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La terza fase del restauro, conclusa nel 2008, ha invece restituito al Palazzo le stanze del vecchio ''Appartamento di Riserva'', nel quale sono documentati e conservati i modi dell'abitare regale dell'ultima fase asburgica (1837).
'''Il centrotavola per Napoleone Bonaparte'''
Il centrotavola di Palazzo Reale decorò la tavola per il banchetto che il vicerè [[Eugenio di Beauharnais]] offrì in onore dell’incoronazione di Napoleone I a Re d’Italia che avvenne a Milano il 26 maggio 1805.
Realizzato da [[Giacomo Raffaelli]] (1753-1836), famoso mosaicista romano del Settecento, Il centrotavola è formato da tre parti: un lungo elemento centrale di circa 9 metri composto da 20 basi in marmo, e due elementi gemelli che venivano collocati alle estremità del parterre principale, lunghi ciascuno 1.60m e formati ognuno da due basi in marmo. L’intera composizione raggiunge complessivamente i 13 metri ed è formata da 242 pezzi, per servire una tavola di 60 coperti. Il Raffaelli riproduce ed abbina elementi dell’architettura e della scultura classica greco-romana, come colonne e templi, ad elementi dell’arte egizia come obelischi e sfingi. Numerose sono le sculture su piedistallo che raffigurano divinità classiche, come il Giove in bronzo dorato collocato nell’edicola centrale o il carro di Diana trainato da cervi. I materiali pregiati che l’artista utilizzata per l’opera vanno dal marmo bianco di Carrara delle basi, alle colonne in alabastro dei tempietti laterali, al marmo rosso egizio dei paracarri, agli inserti in lapislazzulo dei basamenti. La ricchezza cromatica dell’opera è esaltata dall’abile accostamento di materiali diversi, come il nero del bronzo patinato dei cavalli del carro di Apollo, alle canefore che reggono i candelabri, mentre in bronzo dorato vengono realizzati i cavalli rampanti e numerosi inserti e profili. Infine, sui tre elementi del parterre sono distribuiti numerosi vasi, anfore, urne e bacili in pietre dure che armonizzano l’intera composizione la cui parte centrale riproduce un immaginario circo romano e quelle laterali due templi simmetrici.
Secondo quanto indicato dal Morassi nella guida di Palazzo Reale del 1937, il centrotavola era collocato della Sala da Pranzo che venne completamente distrutta durante i bombardamenti dell’agosto 1943, la sala oggi fa parte del gruppo di ambienti che ospitano le grandi mostre di Palazzo Reale.
Attualmente l’elemento centrale ed un laterale del parterre sono esposti nella Sala del Lucernario , una delle composizioni laterali del parterre è ancora conservata nei depositi in attesa di ricollocazione nel nuovo allestimento in sala quattro colonne che riproporrà nella sua completezza il centrotavola di Giacomo Raffaelli.
== Polo Culturale Milanese ==
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* Mozzarelli, Cesare, ''La storia. La Villa, la Corte e Milano capitale'', in Francesco De Giacomi, a cura di, ''La Villa Reale di Monza'', Monza, Associazione Pro Monza, 1984, pp. 9–43 (ristampato da Silvana Editoriale, nel 1999).
* Scotti Tosini, Aurora, ''Formazione e diffusione dell'immagine di Milano capitale tra 1770 e 1815'', ripreso in Id., ''Lo Stato e la città. Architetture, istituzioni e funzionari nella Lombardia illuministica'', Milano, Franco Angeli, 1984, pp. 52–70.
* A. Morassi, Il Palazzo Reale di Milano, Milano, 1937;
* M. C. Antonini Berti, “Decorazioni da tavola: il grand parterre del Manfredini e il centrotavola di Raffaelli”, in Il Palazzo Reale di Milano tra passato e presente, a cura di M. Rosa e L. Tenconi, Anelli 2, Centro documentazione residenze reali lombarde, Betagamma editrice 2011
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