PC Engine: differenze tra le versioni

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{{Console
|titolo = TurboGrafx-16PC Engine
|logo = PCEngine Logo.png
|immagine = TurboGrafx16PC-Engine-Console-Set.jpg
|produttore = [[NEC Corporation|NEC]]
|tipo = t
|tipo = [[Console (videogiochi)|Console]] a [[8 bit]]
|generazione = 4
|generazione = [[Storia delle console per videogiochi (quarta era)|Quarta]]
|presentazione =
|commercio = {{Uscita videogioco|PC Engine|JP=30 ottobre [[1987]]}}
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|prima =
|dopo = [[PC-FX]]
|cpu = [[Hudson HuC6280]]
}}
Il '''TurboGrafx-16''' ('''TurboGrafx''' nel [[Regno Unito]] e in [[Spagna]] e {{nihongo|'''PC Engine'''|PCエンジン}}, nota come '''TurboGrafx-16''' in [[Giappone]])Nordamerica, è una [[console (videogiochi)|console]] ada tavolo [[8 bitGiappone|giapponese]] prodotta da [[NEC Corporation|NEC]] in collaborazione con [[Hudson Soft]], prodotta tra il 1989[[1987]] ede il [[1994]].
La versione per il mercato nordamericano venne introdotta nel 1989, mentre in Europa la console ebbe una distribuzione ufficiale come PC Engine in [[Francia]] e una piuttosto limitata, con il nome '''Turbografx''', in [[Regno Unito]], [[Spagna]] e [[Portogallo]]; ci fu comunque una certa diffusione in Europa attraverso il [[mercato grigio]]<ref>{{cita|''Videogames Hardware Handbook''|[https://archive.org/stream/VideogamesHardwareHandbook19771999#page/n121/mode/1up p. 122]}}</ref>.
 
La console è basata su un microprocessore a [[8 bit]] (il [[Hudson HuC6280]], un derivato dalla famiglia del [[MOS 6502]], di potenza superiore alla media), coadiuvato da un coprocessore grafico a [[16 bit]]. Nel complesso aveva capacità vicine a quelle delle allora emergenti console con processore a 16 bit, ed ebbe un grande successo in Giappone, ma non riuscì ad affermarsi negli Stati Uniti<ref>{{cita|''Videogames - La grande storia dei videogiochi''}}</ref>.
Era una riedizione della versione commercializzata nel paese asiatico nei due anni precedenti della presentazione sul mercato in [[America settentrionale]].
 
== Storia ==
=== Il contesto ede il progetto ===
[[File:PC-Engine-Console-Set.jpg|thumb|left|PC Engine]]
All'inizio degli [[anni 1980]] in [[Giappone]] erano molto popolari i [[personal computer]] [[NEC PC-8801|PC-88]] e [[NEC PC-9801|PC-98]], in competizione con [[MSX]], su cui venivano sviluppati numerosi videogiochi che tuttavia non venivano distribuiti nel resto del mondo.<ref>{{cita libro|lingua=en|capitolo=The non-competing Japanese personal computers|titolo=Games vs. Hardware. The History of PC Gaming. The 80's|autore=Purcaru Ion Bogdan|data=29 gennaio 2014}}</ref>
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Considerata una delle più compatte console mai realizzate, la piattaforma venne messa in commercio in [[Giappone]] il 30 ottobre 1987.<ref name="nintendolife" /> Il nome PC Engine, oltre a richiamare le precedenti serie di personal computer prodotti da NEC, fu scelto per indicare la capacità di espansione del sistema.<ref name="computing history">{{Cita|Computing History}}</ref> Nell'aprile del [[1988]] il PC Engine aveva raggiunto le 1,5 milioni di unità vendute, conquistando metà del mercato videoludico giapponese. Nell'ottobre dello stesso anno la console si trovò in competizione con il [[Sega Mega Drive]].<ref name="Herman">{{Cita|Herman}}</ref>
 
[[File:NECTurboGrafx16-TurboGrafxConsole-16-Controller-FLSet.jpg|thumb|ControllerLa versione delnordamericana TurboGrafx-16]]
 
Il 23 maggio [[1989]] NEC annunciò di voler commercializzare la console nel mercato statunitense con il nome di TurboGrafx-16. Nonostante la console arrivò negli scaffali solamente in autunno al prezzo di 199 [[dollaro statunitense|dollari]], durante l'estate il TurboGrafx-16 venne distribuito a [[New York]] e [[Los Angeles]], replicando quanto già fatto da SEGA alcune settimane prima con il Genesis.<ref name="Herman" /> Nella confezione, oltre alla piattaforma, era incluso un solo [[gamepad]] e una copia di ''[[Keith Courage in Alpha Zones]]''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.theguardian.com/technology/gamesblog/2013/apr/02/turbografx-16-machine-that-time-forgot|titolo=TurboGrafx-16: the console that time forgot (and why it's worth re-discovering)|sito=[[The Guardian]]|autore=Paul Sartori|data=2 aprile 2013}}</ref>
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* {{RivistaVG|cm|11|6-7|9|1992|titolo=Quale console mi consigli di comperare!?!}}
* {{RivistaVG|console|2|8-11|2|1990|titolo=Console 16 bits: la fine dei micro?}}
* {{Cita testo|articolo=NEC PC Engine|url=https://archive.org/stream/VideogamesStoriaHW1#page/n35|rivista=Hardware - Storia dei computer e delle console|numero=n° 1, allegato a ''Videogames - La grande storia dei videogiochi'' n° 3|data=10 settembre 2009|pp=34-35|editore=Sprea/Panini|ISSN=2035-5955|cid=''Videogames - La grande storia dei videogiochi''}}
* {{Cita libro|lingua=en|capitolo=Retroinspection - PC Engine|pp=118-125|titolo=Videogames Hardware Handbook 1977 to 1999|data=2009|editore=Imagine Publishing Ltd.|ISBN=978-1-906078-44-7|cid=''Videogames Hardware Handbook''|url_capitolo=https://archive.org/stream/VideogamesHardwareHandbook19771999#page/n117}}
* {{Cita libro|lingua=en|titolo=Phoenix: The Fall & Rise of Videogames|autore=Leonard Herman|mese=giugno|anno=2001|editore=Rolenta Press|edizione=3|ISBN=0-9643848-5-X|cid=Herman}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Steven L. Kent|capitolo=TurboGrafx|titolo=The Ultimate History of Video Games: From Pong to Pokemon - The Story Behind the Craze That Touched Our Lives and Changed the World|editore=Three Rivers Press|città=New York|anno=2001|ISBN=0-7615-3643-4}}