia la trattativa si bloccò anche grazie al nuovo allenatore del Foggia [[Oronzo Pugliese]].<ref name="1961-1962 1">{{Cita|Autunno|p. 316}}.</ref> Un'altra pessima notizia arriva dalla riunione di fine luglio: Piccapane si presenta dimissionario, ed inoltre si chiede un aumento dei contributi comunali per gli stipendi dei giocatori rossoneri, ed una proroga in Lega per l'iscrizione.<ref name="1961-1962 2">{{Cita|Autunno|p. 317}}.</ref> Il Foggia è attivo nelle [[Marche]]
I rossoneri si rifanno subito, ed il 15 ottobre battono la ''Tevere Roma'', capolista a punteggio pieno, e dopo essere arrivati al secondo posto, vincono nel derby esterno col Barletta.<ref name="1961-1962 3">{{Cita|Autunno|pp. 317 e 318}}.</ref>
Nel seguente derby allo Zaccheria contro il Taranto, la squadra ha l'opportunità di diventare capolista, ma dopo il rigore fallito da Despase, la partita termina 0-0.<ref name="1961-1962 4">{{Cita|Autunno|p. 318}}.</ref>
Intanto, il 4 novembre la squadra venne affidata all'imprenditore di [[Castellammare di Stabia]], Domenico Rosa Rosa, industriale del legno.<ref name="serie b e rosa rosa">{{cita|Santigliano|p. 41}}.</ref><ref name="1961-1962 2"/>
[[File:Francesco Patino.jpg|thumb|left|L'ala [[Francesco Patino|Francesco "Ciccio" Patino]], sorpresa dei rossoneri.]]
L'aggancio arriva qualche settimana più tardi, il 12 novembre con la vittoria sul Chieti.<ref name="1961-1962 4"/> La rosa venne potenziata ulteriormente con gli acquisti dell'attaccante [[Giampiero Turci]] dalla
[[File:Oronzo-Pugliese.jpg|thumb|[[Oronzo Pugliese]].]]
Più tardi, il 14 gennaio, il Foggia vinse un altro derby esterno, con il Bisceglie, laureandosi campione d'inverno.<ref name="1961-1962 4"/> La prima partita del girone di ritorno è una sconfitta a [[Reggio Calabria]], che porta i giallorossi del Lecce ad una sola lunghezza dal Foggia, che si trova in un particolare momento di disagio, aumentato anche con la sconfitta a [[Roma]] con la Tevere.<ref name="1961-1962 4"/> Si arriva all'11 marzo, che è una delle gare più importanti della stagione, il Foggia allo Zaccheria affronta la Salernitana, e dopo essere stati in vantaggio di due gol, i rossoneri si fanno rimontare, ma grazie ad un gol nel finale di Santopadre, riescono a trovare un'importante vittoria.<ref name="1961-1962 4"/> Una settimana dopo il Foggia ritornò alla sconfitta, contro il Chieti penultimo, ed il Lecce agguantò in cima la capolista Foggia.<ref name="1961-1962 4"/> Dopo questo avvenimento i rossoneri, spinti dall'orgoglio, non delusero più, tornando a vincere con il Pescara, allenato dall'ex allenatore foggiano, Costagliola, che riportò il Foggia capolista solitario a due punti dalle altre squadre.<ref name="1961-1962 4"/>
Un'ultima battuta d'arresto avvenne con la sconfitta in trasferta con il
Prima dell'inizio della [[Serie B 1962-1963|stagione 1962-1963]], ci furono varie polemiche da parte dei tifosi, non convinti della squadra.<ref name="1962-1963 1">{{Cita|Autunno|p. 324}}.</ref>
[[File:Paolo Lazzotti.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Paolo Lazzotti]]]]
Nonostante le polemiche, il Foggia fece una campagna acquisti degna di nota: per la difesa arrivarono dalla SPAL [[Ambrogio Valadè]] ed [[Antonio Bettoni]], il primo terzino, il secondo libero; ma il centrocampo fu il reparto più rafforzato con gli acquisti di [[Roberto Oltramari]] (prestito con diritto di riscatto) ala proveniente dal
Il titolo di capocannoniere, con 24 gol, fu vinto da Cosimo Nocera.<ref name="1962-1963 1"/> Nel complesso la società rossonera aveva i conti in regola per guadagnarsi un posto nel campionato massimo italiano.
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=====La promozione in massima serie=====
Storica fu la stagione [[Serie B 1963-1964|1963-1964]], in cui il Foggia di Rosa Rosa e Oronzo Pugliese riuscì a conquistare, per la prima volta, la [[Serie A]].
La squadra non venne cambiata moltissimo, infatti l'unico acquisto importante fu quello del portiere [[Giuseppe Moschioni]], che sostituì Biondani, finito al Rimini, ed inoltre [[Roberto Oltramari]] venne definitivamente riscattato.<ref name="1963-1964 1">{{Cita|Autunno|p. 332}}.</ref>
L'inizio campionato non ha lasciato presagire nulla di buono, dopo una vittoria non convincente con il Cosenza come esordio, i rossoneri vennero sconfitti due volte di fila in trasferta, con il
[[File:Festa Foggia Serie A 1963-1964.jpg|thumb|La festa dei "satanelli" per la promozione in A.]]
A questo punto il Foggia gioca a [[Catanzaro]], ma viene sconfitta dai giallorossi per 1-0, in una partita che lascia molti dubbi sulla nuova squadra gestita da Pugliese.<ref name="1963-1964 2"/>
Quella fu una delle ultime sconfitte di quella stagione, infatti da lì i rossoneri rimasero imbattuti per ventiquattro partite, dal 3 novembre [[1963]], ovvero dal pareggio interno con il
In [[Coppa Italia 1963-1964|Coppa Italia]] il cammino dei "satanelli" terminò ad aprile, dopo le vittoria interna con il
Un'ulteriore manifestazione del grande cammino rossonero avvenne verso l'inizio dell'estate, dopo aver guadagnato la promozione in A; infatti il Foggia conquistò la ''Coppa delle Alpi-Bis'', una competizione destinata alle squadre classificatesi terze nei campionati di seconda divisione [[Serie B|italiana]] e [[Challenge League|svizzera]], battendo il
<div style="float:left; font-size:95%; width:300px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:10px;margin-bottom:0px; text-align:left">
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=====La Serie A=====
[[File:Herrera e Padre Pio.jpg|thumb|Herrera incontra Padre Pio, che pronosticò la vittoria del Foggia contro l'Inter, ma la conquista dello scudetto dei nerazzurri<ref name="1964-1965 8">{{Cita|Autunno|p. 343}}.</ref>]]
Promosso, il Foggia riuscì a disputare 3 campionati consecutivi nella massima serie.
Un altro riconoscimento importante per la promozione in A, il [[seminatore d'oro]], venne dato all'allenatore Pugliese.<ref name="1964-1965 1">{{Cita|Autunno|p. 340}}.</ref>
Per la [[Serie A 1964-1965|stagione 1964-1965]], il Foggia potenziò soprattutto la difesa, comprando il terzino [[Romano Micelli]] dal Catanzaro e il libero [[Vasco Tagliavini]] dall'Udinese, ed il centrocampo, acquistando dalla SPAL il mediano [[Dante Micheli]], prelevando dall'Inter l'ala [[Armanno Favalli]] (ma giocò l'ultima stagione a Brescia) e la mezzala [[Renzo Brotini]], ed inoltre dal Verona venne presa un'altra mezzala, [[Giorgio Maioli]].<ref name="1964-1965 2">{{Cita|Autunno|p. 341}}.</ref>
Per l'esordio in serie A, lo Zaccheria venne ampliato a 25.000 posti, realizzando due nuove curce ed eliminando la pista di atletica.<ref name="1964-1965 2"/>
Il debutto è a [[Firenze]], ma non è dei migliori, con la
[[File:Armanno Favalli.jpg|thumb|upright=0.7|Una delle ultime immagini di [[Armanno Favalli]] prima della sua morte]]
La partita successiva era contro l'Inter, che quattro giorni più tardi avrebbe dovuto giocare il ritorno della finale di [[Coppa Intercontinentale 1964|coppa Intercontinentale]], e venne vinta dalla milanese per 2-0.<ref name="1964-1965 4">{{Cita|Autunno|p. 342}}.</ref> La prima vittoria per la formazione di Capitanata arriva una settimana dopo, con il
Nocera e Micelli vennero convocati in [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale azzurra]], nella partita del 1º maggio contro il
Più tardi il Foggia ottenne un'altra grande vittoria, allo Zaccheria contro la [[Juventus]], vinta grazie ad una rete di Maioli, prima di concludere il campionato con il pareggio casalingo con la Sampdoria, e con la sconfitta esterna con la Roma, arrivando al nono posto in classifica con 31 punti.<ref name="1964-1965 5">{{Cita|Autunno|p. 346}}.</ref>
L'incasso totale dell'intera annata fu incredibile, vennero guadagnati più di 287 milioni di lire.<ref name="1964-1965 5"/>
Questo clima di festa però, venne interrotto da una sconvolgente notizia, [[Armanno Favalli]] morì in un incidente stradale, mentre tornava nella sua cittadina natale, [[Cremona]].<ref name="1964-1965 7">{{Cita|Autunno|pp. 347 e 348}}.</ref> Tra l'altro Favalli aveva quasi raggiunto un accordo con la Juventus, mancava solamente la firma sul contratto.<ref name="1964-1965 6"/>
[[File:Egizio Rubino.jpg|thumb|left|upright=0.8|Egizio Rubino, il nuovo allenatore del Foggia.]]
