Hatzegopteryx thambema: differenze tra le versioni

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=== Biomeccanica del collo ===
[[File:Azhdarchid pterosaur neck lengths.png|thumb|right|Vertebra cervicale di ''Hatzegopteryx'' (secondo dall'alto), a confronto con quello di altri [[azhdarchidi]]]]
Come conseguenza della robustezza delle [[vertebre cervicali]], il collo di ''Hatzegopteryx'' era molto più forte di quello dell<nowiki>' </nowiki>''[[Arambourgiania]]''. Ciò può essere quantificato utilizzando forza relativa, che è la forza di insufficienza del midollo di una vertebra diviso per il peso corporeo dello pterosauro a cui appartiene, che arriva a 180-250 kg (400-550 lb) sia per ''Arambourgiania'' sia per ''Hatzegopteryx''. Mentre le vertebre cervicali di ''Arambourgiania'' avrebbero retto solo circa la metà del suo peso corporeo, le vertebre cervicali posteriori di ''Hatzegopteryx'' potevano resistere a circa cinque-dieci volte il peso corporeo dell'animale, a seconda del carico dell'osso. Ipoteticamente, anche le vertebre cervicali anteriori di ''Hatzegopteryx'' sarebbe state in grado di sopportare da quattro a sette volte il suo peso corporeo.<ref name="witton2017"/>
 
È interessante notare che, anche se il [[Vertebra|centrum]] di ''Hatzegopteryx'' è molto più robusto di quello di ''Arambourgiania'', i loro rapporti di raggio osso e di spessore osseo (R/t)<ref name=witton2010b/> sono più o meno gli stessi (9,45 per ''Hatzegopteryx'' e 9,9 per ''Arambourgiania''). Questo può rappresentare un compromesso tra l'aumento della resistenza alle flessioni e alle [[Instabilità delle strutture|forze di deformazione]]; elevati i rapporti di R/T portano ad una migliore resistenza alla flessione, ma ad una più debole instabilità della forza. Per compensare ciò, ''Hatzegopteryx'' mostra un certo numero di adattamenti per migliorare la forza di deformazione, cioè distintive strutture interne delle ossa e delle grandi articolazioni articolari delle vertebre, l'ultimo delle quali aiuta a distribuire lo stress.<ref name="witton2017"/>
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=== Predazione ===
[[File:Hatzegopteryx.png|thumb|Ricostruzione di un gruppo di ''Hatzegopteryx sp.'' mentre cacciano un ''[[Zalmoxes]]''<ref>Darren Naish, Mark P. Witton, ''Neck biomechanics indicate that giant Transylvanian azhdarchid pterosaurs were short-necked arch predators'', PeerJ 5:e2908, January 18, 2017 , https://doi.org/10.7717/peerj.2908</ref>]]
Come tutti gli [[pterosauri]] [[azhdarchidi]], l’''Hatzegopteryx'' era probabilmente un predatore generalista che si nutriva a terra.<ref name="wittonnaish2015">{{Cita pubblicazione|nome1= M.P. |cognome1= Witton |nome2= D. |cognome2= Naish |titolo= Azhdarchid pterosaurs: water-trawling pelican mimics or "terrestrial stalkers"? |rivista= Acta Palaeontologica Polonica |data= 2015 |volume= 60 |numero= 3 | doi = 10.4202/app.00005.2013 |url= http://www.app.pan.pl/article/item/app000052013.html}}</ref> Grazie alle sue enormi dimensioni, al suo habitat dominato da [[dinosauri]] [[Nanismo insulare|nani insulari]] e all'assenza di grandi teropodi carnivori, è alquanto probabile che