Hilde Benjamin: differenze tra le versioni

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La stampa occidentale le riconosce anche dei meriti: nel 1965 si adopera per una riforma del [[diritto di famiglia]], facendo abolire la discriminazione dei bambini nati al di fuori del matrimonio. Ingaggia inoltre una battaglia in favore dell'emancipazione femminile, raggiungendo delle riforme anche in altri punti (ad esempio nell'[[Nome (diritto)|uso del cognome]]). Ottiene riforme per il divorzio e per le prospettive professionali della donna.<ref name="fem"/>
 
Con il passare del tempo, si oppone energicamente al processo di [[destalinizzazione]] in corso nei paesi satellite dell'[[Unione Sovietica]], perseguendo in questo modo l'obiettivo di salvaguardare la stabilità della DDR con unala sua linea dura che allaanche lungadel punto di vista sovietico risulta obsoleta e; si converte in tal modo in un fattoreelemento scomodo. Per questo suo atteggiamento nel 1967 il Segretario Generale [[Walter Ulbricht]] fa pressione su di lei, sicché la Benjiamin viene in pratica obbligata a ritirarsi dalla carica di Ministro di Giustizia dichiarando l'età come pretesto.<ref name="ber"/><ref name="rew"/> RestaAnche comunques resta fino alla morte nel comitato centrale del partito, e le vienedeve assegnatoaccontentarsi un incarico di quadro alla scuola ''Deutsche Akademie für Staats- und Rechtswissenschaft''. InoltreIl regime della Germania Est, ildal regimecanto suo, continua ininterrottamente a conferirle le onoreficenze del caso, tra cui quella dell'[[Ordine di Karl Marx]].
 
Muore pochi mesi prima della caduta del [[Muro di Berlino]], evento che a detta del figlio sarebbe stato per lei una cosa insopportabile.<ref name="hdg"/> Nel 2013 si ispira alla sua vita il film ''Hilde Benjamin - Die Scharfrichterin der DDR''.<ref name="mdr"/>
 
== Note ==