Prima dell'inizio del [[Serie A 1965-1966|campionato 1965-1966]] Pugliese lascia, va alla
La squadra non verrà cambiata molto, ma l'unica cessione di peso è quella di Micelli, comprato dal Bologna per 100 milioni più il cartellino di un altro terzino, [[Bruno Capra]], che non sarà molto impiegato per via di un grave infortunio.<ref name="1965-1966 2"/> Per sostituire Armanno Favalli, prematuramente scomparso, il presidente dell'Inter [[Angelo Moratti]] fece un grande gesto di generosità nei confronti dei rossoneri, vendendo al Foggia il fratello di Armanno, [[Erminio Favalli]] per la piccola cifra di 25 milioni, rinunciando ai 60 offerti dall'Alessandria.<ref name="1965-1966 2"/> Inoltre il Foggia perfezionò anche l'acquisto del mediano [[Romeo Benetti]], ma all'ultimo momento Rosa Rosa non volle comprarlo perché Benetti doveva partire per il servizio di leva, lasciandolo al Taranto, che promise che l'anno successivo sarebbe arrivato finalmente tra le file dei rossoneri.<ref name="1965-1966 3"/> Tuttavia, la stagione successiva questo accordo non venne rispettato dagli ionici, che poi lo vendettero al Palermo.<ref name="1965-1966 3">{{Cita|Autunno|p. 352}}.</ref> Inoltre ad agosto, verso l'inizio del campionato Micheli e Maioli vennero deferiti dalla Lega per il mancato accordo economico con la società, infatti fecero richiesta di uno stipendio maggiore rispetto al normale.<ref name="1965-1966 3"/> Tuttavia i due giocatori, dopo l'ultimatum di Rosa Rosa, per poter continuare a giocare, si arresero e diedero ragione alla società, chiedendo uno stipendio normale.<ref name="1965-1966 4">{{Cita|Autunno|pp. 352 e 355}}.</ref>
[[File:Dante Micheli Foggia.jpg|thumb|upright=0.7|Il centrocampista Dante Micheli.]]
In [[Coppa Italia 1965-1966|Coppa Italia]] il Foggia viene subito eliminato al primo turno, dove il Foggia pareggia 0-0 in trasferta con il
L'esordio in [[Serie A 1965-1966|campionato]] fu a [[Torino]] con la Juventus, dove i rossoneri vennero sconfitti 1-0, in una partita rimasta nella storia, infatti per la prima volta nel campionato avviene una sostituzione durante la partita, e a causa dell'infortunio del portiere Moschioni, Rubino è costretto a mettere in campo [[Gastone Ballarini]].<ref name="1965-1966 5">{{Cita|Autunno|p. 355}}.</ref> Un'altra sconfitta arriva ad un quarto d'ora dalla fine nella trasferta successiva, con il
Il Foggia perse molti punti in trasferta, mentre in casa si rivelò un fortino inespugnabile, saranno soltanto 5 i gol subiti allo Zaccheria dalla compagine rossonera, in un record che ancora oggi è mantenuto, seppur sia stato eguagliato dalla Juventus e dal Cagliari.<ref name="1965-1966 5"/>
Le delusioni ottenute in questa stagione furono dovute al calo di Nocera, che in 23 partite segna soltanto 4 gol, e che, dopo 132 gare consecutive disputate, saltò per infortunio la partita contro il
I rossoneri terminarono il loro campionato al dodicesimo posto, insieme all'Atalanta ed alla Lazio.<ref name="1965-1966 6"/>
Ed il Foggia, pur con qualche difficoltà in più, centrò la seconda salvezza della sua storia.
Dopo il termine del campionato il Foggia partecipò alla [[Coppa Piano Karl Rappan|Coppa Rappan]], ma venne eliminata nel terzo gruppo, dove militava insieme al [[Go Ahead Eagles]] (poi vincitrice del girone), [[Royal Football Club de Liège|Tilleur]] e
[[File:Ambrogio Valadè.jpg|thumb|left|upright=0.5|Ambrogio Valadè.]]
Nel [[Serie A 1966-1967|campionato 1966-1967]], però, il Foggia retrocede in un torneo che è da dimenticare per i tifosi rossoneri.
Erminio Favalli venne ceduto alla Juventus, in cambio di 70 milioni e del centravanti [[Vincenzo Traspedini]], che rimarrà l'unico arrivo nella campagna acquisti estiva.<ref name="1966-1967 1">{{Cita|Autunno|p. 358}}.</ref>
In [[Coppa Italia 1966-1967|Coppa Italia]] il Foggia esce al secondo turno, dopo aver passato il primo, con la vittoria esterna sul
In [[Serie A 1966-1967|campionato]] inizia male, il Foggia viene sconfitto in casa dall'Inter per 4-0.<ref name="1966-1967 2">{{Cita|Autunno|p. 359}}.</ref>
Tre giorni dopo la sconfitta con l'Inter, il 21 settembre, don Mimì Rosa Rosa se ne va, dopo aver regalato a Foggia ed ai tifosi foggiani un periodo strepitoso, ed al suo posto viene chiamato alla carica di commissario reggente Vincenzo Micucci.<ref name="1966-1967 1"/><ref name="fesce"/>
Il cambio di presidenza non favorì per niente la squadra, che a [[Bologna]] venne sconfitto 5-0, e la giornata successiva subì un'ulteriore sconfitta a [[Vicenza]], rimanendo ultimo in classifica a 0 punti.<ref name="1966-1967 2"/>
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Il primo punto della stagione arriva nel pareggio interno con il Cagliari, seguito da una vittoria contro il Venezia, ma furono soltanto degli episodi.
Infatti il Foggia nelle
Dopo 10 giornate ha collezionato solo tre punti subendo 24 gol e siglandone solamente 6.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 93}}.</ref>
Con l'esordio di Bonizzoni il Foggia sembra svegliarsi grazie alla vittoria sul
Il Foggia terminò il campionato con 24 punti al sedicesimo posto, ma grande fu l'amarezza dei tifosi per la disastrosa partenza, riparata con troppo ritardo.<ref name="1966-1967 5"/>
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[[File:Pirazzini 1967-1968.jpg|thumb|upright=0.5|Pirazzini, appena esordiente con la maglia rossonera]]
La [[Serie B 1967-1968|stagione 1967-1968]] fu quella di una squadra di grandi campioni come [[Giorgio Maioli]], [[Cosimo Nocera]], [[Ambrogio Valadè]] e di promesse come il centrocampista [[Giuseppe Pavone]], arrivato dalla [[Barletta Calcio|Panetti Barletta]] e il difensore [[Giovanni Pirazzini]], preso dal
In [[Coppa Italia 1967-1968|Coppa Italia]] il Foggia non superò neanche il primo turno, perdendo sul neutro di [[Reggio Calabria]] 1-0 con il
L'inizio non fu tra i migliori, il Foggia in nove giornate colleziona soltanto 5 punti.<ref name="1967-1968 2">{{Cita|Autunno|p. 401}}.</ref> Intanto, il 6 ottobre il presidente diventa il commendatore Antonio Fesce.<ref name="1967-1968 2"/> Il 12 novembre arriva la partita esterna con il
Il Foggia si classifica al quarto posto insieme al Bari con 47 punti.<ref name="1967-1968 3"/> La maggior parte dei gol fatti dal Foggia (17 su 40) erano di Vincenzo Traspedini, vice-capocannoniere del torneo.<ref name="1967-1968 3"/>
[[File:Dirigenza Foggia 1968-1969.jpg|thumb|left|Il dirigente Armando Russo, il presidente Antonio Fesce e l'allenatore Tommaso Maestrelli.]]
Il [[Serie B 1968-1969|campionato 1968-1969]] fu quella dell'apertura di un nuovo ciclo, quello del presidente Antonio Fesce e del nuovo allenatore [[Tommaso Maestrelli]],<ref name="fesce">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/storia6.asp|titolo=L'epopea Fesce|accesso=28 ottobre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101129104818/http://usfoggia.it/storia/storia6.asp|urlmorto=sì}}</ref> che successivamente sarebbe diventato uno dei migliori allenatori in circolazione, conquistando uno scudetto con la Lazio.<ref name="1968-1969 1">{{Cita|Autunno|p. 408}}.</ref>
Oltre ai loro membri storici, il Foggia fu rinnovato con una serie di innesti, come quello del portiere [[Raffaele Trentini]], proveniente dal
Gli acquisti sono azzeccati, infatti soprattutto grazie a loro il Foggia riesce a vincere il IV girone della [[Coppa Italia 1968-1969|Coppa Italia]], eliminando Bari, Fiorentina (che quell'anno divenne campione d'Italia) e Pisa, e qualificandosi ai quarti di finale contro il
In campionato il Foggia inizia bene, nelle prime nove giornate rimane imbattuto e conquista 12 punti subendo una sola rete, mentre la prima sconfitta arriva in casa contro il Lecco.<ref name="1968-1969 3">{{Cita|Autunno|p. 410}}.</ref> La promozione è un sogno che viene seguito dai rossoneri anche grazie alle vittorie sul
In campionato il Foggia non continua a giocare come prima, in sei partite il Foggia subisce quattro sconfitte, lasciando da parte il campionato e concentrandosi solamente sulla coppa Italia.<ref name="1968-1969 3"/> La prima partita del girone finale si gioca in trasferta contro il
[[File:Rosa Foggia 1968-1969.jpg|thumb|upright=1.2|La rosa del Foggia per la stagione 68-69.]]