l’''Hatzegopteryx'' fosse il superpredatore all'apice della catena alimentare dell'[[isola di Haţeg]]. Difatti l'anatomia robusta di ''Hatzegopteryx'' suggerisce che si sarebbe potuto benissimo nutrire di prede molto più grandi rispetto agli altri azhdarchidi, compresi animali troppo grandi per essere ingoiati interi, in modo molto simile ad alcune cicogne moderne (in particolare il [[Marabù africano|marabù]] e lo [[Jabiru mycteria|jabiru]]), che sono noti per attaccare e uccidere prede di grandi dimensioni, come fenicotteri e i loro cuccioli, con il becco.<ref name="wittonnaish2015"/> Al contrario, gli altri azhdarchidi giganti dal becco e dal collo più sottile come l<nowiki>' </nowiki>''[[Arambourgiania]]'' e il ''[[Quetzalcoatlus]]'', probabilmente si nutrivano di prede più piccole (fino alle dimensioni di un essere umano), tra cui cuccioli e neonati di dinosauri.<ref name="witton2017"/> Anche un altro pterosauro, il ''[[Thalassodromeus]]'', potrebbe aver avuto uno stile predatorio [[rapace]].<ref>{{Cita libro|cognome1= Witton |nome1= M.P. |data= 2013 |titolo= Pterosaurs: Natural History, Evolution, Anatomy |editore= Princeton University Press |città= Princeton |url= http://press.princeton.edu/titles/9967.html | isbn = 978-0-691-15061-1 |p= 243}}</ref>
 
=== Habitat ===
Senza [[teropodi]] predatori sull'isola, l’''Hatzegopteryx'' poteva contare su una vasta gamma di prede. Difatti la maggior parte dei dinosauri dell'isola sono affetti da nanismo insulare, il che li rendeva facili da cacciare. L'isola era abitata anche da altri [[pterosauri]] [[azhdarchidi]] più piccoli come l<nowiki>' </nowiki>''[[Eurazhdarcho]]'', con un'apertura alare di 3 metri (9,8 piedi),<ref name="vremir2013"/> un altro azhdarchide dal collo corto ancora anonimo, con un'apertura alare di 3,5-4 metri (11-13 piedi), un azhdarchide po' più grande anch'esso anonimo, con un'apertura alare di 5 metri (16 piedi) e apparentemente anche piccoli [[Pteranodontidae|pteranodontidi]].<ref name="teapot">{{Cita pubblicazione|nome1= M. |cognome1= Vremir |nome2= M. |cognome2= Witton |nome3= D. |cognome3= Naish |nome4= G. |cognome4= Dyke |nome5= S.L. |cognome5= Brusatte |nome6= M. |cognome6= Norell |nome7= R. |cognome7= Totoianu |titolo= A medium-sized robust-necked azhdarchid pterosaur (Pterodactyloidea: Azhdarchidae) from the Maastrichtian of Pui (Haţeg Basin, Transylvania, Romania) |rivista= American Museum Novitates |volume= 3827 |numero= 3827 |pp= 1–16 |data= 2015 | doi = 10.1206/3827.1 |url= http://www.bioone.org/doi/abs/10.1206/3827.1 | issn = 0003-0082}}</ref> Tra la fauna terricola dell'isola vi erano il piccolo [[avialae]]<ref name=cauetal2015>{{Cita pubblicazione| doi = 10.7717/peerj.1032 | pmid = 26157616 | pmc = 4476167 |titolo= The phylogenetic affinities of the bizarre Late Cretaceous Romanian theropod ''Balaur bondoc'' (Dinosauria, Maniraptora): dromaeosaurid or flightless bird? |rivista= PeerJ |volume= 3 |pp= e1032 |anno= 2015 |cognome1= Cau |nome1= A. |cognome2= Brougham |nome2= T. |cognome3= Naish |nome3= D.}}</ref> o [[Dromaeosauridae|dromaeosauride]]<ref name="Csiki2010"/> ''[[Balaur]]'', dotato di due artigli a falce su ogni piede.