Insecta: differenze tra le versioni

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Accrescimento e metamorfosi sono regolati da meccanismi neurormonali che si riassumono nel rapporto quantitativo tra due ormoni, l'[[ecdisone]] e la [[neotenina]]. L'ecdisone stimola la genesi di nuova cuticola da parte delle ghiandole toraciche ventrali. La sua presenza nell'emolinfa rappresenta dunque il segnale biologico con cui l'insetto organizza le proprie strutture per una nuova muta. La neotenina, prodotta dai corpi allati, inibisce la comparsa dei caratteri dell'adulto, che restano latenti sotto forma di abbozzi esterni o interni al corpo dell'insetto (''dischi preimmaginali''). La presenza della neotenina determina dunque il persistere dei caratteri giovanili. Il rapporto fra ecdisone e neotenina è dunque alla base dello sviluppo dell'insetto: in presenza di neotenina l'ecdisone stimolerà la muta con la persistenza del carattere giovanile; in assenza di neotenina l'ecdisone stimola la muta accompagnata dalla metamorfosi.
 
====Tipi di metamorfosi====
Fondamentalmente si distinguono due tipi di metamorfosi, indicati con i termini di ''metamorfosi completa'' e ''incompleta'', ai quali si aggiunge un terzo tipo fondamentale, detto ''ametabolia'', in cui vi è assenza di metamorfosi. L'elemento fondamentale che distingue i tre schemi si basa sulla comparsa delle ali e sul modo in cui compaiono, eventualmente, gli abbozzi alari.
 
Nella metamorfosi completa, che si identifica con l<nowiki>'</nowiki>''olometabolia'' propriamente detta, lo stadio giovanile è detto [[larva]] e differisce notevolmente dall'adulto (detto anche ''immagine''). Questa differenza è alla base di profonde modificazioni, che si attuano durante la ''ninfosi'' nello stadio di [[pupa]], spesso preceduto da una fase brevissima di ''eopupa'': l'insetto subisce una drastica ricostruzione della sua struttura morfologica e anatomica, con l'eccezione del sistema nervoso e dell'apparato circolatorio. L'entità delle modifiche è tale da richiedere, nel corso della ninfosi, lo stato di immobilità dell'insetto. Nelle forme più primitive di metamorfosi completa, in realtà, la pupa è mobile e si identifica in un adulto in forma ''farata'' <ref>La fase ''farata'' è uno stadio di transizione, successivo all'ultima muta, durante il quale l'adulto non ha ancora abbandonato l'[[exuvia]].</ref>. Gli abbozzi alari sono interni e compaiono solo nello stadio di pupa. Questo tipo di metamorfosi è proprio degli Insetti più evoluti, alati o secondariamente atteri, i cui [[ordine (tassonomia)|ordini]] sono compresi nella [[coorte (tassonomia)|coorte]] degli [[Endopterygota|Endopterigoti]].
 
Nella metamorfosi incompleta, che si identifica con l<nowiki>'</nowiki>''eterometabolia'' propriamente detta, lo stadio giovanile è detto [[neanide]] e differisce sostanzialmente dall'adulto solo per le dimensioni e per l'assenza delle ali. Il passaggio dallo stadio giovanile a quello adulto si svolge in uno o più stadi di [[ninfa (zoologia)|ninfa]], durante i quali si verifica la comparsa degli abbozzi alari esterni. La ninfa è mobile ad eccezione della ''neometabolia'', una forma di eterometabolia che è una metamorfosi intermedia fra l'eterometabolia propriamente detta e l'olometabolia. Questo tipo di metamorfosi è proprio degli Insetti alati, o secondariamente atteri, meno evoluti, i cui i cui [[ordine (tassonomia)|ordini]] sono compresi nella [[coorte (tassonomia)|coorte]] degli [[Esopterygota|Esopterigoti]].
 