La domenica seguente il Foggia affrontò nel [[derby d'Apulia]] il Bari, trionfando con un secco 4-0, ma sarà l'unica vittoria degna di nota del campionato, dato che i rossoneri si concentreranno solamente sulla Coppa Italia.<ref name="1968-1969 3"/> In coppa il Foggia incontra allo Zaccheria il
Dopo una grande cavalcata, si fece conoscere anche la formazione "primavera", guidata da [[Giuseppe Pozzo]], già giocatore del Foggia e allenatore in seconda, che arrivò in finale a [[Salsomaggiore]], perdendola col
[[File:Panchina Foggia 69-70.jpg|thumb|Foggia-Livorno 3-1: la panchina rossonera]]
La [[Serie B 1969-1970|stagione 1969-1970]] fu importante per il Foggia, poiché fu quella della seconda promozione in massima serie.
Il Foggia rinnovò la formazione arrivata in finale di Coppa Italia, con una serie di acquisti importanti come [[Alberto Bigon]], [[Mauro Colla]], [[Giuseppe Fusi]], [[Franco Pezzato]] e [[Luciano Re Cecconi]]<ref name="fesce"/><ref name="1969-1970 1">{{Cita|Autunno|p. 420}}.</ref>; mentre cedette Gambino al Barletta, Pavone in prestito al Torino e Nocera alla
[[File:Maestrelli esulta.jpg|thumb|left|upright=0.5|Maestrelli esulta per la promozione in A del Foggia.]]
In [[Coppa Italia 1969-1970|Coppa Italia]] il Foggia vince il girone 7, e per qualificarsi ai quarti è costretta a disputare uno spareggio con la [[Juventus]], che perde sul neutro di [[Roma]] per 2-1.<ref name="1969-1970 3">{{Cita|Autunno|p. 421}}.</ref>
In campionato il Foggia parte bene, nelle prime sei gare conquista 11 punti, pareggiando solamente con il Pisa.<ref name="1969-1970 3"/> Da sottolineare la grande prova dei rossoneri, che, in 10 uomini per l'espulsione di Pirazzini al [[Stadio Luigi Ferraris|Ferraris]] riuscirono a vincere con una doppietta di Bigon.<ref name="1969-1970 3"/> La prima sconfitta arriva alla settima giornata, in [[Emilia
Fatto il record, il Foggia nel finale del girone d'andata subì un calo, quando mise insieme soltanto 2 punti in 5 gare, perdendo con il
I rossoneri, imbattuti allo Zaccheria (11 vittorie ed 8 pareggi), vengono sconfitti solamente in trasferta (5 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte).<ref name="1969-1970 1"/>
Il Foggia con 48 punti, a pari merito con il Catania, arriva secondo in classifica dopo il Varese di [[Nils Liedholm]], guadagnando così un'altra storica promozione in Serie A.<ref name="1969-1970 1"/><ref>{{Cita|Santigliano|p. 126}}.</ref>
=== L'addio di Maestrelli e l'altalena tra Serie A e Serie B ===
[[File:Maestrelli col seminatore d'oro.JPG|thumb|upright|Maestrelli che alza il [[Seminatore d'oro]].|left]]
La [[Serie A 1970-1971|stagione 1970-71]] fu l'ultima di Maestrelli, nel frattempo premiato con il [[Seminatore d'oro]] come migliore allenatore della stagione appena conclusa<ref name="1970-1971 1">{{Cita|Autunno|p. 432}}.</ref>.
Gli acquisti più importanti furono il mediano [[Vincenzo Montefusco]] dal {{Calcio Napoli|N}} e lo
In [[Coppa Italia 1970-1971|Coppa Italia]] i rossoneri vennero eliminati all'ultimo posto con 0 punti dal girone 7.<ref name="1970-1971 5"/>
L'inizio fu stabile: 5 pareggi consecutivi con Torino, Milan, Napoli, Bologna e Cagliari (campione d'Italia in carica), mentre la prima vittoria arrivò allo Zaccheria contro il {{Calcio Catania|N}}, con un gol di Mola, appena tornato da un grave infortunio.<ref name="1970-1971 1"/> In sei partite in Foggia aveva accumulato 7 punti, ed era a 4 punti dalla vetta occupata dal Napoli.<ref name="1970-1971 1"/> La prima sconfitta arrivò alla giornata successiva, all'Olimpico il Foggia venne sconfitto 3-1 dalla Roma, ma subito dopo i rossoneri si ripresero, battendo in casa il Verona per 2-0 e la Lazio per 5-1.<ref name="1970-1971 1"/>
[[File:Villa, Montefusco, Garzelli, Pavone e Maioli.jpg|thumb|upright=0.7|In piedi da sinistra: Villa, Montefusco, Garzelli. Accosciati: Pavone e Maioli]]
Verso la fine dell'anno il Foggia, quinto in classifica, era visto come la rivelazione del campionato.<ref name="1970-1971 3">{{Cita|Autunno|p. 433}}.</ref> Tuttavia, primi piccoli segni di sbandamento vennero rivelati alla fine del girone d'andata, che il Foggia terminò nel centro della classifica.<ref name="1970-1971 3"/>
Nel girone di ritorno la squadra sembrava stanca, e vi fu un incredibile declino che lo portò a retrocedere.<ref name="1970-1971 3"/> Dopo la vittoria per 1-0 con la Roma, il Foggia, nelle ultime otto giornate di campionato non ottenne più una vittoria.<ref name="1970-1971 3"/>
In questa serie negativa vi fu anche un pareggio con la Fiorentina, diretta concorrente del Foggia per la salvezza, che secondo il pubblico foggiano ed i principali quotidiani sportivi, fu favorita dall'arbitro [[Riccardo Lattanzi]].<ref name="1970-1971 4"/>
Tuttavia la retrocessione sembrava lontana, anche alla terzultima giornata, quando i rossoneri vennero sconfitti a [[Milano]] dall'Inter per 5-0, che con questa vittoria festeggiò il titolo di campione d'Italia.<ref name="1970-1971 3"/> Dopo un pareggio interno con la Juventus, i rossoneri subirono una beffa all'ultima giornata sul campo del
[[File:Puricelli e Saltutti.JPG|thumb|left|upright=0.7|[[Nello Saltutti]] ed [[Ettore Puricelli]]]]
Per il [[Serie B 1971-1972|campionato 1971-1972]] il successore di Maestrelli è [[Ettore Puricelli]], che il presidente Fesce prese dal [[Lanerossi Vicenza]], andandolo a trovare direttamente in [[Canada]], dove i vicentini sono in tournée.<ref name="1971-1972 1">{{Cita|Autunno|p. 444}}.</ref>
La società è costretta a cedere Montefusco (perso alle buste con il Napoli) e Villa, ed alla riapertura delle liste Maioli.<ref name="1971-1972 2">{{Cita|Autunno|pp. 444 e 445}}.</ref> Ma la cessione più importante è quella di Bigon, che il Milan vuole in cambio di [[Angelo Benedicto Sormani]], che però il Foggia rifiuta per via dell'alto ingaggio.<ref name="1971-1972 3">{{Cita|Autunno|p. 445}}.</ref> Così il Foggia sceglie dalle file del Milan la mezzala [[Giorgio Rognoni]], che assieme a 170 milioni conclude l'affare.<ref name="1971-1972 3"/> Il Foggia acquista anche il terzino [[Rodolfo Cimenti]] dal Treviso e l'ala [[Ivano Bosdaves]] dall'Atalanta, inoltre alla riapertura delle liste compra anche dalla Lazio il regista [[Juan Carlos Morrone]].<ref name="1971-1972 3"/>
Tra le "invenzioni" di Puricelli vi sono quelle di [[Pellegrino Valente]], giovane difensore che si guadagnò il posto da titolare, e di [[Giuseppe Pavone]], che con Nello Saltutti forma una delle coppie d'attacco più prolifiche del campionato, con ben 20 gol messi a segno dai due.<ref name="1971-1972 3"/>
In [[Coppa Italia 1971-1972|coppa Italia]] la squadra terminò il girone 7 all'ultimo posto, con 2 punti arrivati con i pareggi interni con Cagliari ed Arezzo.<ref name="1971-1972 6">{{Cita|Autunno|p. 450}}.</ref>
Già dall'inizio si capisce che questo è un anno di formazione per i rossoneri, infatti a causa della discontinuità dei risultati la squadra non è mai riuscita ad affermarsi tra le prime.<ref name="1971-1972 3"/>
