= Fotografia aerea =
[[File:Grezac.jpg|miniatura|Esempio di lettura dei ''[[cropmark]]'' di un sito [[Protostoria|protostorico]] ([[Grézac]], [[Francia]])]]
[[File:Pteryx_UAV_-_wiki.jpg|miniatura|[[Pteryx UAV]], polacco un aereo civile di tipo [[Aeromobile a pilotaggio remoto|UAV]] per fotografie aeree.]]
La '''fotografia aerea''' è un'attività/tecnica utile al rilevamento delle caratteristiche del [[terreno]] non facilmente percepibili al livello del [[suolo]], attraverso fotogrammi scattati a distanza, trovando applicazione in numerosi campi, dalla [[cartografia]], alla [[geologia]], all'[[archeologia]].
Le prime foto aeree furono realizzate in [[Francia]] nel [[1858]], a bordo di un [[aerostato]]: a realizzarle fu [[Nadar]] (Gaspard-Félix Tournachon, [[1820]]-[[1910]]), pioniere della fotografia. Per la realizzazione di aerofotografie esistono aerei appositamente attrezzati, ma si possono utilizzare anche [[Aeromobile a pilotaggio remoto|aerei a pilotaggio remoto]].
== Tipi di ripresa aerea ==
Nell'aerofotogrammetria si distinguono più tipi di presa tra cui:
# ''Nadirale'' (o ''verticale''). L'asse del gruppo ottico è perpendicolare alla superficie terrestre, con tolleranza (''tilt'') non superiori a 4 gradi.<ref name="M. F. Boemi, 8">Maria Filomena Boemi, [http://www.iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=492 ''Introduzione all'uso delle fotografie aeree''], 1999, p. 8.</ref> Le riprese sono eseguite a quote alte, con la possibilità di scegliere tempi di scatto più lunghi. Data la grande distanza dal suolo, la resa è quasi [[Planimetria|planimetrica]], se si eccettuano le lievi deformazioni prospettiche sui bordi dell'immagine<ref name="M. F. Boemi, 8" /> e le deformazioni di scala dovute all'andamento altimetrico. Nonostante la bidimensionalità dei fotogrammi, è facile recuperare la [[tridimensionalità]] attraverso la [[stereoscopia]]: a tal fine, è sufficiente combinare immagini della stessa porzione di suolo, scattate in istanti diversi<ref name="M. F. Boemi, 8" /><ref name="M. F. Boemi, 10" /> (e quindi con angolazioni diverse). Naturalmente, la stereoscopia si apprezzerà solo nelle porzioni sovrapposte almeno del 60% di due immagini.<ref name="M. F. Boemi, 10" />
# ''Panoramica''. Eseguita a quote più basse, consente la visione del paesaggio a "volo d'uccello".<ref name="M. F. Boemi, 8" /> A differenza della ripresa nadirale, gli oggetti sono a distanze significativamente diverse: la visione è [[Prospettiva|prospettica]] e non è possibile valutare le proporzioni tra oggetti posti a distanza diversa.<ref name="M. F. Boemi, 8" /> Le quote più basse, unite alla velocità di crociera dell'aeromobile, impongono tempi di scatto più brevi.<ref name="M. F. Boemi, 8" /> Particolare cura dovrà essere posta nello scongiurare posizioni di [[controluce]].<ref name="M. F. Boemi, 8" /> Le quote basse, inoltre, costringono a tener conto della presenza, lungo la rotta, di eventuali rilievi.<ref name="M. F. Boemi, 8" />
# ''Trimetrogon''. Si scattano tre foto in contemporanea, con tre camere ottiche: una centrale, in posizione verticale, e due laterali, inclinate di 60 gradi verso l'esterno.<ref name="M. F. Boemi, 8" /> Le tre camere devono essere in configurazione tale da assicurare sovrapposizione tra le tre foto. Si utilizza principalmente in [[geologia]].<ref name="M. F. Boemi, 8" />
=== ''Strip-run'' ===
La successione di foto verticali (in gergo «strisciata», o ''strip-run'') deve prevedere una parziale sovrapposizione tra una foto e quella successiva.<ref name="M. F. Boemi, 9">Maria Filomena Boemi, [http://www.iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=492 ''Introduzione all'uso delle fotografie aeree''], 1999, p. 9.</ref> La rotta del velivolo può essere ricostruita unendo, sulla planimetria, i centri delle immagini ottenute.<ref name="M. F. Boemi, 8" />
