Yakovlev Yak-9: differenze tra le versioni
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== Versioni ==
''L'elenco delle versioni segue l'ordine cronologico di realizzazione e, se non diversamente indicato, i dati sono tratti da'' "Yakovlev's Piston-Engined Fighters"<ref>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|pp. 63-102}}.</ref>.
* '''Yak-9/M-106''': Prototipo, risalente al novembre del 1942. Monoposto da caccia, in configurazione equivalente a quella dello Yak-7DI. Equipaggiato con il motore [[Klimov VK-106|Klimov M-106]] dotato di [[compressore]] a comando meccanico con singola velocità; durante le prove di accettazione mise in mostra prestazioni molto simili (per velocità massima e rateo di salita in quota) a quelle dello Yak-9 dotato del motore M-105. L'abbandono dello sviluppo dell'unità motrice, ne determino l'analoga sorte come per il corrispondente Yak-1/M-106.
* '''Yak-9T'''<ref group=N>«Як-9Т». La sigla indica «Танковый», da «Танк», traslitterato «Tank», cioè «Carro armato» ed era a significare «distruttore di carri armati».</ref>: Caccia monoposto, prodotto in non meno di {{formatnum:2748}} esemplari. Armato con un cannone [[Nudelman-Suranov NS-37]] (calibro {{M|37|m|m|nl=X}}, dotato di serbatoio con 32 proiettili) sparante dal mozzo dell'elica in sostituzione dello ShVAK, manteneva la mitragliatrice UBS ed il motore M-105PF. Per l'impiego del cannone di grosso calibro, la fusoliera risultò più lunga di {{M|15|c|m|nl=X}} e fu rinforzata strutturalmente, mentre la cabina di pilotaggio fu arretrata di {{M|40|c|m|nl=X}}<ref name=GG77/>. Pesante circa {{M|175|k|g|nl=X}} più dello Yak-9, aveva anch'esso due soli serbatoi e, conseguentemente, l'autonomia si riduceva da 660 a {{M|620|k|m|nl=X}}<ref name=GK137>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 137}}.</ref>. Dato il numero dei proiettili disponibili le procedure di puntamento dovevano essere particolarmente accurate e, anche in ragione della forza del [[rinculo]], il pilota non poteva sparare più di tre proiettili per volta<ref name=GG77/>. L'armamento si rivelò devastante contro gli aerei e consentì successi anche contro carri armati e navi di superficie<ref name=GG77/>.
* '''Yak-9D'''<ref group=N>«Як-9Д». Come nel caso del prototipo Yak-7D la sigla indica «Дальний», traslitterato «Dal’nij» cioè «a lungo raggio».</ref>: Caccia monoposto a lungo raggio, prodotto in serie a partire da marzo 1943 per un totale di {{formatnum:3058}} esemplari. Equipaggiato con motore M-105PF, aveva quattro serbatoi alari per un'autonomia di {{M|905|k|m|nl=X}} e riproponeva l'armamento standard dello Yak-9. Alcuni esemplari di questa variante, a partire dal 1944, furono equipaggiati con il cannone NS-37 e furono pertanto denominati '''Yak-9TD'''<ref name=GK72>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 72}}.</ref>.
* '''Yak-9P'''<ref group=N>«Як-9П». Indica «Пушечный», traslitterato «Pušečn’ij» cioè «Cannone».</ref>: Prototipo, realizzato nel mese di marzo del 1943. Si trattava di uno Yak-9 standard nel quale la mitragliatrice Berezin UBS era stata sostituita da un secondo cannone ShVAK, dotato di serbatoio con 175 proiettili. Fu testato nella seconda metà di aprile ma non ne fu ordinata la produzione in serie<ref name=GG78>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 78}}.</ref>.
* '''Yak-9PD''': Prototipo per un caccia d'alta quota. Nella primavera del 1943 furono realizzati cinque esemplari dotati di motore sperimentale M-105PD, equipaggiato con compressore "E-100", e con apertura alare maggiorata di {{M|50|c|m|nl=X}} per ciascuna semiala. I problemi incontrati nello sviluppo del motore (in seguito definitivamente abbandonato) impedirono ulteriori sperimentazioni del progetto<ref name=GG78/>.
