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==Conseguenze==
===Conseguenze politiche per Pisa===
A [[Pisa]] il 18 ottobre [[1284]] fu eletto come [[podestà]] il [[conte]] [[Ugolino]] della Gherardesca, che aveva simpatie per i Guelfi<ref name = "p96">{{Cita | Del Punta | p. 96}}</ref>. La sua politica avrebbe potuto portare alla pace con città guelfe come Lucca e Firenze<ref name = "p96" />. Per migliorare i rapporti con queste città cedette anche i castelli di Viareggio e Ripafratta a Lucca e Pontedera a Firenze<ref name = "p97">{{Cita | Del Punta | p. 97}}</ref>.<br />
Nel luglio 1286 Ugolino Visconti fu eletto Capitano del Popolo e nella primavera del 1287 Ugolino della Gherardesca e Ugolino Visconti ottennero entrambi l'incarico di podestà e di capitani per dieci anni<ref name = "p102">{{Cita | Del Punta | p. 102}}</ref>. Questa signoria deluse mercanti, artigiani, coloro che approvavano il regime di Popolo, e i cittadini di tradizione ghibellina<ref name = "p102" />.<br />
La situazione peggiorò con gli scontri fra i due podestà<ref name = "p102" />. Nel 1287 Ugolino Visconti cercò di far nascere una ribellione nella città contro Ugolino della Gherardesca ma fallì<ref name = "p102" />. Dopodiché i Capitani delle sette Arti Maggiori e i Consoli dei tre Ordini affidarono il governo ad un podestà forestiero, Guidottino Bongi<ref name = "p102" />, che fu cacciato nel 1288<ref>{{Cita | Del Punta | pp. 102-103}}</ref>, quando i due podestà, Ugolino Visconti e Ugolino della Gherardesca riconquistarono il loro potere<ref name = "p103">{{Cita | Del Punta | p. 103}}</ref>.<br />
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