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== Restauro ==
Prima che il fabbricato venisse donato al Comune di Vinci, venne fatta una precisa descrizione e valutazione dell’immobile contenuta nella “Perizia estimativa ” del 1949 redatta dal geometra Guido Bigi per conto del conte Giovanni Rasini. Nella perizia, la casa viene descritta in buone condizioni generali, ma in cattivo stato di manutenzione a seguito dei danni causati dal passaggio della seconda guerra mondiale. Nella descrizione vengono citati i pavimenti logorati, le spesse mura con l’intonaco vecchio, le pareti interne scolorite e gli infissi assai vetusti, alcuni sprovvisti di vetro. Tra le due parti dell’edificio, sicuramente la casa colonica era in migliore stato di conservazione, soprattuto per quanto riguarda la copertura stessa che aveva solamente qualche buca data dalle azioni belliche. Mancavano dunque delle caratteristiche necessarie per considerarla casa di civile abitazione, sia per la distanza dai principali centri abitati, sia per il costo dell’intero lavoro di ristrutturazione.
 
 
I restauri furono eseguiti dalla Soprintendenza ai monumenti di Firenze sulla guida dell’architetto [[Giulio Ulisse Arata]] membro del Comitato Nazionale per le Onoranze.
 
L’inaugurazione dei restauri risale al 15 Aprile 1952 con la presenza del Presidente della Repubblica [[Luigi Einaudi]], del Presidente del Consiglio [[Alcide De Gasperi]], del Presidente del Comitato Nazionale [[Achille Marazza]], dei Presidenti delle due Camere, del Generale dell'Unesco [[Jaime Torres Bodet|Jaime Torres-Bodet]] e da altre numerose personalità italiane e straniere. <ref name="Cianchi" />
 
L’inaugurazione dei restauri risale al 15 Aprile 1952 con la presenza del Presidente della Repubblica [[Luigi Einaudi]], del Presidente del Consiglio [[Alcide De Gasperi]], del Presidente del Comitato Nazionale [[Achille Marazza]], dei Presidenti delle due Camere, del Generale dell'Unesco [[Jaime Torres Bodet|Jaime Torres-Bodet]] e da altre numerose personalità italiane e straniere. <ref name="Cianchi" />
Prima che il fabbricato venisse donato al Comune di Vinci, venne fatta una precisa descrizione e valutazione dell’immobile contenuta nella “Perizia estimativa ” del 1949 redatta dal geometra Guido Bigi per conto del conte Giovanni Rasini. Nella perizia, la casa viene descritta in buone condizioni generali, ma in cattivo stato di manutenzione a seguito dei danni causati dal passaggio della seconda guerra mondiale. Nella descrizione vengono citati i pavimenti logorati, le spesse mura con l’intonaco vecchio, le pareti interne scolorite e gli infissi assai vetusti, alcuni sprovvisti di vetro. Tra le due parti dell’edificio, sicuramente la casa colonica era in migliore stato di conservazione, soprattuto per quanto riguarda la copertura stessa che aveva solamente qualche buca data dalle azioni belliche. Mancavano dunque delle caratteristiche necessarie per considerarla casa di civile abitazione, sia per la distanza dai principali centri abitati, sia per il costo dell’intero lavoro di ristrutturazione.
 
== Percorso espositivo ==