Melegnano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Leopold (discussione | contributi)
Leopold (discussione | contributi)
Riga 57:
 
===Il Cinquecento: ''seculum mirabilis'' per Melegnano===
[[Image:Marignano.jpg|thumb|right|200px|Episodio della battaglia di Melegnano. Dipinto attribuito al Maestro de la Ratière.]]
Il secolo di maggior splendore e fama per la città di Melegnano fu indubbiamente il Cinquecento perché fu permeato da una serie di eventi che proiettarono la cittadina nelle cronache nazionali. Nel 1512, il castello venne consegnato in feudo a Francesco Brivio col titolo di marchese, la carica di capitano della milizia locale ed il ruolo amministrativo di vicario ducale. Nel [[1515]] a Melegnano si combatté la [[battaglia di Melegnano|celebre battaglia]] tra le truppe di [[Francesco I di Francia]] e l'esercito dei mercenari svizzeri al soldo degli Asburgo d'Austria, per la supremazia sul ducato di Milano. Fu proprio questa battaglia a decidere in parte le sorti della guerra in Italia e in Europa dal momento che, con la vittoria dei francesi, [[Massimiliano Sforza]], duca di Milano, venne costretto a cedere l'intero territorio del ducato a Francesco I ed il milanese tornava così sotto il dominio del regno di Francia. Fu a seguito della battaglia di Melegnano che i 13 cantoni che componevano la [[Repubblica Elvetica]] sottoscrissero un decreto di "Pace perpetua" con la Francia e si impegnarono ad una politica di neutralità che ancora oggi la Svizzera rispetta. L'episodio ebbe una notevole risonanza mediatica in Francia, dove addirittura Francesco I volle che la sua tomba a [[Saint Denis]] riportasse un bassorilievo con l'episodio in questione.
[[Image:Portrait Pope Pius IV.PNG|thumb|left|200px|Papa [[Pio IV]], fratello di [[Giacomo Medici di Marignano]], marchese feudatario di Melegnano, beneficò largamente la città con la concessione di una bolla del perdono nel 1563.]]
 
Il dominio francese sul milanese ad ogni modo ebbe breve vita dal momento che gli Asburgo decisero poco dopo di ridiscendere in Italia per riconquistare il ducato e lo cedettero a [[Francesco II Sforza]] il quale, il 1 marzo 1532, decise di concedere la gestione della rocca e del feudo di Melegnano a [[Gian Giacomo Medici]], valente condottiero al suo servizio, il quale venne inoltre nominato marchese. Il fortilizio, che ancora apparteneva alla famiglia Brivio come da precedenti disposizioni ducali, venne regolarmente ceduto ai nuovi proprietari con l'approvazione dell'imperatore [[Carlo V]]. Il fratello del primo marchese di Melegnano, inoltre, venne eletto papa col nome di [[Pio IV]] e fu lui che concesse alla comunità di Melegnano la Bolla del Perdono (20 gennaio 1563) con cui si concede ancora oggi l'indulgenza plenaria durante un'apposita festa religiosa.
 
Filippo II nel [[1555]] riconfermò a [[Gian Giacomo Medici]] la facoltà di tenere mercato il giorno di giovedì come da antica consuetudine di epoca ducale, come pure fece il governo austriaco con Carlo Antonio Medici nel [[1715]]. Nel [[1576]], Melegnano venne colpita dalla prima ondata di peste del milanese e pertanto l'amministrazione comunale decise la costruzione di un lazzaretto nell'attuale zona della cappella della Madonnina di Sarmazzano.
 
===Dal Seicento all'Ottocento===