* '''Yak-9R'''<ref group=N>«Як-9Р». «Разведчик», traslitterato «Razvedčik» cioè «Esploratore».</ref>: Ricognitore fotografico, monoposto. Variante realizzata partendo tanto da cellule dello Yak-9, quanto da quelle dello Yak-9D. Furono completati complessivamente 35 aerei, dotati di fotocamere disposte perpendicolarmente alla direzione di volo. In alcuni casi ai velivoli "9D" fu rimossa la mitragliatrice nel muso per contenere il peso complessivo.
* '''Yak-9TK''': Prototipo, portato in volo nell'ottobre del 1943. Fu utilizzato per sperimentare la possibilità di montare cannoni di tipo diverso, a seconda della specifica richiesta della V-VS, variando semplicemente gli attacchi ed i serbatoi con le munizioni. Alternativamente potevano essere utilizzati lo ShVAK (cal. {{M|20|m|m|nl=X}}.), il [[Volkov-Yartsev VYa-23]] (cal. {{M|23|m|m|nl=X}}.), l'NS-37 (cal. {{M|37|m|m|nl=X}}.) o il [[Nudelman-Suranov NS-45]] (cal. {{M|45|m|m|nl=X}}.). La soluzione non trovò immediata applicazione nella produzione di serie, ma ebbe sviluppo più avanti nel tempo con armi di tipo più moderno.
* '''Yak-9K'''<ref group=N>«Як-9К». «Крупнокалиберный», traslitterato «Krupnokalibern’īj» cioè «Grosso calibro».</ref>: Caccia monoposto, equipaggiato con un cannone Nudelman-Suranov NS-45, con nastro di 29 proiettili, ed una mitragliatrice Berezin UBS. Ne fu realizzato un lotto di 53<ref name=GG80>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 80}}.</ref> esemplari complessivi, consegnati tra aprile e luglio del 1944. Il cannone NS-45 generava un rinculo superiore del 40% a quello prodotto dall'NS-37 per cui fu dotato di un [[freno di bocca]] che riusciva ad assorbirne la maggior parte, tuttavia la struttura del velivolo era sottoposta a scuotimenti importanti che mettevano a dura prova la struttura dell'aereo, causando anche perdite di liquidi (rafrigeranti e lubrificanti) dalle guarnizioni dei rispettivi impianti. Questi elementi di criticità, uniti all'insufficiente affidabilità del cannone, furono la principale causa della limitata produzione della versione. Esteriormente i velivoli di questa versione erano facilmente riconoscibili per la canna del cannone che sporgeva ben oltre la fine dell'ogiva dell'elica.
* '''Yak-9U'''<ref group=N>«Як-9У». «Улучшенный», traslitterato «Ulučšenn’īj» cioè «Migliorato».</ref>: Caccia monoposto. La decisione di procedere con un nuovo passo nello sviluppo dello Yak-9 risale agli ultimi mesi del 1943: seguendo le indicazioni fornite dallo [[TsAGI]] in tema di aerodinamica, lo Yak-9M fu modificato in modo consistente: in particolare nelle forme esteriori con l'abbandono del grande radiatore dell'olio disposto centralmente sotto il muso (sostituito da due radiatori circolari disposti sotto l'abitacolo verso i quali l'aria era convogliata tramite due prese d'aria ricavate alla radice del bordo d'entrata delle ali) e nel rivestimento della fusoliera che vide l'impiego di pannelli di compensato in luogo del tessuto impiegato fino ad allora. In questa configurazione lo Yak-9 era pressoché irriconoscibile rispetto allo Yak-3, se non per la maggiore apertura alare e per i pannelli di chiusura dei vani del carrello d'atterraggio. L'armamento previsto constava di un cannone Volkov-Yartsev VYa-23, sparante dal mozzo dell'elica, e due mitragliatrici UBS sincronizzate, nel muso. Testato tra la fine del 1943 e i primi giorni del 1944 il nuovo prototipo mise in luce prestazioni di rilievo ma non fu ammesso alla produzione in serie, perchè il cannone VYa-23 fu considerato poco efficace e perché si puntava ad impiegare il più potente motore [[Klimov VK-107|VK-107]] per ottenere prestazioni ancora migliori<ref name=GG82>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 82}}.</ref>.
