Utente:Javinalb/Sandbox3: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m smistamento lavoro sporco e fix vari |
|||
Riga 1:
{{
|Tipo=Guerra
|Nome del conflitto= Prima guerra del Monferrato
Riga 11:
}}
== Antefatto ==
Il ducato del Monferrato si trovava in una posizione importante per connettere il ducato di Milano (allora controllato da Madrid) con il porto di Genova, alleata spagnola <ref name="treccani.it">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/guerre-del-monferrato_%28Dizionario-di-Storia%29/| titolo=Guerre del Monferrato}}</ref>. Dallo scoppio della [[guerra delle Fiandre]] era inoltre la via di passaggio per gli eserciti attraverso i vari domini degli Asburgo <ref name="ReferenceA">{{cita| Pierpaolo Merlin| p. 16 | cid=Merlin2016}}, 2016.</ref>. La Spagna era riuscita dal 1559 ad assicurarsi il controllo del feudo facendo in modo che finisse nelle mani dei Gonzaga, del [[ducato di Mantova]], amici del governo asburgico, nonostante il fatto che i Savoia vantassero diritti sull'area <ref
Il 22 dicembre 1612 il duca [[Francesco IV Gonzaga]] morì senza lasciare figli maschi. Gli sopravviveva solo Maria, figlia di sua moglie Margherita di Savoia e a sua volta figlia del duca di Savoia; di conseguenza il duca di Savoia [[Carlo Emanuele I]] sostenne di dover esercitare la tutela per la giovane nipote, unica erede dello stato <ref name="ReferenceB">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-emanuele-i-duca-di-savoia_%28Dizionario-Biografico%29/| titolo=Carlo Emanuele I}}</ref>. Cominciarono allora lunghe trattative, finché il duca Carlo Emanuele I non decise di attaccare lo stato e di prendersi il ducato con la forza, ma la Spagna non poteva permettersi di perdere il controllo indiretto dell'area.
== Svolgimento ==
===I fase===
Le forze del duca di Savoia nell'aprile del 1613 attaccarono e occuparono Alba, Moncalvo e Trino. Da lì si prepararono a prendere anche Nizza Monferrato e Casale <ref
Carlo Emanuele I a questo punto propose di restituire tutti i territori conquistati, ma la Spagna richiese anche il disarmo del ducato di Savoia; trovando intollerabile la proposta, il duca rifiutò <ref name="ReferenceC">{{cita| Pierpaolo Merlin| p. 17 | cid=Merlin2016}}, 2016.</ref>.
===II fase===
Le truppe spagnole nel settembre del 1614 entrarono in guerra partendo dal ducato di Milano e iniziarono a fare alcune incursioni in territorio piemontese. Nel maggio 1615 si diressero ad Asti, ma furono sconfitti dai Savoiardi <ref
===III fase===
Pensando di potere sfruttare sia il movimento a suo favore in Italia sia le recenti vittorie, Carlo Emanuele I mandò un nuovo esercito supportato da forze francesi nel settembre del 1616, usando come scusa il fatto che la Spagna non stava rispettando i termini dell'accordo (anche a causa del nuovo governatore di Milano, don [[Pedro Álvarez de Toledo y Colonna]], avverso all'accordo raggiunto ad Asti) <ref
Le truppe di don Pedro però si scagliarono verso Vercelli, conquistandola dopo 2 mesi d'assedio <ref
A questo punto però la situazione politica si era ribaltata: Francia e Spagna volevano ristabilire gli equilibri internazionali (in quel periodo già c'erano tensioni che sarebbero sfociate di lì a poco nella guerra dei Trent'anni), mentre il Piemonte dubitava dei veneziani, che avevano fornito denaro per la campagna, e i Veneziani non volevano un eccessivo potenziamento sabaudo <ref
== Note ==
|