Guglielmo I d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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L'anno dopo ([[1048]]) Enrico I ricevette l'aiuto di Guglielmo (come ci conferma il [[Religioso (cristianesimo)|religioso]] e [[Cronaca (genere letterario)|cronista]] [[Normanni|normanno]], [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], nel suo ''The Gesta Guillelmi''<ref name= Willelmi>{{la}} [https://archive.org/stream/scriptoresrerum00gilegoog#page/n103/mode/2up#ES Scriptores rerum gestarum Willelmi Conquestoris, Gesta Willelmi, pagine 82 e 83]</ref>) che compì una spedizione in [[Angiò]], dove si distinse per valore e abilità strategica<ref name="corbett"/>, in sostegno di Enrico che combatteva contro il [[Angiò|conte d'Angiò]], [[Goffredo II d'Angiò|Goffredo II Martello]]<ref name=Halphen/>. Guglielmo proseguì la guerra contro il conte d'Angiò anche l'anno dopo, il [[1049]]. Fermò Goffredo d'Angiò, che aspirava di togliere il [[Maine e Loira|Maine]] al conte [[Eriberto II del Maine|Eriberto II]], recuperò le città normanne di [[Alençon]] e di [[Domfront (Orne)|Domfront]], annesse il [[Passais]]; e impose la sua autorità anche a [[Mont Saint-Michel]]. Una volta restaurato l'ordine graziò i suoi nemici e li reinvestì dei loro [[feudalesimo|feudi]] in cambio della sottomissione<ref name=CORBE>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 21</ref>; sancì un accordo di pace con la costruzione a Caen di un castello e della chiesa di Sainte Paix, fra il [[1049]] e il [[1051]].
<br />Non tutti i suoi nemici furono graziati, secondo Guglielmo di Jumièges, il conte di [[Mortain]], Guglielmo Guerlenc, nipote di [[Riccardo I di Normandia]], sospettato di tradimento<ref name=Antiqui>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. XIX, pag 276]</ref> durante il complotto del [[1047]], privato della contea e bandito dal ducato, ebbe il permesso di recarsi in [[Puglia]], accompagnato da un solo scudiero<ref name=Antiqu>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. XIX, pag 277]</ref> e il duca Guglielmo il Bastardo elevò a conte di [[Mortain]], al posto di Guglielmo Guerlenc, il fratellastro, [[Roberto di Mortain|Roberto]], che, oltre alla contea di Mortain, aveva ricevuto diversi feudi<ref name=CORB>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pag. 23</ref>; anche Guglielmo Busac, conte di [[Eu (Senna Marittima)|Eu]], e Guglielmo d'Arques, conte d'[[Arques (Passo di Calais)|Arques]], che avevano sfidato l'autorità del duca, furono privati dei loro feudi e dovettero rifugiarsi, rispettivamente il Busac a [[Boulogne-sur-Mer|Boulogne]] e il conte d'[[Arques (Passo di Calais)|Arques]], alla corte di [[Francia]]<ref name=CORBE/>; Guglielmo d'Arques, asserragliato su un'altura, si era arreso solo per fame dopo alcuni mesi.
In quegli stessi anni, nominò vescovo di [[diocesi di Bayeux|Bayeux]], come successore di Ugo II di Bayeux, l'altro fratellastro, [[Oddone di Bayeux|Oddone]]<ref name=CORB/>.
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