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Le attività militari nello spazio iniziarono subito dopo la conclusione della [[Seconda Guerra mondiale]]. Nel [[1946]] il [[General of the Army (Stati Uniti d'America)|generale dell'Esercito]] [[Henry Arnold]], generale in comando delle [[United States Army Air Forces|Forze Aeree dell'Esercito]], comprese come gli [[Stati Uniti]] fossero a rischio di potenziali attacchi a lungo raggio per la prima volta nella storia. Arnold pertanto ordinò, al dott. [[Theodore von Kármán]] e alla neonata [[RAND Corporation]], una perizia sulla fattibilità dell'uso di un [[satellite spia|satellite]] per fini di ricognizione strategica. Nello stesso anno, questo studio aveva identificato quasi tutte le aree di missione militare spaziale attualmente esistenti, cioè ricognizione e sorveglianza strategica, previsioni meteorologiche, comunicazioni, e navigazione.<ref name="auto1">{{cita pubblicazione|lingua=en-US|url=https://media.defense.gov/2010/Oct/01/2001329745/-1/-1/0/AFD-101001-060.pdf|titolo=Military Space Activities – Recollections and Observations|autore=USAF Gen. Bernard A. Schriever|pp=11-17|rivista=The U.S. Air Force in Space 1945 to the Twenty-first Century|editore=R. Cargill Hall e Jacob Neufeld|città=USAF History and Museums Program – United States Air Force|data=1998}}</ref>
 
[[File:Bernard Schriever with models of his missiles.jpg|miniatura|[[Bernard Schriever]] con alcuni modelli di missili chedi aiutòcui agestì svilupparelo sviluppo.]]
Il 18 settembre [[1947]], l'[[US Air Force|Aeronautica]] divenne una forza armata [[United States Army Air Forces#Smobilitazione e indipendenza della forza aerea|separata e indipendente]] dall'[[US Army|Esercito]]. Nel [[1950]] venne creato l<nowiki>'</nowiki>''Air Research and Development Command'' (ARDC), dedicato a operazioni di [[ricerca e sviluppo]]. A luglio del [[1954]], l'ARDC stabilì la [[Space and Missile Systems Center|''Western Development Division'']] (WDD) e vi pose al comando l'allora [[Brigadier generale#Stati Uniti d'America|brigadier generale]] [[Bernard Schriever]], con l'incarico di gestire il programma per lo sviluppo di [[Missile balistico intercontinentale|missili balistici intercontinentali]], e tutti i programmi spaziali dell'Aeronautica.<ref name="auto1"/>
 
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Nel rispetto della politica "''space for peaceful purposes''", il 29 giugno 1958, Eisenhower firmò l'atto istitutivo della [[NASA]], un'agenzia federale civile che avrebbe assunto la responsabilità per tutte le attività spaziali, con l'eccezione dei progetti associati esclusivamente a specifiche militari. La NASA assorbì quindi elementi dell<nowiki>'</nowiki>''[[Army Ballistic Missile Agency]]'' (ABMA) dell'Esercito, e del [[United States Naval Research Laboratory|''Naval Research Laboratory'']] (NRL) della Marina, ostacolandone significativamente i programmi spaziali. L'Aeronautica dovette cedere soltanto il programma ''[[Man In Space Soonest]]'', nell'ambito del trasferimento dall'ARPA alla NASA di tutti i progetti per portare l'uomo nello spazio. L'ARPA consegnò anche i programmi di tracciamento e comunicazione satellitare, e i progetti sui [[satellite meteorologico|satelliti meteorologici]] e di navigazione.<ref name="auto2"/>
 
L'opa della NASA sui programmi spaziali di Esercito e Marina rese l'Aeronautica la forza armata favorita per il controllo delle missioni spaziali militari. A partire del [[1959]], i comandanti dell'Aeronautica iniziarono a riaffermare le proprie rivendicazioni sulle operazioni spaziali militari, utilizzando il termine "[[aerospazio]]" per legittimare il ruolo del loro corpo nello spazio extra-atmosferico, in quanto naturale estensione dell'[[atmosfera]]. Nell'aprile di quell'anno l'[[ammiraglio]] Arleigh Burke, [[Chief of Naval Operations|Capo delle Operazioni Navali]], propose al ''Joint Chiefs of Staff'' la creazione di un'agenzia congiunta per le operazioni spaziali militari. Nell'autunno del 1959, il [[segretario della difesa degli Stati Uniti d'America|Segretario della Difesa]] Neil McElroy abbracciò le richieste dell'Aeronautica, rimuovendo l'ARPA dal controllo dello sviluppo di sistemi spaziali, e assegnando all'aviazione la responsabilità per "lo sviluppo, la produzione e il lancio di vettori spaziali". Alla fine del 1959, l'ARPA venne ufficialmente dispensata dal ruolo di agenzia centrale per tutte le attività spaziali del [[Dipartimento della Difesa]].<ref name="auto2"/>
 
L'Aeronautica riprese allora lo sviluppo dei propri programmi spaziali, ad esempio collaborando con la [[Central Intelligence Agency|CIA]] per la produzione e gestione di [[Satellite spia|satelliti da ricognizione]] attraverso il programma [[Corona (satelliti)|''Corona'']]. Lo sviluppo di tali satelliti divenne una priorità nazionale quando, il 1º maggio [[1960]], un aereo da ricognizione [[Lockheed U-2|U-2]] americano [[Crisi degli U-2|fu abbattuto]] nei cieli dell'Unione Sovietica, palesando l'impraticabilità della ricognizione aerea.<ref name="auto2"/>