La corazza frontale della sovrastruttura raggiungeva lo spessore di 80 mm, con [[Corazza inclinata|un'inclinazione]] di 35° rispetto all'asse orizzontale, il che ne dava uno spessore orizzontale di circa 140 mm equivalenti, rendendolo invulnerabile ad ogni proiettile anticarro Alleatoalleato o sovietico al di sopra dei 400 m. La protezione ai fianchi e sul retro raggiungeva rispettivamente lo spessore di 50 mm con inclinazione di 60° (spessore verticale 57 mm) e 40 mm con inclinazione di 55° (spessore verticale di 48 mm); sia i lati che il retro erano vulnerabili alla maggior parte dei proiettili controcarro avversari alle normali distanze d'ingaggio.<ref name=jentz1>Jentz 1995, [[#Jentz1995|''op. cit.'']], pp. 127-129</ref> La protezione del cannone dipendeva dalla ''Saukopf'' ("testa di maiale"), una scudatura spessa 100 mm fusa ed arrotondata. Per rendere il veicolo meno esposto alle mine magnetiche, si decise di ricorrere alla pasta antimagnetica ''[[Zimmerit]]''. Ciononostante, ci si accorse che questa non era dell'efficacia sperata e così, il 9 settembre 1944, si decise di eliminarla dai modelli di serie.<ref name=jgd14>Spielberger, Doyle e Jentz 2007, [[#SDJ2007|''op. cit.'']], p. 23</ref> Frequentemente venivano montate ai lati le ''Schürzen'' ("grembiuli"), dallo spessore di 5 mm e con lo scopo di far attivare i proiettili a [[carica cava]] anticipatamente, in modo che il getto incandescente non entrasse a contatto con la debole corazza inferiore dello scafo.
L'equipaggio era formato da cinque carristi: il pilota posizionato sulla sinistra del cannone, il mitragliere/radiotelegrafista alla sua destra, il cannoniere ed il servente dietro il pilota e per concludere sul retro del vano di combattimento il capocarro.