Locomotiva FS 640: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Il progetto della locomotiva del ''gruppo 640'' affonda le sue radici nell'ottimo progetto precedente del [[Locomotiva Gruppo 600|gruppo 600]] elaborato dall'Ufficio Studi di Firenze della [[Rete Adriatica]]. In seguito alla costituzione delle [[Ferrovie dello Stato]] si manifestò infatti l'esigenza di rinnovamento del parco di locomotive destinate alla trazione dei [[treni]] viaggiatori veloci. Tra le locomotive ereditate dalle precedenti amministrazioni private erano poche quelle adatte a tale scopo, cioè con ruote grandi e di buone prestazioni; si trattava delle [[locomotiva FS 670|gr.670]] ex RA, delle [[Locomotiva FS 660|gr.660]] ex RM e delle buone ma ormai insufficienti, perché a 2 soli assi motori accoppiati, [[Locomotiva FS 552|552]]. Le FS esperirono quindi, nel [[1906]] un ordinativo per la costruzione di 49 [[Locomotiva FS 630|gr.630]], a vapore saturo e a semplice espansione, il cui progetto era stato elaborato sulla falsariga di quello della gr.600 riprendendone il valido schema meccanico di base. Un ulteriore ordine per 24 unità ebbe una controproposta da parte della fabbrica [[Berliner Maschinenbau|Schwartzkopff]] di [[Berlino]] per l'applicazione del surriscaldatore Schmidt trasformando la macchina in una a vapore surriscaldato, sempre a semplice espansione e a 2 cilindri interni, ma abbassando la pressione in caldaia a 12 bar (in luogo dei 16 bar della versione a vapore saturo) il che prometteva una consistente economia nell'uso e nella manutenzione.
Le consegne iniziate nel [[1907]] si conclusero nel [[1911]] raggiungendo la ragguardevole quantità di 169 unità. Tra [[1907]] e [[1909]] vennero consegnate 48 locomotive dalla Schwartzkopff. Tra il 1909 e il 1911 vennero costruite e consegnate 103 locomotive dalla [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]] di [[Milano]] mentre le ultime 18 macchine, da 64.152 a 64.169, vennero costruite a [[Saronno]] dalle [[CEMSA|Costruzioni Meccaniche CEMSA]] e consegnate nel [[1911]]. Alle macchine era stato previsto di attribuire il numero di gruppo 580 FS. Tuttavia le prime 24 unità ''Schwartzkopff'' entrate in servizio ebbero assegnato il numero di gruppo 640 e i numeri progressivi da 1 a 24. Esse furono assegnate a [[Torino]] e a [[Venezia]], 12 unità per ciascun [[deposito locomotive]]<ref name=
Le nuove macchine vennero giudicate soddisfacenti dai tecnici delle FS e sotto certi aspetti anche superiori nei servizi veloci con poche fermate e lunga percorrenza. Il successo del gruppo orientò definitivamente la scelta delle FS in favore della semplice espansione e del vapore surriscaldato con pressione di esercizio della caldaia di 12 bar nei successivi progetti di locomotive.
All'inizio degli [[anni 1930|anni trenta]] le Ferrovie dello Stato trasformarono quindici locomotive gr. 630 in altrettante gr.640; queste mantennero il proprio numero progressivo di origine aumentato di 300 e costituirono il sottogruppo 640 con numeri saltuari compresi tra 305 e 379. In ragione di tale modifica il quantitativo complessivo di 640 salì a 184 unità. Le loro caratteristiche tuttavia erano differenti sia nella caldaia che nella distribuzione a valvole di tipo [[Arturo Caprotti|Caprotti]]<ref name=
Un'ulteriore aumento del numero di unità si ebbe ancora nel [[1951]] quando 4 locomotive di tipo similare appartenenti alla ''Strade Ferrate di Biella'' vennero incorporate nel parco FS<ref name=
Nel [[1953]] la 640.074 fu oggetto di un esperimento, andato male, di trasformazione dell'alimentazione da carbone a metano. Dagli [[anni 1960|anni sessanta]] iniziarono gli accantonamenti e le demolizioni; iniziarono per prime le ultime aggiunte, serie 300, con la distribuzione Caprotti data la loro maggiore onerosità di manutenzione<ref name=
Le 640 sono state assegnate, nel corso degli anni, a vari depositi locomotive dell'Italia centro-settentrionale e centro-meridionale (ma non più a sud di [[Salerno]]). I depositi che le hanno mantenute fino a tempi recenti sono stati quelli di [[Novara]], [[Alessandria]], [[Torino]], [[Cremona]], [[Verona]], [[Rimini]], [[Lecco]], [[Foligno]], [[Arona]], [[Mestre]] (in ordine di quantità al 31 dicembre [[1950]])<ref
[[File:640 004-St. Gera.jpg|miniatura|upright=1.4|sinistra|Locomotiva 640.004]]▼
== Caratteristiche ==
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Il forno, la griglia e la superfici di riscaldamento e surriscaldamento sono anch'essi uguali a quelle della 625.<br />
I cilindri motori hanno il diametro di 540 mm e la corsa di 700 mm.<br />
La distribuzione del vapore ai cilindri è del tipo a [[stantuffo]] con [[leveraggio]] di comando [[Distribuzione Walschaerts|sistema Walschaerts]]. La macchina sviluppa uno sforzo di trazione massimo di 10.000 kg e allo spunto, in condizioni normali di aderenza, pari a 6.290 kg; in marcia a 75 km/h lo sforzo di trazione sviluppabile in continuità è di 2.880 kg<ref name=
La massa complessiva in assetto di servizio della locomotiva è di 54,5 t, di cui 44 t di peso aderente. Il tender della massa di 35,3 t è in grado di trasportare 15 m³di [[acqua]] e 6 t di [[carbone]].
