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== Ubicazione ==
La casa natale di Leonardo, distante pochi chilometri dal borgo del paese, si trova nella frazione a nord del comune di Vinci chiamata Anchiano. Si trova sulle pendici del [[Montalbano (monte)|Montalbano]] a circa 200 metri sopra il livello del mare, ed è definita dai corsi d'acqua di Balenaia e delle Quercete, che, ai tempi di Leonardo, alimentavano i diversi mulini sparti per il territorio.
Già dal primo [[catasto fiorentino]] del 1427, ad Anchiano, abbiamo notizia dell'esistenza di ben nove fabbricati, aventi piccoli e grandi appezzamenti di terreni coltivati.
Ci sono stati innumerevoli dibattiti sul luogo effettivo di nascita di Leonardo, tuttavia, dopo anni di ricerca, si è potuto stabilire con certezza che il luogo effettivo era proprio nella medesima frazione di Vinci.
Nel 1470 [[ser Tomme]], in un documento cartaceo, descrive la sua proprietà:
{{Citazione|Uno poderetto posto nel comune di Vinci luogo detto Anchiano con chase da lavoratore e Infrantoio et cholombaia sanza colombi corte et orti et terre lavoratie ulivate vignate et fructate boscate et sode fra sua vochaboli et chonfini apartenenti a detto poderetto el quale tenne Inpegno set lodovico di sel duccio da samminiato ...|[[Ser Tomme di Marco di Tommaso da Isola]], 1470}}
Questa descrizione coincide con le parole di [[Piero da Vinci|ser Piero]] da Vinci, padre di Leonardo, che nel 1495 descrive la sua dimora come:
{{Citazione|Un podere chon chasa da lavoratore quasi ruinata, et una chasetta principiata da oste, et chon terre lavoratie ulivate fructate et boschate et ogni sua appartenenza, posto nel popolo di Sancta lucia a paterno comune di Vinci chontado di Firenze luogo detto Anchiano ...|[[Ser Piero da Vinci]], 1495}} <ref name="Anchiano"> {{cita libro|autore=[[Renzo Cianchi]]|titolo=Sulla casa natale di Leonardo: risposta al prof. Emil Möller, 1952}} </ref>
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La casa è composta da tre ampi vani: una sala d’ingresso con camino quattrocentesco ornato da uno stemma scolpito sul frontone, una camera e una stanza adibita a servizi vari. Nel restauro di quell’anno è stato complesso ricostruire le varie disposizioni e riadattamenti dei piani sopraelevati, perciò fu deciso di riportare alla luce solamente i muri maestri, dando allo stesso tempo una corretta fisionomia della struttura originaria. Era presente anche un frantoio nell’interrato della struttura, gestito dall’avo paterno di Leonardo, Antonio da Vinci, dal 18 agosto 1449, che potè compilare nell’interesse del proprietario del fondo e di altri cointeressati una scritta privata di affitto e di compartecipazione agli utili del frantoio.
La casa presenta anche un vasto cortile immerso negli olivi secolari dal quale è possibile avere una vista panoramica sul colle del Montalbano, sulla Val di Nievole, sulla vallata inferiore
La famiglia “da Vinci” non aveva possessi nella località di Anchiano. Ser Tomme di Marco di Tommaso dall’Isola nel 1479 donò le sue proprietà (compresa la casa) al Convento dei Frati dei Servi di Maria di Firenze in cambio di un vitalizio, dando la possibilità nel 1482 circa a ser Piero da Vinci di comperarla. Fu solamente allora che la facciata fu ornata del grande stemma in pietra ancora presente della famiglia ”da Vinci”. Nel restauro del 1952 lo stemma fu collocato nella sala interna per ragioni di conservazione, lasciando all’esterno una copia.
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