Degna di nota è la vittoria allo Zaccheria sulla Lazio, che stava per essere promossa, dell'ex Maestrelli.<ref name="1971-1972 4">{{Cita|Autunno|pp. 445 e 446}}.</ref>
Il Foggia conclude il campionato all'ottavo posto con 41 punti, dopo una striscia di dieci risultati utili consecutivi arrivati nel girone di ritorno.<ref name="1971-1972 5">{{Cita|Autunno|p. 446}}.</ref>
[[File:Raffaele Trentini.jpg|thumb|Il portiere del Foggia, Raffaele Trentini in posa plastica]]
Nella [[Serie B 1972-1973|stagione 1972-1973]] il Foggia fu guidato da [[Lauro Toneatto]], che aveva allenato il Bari la stagione precedente, senza avere risultati brillanti.<ref name="1972-1973 1">{{Cita|Autunno|p. 452}}.</ref>
Per far quadrare il bilancio Fesce fu costretto a vendere Saltutti, prima destinato al Napoli, ma successivamente venduto alla Fiorentina per 216 milioni più la comproprietà dell'attaccante [[Giorgio Braglia]], e Re Cecconi alla Lazio di Maestrelli per 210 milioni ed il cartellino del mediano [[Giuseppe Trinchero]].<ref name="1972-1973 1"/>
Con le entrate ricavate da queste vendite Toneatto, in prima persona, eseguì importanti operazioni di mercato, e oltre a Braglia ed a Trinchero, arrivarono tra i rossoneri lo stopper [[Novilio Bruschini]] dal Livorno e il centravanti [[Bruno Zanolla]] dalla SPAL.<ref name="fesce"/><ref name="1972-1973 1"/><ref>{{Cita|Santigliano|p. 142}}.</ref> Dalla società ferrarese il Foggia acquistò ad ottobre anche la mezzala [[Luigi Delneri]], per sopperire al grave infortunio di [[Paolo Garzelli]], rimasto fermo per quasi tutta la stagione.<ref name="1972-1973 1"/>
Toneatto, dopo aver messo in ordine la difesa con l'acquisto di Bruschini ed aver rifatto il centrocampo con l'energia di Trinchero e Villa e la fantasia di Delneri e Rognoni, conferisce ai veloci Pavone e Braglia la funzione di distruggere le difese avversarie.<ref name="1972-1973 2">{{Cita|Autunno|p. 453}}.</ref>
Il campionato inizia con la vittoria esterna sul campo del {{Calcio Monza|N}}, grazie ad una rete a quattro minuti dal termine di Trinchero.<ref name="1972-1973 2"/><ref name="1972-1973 5">{{Cita|Autunno|
[[File:Giovanni Pirazzini.jpg|thumb|upright=0.7|Giovanni Pirazzini, capitano del Foggia]]
Nel [[Serie A 1973-1974|campionato 1973-1974]], dopo la promozione in massima serie, la società rossonera dovette acquistare l'attaccante [[Silvano Villa]] dal Milan, in sostituzione di Braglia, rientrato per fine prestito alla Fiorentina, ed i mediani [[Franco Liguori]] dal Bologna e [[Bernardino Fabbian]] dall'Inter, in seguito alla cessione di Trinchero alla Reggina ad ottobre.<ref name="1973-1974 1">{{Cita|Autunno|p. 460}}.</ref> Inoltre il Foggia acquistò anche la mezzala [[Elvio Salvori]] dalla Roma.<ref name="1973-1974 1"/>
Il Foggia chiuse il calciomercato con un passivo di 740 milioni di lire, e per rimediare alle inadempienze finanziarie, il presidente Fesce, grazie anche all'aiuto del presidente della [[FIGC]] [[Franco Carraro]], riuscì a rendere esecutivi i contratti dei nuovi acquisti, riuscendo a risparmiare, in quanto all'atto dell'acquisto la società rossonera avrebbe dovuto versare solamente il 30%, mentre i restanti due terzi sarebbero stati versati tramite fidejussioni bancarie.<ref name="1973-1974 2">{{Cita|Autunno|pp. 460 e 461}}.</ref>
La stagione non iniziò nel migliore dei modi: durante il precampionato Salvori si infortuna.<ref name="1973-1974 3">{{Cita|Autunno|p. 461}}.</ref> All'esordio i rossoneri incontrarono fuori casa i campioni d'Italia in carica, la Juventus di [[Čestmír Vycpálek]], ed i rossoneri dopo essersi subito portati in vantaggio con un pallonetto da oltre quaranta metri di Pavone, vennero rimontati dapprima da un rigore di [[Antonello Cuccureddu]] sullo scadere del primo temp, e poi da un gol di [[Roberto Bettega]] ad un quarto d'ora dalla fine.<ref name="1973-1974 3"/>
La settimana successiva il Foggia pareggiò con il Cagliari allo Zaccheria, dopo che i [[Sardegna|sardi]] si erano portati in vantaggio con un gol di Riva, ma grazie ad un rigore di Silvano Villa i rossoneri riuscirono ad evitare la seconda sconfitta di fila.<ref name="1973-1974 3"/> La prima vittoria arrivò a [[Firenze]] con la Fiorentina, grazie ancora ad una rete di Villa, mentre il turno successivo sul finale i rossoneri riuscirono a pareggiare con il Cesena, portatosi in vantaggio grazie ad un gol di [[Ariedo Braida]], ma venendo raggiunti all'ultimo dal gol di Liguori.<ref name="1973-1974 3"/> Subito dopo la sosta il Foggia venne sconfitto a [[Milano]] dall'Inter per 5-1, dove [[Roberto Boninsegna]] segnò ben 4 reti, ma il Foggia si riprese immediatamente battendo la Roma, ed iniziando una serie di sette risultati utili consecutivi.<ref name="1973-1974 3"/> La formazione dauna è tra le principali candidate per un posto in [[Coppa UEFA]], e questa idea si rafforzò soprattutto in un "derby del Sud", con la vittoria interna sul Napoli, l'ultimo risultato utile di fila, infatti il Foggia subì tre sconfitte di fila con Verona, Lazio e Milan; prima di finire il girone d'andata.<ref name="1973-1974 4">{{Cita|Autunno|p. 462}}.</ref>
Il girone di ritorno si aprì con un pareggio interno a reti bianche con la Juventus, prima della sconfitta all'ultimo minuto di [[Cagliari]].<ref name="1973-1974 4"/> Come all'andata, la prima vittoria arrivò con la Fiorentina, ma il Foggia cadde in crisi a causa della sconfitta in [[Romagna]] con il Cesena, quella interna con l'Inter (vittoriosa grazie ancora a Boninsegna, autore di una doppietta) e quella esterna con la Roma.<ref name="1973-1974 4"/> Successivamente i rossoneri dovettero affrontare allo Zaccheria la Sampdoria, ultima in classifica, ma il Foggia riuscì solamente a pareggiare, dopo essersi portata due volte in vantaggio con Rognoni, ed essersi fatta raggiungere all'ultimo minuto grazie ad un gol di [[Domenico Arnuzzo]], l'unico nella sua carriera da calciatore.<ref name="1973-1974 5">{{Cita|Autunno|pp. 462 e 463}}.</ref>
Il Foggia non riuscì più a vincere costantemente, dapprima perdendo in casa del Vicenza dell'ex Puricelli, e successivamente venendo sconfitti dal Genoa, dove il portiere del Foggia, Trentini, trattiene la palla fuori, ma l'arbitro Stefano Trono considerò il pallone entrato, convalidando il gol.<ref name="1973-1974 6">{{Cita|Autunno|p. 466}}.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.manganofoggia.it/calcioingiustizie.htm|titolo=Le ingiustizie del Foggia|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121115190435/http://www.manganofoggia.it/calcioingiustizie.htm}}</ref>
[[File:Giorgio Rognoni.jpg|thumb|upright=0.6|left|Giorgio Rognoni]]
Di lì la squadra ottenne quattro pareggi per 1-1 di fila con Torino, Bologna, Napoli e Verona (rivale del Foggia per la salvezza).<ref name="1973-1974 6"/> Ad una giornata dal termine il Foggia venne retrocesso dalla Lazio di Maestrelli, che con quella vittoria si laureò campione d'Italia per la prima volta.<ref name="1973-1974 6"/> Nell'ultimo turno il Foggia incontrò il Milan, e la partita finì 0-0, con un gol annullato di Villa.<ref name="1973-1974 6"/><ref>{{Cita|Santigliano|p. 157}}.</ref>
