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La famiglia “da Vinci” non aveva possessi nella località di Anchiano. Ser Tomme di Marco di Tommaso dall’Isola nel 1479 donò le sue proprietà (compresa la casa) al Convento dei Frati dei Servi di Maria di Firenze in cambio di un vitalizio, dando la possibilità nel 1482 circa a ser Piero da Vinci di comperarla. Fu solamente allora che la facciata fu ornata del grande stemma in pietra ancora presente della famiglia ”da Vinci”. Nel restauro del 1952 lo stemma fu collocato nella sala interna per ragioni di conservazione, lasciando all’esterno una copia.
La casa passò negli anni a seguire ai discendenti di ser Piero da Vinci, fino a che nel 1624 Guglielmo da Vinci, nipote di Guglielmo fratello carnale di Leonardo, frate nel convento di S. Lucia presso Firenze, lasciò i suoi beni al suddetto convento. Nel 1629 passò per una permuta ai beni della corona granducale di Toscana e da questa nel 1645 al conte Francesco Antonio da Bagnano, i cui discendenti, i Masetti da Bagnano, la tennero sino al 1932 per passare successivamente al conte Giovanni Rasini di Castel Campo che acquistò la struttura per destinarla al restauro e alla memoria collettiva del genio Leonardo. Il conte donò il fabbricato al Comune di Vinci il 10 Ottobre 1950. <ref name="Cianchi"> {{cita libro|autore=[[Renzo Cianchi]]|titolo=La casa natale di Leonardo (Estratto da
=== Restauro ===
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