Vittorio Mathieu: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 18:
==Biografia==
Dopo il [[liceo (scuola)|liceo]], si iscrisse alla facoltà di [[giurisprudenza]] ma si laureò poi in [[filosofia teoretica]] nel [[1946]] all'[[Università di Torino]] con [[Augusto Guzzo]], filosofo rappresentante dello [[Spiritualismo|spiritualismo cristiano]] ed autore di importanti studi su [[Immanuel Kant]] (un pensatore che in seguito sarebbe stato centrale nella vita intellettuale di Mathieu).
Libero docente nella stessa materia nel [[1956]], dal [[1958]] ne fu professore incaricato, e dal [[1961]] professore ordinario di filosofia teoretica all'[[Università di Trieste]]. Primo vincitore del concorso di [[Storia della filosofia]] del [[1960]], dal [[1967]] fu ordinario di filosofia fino al ruolo di professore emerito di [[filosofia morale]], nell'Università di Torino. Dal [[1972]] al [[1980]] fu membro del Comitato 08 del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Dal [[1976]] al [[1980]] fu membro e poi vicepresidente del Consiglio esecutivo dell'[[UNESCO]] ([[Parigi]]). Fece parte del [[Comitato Nazionale di Bioetica]]. Fu socio dell'[[Accademia dei Lincei]] e membro del Comitato Premi della [[Fondazione Internazionale Premio Balzan|Fondazione Balzan]].
Riga 63 ⟶ 65:
Entro i molteplici contributi di Mathieu alla filosofia civile, si staglia netta, per importanza e originalità, una triade di libri dedicati a quello che potremmo chiamare "stato spirituale dell'[[Civiltà occidentale|Occidente]]". Si tratta di tre opere scritte dal [[1972]] al [[1980]], in un periodo dunque estremamente critico per l'Italia, ma che mantengono ancora una grande attualità. Mathieu fa percepire al lettore il pericolo valoriale in cui è venuto a trovarsi l'Occidente e pone in essere una critica serrata alle [[ideologia|ideologie]] totalitarie o [[nichilismo|nichiliste]]. In questo senso, vi è un'aria di famiglia con i lavori di quei filosofi – come ad esempio [[José Ortega y Gasset]] e [[Max Horkheimer]] – che hanno prospettato i rischi di un'eclisse dell'individuo nella società tecnologica di massa.
==
<references/>▼
*''Bergson'', Torino, 1954;
*''La filosofia trascendentale e l'Opus postumum di Kant'', Torino, 1958;
Riga 102 ⟶ 101:
*''In tre giorni'', Mursia, 2010;
* ''La filosofia'', Marcovalerio, 2014.
==Note==
▲<references/>
== Voci correlate ==
* [[Immanuel Kant]]
|