La locomotiva è fornita di freno ad [[aria compressa]] automatico e moderabile e di [[riscaldamento a vapore]] delle carrozze trainate<ref name=
== Locomotive conservate ==
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* Locomotiva 640.003 assegnata al DRS Pistoia, in servizio.
* Locomotiva 640.004 conservata presso Museo Nazionale dei Trasporti, in attesa di restauro
* Locomotiva 640.008 non atta, esposta presso il museo Feralp di [[Bussoleno]].
* Locomotiva 640.019 condizioni non note, è esposta al Museo di Piana delle Orme (Latina) facente parte di un diorama in scala 1:1.
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=== Fonti a stampa ===
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* {{bibliografia|FS1982|Ferrovie dello Stato. Divisione autonoma Relazioni Aziendali, ''Museo Nazionale Ferroviario di Napoli Pietrarsa. Riuso musealistico delle antiche officine borboniche'', Roma, Ferrovie dello Stato, 1982}}▼
* {{bibliografia|AccomazziGarneri1923|Pietro Accomazzi, ''Nozioni elementari sulla locomotiva delle strade ferrate'', 7ª ed. riveduta ed ampliata sulle precedenti dall'ing. Ercole Garneri delle Ferrovie dello Stato, Torino-Genova, [[Lattes Editori|Lattes]], 1923. Rist. anast.: Parma, Albertelli, 1986}}▼
* {{bibliografia|FS1940|Ministero delle Comunicazioni. Ferrovie dello Stato. Scuole Aiuto macchinisti, ''Nozioni di cultura professionale'', vol. 2, parte 1, ''La locomotiva a vapore'', Firenze, Soc. an. stab. tipografico già G. Civelli, 1940.}}
▲* {{bibliografia|AccomazziGarneri1923|Pietro Accomazzi, ''Nozioni elementari sulla locomotiva delle strade ferrate'', 7ª ed. riveduta ed ampliata sulle precedenti dall'ing. Ercole Garneri delle Ferrovie dello Stato, Torino-Genova, [[Lattes Editori|Lattes]], 1923. Rist. anast.: Parma, Albertelli, 1986}}
* {{bibliografia|Corbellini1955|[[Guido Corbellini]], ''Il cinquantenario delle Ferrovie dello Stato'', in ''1905-1955. Il Cinquantenario delle Ferrovie dello Stato'', in ''[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]'', 9 (1955), n. 5-6, pp. 333-528, ISSN 0020-0956. Ristampe in volume: Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 1955; Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani-Ponte San Nicolò, Duegi, 2005, ISBN 88-900979-0-6.}}
* {{bibliografia|Diegoli1961|Manlio Diegoli, ''La trazione a vapore'', ''[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]'', 16 (1961), n. 7-8, pp. 671-680. ISSN 0020-0956.}}
* {{bibliografia|Vicuna1968|[[Giuseppe Vicuna]], ''Organizzazione e tecnica ferroviaria'', Roma, [[Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani]], 1968}}
▲* {{bibliografia|FS1982|Ferrovie dello Stato. Divisione autonoma Relazioni Aziendali, ''Museo Nazionale Ferroviario di Napoli Pietrarsa. Riuso musealistico delle antiche officine borboniche'', Roma, Ferrovie dello Stato, 1982}}
=== Storiografia e complementi ===
* {{bibliografia|Baldi2008|Neri Baldi, ''Pietrarsa ricomincia da tre'', in ''I treni'', 29 (2008), n. 301, pp. 24-28