:Il primo tentativo di installare il VK-107 su uno Yak-9 risaliva al mese di febbraio del 1943 ma un guasto al motore causò un incidente di volo<ref name=GG82/> con successivi ritardi al programma; nuovi tentativi furono fatti equipaggiando un limitato numero di Yak-9 (tra cui otto della versione "9D") con il nuovo motore i cui problemi erano ancora lontani dall'essere risolti. I voli di prova ripresero con un nuovo prototipo denominato '''Yak-9U/VK-107A''', che fu portato in volo negli stessi giorni di dicembre del 1943 nei quali volava il "gemello" motorizzato con l'M-105PF2. In questo caso, però, si optò per l'impiego del cannone ShVAK, considerato più affidabile. Le successive prove di accettazione presso le autorità statali fecero registrare prestazioni di assoluto rilievo (l'aereo raggiunse la velocità di {{M|700| |km/h|nl=X}} a {{M|5500| |m|nl=X}} di quota) ma ancora una volta si confermò che i guai al motore non sarebbero stati gestibili presso le officine dei reparti di prima linea.
:L'aereo fu comunque messo in produzione, dato che le autorità contavano che i problemi di surriscaldamento e di perdita dell'olio lubrificante sarebbero presto stati risolti. Dal mese di aprile del 1944 lo Yak-9U fu prodotto in tutti i tre stabilimenti che già realizzavano i modelli precedenti e malgrado il persistere delle difficoltà, il "9U" era in uso su larga scala già nella tarda estate del 1944 con risultati operativi soddisfacenti. Ne furono prodotti complessivamente circa {{formatnum:2500}} esemplari di cui circa 750 erano in servizio alla fine della guerra<ref group=N>Il numero rappresenta più del 10% di tutti i caccia in servizio con tutte le forze aeree sul fronte orientale.</ref>.
* '''Yak-9M'''<ref group=N>«Як-9М». «Модернизированный», traslitterato «Modernizirovann’ij» cioè «Modernizzato».</ref>: Caccia monoposto a lungo raggio. Sostanzialmente era un aggiornamento della variante "9D" utilizzando la fusoliera del "9T" nella quale la diversa distribuzione dei pesi, dovuta allo spostamento della cabina, si era rivelata vantaggiosa dal punto di vista della manovrabilità e dell'agilita del caccia. La scelta permise anche di standardizzare la produzione, potendo completare un solo tipo di cellula senza più distinzioni tra le due varianti. La produzione, avviata dal maggio del 1944, totalizzò {{formatnum:4239}} esemplari. Alcuni di questi furono completati secondo lo standard definito '''Yak-9M/PVO''': destinati alla [[Vojska protivovozdušnoj oborony SSSR|Vojska PVO]] erano dotati di luce di ricerca notturna ed apparati di [[radionavigazione]] ognitempo. A partire da ottobre 1944 tutti gli aerei completati furono equipaggiati con motore VK-105PF2 da {{converti|1240|hp|kW|abbr=on|lk=off|0}}<ref name=GG81>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 81}}.</ref>.
