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Nel rispetto della politica "''space for peaceful purposes''", il 29 giugno 1958, Eisenhower firmò l'atto istitutivo della [[NASA]], un'agenzia federale civile che avrebbe assunto la responsabilità per tutte le attività spaziali, con l'eccezione dei progetti associati esclusivamente a specifiche militari. La NASA assorbì quindi elementi dell<nowiki>'</nowiki>''[[Army Ballistic Missile Agency]]'' (ABMA) dell'Esercito, e del [[United States Naval Research Laboratory|''Naval Research Laboratory'']] (NRL) della Marina, ostacolandone significativamente i programmi spaziali. L'Aeronautica dovette cedere soltanto il programma ''[[Man In Space Soonest]]'', nell'ambito del trasferimento dall'ARPA alla NASA di tutti i progetti per portare l'uomo nello spazio. L'ARPA consegnò anche i programmi di tracciamento e comunicazione satellitare, e i progetti sui [[satellite meteorologico|satelliti meteorologici]] e di navigazione.<ref name="auto2"/>
L'opa della NASA sui programmi spaziali di Esercito e Marina rese l'Aeronautica la forza armata favorita per il controllo delle missioni spaziali militari. A partire del [[1959]], i comandanti dell'Aeronautica iniziarono a riaffermare le proprie rivendicazioni sulle operazioni spaziali militari, utilizzando il termine "[[aerospazio]]" per legittimare il ruolo del loro corpo nello spazio extra-atmosferico, in quanto naturale estensione dell'[[atmosfera]]. Nell'aprile di quell'anno, l'[[ammiraglio]] Arleigh Burke, [[Chief of Naval Operations|Capo delle Operazioni Navali]], propose al ''Joint Chiefs of Staff'' la creazione di un organo congiunto per le operazioni spaziali militari, incontrando la ferma opposizione degli ufficiali dell'Aeronautica.
L'Aeronautica riprese allora lo sviluppo dei propri programmi spaziali, ad esempio collaborando con la [[Central Intelligence Agency|CIA]] per la produzione e gestione di [[Satellite spia|satelliti da ricognizione]] attraverso il programma [[Corona (satelliti)|''Corona'']]. Lo sviluppo di tali satelliti divenne una priorità nazionale quando, il 1º maggio [[1960]], un aereo da ricognizione [[Lockheed U-2|U-2]] americano [[Crisi degli U-2|fu abbattuto]] nei cieli dell'Unione Sovietica, palesando l'impraticabilità della ricognizione aerea.<ref name="auto2"/>
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