* {{bibliografia|Bonazzelli1959|[[Bruno Bonazzelli|Zeta-Zeta [Bruno Bonazzelli] ]], ''L'album delle locomotive'', in ''[[Rivarossi#HO Rivarossi|HO Rivarossi]]'', (1959), n. , pp. [http://www.rivarossi-memory.it/H0_Rivista_Rivarossi/H0RR_Pubblicati/H0-30.pdf]}}▼
}}
* {{bibliografia|
}} * {{bibliografia|
}}
* {{bibliografia|Turchi1982|Gian Guido Turchi, ''Pietrarsa: nasce il Museo Ferroviario Nazionale'', in ''I treni oggi'', 3 (1982), n. 21, pp. 29-34}}▼
* {{bibliografia|
}}
* {{bibliografia|Numanni1992|Fausto Numanni, ''640... ricordi di fuochista'', in ''[[I Treni Oggi]]'', 11 (1992), n. 125, pp. 25-31}}▼
* {{bibliografia|
}}
* {{bibliografia|NascimbeneRiccardi1995|Angelo Nascimbene, Aldo Riccardi, ''FS anni '50. Prima parte: Trazione a vapore e Diesel'', in ''Tutto treno tema'', (1995), n. 7, pp. 28-49, 97. ISSN 1124-4232.}}▼
* {{bibliografia|
}}
* {{bibliografia|Riccardi2007A|Aldo Riccardi, ''640 003. Cento anni di "signorine"'', in ''Tutto treno'', 20 (2007), n. 213, pp. 26-32}}▼
* {{bibliografia|KallaBishop1986|Peter Michael Kalla-Bishop, ''Italian State Railways steam locomotives'', Abingdom, R. Tourret, 1986. ISBN 0-905878-03-5
* {{bibliografia|NascimbeneRiccardi2005|Angelo Nascimbene, Aldo Riccardi, con la collaborazione di Federico Rigobello e Pierluigi Scoizzato, ''1905-2005. Cento anni di locomotive a vapore delle Ferrovie dello Stato'', in ''Tutto treno tema'', (2005), n. 20, pp. 53-56, 59. ISSN 1124-4232.}}▼
}}
* {{cita pubblicazione |autore=Erminio Mascherpa |titolo=Così nacquero le 640 |rivista=I treni oggi |volume=11 |numero=125 |anno=1992 |cid=Mascherpa1992A
▲* {{bibliografia|Baldi2008|Neri Baldi, ''Pietrarsa ricomincia da tre'', in ''I treni'', 29 (2008), n. 301, pp. 24-28}}
}}
▲* {{bibliografia|NascimbeneRiccardi1995|Angelo Nascimbene, Aldo Riccardi, ''FS anni '50. Prima parte: Trazione a vapore e Diesel'', in ''Tutto treno tema'', (1995), n. 7, pp. 28-49, 97. ISSN 1124-4232
}}
▲* {{bibliografia|NascimbeneRiccardi2005|Angelo Nascimbene, Aldo Riccardi, con la collaborazione di Federico Rigobello e Pierluigi Scoizzato, ''1905-2005. Cento anni di locomotive a vapore delle Ferrovie dello Stato'', in ''Tutto treno tema'', (2005), n. 20, pp. 53-56, 59. ISSN 1124-4232
}}
▲* {{bibliografia|Numanni1992|Fausto Numanni, ''640... ricordi di fuochista'', in ''[[I Treni Oggi]]'', 11 (1992), n. 125, pp. 25-31
}}
▲* {{bibliografia|Riccardi2007A|Aldo Riccardi, ''640 003. Cento anni di "signorine"'', in ''Tutto treno'', 20 (2007), n. 213, pp. 26-32
}}
* {{bibliografia|Scattone1982|Alberto Scattone, ''Pietrarsa. Le locomotive esposte'', in ''Voci della rotaia'', 25 (1982), n. 6, pp. 20, 33-37
}}
▲* {{bibliografia|Turchi1982|Gian Guido Turchi, ''Pietrarsa: nasce il Museo Ferroviario Nazionale'', in ''I treni oggi'', 3 (1982), n. 21, pp. 29-34
}}
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== Voci correlate ==
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* {{cita web|http://www.railfaneurope.net/pix/it/steam/640/pix.html|Galleria fotografica}}
▲[[File:640 004-St. Gera.jpg|miniatura|upright=1.4|sinistra|Locomotiva 640.004]]
{{Portale|trasporti}}
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