Piazza Scossacavalli: differenze tra le versioni

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===Barocco ed età moderna===
[[File:Piazza Scossacavalli a Roma nel 1930.jpg|thumb|Piazza Scossacavalli, Borgo Vecchio e il palazzo dei Convertendi nel 1930 ca.]]
All'inizio del diciassettesimo secolo piazza Scossacavalli raggiunse il suo aspetto definitivo, con la sua atmosfera cinquecentesca che avrebbe mantenuto fino alla sua demolizione.<ref name=ca57>Cambedda (1990) p. 57</ref> Al centro della piazza nel 1614 fu eretta da [[Carlo Maderno]] (o [[Giovanni Vasanzio]]) [[Fontana di piazza Scossacavalli|una fontana]] con una vasca mistilinea sormontata da una coppa romana in [[pavonazzetto]] recante le armi di [[papa Paolo V]] Borghese (r. 1605-21) (l'aquila e il drago).<ref name=gi9207/> Allo stesso periodo risalgono due fontanelle murali realizzate in marmo bianco e [[pavonazzetto]], decorate rispettivamente con l'aquila e il drago dei Borghese e appoggiate a [[palazzo dei Penitenzieri|palazzo Della Rovere]].<ref name=cam47/> Nel 1655, durante il regno di [[papa Alessandro VII]] (r. 1655-67), in questo palazzo furono trasferiti i padri [[Confessione (religione)|confessori]] che officiavano in San Pietro, noti come ''[[penitenziere|penitenzieri]]'', i quali conferirono all'edificio il suo nome moderno.<ref name=gi9226/>
 
Nel 1685 il cardinale [[Girolamo Gastaldi]] morì lasciando il suo palazzo all'ospizio dove alloggiavano i protestanti in corso di conversione al cattolicesimo; a causa di ciò, il palazzo divenne noto come [[Palazzo dei Convertendi]].<ref name=gi9250>Gigli (1992) p. 50</ref> Palazzo Castellesi, dopo aver cambiato diversi proprietari, tra cui le famiglie Campeggi, [[Borghese (famiglia)|Borghese]] e [[Colonna (famiglia)|Colonna]], fu acquistato nel 1720 dal conte Pietro Giraud e nel 1820 dalla famiglia [[Torlonia]], che ancora lo possiede.<ref name=gi9270>Gigli (1992) p. 70</ref> Nel 19° secolo, l'unico intervento di rilievo in piazza Scossacavalli fu la costruzione all'interno del [[Palazzo dei Convertendi]] di un ricco [[Oratorio (architettura)|oratorio]] dedicato a [[San Filippo Neri]] con ingresso sulla piazza.<ref name=bor211>Borgatti (1926), p. 211</ref>