Al fine di abbattere le distorsioni prospettiche ai bordi, le successioni di foto verticali devono sempre garantire una sovrapposizione del 60% circa tra immagini successive.<ref name="M. F. Boemi, 10" /> Anche le "strisciate" adiacenti dovranno sovrapporsi del 20% circa, anche al fine di scongiurare il rischio di lasciare scoperte porzioni di suolo.<ref name="M. F. Boemi, 10">Maria Filomena Boemi, [http://www.iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=492 ''Introduzione all'uso delle fotografie aeree''], 1999, p. 10.</ref> Le immagini parzialmente sovrapposte dovranno avere la stessa scala e lo stesso tono.<ref name="M. F. Boemi, 10" />
=== Pellicole ===
Le pellicole usate, con [[Pellicola per negativi|negativi]] di grande formato,<ref name="M. F. Boemi, 13">Maria Filomena Boemi, [http://www.iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=492 ''Introduzione all'uso delle fotografie aeree''], 1999, p. 13.</ref> potranno essere a colori, in [[bianco e nero]], o sensibili all'[[infrarosso]].<ref name="M. F. Boemi, 16" />
Le pellicole in bianco e nero devono essere di tipo [[pancromatico]], che esibiscono una maggior estensione nella [[scala di grigi]] rispetto alle pellicole [[Attinica|ortocromatiche]].<ref name="M. F. Boemi, 16">Maria Filomena Boemi, [http://www.iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=492 ''Introduzione all'uso delle fotografie aeree''], 1999, p. 16.</ref> La resa del bianco e nero viene corretta con l'interposizione di un [[Filtro (fotografia)|filtro ottico]] giallo chiaro o giallo medio.<ref name="M. F. Boemi, 16" />
Le pellicole all'infrarosso potranno essere, a colori o in bianco e nero, con l'adozione, a seconda dei casi, di opportuni filtri.<ref name="M. F. Boemi, 16" />
Oggi quasi completamente superate da camere digitali.
== Campi di utilizzo ==
=== Rilevazione dell'idrografia, dell'inquinamento, e dello stato vegetazionale ===
[[File:Visible_Spectrum_vs_IR.jpg|miniatura|Confronto tra due foto identiche: a sinistra nel visibile e a destra nell'infrarosso con interposizione di un [[filtro passa basso]] alla [[lunghezza d'onda]] di 900nm]]
La ripresa in bianco e nero all'infrarosso, con l'aggiunta di filtri rossi o rosso scuri, è di particolare utilità per studi sullo stato della vegetazione e per il rilevamento dell'idrografia, dal momento che il tono di grigio ottenuto dipende non dal colore ma dalla capacità di emissione nello spettro infrarosso: i corsi d'acqua, ad esempio, spiccheranno per il loro colore scuro, dovuto al basso livello di riflessione dell'infrarossa.<ref name="M. F. Boemi, 16" /> Negli stessi corsi d'acqua, saranno evidenziati eventuali scarichi industriali o domestici.<ref name="M. F. Boemi, 16" /> Per quanto riguarda l'esame della vegetazione, le latifoglie saranno più chiare delle aghifoglie e le piante sempreverdi più scure della piante decidue.<ref name="M. F. Boemi, 16" /> Più scure appaiono anche le piante malate o attaccate da insetti: in questo caso, la fotografia aerea è in grado di anticipare anche di settimane la visibilità del danno, rispetto alla sensibilità dell'occhio umano e della fotografia ordinaria.<ref name="M. F. Boemi, 16" />
Per quanto riguarda lo stato di salute delle piante, di grande utilità è la fotografia all'infrarosso a colori:<ref name="M. F. Boemi, 16" /> ad esempio, le conifere sane evidenzieranno un colore viola, rossastro o bluastro.<ref name="M. F. Boemi, 16" /> Le piante decidue sane, se osservate in primavera estate, evidenzieranno un colore rosso o rosso carminio.<ref name="M. F. Boemi, 16" />
=== Archeologia ===
[[File:Diagramm_bewuchs.jpg|miniatura|Schema delle differenze di crescita nella vegetazione in corrispondenza di resti sepolti]]
Nel campo dell'[[archeologia]] la fotografia aerea è uno strumento di indagine che consente di evidenziare tracce, non percepibili da terra, di resti interrati. Permette inoltre di cogliere, con una visione d'insieme, i reciproci rapporti spaziali dei ritrovamenti portati alla luce.