Nel frattempo scoppiò il cosiddetto [[scandalo della telefonata]], ed emerse che al termine della gara tra
In seguito a questo articolo, i dirigenti del Foggia si recarono all'Ufficio Inchieste della FIGC per ottenere l'apertura di un'indagine, al fine di aver diritto al ripescaggio in [[Serie A 1973-1974|Serie A]] (a fine campionato il
Il presidente giallo-blu - una volta convocato dalla Procura Federale - inizialmente, negò l'esistenza di quella telefonata ma, successivamente, il giocatore Clerici confermò per filo e per segno che quella conversazione telefonica, in effetti, era avvenuta.<ref name="scandalo"/><ref name="1973-1974 7"/>
A quel punto, Garonzi ammise di aver parlato; per la Giustizia Sportiva la negazione del dirigente al primo interrogatorio e il contenuto della conversazione furono sufficienti per decretare la retrocessione del
Successivamente, però, fu proprio il Foggia ad essere protagonista in negativo della seconda parte dello scandalo.<ref name="scandalo"/><ref name="1973-1974 7"/>
Infatti prima della gara Foggia-Milan, il segretario pugliese Giuseppe Affatato cercò di corrompere l'arbitro, il fiorentino [[Gino Menicucci]] e i due guardalinee, regalando loro tre [[rolex]] d'oro. [[Gino Menicucci|Menicucci]] rifiutò sdegnato e raccontò tutto all'Ufficio Inchieste prima e al Giudice sportivo poi.<ref name="scandalo"/><ref name="1973-1974 7"/>
Al termine del processo di primo grado il
A quel punto fece ricorso la
Alla fine il Verona fu declassato all'ultimo posto ed il Foggia fu retrocesso con una penalizzazione di 6 punti.<ref name="scandalo"/><ref name="1973-1974 7"/>
[[File:Carlo Bresciani.jpg|thumb|upright=0.6|Il capocannoniere della serie B, Carlo Bresciani]]
La penalizzazione è stata determinante nella stagione del Foggia, che è stato costretto a disputare la [[Serie B 1974-1975|stagione 1974-1975]] in serie B, sempre con Toneatto allenatore.<ref name="1974-1975 1">{{Cita|Autunno|p. 470}}.</ref> Il presidente Antonio Fesce rinunciò a molte offerte, e non volle vendere i suoi pilastri,<ref name="1974-1975 1"/><ref name="precampionato 1975">{{Cita|Santigliano|p. 159}}.</ref> rinnovando la squadra con acquisti, tra i quali il giovane [[Carlo Bresciani]] dalla
Per il Foggia gli esordi in campionato non furono certo tra i migliori, rimediando solamente una vittoria contro il Pescara in sette giornate.<ref name="1974-1975 2">{{Cita|Autunno|p. 471}}.</ref> Con il mercato di riparazione in autunno il Foggia corre ai ripari acquistando due mediani, ovvero [[Fausto Inselvini]] e [[Sergio Borgo]] dalla Lazio.<ref name="1974-1975 2"/>
Nonostante la sconfitta rimediata all'ultimo minuto contro il Palermo, il presidente Fesce continuò a dare fiducia all'allenatore Toneatto.<ref name="1974-1975 2"/> Infatti le cose sembrano risollevarsi con una vittoria sulla Spal, un pareggio esterno con il Parma ed un'altra vittoria sul Genoa, dove Carlo Bresciani si rese protagonista segnando due gol, e successivamente arrivarono altre vittorie con l'Arezzo e con il Verona.<ref name="1974-1975 2"/> Tuttavia dopo questi risultati positivi, il Foggia ebbe delle prestazioni piuttosto altalenanti tali che la società fu costretta ad esonerare Toneatto.<ref name="1974-1975 3">{{Cita|Autunno|p. 472}}.</ref>
Al suo posto venne chiamato un campione d'Europa in panchina, [[Cesare Maldini]].<ref name="1974-1975 3"/> L'esordio di Maldini non fu dei migliori, perdendo 1-0 ad [[Alessandria]] e poi pareggiando 1-1 in casa con la
Alla fine Maldini non riuscì a risollevare la squadra rossonera, reduce da molte prestazioni anonime, che arrivò settima in classifica alla pari con il Genoa, con nessuna vittoria esterna, ma anche nessuna sconfitta interna, ed inoltre la squadra rossonera fu capace di non subire sconfitte per otto turni consecutivi.<ref name="1974-1975 3"/><ref>{{Cita|Santigliano|p. 163}}.</ref>
Al termine della stagione [[Carlo Bresciani]] si laureò
Inoltre si fece conoscere anche la formazione "under 23" rossonera allenata da [[Roberto Balestri]] che venne eliminata nella doppia finale contro l'
La stagione successiva, la [[Serie B 1975-1976|1975-1976]], vide la cessione di [[Raffaele Trentini]], Carlo Bresciani e Peppino Pavone, gli acquisti importanti di [[Aldo Nicoli]] e il ritorno di Luigi Delneri, ed un inizio di campionato non brillantissimo,<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 163 e 164}}.</ref> seguito dall'esonero di Cesare Maldini dopo una sconfitta ad [[Avellino]].<ref>{{Cita|Santigliano|p. 166}}.</ref> A sostituirlo è il vice-allenatore [[Roberto Balestri]], che riesce ad arrivare alla quarta promozione in serie A a pari punti con
La [[Serie A 1976-1977|stagione 1976-1977]] in Serie A, con [[Ettore Puricelli]] ritornato come nuovo allenatore, cominciò male, infatti il calendario iniziale non era favorevole, Inter,
[[File:Foggia Calcio 1976-1977.JPG|thumb|left|Una formazione del Foggia nella stagione 1976-1977]]
Il primo arriva contro il Napoli, in un pareggio finito 2-2,<ref name="inizio1976"/>, e la prima vittoria del Foggia arriva contro la Sampdoria.<ref name="inizio1976-2">{{Cita|Santigliano|p. 171}}.</ref> Neanche successivamente il calendario fu favorevole ai rossoneri, due trasferte consecutive, contro la
==In due anni dalla Serie A alla Serie C==
===In
[[File:Pirazzini e Rivera.JPG|thumb|[[Giovanni Pirazzini|Pirazzini]] si scontra con [[Gianni Rivera|Rivera]] durante la sfida di San Siro del 30 ottobre 1977.]]
Il campionato successivo, il [[Serie A 1977-1978|1977-1978]], non fu così fortunato, infatti l'inizio fu terribile, un 6-0 contro la Juventus,<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 177, 178}}.</ref>, tuttavia l'esordio in casa con la Fiorentina sembrava dare qualche speranza alla compagine rossonera, infatti la partita finì 1-1 ed il Foggia pareggiò grazie ad una rete dell'ex [[Nevio Scala]].<ref name="1977-1978 1">{{Cita|Santigliano|p. 178}}.</ref> Contro la Roma di [[Gustavo Giagnoni]] il Foggia tornò a perdere per 1-0 con gol di [[Guido Ugolotti]], futuro allenatore del Foggia.<ref name="1977-1978 1"/> Le partite successive furono le prime due vittoriose in campionato, contro il Bologna e il Torino, entrambe giocate in casa,<ref>{{Cita|Santigliano|p. 179}}.</ref> e dopo una sconfitta col Milan in trasferta ed un pareggio esterno contro il Genoa, il Foggia tornò a vincere contro il
Altri segni buoni furono il pareggio esterno contro la Lazio, e quello interno contro il [[Vicenza Calcio|Vicenza]],<ref name="1977-1978 2"/> ma da qui inizia la decaduta del Foggia. Infatti il Foggia perse 5-0 a [[Napoli]] e subì una sconfitta interna contro il Perugia prima che si concludesse il [[1977]] col Foggia al quartultimo posto con dieci punti.<ref name="1977-1978 2"/>
Nonostante ciò il Foggia comincia il [[1978]] con una vittoria contro l'
===Il momentaneo addio di Fesce e la retrocessione in C1===
[[File:Antonio Fesce.jpg|thumb|upright=0.7|Il presidente Antonio Fesce lascia momentaneamente la carica, per tornare l'anno successivo.]]
