Cronica dell'Anonimo Romano: differenze tra le versioni

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|annoorig = [[1357]]<ref name=''"Anonimo romano''">{{cita web|http://www.lasepolturadellaletteratura.it/cronica-di-anonimo/|Cronica di Anonimo|31 gennaio 2017}}</ref>
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La '''''Cronica dell'Anonimo romano''''' è una [[Cronaca (genere letterario)|cronaca]] composta da XXVIII capitoli e realizzata verso la metà del [[XIV secolo]]. L'identità dell'autore rimase a lungo tempo sconosciuta, per questo ci si riferì a lui con la dicitura ''anonimo romano''. Solo nel [[1994]], dopo sei secoli di incertezza, lo studioso [[Giuseppe Billanovich]] identificò l'anonimo romano con [[Bartolomeo di Iacovo da Valmontone]], un chierico al servizio della curia romana.<ref name=''"Cronache medievali''">{{cita web|http://www.academia.edu/20947638/Sulla_Cronica_dellAnonimo_Romano_in_Filologia_e_interpretazione_._Studi_in_onore_di_Mario_Scotti_Roma_Bulzoni_2015| L’ANONIMO ROMANO E LE CRONACHE MEDIEVALI.CONSIDERAZIONI SUPPLEMENTARI|1 febbraio 2017}}</ref>
 
== Storia ==
La stesura della ''Cronica dell'Anonimo romano'' avvenne secondo gli studiosi intorno al [[1357]].<ref name=''"Anonimo romano''"/> Come dichiarato dallo stesso autore nel primo capitolo dell'opera (che funge anche da prologo), alla base della realizzazione di quest'opera c'era la volontà di evitare che la memoria dei fatti avvenuti in quegli anni svanisse col passare del tempo.<ref name="Anonimo">{{Cita|Anonimo romano|I}}</ref>
 
Per molto tempo l'opera non ebbe grande considerazione presso gli studiosi, i quali prestarono attenzione soltanto al capitolo inerente alla narrazione della vita di [[Cola di Rienzo]].<ref name="Vita di Cola">{{cita web|http://www.bibliomanie.it/cronica_bartolomeo_iacovo_valmontone_cola_di_rienzo_conti.htm| Medioevo inquieto. La storia di Cola di Rienzo nella Cronica di Bartolomeo di Iacovo da Valmontone di Mauro Conti|1 febbraio 2017}}</ref> Questo capitolo, il più corposo dell'opera, fu per molto tempo considerato un'opera a sé stante dai filologi, e quindi ad esso venne riservato maggior interesse dal punto di vista filologico e storico.<ref name="Vita di Cola"/> Di conseguenza, gli altri capitoli vennero trascurati impedendone una trasmissione completa fino ai giorni nostri.<ref name="Vita di Cola"/>
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La ''Cronica dell'Anonimo romano'' era originariamente composta da 28 capitoli. Il capitolo XVIII, quello inerente alla storia di Cola di Rienzo, è il più grande dell'opera, e sin dal seicento fu pubblicato a parte con il titolo ''Vita di Cola di Rienzo''.<ref name="Vita di Cola"/> Questo maggior interesse che gli studiosi ebbero nei confronti della parte dell'opera dedicata a Cola di Rienzo impedì che parte della restante opera fosse tramandata ai posteri.<ref name="Vita di Cola"/> Per questa ragione, degli originali 28 capitoli, 9 sono andati perduti.<ref name="Vita di Cola"/>
 
Gli eventi narrati nell'opera coprono un arco di anni che va dal [[1325]] al [[1357]].<ref name=''"Billanovich''">{{cita web|http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/05/05/guerra-all-anonimo.html| GUERRA ALL' ANONIMO |3 febbraio 2017}}</ref> Tutti gli eventi descritti, stando agli studi di [[Billanovich]], furono vissuti in prima persona dall'autore, e questo garantisce l'accuratezza e l'affidabilità di quanto da lui riportato.<ref name=''"Billanovich''"/> Sebbene la maggior parte dell'opera si concentri sulla storia di [[Roma]] in quegli anni,<ref name=''"Cronica dell'Anonimo''">{{cita web|https://www.viella.it/libro/9788883340086|Anonimo romano-Scrivere la storia alle soglie del Rinascimento|3 febbraio 2017}}</ref> vi sono anche capitoli dell'opera che narrano vicende ambientate in altre città, come la cacciata degli [[Scaligeri]] da [[Padova]],<ref name=''"Billanovich''"/> o la grande nevicata di [[Bologna]] del [[1338]].<ref name=''"Billanovich''"/>
 
Il linguaggio dell'opera è il [[dialetto romanesco]] medievale, descritto da alcuni studiosi, per l'uso che ne fa l'autore, come dotato di una purezza raramente vista in altre forme linguistiche regionali.<ref name=''"Cronache medievali''"/> L'opera quindi è importante anche dal punto di vista linguistico, perché fornisce un affresco vivido di com'era il volgare romanesco prima di essere influenzato dal [[dialetto fiorentino]].<ref name=''"Anonimo romano''"/> La scelta del [[volgare]] è spiegata dall'autore con la volontà di permettere a tutti, anche alle persone meno colte, di potersi approcciare al suo lavoro, traendone un'utilità.<ref name="Anonimo"/> In virtù del suo linguaggio schietto e colorito, la ''Cronica dell'Anonimo romano'' è stata definita da Contini "''uno dei capolavori dell’antica letteratura italiana''"<ref name="Adelphi"/> e studiosi come lo stesso Contini e [[Carlo Emilio Gadda]] hanno elogiato l'abilità dell'autore nel rappresentare la psicologia umana e nel descrivere con la massima vivacità gli eventi narrati, considerando l'opera come dotata di un'eleganza espressiva superata nella prosa del trecento solo da [[Giovanni Boccaccio]].<ref name=''"Cronica dell'Anonimo''"/>
 
== Note ==