Nelle prime indagini archeologiche si cercò di ottenere una visione dall'alto per mezzo di [[Pallone aerostatico|palloni aerostatici]] o [[Ponteggio|ponteggi]], ma la tecnica si rivelò utile soprattutto dopo l'introduzione degli [[Aeroplano|aeroplani]] e dopo le ampie campagne di fotografie aeree condotte, a scopo [[Tattica militare|tattico militare]], durante la [[Prima guerra mondiale|Prima]] e [[Seconda guerra mondiale]].
[[File:Nazca_monkey.jpg|sinistra|miniatura|La cosiddetta [[Linee di Nazca|Scimmia di Nazca]], [[geoglifo]] nell'area desertica a sud del [[Perù]] ]]
Le [[Fotografia|fotografie]], possono essere riprese verticalmente, o obliquamente. I migliori effetti si ottengono con fotografie scattate in diverse stagioni dell'anno e spesso possono essere utili immagini scattate al tramonto o all'alba, in condizioni di luce radente. Si possono utilizzare tecniche di ripresa all'[[infrarosso]] ([[termografia]]) che evidenziano le differenze termiche e di umidità nel terreno.
I resti sepolti possono essere individuati per la presenza di minimi rilievi nel terreno in corrispondenza del sottostante materiale più compatto, oppure per le differenze di crescita nella vegetazione, che può essere ostacolata o rallentata nel suo sviluppo se ciò avviene in corrispondenza di resti sepolti piuttosto che in zone con terreno più profondo. Gli allineamenti di queste tracce minime si distinguono assai più efficacemente in una visione d'insieme dall'alto.
Inoltre, la fotografia aerea a tappeto di una regione permette di individuare le grandi linee e l'orientamento delle suddivisioni agricole antiche (ad esempio la [[centuriazione romana]]), che spesso in pianura sono state conservate attraverso i secoli e hanno determinato l'orientamento delle vie di comunicazione antiche, spesso ricalcate anche da quelle moderne.
In ogni caso, gli allineamenti leggibili nelle fotografie possono avere anche origini naturali ed è sempre necessario un controllo al suolo.
La tecnica è invece di difficile impiego in regioni coperte da foreste, in cui le tracce umane non sono visibili dall'alto se non in caso di insediamenti di vaste dimensioni (come per le città [[Aztechi|azteche]] in [[Messico]]).
== Legislazione ==
Con il D.P.g. 29 settembre 2000, n. 367, è stata liberalizzata l'attività di ripresa aerea. Il [[Decreto del Presidente della Repubblica|decreto presidenziale]] definisce comunque dei limiti all'art. 4. ''Divieti temporanei delle attività di ripresa aerea'', comma 1:
«''Quando, per motivi di [[pubblica sicurezza]], di [[Sicurezza nazionale (politica)|sicurezza nazionale]] o per altri rilevanti [[Interesse nazionale|interessi nazionali]], le competenti Autorità militari o di pubblica sicurezza dispongono divieti temporanei delle attività di rilevamento e ripresa aerea sul territorio nazionale e sulle acque territoriali o su parte di essi; le medesime assicurano che dei divieti sia data tempestiva comunicazione ai soggetti interessati attraverso idonea pubblicazione edita dal Servizio nazionale di informazioni aeronautiche.''»
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Fotografia aerea con i piccioni]]
* [[Foto aerea con l'aquilone]]
* [[Immagine satellitare]]
* [[Fotogrammetria]]
* [[Ortofotografia]]
* [[Nadar]]
* [[Yann Arthus-Bertrand]]
* [[Cropmark]]
* [[Shadow marks]]
* [[Ricognizione archeologica]]
* [[Aeromobile a pilotaggio remoto]]
* [[Quadrirotore]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sull'}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/98/aerofototeca-nazionale Aerofototeca Nazionale], ICCD-[[Istituto centrale per il catalogo e la documentazione]]
* Maria Filomena Boemi, [http://www.iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=492 ''Introduzione all'uso delle fotografie aeree''], Roma, 1999 (dal sito dell'Aerofototeca nazionale)
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|archeologia|aviazione|fotografia|geografia}}
[[Categoria:Fotogrammetria| Aerofotogrammetria]]
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