Con la retrocessione in serie B se ne va, anche se momentaneamente, il presidente Antonio Fesce, e la carica di presidente va a Raffaele Augelli, consigliere regionale della [[Democrazia Cristiana]] e a Pasquale Izzo.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 189}}.</ref> La campagna del Foggia ha puntato più sulle cessioni che sugli acquisti, viene infatti ceduto al Torino [[Maurizio Iorio]], appena diciottenne, il Bologna comprò [[Maurizio Memo]], [[Antonio Bordon]] e [[Renato Sali]] in cambio di [[Giuliano Fiorini]] e la fece uno scambio con la Lazio: [[Aldo Nicoli]] per [[Ernesto Apuzzo]].<ref name="acquisti1978"/> Vengono acquistati [[Elio Gustinetti]] dall'
Bisogna aspettare il girone di ritorno infatti per vedere il Foggia vincere, per il resto del girone d'andata il Foggia incassò due sconfitte esterne a [[Brescia]] e a [[Palermo]], cinque pareggi di fila contro Cesena, Genoa, Monza, Cagliari e Ternana, e per ultimo una sconfitta allo [[stadio Adriatico]] di [[Pescara]] per 4-1.<ref name="1978-1979 1"/> Il ritorno alla vittoria tornò contro la SPAL,<ref name="1978-1979 1"/> ma per colpa delle sconfitte rimediate in precedenza i tifosi erano molto scontenti e la situazione economica non era delle migliori.<ref name="1978-1979 2">{{Cita|Santigliano|p. 192}}.</ref> Perse con la Sampdoria, pareggiò contro l'Udinese, di nuovo perse contro il Lecce e successivamente pareggiò a Bari.<ref name="1978-1979 1"/>
[[File:Foggia Calcio 78-79.JPG|thumb|left|upright=1.4|La formazione del Foggia nella stagione 1978-1979]]
La Pistoiese vinse a Foggia, e il Foggia dovette successivamente pareggiare a Rimini e vincere 3-0 contro la Nocerina.<ref name="1978-1979 1"/> Tuttavia, il Foggia si affermava solo nei primi tempi, come si è potuto vedere anche nel pareggio contro il Taranto e nella sconfitta contro la Sambenedettese.<ref name="1978-1979 1"/> Il Foggia arriva in zona retrocessione, e pareggia a Varese e perse col Brescia.<ref name="1978-1979 1"/> Risultati negativi ci furono anche nelle sfide salvezze col Cesena, dove il Foggia rimediò una sconfitta, e col Genoa, dove non si andò oltre il pareggio.<ref name="1978-1979 1"/> I rossoneri persero anche a Monza e in casa contro il Cagliari 2-0, dove ormai si era verificata una rottura nella società e nello spogliatoio, infatti [[Giovanni Pirazzini]] venne espulso e squalificato per sei giornate per aver insultato l'arbitro [[Alberto Michelotti]] e ci furono numerosi incidenti tra i tifosi.<ref name="1978-1979 2"/> Per continuare a sperare nella salvezza bisognava vincere contro la
==Tra la Serie B e la Serie C1==
===Il ritorno in terza serie===
[[File:Foggia 1979-1980.jpg|thumb|La formazione del Foggia nella stagione 1979-1980]]
A distanza di ben 17 anni il Foggia tornò nella terza divisione del [[Calcio in Italia|calcio italiano]], dopo aver chiuso un ciclo indimenticabile per gli appassionati del calcio in generale, un ciclo creato grazie ai presidenti Domenico Rosa Rosa e Antonio Fesce, e gli allenatori [[Oronzo Pugliese]] e [[Tommaso Maestrelli]].<ref name="inizio 79-80">{{Cita|Santigliano|p. 194}}.</ref> Questo ciclo verrà riaperto successivamente negli anni novanta con [[Pasquale Casillo]] e [[Zdeněk Zeman]], con i quali verrà riaccesa la passione calcistica a Foggia.
Il nuovo allenatore è [[Giorgio Sereni]], e la squadra viene completamente rifatta, trattando soprattutto con il
La [[Serie C1 1979-1980|stagione 1979-1980]] comincia con la [[Coppa Italia Lega Pro|Coppa Italia Semiprofessionisti]], dove i rossoneri arrivano fino agli ottavi, dove vengono eliminati dalla
== Il Foggia dei miracoli di Zeman ==
[[File:Foggia Calcio 1990-91 - Baiano, Signori, Rambaudi.jpg|thumb|left|Il tridente delle meraviglie: [[Francesco Baiano|Baiano]], [[Giuseppe Signori|Signori]] e [[Roberto Rambaudi|Rambaudi]].]]
Nel 1989, con l'ingaggio dell'allenatore [[Repubblica Ceca|ceco]] [[Zdeněk Zeman]], si aprì il periodo di massimo splendore per la società. Il calcio aggressivo e divertente dell'allenatore [[Boemia|boemo]] era basato sul modulo tattico [[4-3-3]] a zona: squadra corta, [[pressing]], tattica del [[fuorigioco]] e movimento frenetico sia dei giocatori che della palla. Dopo il ritorno in Serie A, nella stagione 1991-92 il ''Foggia dei miracoli'' dimostrò di essere competitivo con qualunque avversario e fu apprezzato dalla stampa, anche perché in grado di offrire spettacolo. Fu coniato il termine ''Zemanlandia'' per indicare la realtà costruita da Zeman. Anche dopo la cessione di molti calciatori di notevole qualità (tra cui gli attaccanti che costituivano un valido trio, [[Giuseppe Signori]], [[Francesco Baiano]] e [[Roberto Rambaudi]]), sostituiti da giovani talenti, il Foggia concluse altri due campionati di Serie A nella zona centrale della classifica.
Il passaggio di Zeman alla Lazio segnò la fine di ''Zemanlandia'', nata dal felice connubio tra le idee innovative dell'allenatore,
== Doppia retrocessione e promozione in C1 ==
Con la fine di questa era ebbe inizio il periodo buio del Foggia, che culminò con le retrocessioni consecutive in Serie C1, nel campionato cadetto 1997-1998, e in Serie C2, nel campionato di Serie C1 1998-1999. Dopo quattro anni di militanza nell'ultima serie professionistica, nella stagione 2002-2003 il Foggia
== La Serie C1 e la maledizione dei play-off ==
=== Stagione 2006
Dopo un possibile arrivo di [[Davide Ballardini]] sulla panchina rossonera,<ref>{{Cita news |url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=335 |pubblicazione=usfoggia.it |titolo=Ballardini, ultima chiamata |
Nella semifinale di play
=== Stagione 2007
In seguito alla
L'inizio della stagione è altalenante e il girone di andata si chiude a 21 punti, a 5 punti dalla zona salvezza. Nel girone di ritorno il Foggia ottiene dieci punti in cinque giornate, ma ciononostante il tecnico Campilongo viene esonerato,<ref>{{Cita news |url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=1585 |pubblicazione=usfoggia.it |titolo=Campilongo rescinde |
Il 18 maggio il Foggia affronta la Cremonese allo Zaccheria per disputare la semifinale play off di andata. La partita termina in parità, 0-0. Allo [[Stadio Giovanni Zini]] di Cremona la gara termina sull'1-1. Non essendo in vigore la regola dei gol in trasferta, è la Cremonese, in virtù del miglior piazzamento (quarto posto) ottenuto in stagione, ad accedere alla finale di play off.
=== Stagione 2008
Dopo l'assunzione del tecnico Raffaele Novelli,<ref>{{Cita news |url=http://www.teleradioerre.it/news/articolo.asp?idart=36227 |pubblicazione=teleradioerre.it |autore=Rino Palmieri|titolo=Raffaele Novelli nuovo allenatore del Foggia |
==Retrocessione sfiorata==
=== Stagione 2009
[[File:Franco Caraccio 031508.jpg|thumb|upright=0.7|Il gol di Franco Caraccio nel recupero permette al Foggia di non retrocedere.]]
Il 7 luglio
Al termine del campionato la dirigenza annunciò il proprio disimpegno dalla gestione societaria, mentre l'ex presidente degli anni d'oro Pasquale Casillo annunciò la propria volontà di tornare alla guida del club con una cordata di imprenditori.<ref>{{Cita web|url=https://www.blitzquotidiano.it/sport/foggia-casillo-presidente-zeman-pavone-459382/ |titolo=Foggia, Casillo vuole tornare presidente: “E riporterò Zeman e Pavone” |pubblicazione=Blitzquotidiano.it |data=6 luglio 2010|accesso=13 giugno 2011}}</ref> Intanto L'Energesco, società laziale per le [[energie rinnovabili]], manifestò interesse per l'acquisizione del club dauno,<ref>{{Cita web|url=http://www.calcioreport.it/index.php?id=830|titolo=Energesco vuole il Foggia! Intanto Capobianco tenta di salvare il club rossonero |pubblicazione=Calcioreport.it |autore=Fabrizio Maffei|data=12 giugno 2010|accesso=13 giugno 2011 |urlmorto=sì}}</ref> ma si fece da parte poco dopo.<ref>{{cita news |url=https://www.tuttoc.com/altre-news/foggia-il-gruppo-energesco-si-ritira-8619|titolo=Foggia, il Gruppo Energesco si ritira|editore=tuttoc.com|data=23 giugno 2010}}</ref> A questo punto Casillo presentò una nuova offerta per la società (la prima era decaduta),<ref>{{Cita web |url=http://www.foggialandia.it/web/archivio-articoli/8512-foggia-casillo-chiede-di-accelerare-la-trattativa.html|titolo=Foggia, Casillo chiede di accelerare la trattativa |pubblicazione=Foggialandia.it |data=11 luglio 2010|accesso=13 giugno 2011 |urlmorto=sì}}</ref> mentre l'amministratore unico Francavilla iscrisse la squadra al campionato dopo il ricorso alla [[Covisoc]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornaledellosport.net/foggia/9926-foggia-francavillaq-oggi-a-roma-per-il-deposito-della-fidejussioneq|titolo=Foggia, Francavilla:" Oggi a Roma per il deposito della fidejussione"|pubblicazione=Ilgiornaledellosport.it|data=9 luglio 2010|accesso=13 giugno 2011|urlmorto=sì}}</ref>
▲Il 7 luglio [[2009]] viene affidato l'incarico di allenatore ad Antonio Porta e di vice-allenatore a [[Fabio Pecchia]],<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=2859|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Ufficiale: Antonio Porta nuovo allenatore dell´U.S. Foggia|giorno=7|mese=07|anno=2009|accesso=3 marzo 2011}}</ref> che dopo aver ottenuto risultati disastrosi vengono esonerati dopo la sconfitta nel derby con l'Andria.<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=3274|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Porta-Pecchia, è risoluzione consensuale|giorno=19|mese=01|anno=2010|accesso=3 marzo 2011}}</ref> Al loro posto assume l'incarico [[Guido Ugolotti]],<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=3280|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Guido Ugolotti è il nuovo allenatore del Foggia|giorno=20|mese=01|anno=2010|accesso=3 marzo 2011}}</ref> che rifonda il gruppo nel mercato di riparazione e riesce a compiere la scalata degli ultimi posti mancando per un pelo la salvezza diretta. La squadra riesce comunque a salvarsi ai play-out contro il [[Associazione Sportiva Pescina Valle del Giovenco|Pescina]], grazie ad un gol dell'argentino [[Franco Caraccio]] negli ultimi minuti di una partita che ha sollevato non più di un dubbio sul suo regolare svolgimento (il match è stato segnato da un clima di alta tensione culminato con una minacciosa invasione di campo da parte dei tifosi locali).