<ref name="Csiki2010">{{Cita pubblicazione|url= http://www.pnas.org/content/107/35/15357 |cognome1= Csiki |nome1= Z. |cognome2= Vremir |nome2= M. |cognome3= Brusatte |nome3= S.L. |cognome4= Norell |nome4= M.A. |titolo= An aberrant island-dwelling theropod dinosaur from the Late Cretaceous of Romania | doi = 10.1073/pnas.1006970107 |rivista= Proceedings of the Natural Academy of Sciences | pmc = 2932599 |volume= 107 | pmid = 20805514 |numero= 35 |data= 2010 |pp= 15357–15361 | bibcode = 2010PNAS..10715357C}}</ref> L'ecosistema conteneva anche una serie di dinosauri nani insulari, come il [[Titanosauria|titanosauro]] ''[[Magyarosaurus]]'', il [[Hadrosauridae|hadrosauride]] ''[[Telmatosaurus]]'' e l'[[Iguanodontia|iguanodonte]] ''[[Zalmoxes]]'', e il [[Nodosauridae|nodosauro]] ''[[Struthiosaurus]]''.<ref name="dwarf">{{Cita pubblicazione|nome1= M.J. |cognome1= Benton |nome2= Z. |cognome2= Csiki |nome3= D. |cognome3= Grigorescu |nome4= R. |cognome4= Redelstorff |nome5= P.M. |cognome5= Sander |nome6= K. |cognome6= Stein |nome7= D.B. |cognome7= Weishampel |titolo= Dinosaurs and the island rule: The dwarfed dinosaurs from Haţeg Island |rivista= Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology |volume= 293 |numero= 3 |pp= 438–454 |data= 2010 | doi = 10.1016/j.palaeo.2010.01.026 |url= http://www.academia.edu/625263/Dinosaurs_and_the_island_rule_The_dwarfed_dinosaurs_from_Hateg_Island}}</ref> Sull'isola risiedevano anche tre generi di [[Alvarezsauridae|alvarezsauridi]]: ''[[Bradycneme]]'', ''[[Elopteryx]]'' e ''[[Heptasteornis]]''.<ref name="dwarf"/> Sono stati rinvenuti anche resti di coccodrilli, appartenenti ai generi ''[[Allodaposuchus]]'', ''[[Doratodon]]'' e ''[[Acynodon]]''.<ref name="crocs">{{Cita pubblicazione|nome1= J.E. |cognome1= Martin |nome2= Z. |cognome2= Csiki |nome3= D. |cognome3= Grigorescu |nome4= E. |cognome4= Buffetaut |titolo= Late Cretaceous crocodilian diversity in Haţeg Basin, Romania |rivista= Hantkeniana |volume= 5 |numero= 5 |pp= 31–37 |data= 2006 |url= https://www.researchgate.net/publication/235302562_Late_Cretaceous_crocodilian_diversity_in_Hateg_Basin_Romania}}</ref> Non mancavano anche piccoli [[mammiferi]] come i [[multituberculata]] ''[[Kogaionon ungureanui|Kogaionon]]'', ''[[Barbatodon]]'' e ''[[Hainina]]''.<ref name="mam">{{Cita pubblicazione|nome1= Z. |cognome1= Csiki |nome2= D. |cognome2= Grigorescu |titolo= Teeth of multituberculate mammals from the Late Cretaceous of Romania |rivista= Acta Palaeontologica Polonica |volume= 45 |numero= 1 |data= 2000 |pp= 85–90 |url= https://www.app.pan.pl/article/item/app45-085.html}}</ref><ref name="kogai">{{Cita pubblicazione|cognome1= Codrea |nome1= V.A. |cognome2= Solomon |nome2= A.A. |cognome3= Venzcel |nome3= M. |cognome4= Smith |nome4= T. |titolo= Première identification d'une espèce de mammifère du Crétacé supérieur du bassin de Rusca Montană (Transylvanie, Roumanie) |data= 2017 |titolotradotto= First mammal species identified from the Upper Cretaceous of the Rusca Montană Basin (Transylvania, Romania) |rivista= Comptes Rendus Palevol |volume= 16 |numero= 1 |pp= 27–38 | doi = 10.1016/j.crpv.2016.04.002 |url= http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S163106831630029X}}</ref> Tra i rettili che abitavano l'isola vi erano anche la [[lucertola]] [[Teiidae|teiide]] ''[[Bicuspidon]]'' e il [[Paramacellodidae|paramacellodide]] ''[[Becklesius]]''; un anonimo [[serpente]] [[Madtsoiidae|madtsoiide]] e i [[lissamphibia]] ''[[Albanerpeton]]'', ''[[Eodiscoglossus]]'' e ''[[Paradiscoglossus]]''.