Unidal: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
SME, che dal [[1968]] deteneva la quota di controllo della Motta (ovvero il 35%, il resto del capitale apparteneva agli eredi di Angelo Motta e al flottante azionario in Borsa) e dal [[1970]] il 50% del capitale dell'Alemagna (il rimanente 50% era ancora detenuto dalla famiglia Alemagna), decise, nonostante la grave situazione finanziaria delle due società (24 miliardi di lire di perdite per Motta e 11 miliardi di lire di perdite per Alemagna nel [[1975]]),<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1976/05/04/page_007.pdf|titolo=Motta-Alemagna, una fusione che costerebbe 4.000 posti di lavoro|data=04-05-1976}}</ref> di accorpare le attività delle due aziende in un'unica entità, per razionalizzare la gestione dei marchi del settore dolciario a lei appartenenti. Unidal era inizialmente controllata da SME per il 58% delle quote, dalla famiglia Alemagna per il 18%, dagli eredi della famiglia Motta al 6%, da [[Bastogi]] (azionista di minoranza al 15,3% di SME fino al [[1978]]), e per il resto del capitale quotata in borsa.<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1976/09/24/page_007.pdf|titolo=Come la SME risanerebbe l'Unidal - Ieri l'assemblea degli azionisti Motta-Alemagna|data=24-09-1976}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://fondazionerrideluca.com/web/download/1977/12_1977/LOTTA-CONTINUA_1977_12_07_277_0007.pdf|titolo=Come si smantella una fabbrica|data=07-12-1977}}</ref> In Unidal vennero conferiti tutti i vari segmenti dove erano operanti i due marchi (ossia dolciario da tradizione, dolciario monodose, cioccolate, prodotti da forno salati, gelati, ristorazione urbana e ristorazione autostradale). I risultati finanziari della società furono disastrosi (perdite per 23 miliardi di lire nel bilancio 1976),<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1977/07/31/page_007.pdf|titolo=La via dell'Unidal al fallimento|data=31-07-1977}}</ref> e già nel [[1977]], dopo soltanto un anno dalla sua costituzione, Unidal fu messa in liquidazione.<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1977/12/21/page_006.pdf|titolo=Ultimi 10 giorni per l'Unidal - E' già nata una nuova società?|data=21-12-1977}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1977/07/29/page_006.pdf|titolo=L' IRI conferma di voler liquidare l'Unidal|data=29-07-1977}}</ref> Alberto Alemagna cedette la sua partecipazione e si dimise dall'incarico di amministratore della società, SME rilevò le quote degli azionisti di minoranza e avviò il delisting dalla borsa.<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1977/07/30/page_014.pdf|titolo=Unidal|data=30-07-1977}}</ref> Le attività autostradali di Unidal furono fuse, insieme a quelle di EPEA (ristorazione autostradale [[Pavesi (azienda)|Pavesi]]) nella [[Autogrill]]; quelle nel ramo del freddo (Gelati Motta e Gelati Alemagna) furono incorporate in [[Italgel]] (ex Tanara); le divisioni estere (Motta France in Francia e Motta GmbH in Germania) furono cedute ad [[Unilever]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ouest-france.fr/normandie/argentan-61200/argentan-en-1977-unilever-rachete-l-entreprise-motta-5166864|titolo=En 1977 Unilever a rachetè l'enterprise Motta}}</ref> Fu quindi decisa la creazione di una nuova società che rilevasse i rimanenti business facenti capo ai marchi Motta e Alemagna (ormai tutti concentrati nel settore dolciario e dei prodotti da forno, oltre che nella ristorazione commerciale, quest'ultimo ramo gestito tramite la controllata ESCO) per garantire la continuità operativa del gruppo. Dalle ceneri di Unidal nacque così [[Sidalm]], società al 100% di proprietà SME, ma che IRI girò e diede in gestione a [[Sofin]] fino al [[1983]] per il timore che l'instabilità finanziaria ereditata dalla nuova entità potesse riversarsi sull'intera SME. La stessa Sidalm verrà poi incorporata da SME in [[Alivar]] nel [[1986]].<ref>{{Cita web|url=https://it.paperblog.com/la-gestione-interna-della-sme-il-caso-motta-alemagna-933010/|titolo=La gestione interna della SME, il caso Motta-Alemagna}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/07/29/il-gruppo-sme-cambia-pelle-ristruttura-le.html|titolo=Il Gruppo SME cambia pelle e ristruttura le sue società|data=29 luglio 1986}}</ref>
 