* '''Yak-9DD'''<ref group=N>«Як-9ДД». «Данльнево Действия», traslitterato «Danl’nevo Dejstviâ» letteralmente «Operazioni Lontane».</ref>: Caccia a lungo raggio, monoposto; ricevette anche la denominazione di fabbrica '''Yak-9Yu'''. Sviluppata esasperando il concetto di lunga autonomia che già aveva portato alla nascita del modello Yak-9, questa versione fu realizzata dall'OKB-115 attraverso un ulteriore irrobustimento della struttura alare (in particolare le centine), all'interno della quale furono realizzati otto serbatoi metallici in grado di contenere complessivamente {{M|845| |l|nl=X}} di carburante. Per limitare, almeno in parte, l'incremento del peso complessivo l'armamento fu ridotto al solo cannone ShVAK (ma non tutte le fonti concordano su questo e alcuni<ref name=GG81/> indicano che l'armamento standard fosse rimasto invariato), mentre particolare attenzione fu dedicata alla strumentazione di radiocomunicazione (furono installate apparecchiature SCR-274N di origine [[Stati Uniti d'America|statunitense]]) e a quella di radionavigazione (l'aereo fu dotato di [[radiogoniometro]] RPK-10). Malgrado l'incremento del peso, ed il conseguente deterioramento delle caratteristiche di manovrabilità, il velivolo rimase in grado di operare da superfici impreparate e grazie alla sua autonomia, dichiarata in {{M|1325|k|m|nl=X}}, fu utilizzato sia per operazioni di scorta ai reparti da bombardamento che di contrasto degli aerei nemici oltre la linea del fronte. La variante fu messa in produzione a partire dal maggio del 1944 e complessivamente ne furono costruiti 399 esemplari.
* '''Yak-9B'''<ref group=N>«Як-9Б». «Бомбардировщик», traslitterato «Bombardirovščik» cioè «Bombardiere».</ref>: [[Cacciabombardiere]] monoposto, derivato dalla variante "9D"; fu designato '''Yak-9L''' all'interno dell'OKB-115. Era caratterizzato dalla presenza, alle spalle dell'abitacolo, di un vano per quattro bombe FAB-100<ref group=N>«Фугасные Авиабомбы», traslitterato in «Fugasnye Aviabomby»: «bomba aeronautica ad alto potenziale»</ref> oppure quattro "[[Bomba a grappolo|bombe a grappolo]]" contenenti ciascuna trentadue submunizioni [[PTAB]] del peso di {{M|2,5|k|g|nl=X}} ciascuna (in entrambi i casi gli ordigni erano disposti con la testa in alto ed inclinazione di 15° verso prua). Utilizzabile anche come caccia puro, una volta stivate a bordo le bombe l'aereo raggiungeva il peso di circa {{M|3600|k|g|nl=X}} e il suo utilizzo in queste condizioni era riservato a piloti esperti. La produzione fu limitata a 109 esemplari consegnati a partire dall'autunno del 1944; inizialmente soggetto a incidenti di volo (causati in larga parte dalla scarsa qualità della manodopera), scontò anche difetti di funzionamento del munizionamento PTAB che, in alcune condizioni, tendeva ad esplodere al momento del rilascio procurando seri danni al velivolo stesso. Considerata anche la scarsa parazione dei piloti da caccia ad affrontare missioni di bombardamento, ogni ulteriore sviluppo fu abbandonato malgrado i risultati operativi ottenuti fossero incoraggianti.
* '''Yak-9UT''': Caccia monoposto. Versione derivata dalla "9U", partendo da un prototipo modificato con l'installazione di un cannone di grosso calibro sul cui modello tuttavia le fonti non sono concordi: si trovano infatti indicazioni circa l'impiego dei già citati NS-37 e NS-45<ref name=GK93>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 93}}.</ref> oppure di un'arma identificata come "Nyukhtikov N-37"<ref name=GG80>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 80}}.</ref><ref group=N>Con la sigla N-37 fu realizzato uno sviluppo dell'NS-37, denominato [[Nudelman N-37]] che fu impiegato nel dopoguerra, ma la fonte stessa da cui è presa la notizia non chiarisce oltre la natura dell'arma.</ref>. In ogni caso al termine delle prove svolte nel mese di marzo del 1945, l'aereo fu messo in produzione dotato di un cannone NS-23 sparante dal mozzo dell'elica e di due Berezin B-20 nella parte superiore del muso; ne furono prodotti in tutto 282 esemplari.