L<nowiki>'</nowiki>''ametabolia'' si verifica negli insetti primitivamente atteri: in questo caso gli stadi giovanili non presentano alcuna differenza morfologica rispetto agli adulti se non nelle dimensioni. Lo sviluppo si attua pertanto attraverso le mute senza che ci sia alcuna metamorfosi. L'ametabolia è propria degli Insetti più primitivi, che fanno capo alla sottoclasse degli [[Apterygota|Apterigoti]]. Questo raggruppamento sistematico, che comprende tutti gli Insetti primitivamente atteri, è composto dal solo ordine dei ([[Thysanura|Tisanuri]]).
 
Quello descritto in precedenza si complica per l'esistenza di varianti di metamorfosi interni all'eterometabolia o all'olometabolia, forme intermedie e, infine, drastiche differenziazioni del processo di metamorfosi a sé stanti.
 
L'eterometabolia in senso lato si distingue nelle seguenti quattro varianti:
* ''Prometabolia'': si verifica una muta dopo lo stadio di ninfa, con distinzione di uno stadio di ''preadulto'' (o ''preimmagine'') da uno di ''adulto'' (o ''immagine'').
<center>uovo → neanide → ninfa → preimmagine → immagine</center>
* ''Emimetabolia'': si identifica con l'eterometabolia propriamente detta, con adulti e stadi giovanili che popolano lo stesso ambiente e hanno lo stesso regime dietetico.
<center>uovo → neanide → ninfa → immagine</center>
* ''Paurometabolia'': si identifica con l'eterometabolia propriamente detta, con adulti e stadi giovanili che popolano differenti ambienti e hanno perciò regimi dietetici differenti.
<center>uovo → neanide → ninfa → immagine</center>
*''Pseudoametabolia'': si verifica negli Esopterigoti secondariamente atteri, con specie che hanno perciò perso nel corso dell'evoluzione la presenza delle ali. In apparenza si può assimilare ad una forma di ametabolia, ma concettualmente consiste in un'eterometabolia in cui manca lo stadio di ninfa.
<center>uovo → neanide → immagine</center>
 
Una forma di transizione fra etero- e olometabolia è la ''neometabolia''. Questa metamorfosi si potrebbe ricondurre ad una forma di eterometabolia, in quanto gli stadi giovanili non differiscono morfologicamente dagli adulti, ma la ninfa ha un comportamento simile a quello della pupa degli olometaboli, in quanto è immobile.
<center>uovo → neanide → ninfa immobile → immagine</center>
 
L'olometabolia in senso lato si distingue in quattro varianti, di cui le ultime due rappresentano casi di particolare specificità:
* ''Olometabolia primitiva'': si verifica negli Endopterigoti meno evoluti; la pupa è mobile e provvista di appendici libere (''pupa dectica'') ed è riconducibile ad un adulto in fase farata.
<center>uovo → larva → (eopupa) → pupa mobile → immagine</center>
* ''Olometabolia propriamente detta'': si verifica negli ordini più evoluti e più rappresentativi degli Endopterigoti; la pupa è immobile e provvista di appendici non articolate (''pupa adectica'').
<center>uovo → larva → (eopupa) → pupa immobile → immagine</center>
* ''Ipermetabolia'': è una forma particolare di olometabolia che differenzia più stadi larvali morfologicamente differenti, la cui sequenza è alternata con stadi larvali quiescenti detti ''ipnoteche''.
<center>uovo → larva I tipo → ipnoteca immobile → larva II tipo → (eopupa) → pupa immobile → immagine</center>
* ''Criptometabolia'': è una forma particolare di olometabolia in cui tutti gli stadi giovanili si evolvono all'interno dell'uovo, per cui non si ha una metamorfosi evidente.
<center>uovo → (larva) → (pupa) → immagine</center>
 
Per concludere, sia l'olometabolia sia l'eterometabolia possono essere sostituite da forme di metamorfosi involutive, genericamente indicate con il termine di ''catametabolia''. In generale la catametabolia presenta stadi giovanili morfologicamente più complessi dell'adulto, nel quale si verifica un'atrofizzazione o la totale scomparsa di alcune appendici, ad esempio le zampe e le antenne.
 
==Note==