Placodus: differenze tra le versioni
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''Placodus'' non presentava eccezionali adattamenti alla vita acquatica, ma era in ogni caso un animale legato alla vita marina. Si spostava principalmente grazie agli arti anteriori e a movimenti ondulatori della coda lunga e appiattita lateralmente, mentre il corpo a forma di botte era rigido.
[[Image:Placodus gigas 4.jpg|thumb|Fossile di ''Placodus gigas'' - Senckenberg Museum, Francoforte.]]
Gran parte degli studiosi ritiene che ''Placodus'' fosse un animale [[durofagia|durofago]], ovvero che si cibava di [[molluschi]] presenti sul fondale, i cui gusci venivano frantumati dai grandi denti bulbosi (Rieppel, 1995). I denti anteriori simili a [[incisivi]], invece, potrebbero essere stati utilizzati per staccare i molluschi dal fondo. Alcuni [[squali]] attuali, come lo squalo di Port Jackson ''[[Heterodontus portusjacksoni]]'' (che si nutre di molluschi, ricci di mare, [[Crustacea|crostacei]]) hanno una dentatura dello stesso tipo.
Una ricerca del [[2010]] ha invece suggerito che ''Placodus'' non si cibava di molluschi, bensì di tenere [[piante]] marine e di alghe (Diedrich, 2010). Secondo l'autore dello studio, infatti, la struttura delle mascelle e dei denti e la [[morfologia (biologia)|morfologia]] dello scheletro farebbero pensare ai [[mammiferi]] [[sireni]] dell'[[Era Cenozoica]], come ''[[Halitherium]]''. L'ipotesi sarebbe comprovata dalla mancanza di ritrovamenti fossili di molluschi nella regione dello stomaco di ''Placodus''. Diedrich ha inoltre suggerito che, come i sireni attuali, questi rettili vivessero in grandi gruppi, “brucando” sul fondale marino.
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