<ref name="lissquam">{{Cita pubblicazione|nome1= A. |cognome1= Folie |nome2= V. |cognome2= Codrea |titolo= New lissamphibians and squamates from the Maastrichtian of Haţeg Basin, Romania |rivista= Acta Palaeontologica Polonica |volume= 50 |numero= 1 |data= 2005 |pp= 57–71 |url= https://www.app.pan.pl/article/item/app50-057.html}}</ref>
 
Durante il [[Maastrichtiano]], l'[[Europa]] era un arcipelago. Tutti i membri dell'ecosistema dell'[[Isola di Haţeg]] vissero su una massa conosciuta come Tisia–Dacia Block, di cui il bacino di Haţeg era solo una piccola parte. Questa massa è di circa 80.000 chilometri quadrati (31.000 mi m²), ed è stata separata dagli altri continenti da un oceano profondo, che si estendeva di 200-300 km (120-190 mi) in tutte le direzioni.<ref name="dwarf"/> Essendo situata a 27° N,<ref name="lat">{{Cita pubblicazione|nome1= C.G. |cognome1= Panaiotu |nome2= C.E. |cognome2= Panaiotu |titolo= Palaeomagnetism of the Upper Cretaceous Sânpetru Formation (Haţeg Basin, South Carpathians) |rivista= Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology |data= 2010 |volume= 293 |numero= 4 |pp= 343–352 | doi = 10.1016/j.palaeo.2009.11.017 |url= http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0031018209005124}}</ref> l'isola era equatoriale; tuttavia, il clima era più subtropicale che tropicale, con stagioni secche e umide distinte, e una temperatura media di circa 25 °C (77 °F).<ref name="paleosol">{{Cita pubblicazione|cognome1= Therrien |nome1= F. |titolo= Palaeoenvironments of the latest Cretaceous (Maastrichtian) dinosaurs of Romania: insights from fluvial deposits and paleosols of the Transylvanian and Hateg basins |rivista= Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology |volume= 218 |data= 2005 |pp= 15–56 |numero= 1 | doi = 10.1016/j.palaeo.2004.12.005 |url= http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0031018204006261}}</ref> L'ambiente, probabilmente, consisteva in varie [[pianure alluvionali]], [[Palude|zone umide]] e [[Fiume|corsi d'acqua]],<ref name="envir">{{Cita pubblicazione|cognome1= Therrien |nome1= F. |cognome2= Zelenitsky |nome2= D.K. |cognome3= Weishampel |nome3= D.B. |titolo= Palaeoenvironmental reconstruction of the Late Cretaceous Sânpetru Formation (Haţeg Basin, Romania) using paleosols and implications for the "disappearance" of dinosaurs |rivista= Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology |volume= 272 |numero= 1 |pp= 37–52 | doi = 10.1016/j.palaeo.2008.10.023 |url= http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0031018208005944 |data= 2009}}</ref>, circondati da folti boschi dominati da [[felci]] e [[angiosperme]].<ref name="dwarf"/> Il [[paleosuolo]] indica un clima relativamente secco, con una precipitazione annuale di meno di 1000 mm (39 pollici) di pioggia.<ref name="paleosol"/>