* '''Yak-9S''': Prototipo, risalente alla primavera del 1945. Fu uno degli ultimi tentativi di migliorare il modello di base dotato di motore M-105. Utilizzava una nuova e più efficiente elica, ma la modifica di maggiore impatto riguardava l'armamento che si basava su un cannone Nudelman-Suranov NS-23, sparante attraverso il mozzo dell'elica, e due nuovi cannoni Berezin B-20 (calibro {{M|20|m|m|nl=X}}) disposti nella parte superiore del muso e sincronizzati con il movimento dell'elica. Furono realizzati due esemplari che furono sottoposti a prove valutative nell'estate del 1945 ma, poiché le caratteristiche del velivolo si dimostrarono inferiori a quelle dello [[Yakovlev Yak-3|Yak-3]] e del [[Lavochkin La-7]], si decise di non dare l'avvio alla produzione in serie.
* '''Yak-9V'''<ref group=N>In russo «Як-9В», iniziale della parola «Вывозной», «V’īvoznoj», che tradotta letteralmente significa «esportazione» ma che all'epoca era utilizzata per identificare una variante destinata a consentire ai piloti di familiarizzare con il modello d'aereo.</ref>: Aereo da addestramento, biposto. Variante derivata dallo Yak-9M, prodotta dopo la fine della seconda guerra mondiale; aveva armamento basato sul solo cannone ShVAK mentre dedicava particolare attenzione alla strumentazione di bordo destinata sia all'istruttore che al pilota tanto in materia di navigazione quanto di comunicazioni. Dalle catente di montaggio del GAZ n°153 uscirono 456 esemplari nuovi mentre altri 337 furono realizzati mediante conversione di Yak-9M.
* '''Yak-9UV''': Prototipo per una nuova versione da addestramento, portato in volo nel giugno del 1945. Sostanzialmente abbinava la struttura biposto del "9V" con quella del "9U" mentre l'armamento previsto era limitato ad un solo cannone Berezin B-20 installato tra le bancate del motore. Le prove per l'accettazione del velivolo furono svolte a partire dal mese di luglio ma era ormai chiaro che si stava andando verso l'era del jet e le necessità operative richiedevano un aereo completamente nuovo e non si diede corso alla produzione in serie.
* '''Yak-9 ''Corriere'''''<ref group=N>In russo «Курьерский», «Kur’erskij»</ref>: Prototipo, realizzato sulla base dello Yak-9V con l'ala dello Yak-9DD. Destinato a ruoli di collegamento, in particolare per il trasporto di un passeggero a lunga distanza ed in zone pericolosamente vicine alle aree dei combattimenti. L'abitacolo era dotato di sedili confortevoli ed ognuno dei due occupanti aveva a disposizione anche un orinatoio. L'aereo non fu sottoposto nemmeno a prove valutative e non vi sono notizie circa il suo effettivo utilizzo.
* '''Yak-9P/VK-107A''': Caccia monoposto. La denominazione "9P", già utilizzata per un prototipo nel marzo del 1943, fu ripresa nel dopoguerra per identificare una nuova versione dello Yak-9, che sarà anche l'ultima realizzata. Si trattò di un velivolo con struttura interamente metallica richiesta dalle autrità nel giugno del 1946. I primi due prototipi furono portati in volo all'inizio dell'estate; il loro armamento era basato su un cannone centrale (il tipo poteva essere variato con facilità) e due nella parte superiore del muso. Furono realizzati alcuni esemplari in via sperimentale (venti con solo la struttura dell'ala metallica, dieci con l'impiego del duralluminio anche nella parte posteriore della fusoliera). La produzione di serie si orientò sul modello interamente realizzato in metallo e raggiunse i 772 esemplari complessivi, ultimata alla fine di marzo del 1948. Esportati in diversi paesi questi aerei furono gli ultimi Yak-9 a rimanere operativi e furono identificati dal [[nome in codice NATO]] "Frank"<ref>{{Cita|Parsch e Martynov|in "Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles"|NATO}}.</ref> (secondo una fonte "Fang"<ref name=GG84>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 84}}.</ref><ref group=N>Il codice "Fang" risulta essere assegnato al [[Lavochkin La-11]]</ref>). Alcuni esemplari furono acquistati dall'aviazione nordcoreana ed impiegati durante la guerra di Corea<ref name= "Gunston p. 256."/>.
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