Perdita Basigheddu: differenze tra le versioni

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Perdita fu anche costretta a curare la gamba di Gregorio, un servo dell'inquisitore Martin de Ocio y Vecila, con gli stessi unguenti per i quali era stata imprigionata. Per delle ragioni che non emergono dai documenti, la condanna della donna fu alleggerita: fu riconciliata con la Chiesa il 23 ottobre del 1605, pur mantenendo la condanna del carcere a vita e del ''sambenito'' (il sacco dei penitenti) perpetuo<ref>AHN, INQUISICIÓN,1631,Exp.2, f. 26r, citato in S. Pinna, Op. Cit.</ref>. Tale condanna fu ulteriormente scontata, in quanto in un atto notarile del 1611, la si trova residente a [[Cagliari]] e sposata<ref>S. Pinna, Op. Cit.</ref>.
 
Nel 1622, incaricò il maestro campanaro cagliaritano Giovanni Pira per la realizzazione di una campana della chiesa della [[Chiesa della Madonna della Solitudine|VergineMadonna della Solitudine]] a Nuoro.
 
La data e il luogo di morte sono tuttora sconosciute.