SME, che dal [[1968]] deteneva la quota di controllo della Motta (ovvero il 35%, il resto del capitale apparteneva agli eredi di Angelo Motta e al flottante azionario in Borsa) e dal [[1970]] il 50% del capitale dell'Alemagna (il rimanente 50% era ancora detenuto dalla famiglia Alemagna), decise, nonostante la grave situazione finanziaria delle due società (24 miliardi di lire di perdite per Motta e 11 miliardi di lire di perdite per Alemagna nel [[1975]]),<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1976/05/04/page_007.pdf|titolo=Motta-Alemagna, una fusione che costerebbe 4.000 posti di lavoro|data=04-05-1976}}</ref> di accorpare le attività delle due aziende in un'unica entità, per razionalizzare la gestione dei marchi del settore dolciario a lei appartenenti. Unidal era inizialmente controllata da SME per il 58% delle quote, dalla famiglia Alemagna per il 18%, dagli eredi della famiglia Motta al 6%, da [[Bastogi]] (azionista di minoranza al 15,3% di SME fino al [[1978]]), e per il resto del capitale quotata in borsa.<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1976/09/24/page_007.pdf|titolo=Come la SME risanerebbe l'Unidal - Ieri l'assemblea degli azionisti Motta-Alemagna|data=24-09-1976}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://fondazionerrideluca.com/web/download/1977/12_1977/LOTTA-CONTINUA_1977_12_07_277_0007.pdf|titolo=Come si smantella una fabbrica|data=07-12-1977}}</ref> In Unidal vennero conferiti tutti i vari segmenti dove erano operanti i due marchi (ossia dolciario da tradizione, dolciario monodose, cioccolate, prodotti da forno salati, gelati, ristorazione urbana e ristorazione autostradale). I risultati finanziari della società furono disastrosi (perdite per 23 miliardi di lire nel bilancio 1976),<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1977/07/31/page_007.pdf|titolo=La via dell'Unidal al fallimento|data=31-07-1977}}</ref> e già nel [[1977]], dopo soltanto un anno dalla sua costituzione, Unidal fu messa in liquidazione.<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1977/12/21/page_006.pdf|titolo=Ultimi 10 giorni per l'Unidal - E' già nata una nuova società?|data=21-12-1977}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1977/07/29/page_006.pdf|titolo=L' IRI conferma di voler liquidare l'Unidal|data=29-07-1977}}</ref> Alberto Alemagna cedette la sua partecipazione e si dimise dall'incarico di amministratore della società, SME rilevò le quote degli azionisti di minoranza e avviò il delisting dalla borsa.<ref>{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1977/07/30/page_014.pdf|titolo=Unidal|data=30-07-1977}}</ref> Le attività autostradali di Unidal furono fuse, insieme a quelle di EPEA (ristorazione autostradale [[Pavesi (azienda)|Pavesi]]) nella [[Autogrill]]; quelle nel ramo del freddo (Gelati Motta e Gelati Alemagna) furono incorporate in [[Italgel]] (ex Tanara); le divisioni estere (Motta France in Francia e Motta GmbH in Germania) furono cedute ad [[Unilever]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ouest-france.fr/normandie/argentan-61200/argentan-en-1977-unilever-rachete-l-entreprise-motta-5166864|titolo=En 1977 Unilever a rachetè l'enterprise Motta}}</ref> Fu quindi decisa la creazione di una nuova società che rilevasse i rimanenti business facenti capo ai marchi Motta e Alemagna (ormai tutti concentrati nel settore dolciario e dei prodotti da forno, oltre che nella ristorazione commerciale, quest'ultimo ramo gestito tramite la controllata ESCO) per garantire la continuità operativa del gruppo. Dalle ceneri di Unidal nacque così [[Sidalm]], società al 100% di proprietà SME, ma che IRI girò e diede in gestione a [[Sofin]] fino al [[1983]] per il timore che l'instabilità finanziaria ereditata dalla nuova entità potesse riversarsi sull'intera SME. La stessa Sidalm verrà poi incorporata da SME in [[Alivar]] nel [[1986]].<ref>{{Cita web|url=https://it.paperblog.com/la-gestione-interna-della-sme-il-caso-motta-alemagna-933010/|titolo=La gestione interna della SME, il caso Motta-Alemagna}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/07/29/il-gruppo-sme-cambia-pelle-ristruttura-le.html|titolo=Il Gruppo SME cambia pelle e ristruttura le sue società|data=29 luglio 1986}}</ref>
 
 
== Note ==