Il 14 luglio
==
La stagione 2011-2012
▲=== Stagione 2010/2011 ===
== Risalita in Serie B, nuovo fallimento e ritorno ==
▲Il 14 luglio [[2010]] verrà ricordato dai tifosi rossoneri come il ritorno di don Pasquale Casillo con il suo gruppo, capeggiato dal figlio Gennaro, alla guida del Foggia (la carica di presidente onorario è affidata a Matteo Biancofiore), che riporterà [[Zdeněk Zeman]] in panchina e [[Giuseppe Pavone]] come Direttore Sportivo.<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/sport/raggiunto_laccordo_foggia_torna_casillo_e_si_porta_dietro_zeman_e_pavone/calcio-attualit-casillo_si_riprende_foggia/14-07-2010/articolo-id=460844-page=0-comments=1|titolo=Raggiunto l'accordo a Foggia: torna Casillo e si porta dietro Zeman e Pavone|pubblicazione=Ilgiornale.it|autore=[[Franco Ordine]]|data=14 luglio 2010|accesso=13 giugno 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/15-07-2010/casillo-ricompra-foggia-71446797790.shtml|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Nicola Berardino|titolo=Casillo ricompra il Foggia Zemanlandia può ricominciare|giorno=15|mese=7|anno=2010|accesso=14 febbraio 2011}}</ref> Nella prima giornata di Lega Pro, il Foggia ha superato la Cavese con un secco 3-0 con gol di Romagnoli, Varga e Sau, subendo successivamente due rocambolesche sconfitte contro Lucchese (per 3-2) e Lanciano (per 5-3). Una settimana dopo Zemanlandia 2 lascia il segno: Foggia e Foligno pareggiano per 4 a 4, dopo che i satanelli sul 2-4 erano rimasti in dieci uomini, sfiorando anche l'impresa di passare in vantaggio al 90'. Sette giorni più tardi il Foggia batte a Barletta i biancorossi di mister [[Lello Sciannimanico]] per 2 a 1, grazie alle reti del bomber [[Marco Sau]], e del "nano mago" [[Lorenzo Insigne]]. I due vanno ancora in goal la domenica successiva (sesta giornata) in casa della [[Juve Stabia]], dove il Foggia si impone per 2-0. Tuttavia, nonostante la mano che il tecnico boemo riesce a dare, la squadra è troppo giovane ed inesperta, e nelle ultime giornate non riesce a qualificarsi ai play-off.
[[File:Giovanni Stroppa 2017.jpg|thumb|upright=0.7|Giovanni Stroppa, alla guida del Foggia dal 2016 al 2018.|alt=Giovanni Stroppa 2017.jpg.]]
Nell'estate del 2012, in ragione dell'esclusione dal professionismo dell'U.S. Foggia, dichiarata fallita il 15 luglio 2012 dal Tribunale di Foggia, fu fondata l'''Associazione Calcistica Dilettantistica Foggia Calcio'' con l'intento di aderire all'articolo 52 comma 10 delle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], richiamando idealmente la tradizione della vecchia compagine e quindi adottandone i colori sociali (con maglie a strisce [[rosso|rosse]] e [[nero|nere]]). Con il [[direttore sportivo]] [[Giuseppe Di Bari]], ex difensore del Foggia ai tempi della massima serie negli [[anni 1990|anni novanta]],<ref name="padalinodib">{{cita web|url=https://www.foggiacittaaperta.it/news/read/acd-foggia-calcio--pasquale-padalino-nuovo-allenatore--giuseppe-di-bari-ds|titolo=ACD Foggia Calcio: Pasquale Padalino nuovo allenatore, Giuseppe Di Bari DS |editore=http://www.foggiacittaaperta.it/ |data=7 agosto 2012 |accesso=30 giugno 2015}}</ref> la squadra ottenne l'ammissione in [[Lega Pro Seconda Divisione]] (dalla [[Serie D]], in cui era stata piazzata dalla [[FIGC|federazione]]) nel 2013, e la qualificazione alla nuova terza serie, la [[Lega Pro]], nel 2014. Nel frattempo, nell'estate 2013, con il ritorno nel professionismo, il club aveva mutato ragione sociale in ''Foggia Calcio'' S.r.l.
▲Dopo i tentativi del presidente Casillo di far cambiare idea a Zeman,<ref>{{cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=4508|pubblicazione=Usfoggia.it|titolo=Lettera aperta di Pasquale Casillo a Zdenek Zeman|giorno=30|mese=maggio|anno=2011|accesso=11 giugno 2011}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=4509|pubblicazione=Usfoggia.it|titolo=Il Foggia aspetta il boemo|giorno=2|mese=giugno|anno=2011|accesso=11 giugno 2011}}</ref> il boemo ha rifiutato di continuare la sua avventura nel Foggia.<ref>{{cita news|url=http://bari.repubblica.it/sport/2011/06/03/news/zeman-17180623/|pubblicazione=Repubblica.it|titolo=Zeman, fine dei giochi con il Foggia|autore=Fulvio di Giuseppe|giorno=3|mese=giugno|anno=2011|accesso=11 giugno 2011}}</ref>
Nel 2014 arrivò sulla panchina del Foggia [[Roberto De Zerbi]], sotto la cui guida i rossoneri vinsero per la seconda volta la [[Coppa Italia Lega Pro 2015-2016|Coppa Italia di Lega Pro]] battendo nella doppia finale del 2015-2016 il {{Calcio Cittadella|NB}}. Nella stessa stagione, dopo aver concluso il gruppo C della Serie C al secondo posto dietro il {{Calcio Benevento|N}}, ebbero accesso ai play-off, dove eliminarono l'{{Calcio Alessandria|N}} nel turno preliminare (vittoria per 2-0) e il {{Calcio Lecce|N}} in semifinale (vittorie per 2-3 e 2-1), ma l'obiettivo della promozione in Serie B fallì nella doppia finale contro il {{Calcio Pisa|N}}, vittorioso per 4-2 in casa prima del pareggio per 1-1 allo Zaccheria.
▲==L'addio di Zeman e il fallimento==
Nell'agosto del 2016 la panchina dauna fu affidata ad un altro ex calciatore del Foggia, [[Giovanni Stroppa]].<ref>{{cita web |url=https://www.gazzetta.it/Calcio/16-08-2016/lega-pro-foggia-de-zerbi-finita-davvero-fallita-mediazione-ecco-stroppa-160789481367.shtml |titolo=Lega Pro, Foggia: con De Zerbi è finita davvero. Squadra affidata a Stroppa |sito=gazzetta.it |data=16 agosto 2016}}</ref> Il 7 luglio 2015 la società acquisì il marchio storico del club scomparso due anni prima.<ref name="riacquisto_marchio">{{cita web |url=http://www.tuttolegapro.com/altre-news/foggia-riacquisito-il-marchio-storico-108090 |titolo=Foggia, riacquisito il marchio storico|editore=tuttolegapro.com|data=7 luglio 2015 |accesso=9 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150708032434/http://www.tuttolegapro.com/altre-news/foggia-riacquisito-il-marchio-storico-108090|urlmorto=sì}}</ref> Nel [[Lega Pro 2016-2017|2016-2017]] i satanelli guadagnarono il primo posto nel proprio girone, che valse il ritorno in [[Serie B]] dopo 19 anni, assieme alla [[Supercoppa di Lega Pro]], vinta dopo aver sconfitto il {{Calcio Venezia|NB}} e {{Calcio Cremonese|N}} nel triangolare tra le vincitrici dei gironi.
▲La stagione 2011-2012 inizia il 10 giugno con l'assunzione del nuovo tecnico rossonero, [[Valter Bonacina]], prelevato dalla primavera dell'Atalanta. La stagione si rileva fallimentare con la squadra costantemente in lotta per non retrocedere. [[Bonacina Pierantonio|Bonacina]] viene esonerato e viene sostituito da [[Paolo Stringara]], a sua volta esonerato e sostituito dallo stesso Bonacina. La squadra viene anche penalizzata di 4 punti, e chiude una stagione fallimentare all'11º posto, ad appena 2 punti dalla zona play-out. La società, in grave difficoltà da mesi, non si iscrive al successivo campionato di Lega Pro, ripartendo dalla Terza Categoria, mentre nella stessa estate viene fondata l'[[Associazione Calcistica Dilettantistica Foggia Calcio]] che riparte dalla Serie D<ref>{{cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=4524|pubblicazione=Usfoggia.it|titolo=Valter Bonacina è il nuovo allenatore del Foggia|giorno=10|mese=giugno|anno=2011|accesso=11 giugno 2011}}</ref>.
