Tifata: differenze tra le versioni

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Secondo i grammatici antichi ''Tifata'' indicava la presenza di boschi di leccio (''[[Quercus ilex]]'') sul monte (''tifata'' = ''iliceta''); i linguisti moderni suppongono che derivi da un termine sannitico ''*tifa'', che significherebbe "monte".
 
È noto, inoltre, che nell'Antichità il nome [[Tifata (città del Latium Vetus)|''Tifata'']] designava una città del Lazio Antico (''[[Latium vetus]]'') situata a breve distanza da [[Roma]]<nowiki/> e già scomparsa da lungo tempo quando Plinio il Vecchio ne parlò.
 
Si chiamava ''Tifata'' anche l'attuale [[Monte delle Fate]] (m 1090) nella catena dei [[Monti Ausoni]] presso [[Fondi]] (l'antica ''Fundi'' nel [[Latium adiectum|''Latium'' ''adiectum'']]).
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== Geografia ==
Il monte Tifata (parte dei monti Tifatini) è delimitato a nord dal fiume [[Volturno]] che lo separa dall'[[appenninoAppennino sannita]]; si presenta parzialmente brullo (con una copertura boschiva limitata al versante settentrionale), privo di sorgenti o corsi d'acqua e devastato da numerose cave per l'estrazione di pietra calcarea, ed è e situato fra i comuni di [[Caserta]], [[Capua]], [[San Prisco (Italia)|San Prisco]].
 
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