DECT: differenze tra le versioni
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La particolare tipologia di onde radio cosiddette "pulsate" utilizzata dagli apparecchi DECT è sospettata di avere conseguenze dannose sull'organismo umano, molto più che non i classici cellulari GSM o i cordless di generazione precedente.
La base del telefono cordless emette infatti una quantità di radiazione simile a quella di un'antenna per cellulari (non di un telefono cellulare!) e questo avviene continuativamente, sia che sia in corso una telefonata, sia che il cordless resti appoggiato alla base. Questo causa nei dintorni della base un campo elettromagnetico che può avvicinarsi molto al limite di 6 volt/metro imposto come massimo dalla legge per le antenne GSM ed UMTS
Infatti, dal 03/01/1999 è in vigore il Decreto del Ministero dell'Ambiente 10/09/1998, n. 381 (pubblicato in data 03/11/98 sulla G.U. n. 257). Il Decreto introduce un principio generale di minimizzazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici (c.e.m.) e fissa valori limite di esposizione della popolazione ai c.e.m. connessi al funzionamento e all'esercizio dei sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenze compreso fra 100 kHz e 300 GHz. Il Decreto prevede per le frequenze di interesse limiti di 20 V/m in termini di valore efficace di campo elettrico (1 W/m2 in termini di densità di potenza) da 3 MHz fino a 3 GHz e di 40 V/m (4 W/m2) per frequenze superiori, da 3 GHz fino a 300 GHz.
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