Cerello: differenze tra le versioni

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Le origini di Cerello sono molto antiche, ed assieme ad altre due frazioni del Comune di Corbetta ([[Castellazzo de' Stampi]] e [[Soriano (Corbetta)|Soriano]]), costituisce uno degli aggregati più significativi dell'archeologia rurale della zona.
 
Sede di abitazioni già all'epoca dei romani, a quel periodo si possono ricondurre le locali coltivazioni di vino bianco (var. Chiaretto), decantato come eccezionale, e prodotto sino al XIX secolo con successo anche nell'esportazione. Di tale vino si trovò notizia in alcuni ritrovamenti attuati sul territorio da [[Carlo Dossi|Carlo Alberto Pisani-Dossi]].<ref>Informazioni su questi ritrovamenti si possono trovare in [[Carlo Dossi|Dossi Carlo]], ''Note Azzurre''; Balzarotti Andrea, ''Castellazzo de' Stampi - Volti di un borgo tra storia e natura'', Amministrazione Comunale di Corbetta, Tipolitografia Crespi, Corbetta, 2008; Prada Luciano, ''Città di Corbetta 1989'', Amministrazione Comunale di Corbetta, Tipolitografia Crespi, Vittuone, 1989</ref>
 
Il territorio di Cerello era nell'[[XIX secolo|Ottocento]] un latifondo di proprietà della famiglia Casnati, la quale, oltre al possesso di un'ampia corte rurale nella piazza del centro abitato, fece erigere in loco la chiesa di [[Vincenzo di Saragozza|San Vincenzo]], dapprima come cappella privata e successivamente come luogo aperto anche ai contadini che lavoravano in quelle terre.