Progetto Gutenberg: differenze tra le versioni

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Il caso volle che quel particolare computer fosse uno dei 15 nodi della [[rete informatica|rete]] che in seguito divenne [[Internet]]. Hart credeva che i computer un giorno sarebbero diventati accessibili al grande pubblico e decise di rendere disponibili delle opere di letteratura in forma elettronica. In quel momento aveva una copia della [[Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti]] nello zainetto, che diventò il primo [[libro elettronico]] del Progetto Gutenberg.
 
Quando l'Università dell'Illinois smise di ospitare il progetto Gutenberg, verso la metà degli [[anni 1990|anni novanta]], Hart lo trasferì al Benedectine College dell'Illinois. Più tardi ottenne un accordo simile con la [[Carnegie Mellon University]], che accettò di gestire gli aspetti finanziari del progetto. Bisognerà aspettare fino al [[2000]] perché il Progetto Gutenberg diventi un'entità organizzata e legalmente riconosciuta e oggi è un'organizzazione senza scopo di lucro, registrata nello stato del [[Mississippi]], con un accordo con il fisco statunitense per rendere deducibili donazioni a esso indirizzate.<ref name="it21">{{Cita pubblicazione |nome=Paula |cognome=Hane |anno=2004 |titolo=Project Gutenberg Progresses |rivista=Information Today |volume=21 |numero=5 |accesso=20 agosto 2007 |url=http://www.infotoday.com/it/may04/hane1.shtml}}</ref> Dagli inizi del Progetto i tempi richiesti per digitalizzare un libro si sono ridotti vistosamente. In genere i libri non sono dattiloscritti, ma piuttosto sono convertiti in forma digitale con l'aiuto di software per il [[Optical Character Recognition|riconoscimento ottico dei caratteri]], OCR.<ref>{{Cita news |nome=Vauhini |cognome=Vara |url=https://online.wsj.com/public/article/SB113415403113218620-U_OqLOmApoaSvNpy5SjNwvhpW5w_20061209.html |titolo=Project Gutenberg Fears No Google |editore=Wall Street Journal |data=5 dicembre 2005 |accesso=15 agosto 2007}}</ref> Anche con questi progressi tuttavia i testi ottenuti devono essere ancora sottoposti ad attente revisioni e riedizioni prima di poter essere inseriti nella collezione.
 
Pietro Di Miceli, un volontario italiano, ha sviluppato e gestito il primo sito web del progetto e ha avviato lo sviluppo del catalogo in-line dei testi. Nei dieci anni di gestione (1994-2004) il sito ha vinto numerosi premi che hanno contribuito a incrementarne la popolarità.<ref>{{Cita web |url=https://www.gutenberg.org/wiki/Gutenberg:Credits |titolo=Gutenberg:Credits |editore=Project Gutenberg |data=8 giugno 2006 |accesso=15 agosto 2007}}</ref>