Nella stagione 2017-2018, malgrado un inizio difficile, nella seconda parte di campionato la squadra allenata da Stroppa si risollevò fino a piazzarsi nona, sfiorando i play-off e ottenendo così una tranquilla salvezza. La stagione 2018-2019 si rivelò, invece, tribolata. Il Foggia, inizialmente penalizzato dalla giustizia sportiva di 15 punti, poi ridotti a 6 in appello, fece registrare 4 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte sotto la guida del tecnico [[Gianluca Grassadonia]], esonerato nel dicembre 2018 per fare spazio a [[Pasquale Padalino]], di nuovo alla guida del Foggia dopo quattro anni, ma sollevato dall'incarico nel marzo 2019 dopo aver raccolto 12 punti in 12 giornate. Lo sostituì il rientrante Grassadonia, che tuttavia non evitò la retrocessione in Serie C, giunta all'ultima giornata a causa della sconfitta sul campo del {{Calcio Verona|N}}.
Il 25 luglio 2019, sulla base dell'articolo 52 comma 10 delle NOIF, il Comune di Foggia assegnò, con un bando pubblico, la tradizione sportiva alla neonata ''Calcio Foggia 1920 Società Sportiva Dilettantistica'', che ereditò la tradizione sportiva cittadina. Alla direzione della società si insediò l'imprenditore sardo Roberto Felleca,<ref>{{Cita web|url=https://www.foggiasport24.com/2019/07/ufficiale-felleca-proprietario-del-fc-foggia-1920-risalire-subito-puntiamo-al-girone-f-quanti-messaggi-dai-foggiani/|titolo=Ufficiale: Felleca proprietario del FC Foggia 1920|data=25 luglio 2019}}</ref> mentre la conduzione tecnica fu assegnata ad [[Alessandro Faiolhe Amantino]], che rassegnò le dimissioni dopo la prima giornata di campionato, lasciando il posto a Ninni Corda. La stagione fu sospesa nel marzo 2020 a causa della [[pandemia di COVID-19]], con il Foggia primo in classifica nel girone H della Serie D con 54 punti raccolti in 26 giornate; stante la media punti dei rossoneri, superiore a quella di qualsiasi altra squadra del girone, il club pugliese fu dichiarato vincitore del campionato e ottenne la promozione in Serie C.
La stagione sportiva 2020-2021 vede i calciatori indossare sulle maglie il logo celebrativo del centenario del club. L'annata inizia con una vittoria per 2-0 contro il {{Calcio Potenza|N}}, ma nelle successive quattro giornate il Foggia subisce quattro sconfitte. La striscia negativa dei foggiani termina con la vittoria nel [[derby d'Apulia]] (1-0 con gol realizzato da Alessio Curcio su rigore) contro il {{Calcio Bari|N}}. Noni in classifica, i satanelli centrano brillantemente l'obiettivo della salvezza e si qualificano ai [[Serie C 2020-2021|play-off]], nei quali escono al secondo turno dopo il derby contro il Bari.
Il 26 giugno 2021 viene ufficializzato il ritorno sulla panchina del Foggia di [[Zdeněk Zeman]], alla terza esperienza sulla panchina dauna. Dopo un importante calciomercato, la compagine foggiana esordisce allo [[Stadio Pino Zaccheria|Zaccheria]] per il primo turno della [[Coppa Italia Serie C 2021-2022]] contro la {{Calcio Paganese|N}}, mentre in campionato l'esordio è all'[[Stadio Enrico Rocchi|Enrico Rocchi]] contro la neopromossa {{Calcio Monterosi|N}}, con i dauni fermati sul pari. La stagione è molto altalenante, con l'alternanza di piazzamenti tra il quinto e nono posto. Settimo nella classifica finale, il club accede al primo turno dei play-off di [[Serie C 2021-2022|Serie C]]. Dopo le vittorie nei doppi turni con {{Calcio Turris|N}} e {{Calcio Avellino|N}}, la corsa si ferma sul campo della [[Virtus Entella]].
Il 26 maggio 2022 [[Zdeněk Zeman]] lascia la panchina del Foggia e viene rimpiazzato da [[Roberto Boscaglia]]. A causa di risultati scadenti e in seguito alla sconfitta casalinga per 0-4 contro il {{Calcio Pescara|N}} del 24 settembre 2022, Boscaglia risolve il contratto con il club; la squadra viene provvisoriamente affidata al collaboratore tecnico Antonio Gentile, che esordisce perdendo per 1-0 sul campo del {{Calcio Taranto|N}}. Il 4 ottobre 2022 viene nominato nuovo tecnico del Foggia [[Fabio Gallo]], che firma un contratto fino a fine stagione ed esordisce perdendo per 2-0 in trasferta contro la {{Calcio Gelbison|N}}. Verso la fase finale della stagione Fabio Gallo rassegna le dimissioni e viene sostituito da [[Mario Somma]], che si dimette poco dopo. La stagione viene quindi conclusa sotto la guida tecnica di [[Delio Rossi]], che conduce i pugliesi al quarto posto, con qualificazione ai play-off. Al primo turno, dopo aver perso per 4-1 sul campo dell'{{Calcio Audace Cerignola|N}}, il Foggia ribalta l'esito della qualificazione nella gara di ritorno, sconfiggendo i rivali per 3-0 allo Zaccheria e superando il turno in virtù della migliore posizione di classifica nella [[stagione regolare]]. L'avversaria del secondo turo è il {{Calcio Crotone|N}}, battuto per 1-0 all'andata in Puglia e bloccato sul 2-2 in [[Calabria]] e quindi eliminato. La semifinale, che vede il confronto con il Pescara del ex tecnico Zeman, si risolve in due pareggi, per 2-2 all'andata in Puglia e per 1-1 al ritorno in [[Abruzzo]], così, dopo i [[tempi supplementari]], si decide ai [[tiri di rigore]], dove hanno la meglio i foggiani. La finale contro il {{Calcio Lecco|N}} vede il Foggia sconfitto per 1-2 all'andata in casa.
==Note==
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* {{cita libro|autore=Gianni Antonucci|titolo=1908-1998 Bari con Ideale e Liberty|editore=Corcelli|anno=1998}}
* {{cita libro|autore=Gianfranco Sammartino e Antonio Troisi|titolo=Buon compleanno Foggia, 80 anni di ricordi, passioni, aneddoti, rivelazioni vissute e raccontate dai protagonisti|editore=Edizioni Talienti|anno=1991}}
* {{cita libro|titolo=[[Almanacco illustrato del
* {{cita libro|autore=Luca Giannelli|titolo=Cento anni del campionato di calcio|editore=Edizioni Scramasax|anno=1997}}
* {{cita libro|autore=Giovanni Cataleta|titolo=Che si dice du Fogge?|editore=Utopia Edizioni|anno=2004}}
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* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Tutto il calcio minuto per minuto|editore=European Book|anno=1981}}
* {{cita libro|autore=Valerio Quirino|titolo=U' Fogg èjè nù squadron|anno=2008|editore=Palmisano Edizioni|cid=Sarti}}
* Domenico Carella, ''"Diavolo di un Satanello”'' , Il Castello Edizioni, Foggia, 2010
* Domenico Carella, ''“E il diavolo ci mise la coda. Storia di un amore rinato dall’incontro di cinque generazioni di ex calciatori rossoneri”'', Il Castello Edizioni e Associazione EmmErrEventi Comunicazione, Foggia, 2013.
* Domenico Carella, ''“Gianni Pirazzini. Una vita da capitano”'', Il Castello Edizioni, Foggia, 2014.
* Domenico Carella, ''“Foggia-Inter 3-2. 31 gennaio 1965, l'Impresa degli eroi di Pugliese”'', Il Castello Edizioni, Foggia, 2014.
* Domenico Carella, ''“Il Foggia del '76. Il miracolo di Balestri, la vittoria di Pirazzini e Lodetti”'', Il Castello Edizioni, Foggia, 2016.
* Domenico Carella, ''“Ciccio Patino. L'ala che fece volare il Foggia”'', Il Castello Edizioni, Foggia, 2016.
* Domenico Carella, ''“Foggia 100, la categoria...un dettaglio”'', Edizioni Fogliodivia, Foggia, 2020.
* Domenico Carella, ''“ZEMANLANDIA, quando il Foggia insegnò al mondo a giocare a calcio”'', Sinkronia Edizioni, Foggia 2022
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*{{Cita TV|autore=Paolo Ziliani|trasmissione=La tribù del calcio
▲*{{Cita TV|autore=Paolo Ziliani|trasmissione=La tribù del calcio|wktrasmissione=|titolo=Il Foggia delle meraviglie|canale=Premium Calcio|wkcanale=Premium Calcio|accesso=12 febbraio 2011|giorno=17|mese=settembre|anno=2010|ora=|minuto=17|secondo=06}}
* Documentario ''Zemanlandia'', Giuseppe Sansonna, [[2009]]
* Documentario ''Foggia 100, la categoria... un dettaglio'', Domenico Carella, 2020
== Voci correlate ==
* [[Storia del calcio italiano]]
* [[Evoluzione del calcio italiano]]
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{{Portale|calcio}}
[[Categoria:Storia del Calcio Foggia
[[Categoria:Storia delle squadre di calcio|Foggia]]
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