Maria Concetta Cacciola: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 11:
 
=== La ribellione, testimone di giustizia ===
Quando nel 2002 Salvatore Figliuzzi è condannato a otto anni di reclusione per associazione mafiosa, il padre e il fratello rinchiudono lei e i figli in casa lontanasenza dacontatti ogni contatto esternoesterni, secondo il codice d'onore della 'Ndrangheta. Tuttavia, tramite internet non solo scopre il mondo al di là della sua quotidianità <ref name=":5">{{Cita libro|titolo=Fimmine ribelli. Come le donne salveranno il paese dalla n'drangheta|editore=Biblioteca Univ. Rizzoli|lingua=it|ISBN=9788817063593}}</ref>, come altre donne nella sua situazione; ma riesce pure ad avere una relazione sentimentale con un altro uomo per almeno due anni. Nel 2010 quando suo fratello e suo padre scoprono ladella relazione extraconiugale, tramite lettere anonime inviate apposta <ref>{{Cita web|url=https://www.robadadonne.it/207306/maria-concetta-cacciola/|titolo=Maria Concetta Cacciola|autore=Grazia Teresella Berva|sito=www.robadadonne.it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>, la picchiano per aver disonorato la famiglia <ref name=":0">{{Cita web|url=https://vivi.libera.it/storie-920-maria_concetta_cacciola|titolo=Maria Concetta Cacciola|sito=vivi.libera.it}}</ref>.
 
L'11 maggio 2011 è ufficialmente convocata presso la Tenenza dei Carabinieri di Rosarno, poiché hanno arrestato il figlio maggiore per guida senza patente <ref>{{Cita web|url=https://vivi.libera.it/storie-920-maria_concetta_cacciola|titolo=Maria Concetta Cacciola|sito=vivi.libera.it|lingua=it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>. PrendeDecide in quel momento la decisioneallora di voler rivelare quanto sapeva della sua famiglia e delle loro azioni per sfuggire allaa suaquel vitatipo di violenza, di pauravita e per dare ai suoi figli un futuro migliore., Sacorrendo diil corrererischio undi grossoessere rischio:uccisa senel lacaso famigliain lacui scoprirà,fosse lastata ucciderannoscoperta. Facendo credere quindi aiche famigliari di tornare di voltatorna in voltacaserma per il caso del figlio, torna in caserma nei giorni seguenti dove viene ascoltata direttamente dai magistrati della [[Direzione distrettuale antimafia|Direzione Distrettuale Antimafia]] (DDA) di Reggio Calabria. Nella notte tra il 29 e il 30 maggio dello stesso anno, Maria diventa ufficialmente testimone di giustizia, viene inserita nel programma di protezione e trasferita di nascosto prima a [[Cassano all'Ionio]] e, poi più lontano, a [[Bolzano]] e infine a [[Genova]], senza poter avere più contatti con la sua famiglia. Sceglie di lasciareLascia i suoi figli alle cure di sua madre, credendo che lei la capirà e la sosterrà. Le scrive: «"''Mi sono sposata a 13 anni. Questo ha distrutto le nostre vite. Questo è tutto ciò che non volevo. Volevo la pace, sentire l'amore, essere me stessa. La vita mi ha portato solo dolore.»"'' <ref name=":1">{{Cita web|url=https://espresso.repubblica.it/attualita/2014/02/08/news/maria-concetta-cacciola-sognava-la-liberta-non-si-e-piagata-al-volere-della-famiglia-del-marito-e-della-ndrangheta-per-questo-e-stata-uccisa-1.151960/|titolo=Maria Concetta Cacciola sognava la libertà. Per questo era destinata a morire|sito=L&apos;Espresso|lingua=it}}</ref>.
 
IA figliGenova siè rivelanopresa ildalla suo punto debole e la sua famiglia li usa come strumenti di ricattonostalgia per farlei pressione.suoi Presa dalla nostalgiafigli, decide allora di ricontattare i suoi genitoricontattarli. RiesceLa asua parlarefamiglia conli iusa bambini,però maper cedefarle allepressione pressioniaffinché deiriveli genitoridove chesi minacciano di non farglieli rivedere mai piùtrova, rivelando quindilei alla madrefine dove si trovacede. Il 2 agosto i genitori e il fratello vanno a prenderla e, sidurante rimettono inil viaggio per tornare adi Rosarnoritorno, suo padre cerca di farle dire quello che ha rivelato ai magistrati. Rendendosi conto di essere in pericolo, Maria riesca a contattarecontatta il Servizio di Protezione affinché la vadano a prendere a Cerredolo (Reggio Emilia), a casa di una cugina della madre da cuidove si erano fermati per la notte.
 
=== Ritorno a Rosarno ===
Tornata a Genova, nei giorni seguenti i genitori non si arrendono, econtinuano ad esercitare pressioni insopportabili per farla tornare, aricattandola Rosarno,pure facendocon: leva sull"''amoreTorna eo sullanon lontananzavedrai deipiù i tuoi figli"''. Inoltre, chiedono che ritratti tutto davanti a due avvocati che loro stessi contatteranno, inpromettendole cambio non solo potrà riabbracciare i suoi bambini, promettono pureanche che la perdoneranno. Tuttavia Maria sa bene che la 'Ndrangheta non perdona mai. In una telefonata del 6 agosto, confida alla sua caraad un'amica Emanuela di vivere schiacciata tra la paura di ritornare e il timore di non vedere più i suoi figli., Lainfine minacciarisulta che leabbia venivadetto intimatapure dalladi famiglia,temere infatti,di eraessere propriouccisa questa:al "''Tornasuo o non vedrai più i tuoi figli"''ritorno. DallaLa conversazione telefonica con la sua amica, intercettata dalla polizia, efinirà finitain seguito agli atti del Processo Onta, risulta che abbia detto: "''So cosa sta succedendo. Torno,Lei mi fanno ritrattare e poi mi uccidono, ho pauracede di tornare, ma devo farlo per i miei figli''". Maria cedenuovo e torna a Rosarno tra l'8 e il 9 agosto 2011.
 
Il 12 agosto accetta di vedere i due avvocati del clan, Gregorio Cacciola, cugino del padre, e Vittorio Pisani che la costringono a firmare una ritrattazione e a la registrano suregistrare un'audiocassetta. Bendove presto,le sifanno pentedichiarare di questoaver gestoparlato econ cercala digiustizia scapparesolo diper nuovo,vendicarsi perdel chiederepadre aiuto.e Ladel poliziafratello deve<ref>{{Cita venireweb|url=https://www.micromega.net/la-mafia-le-donne-e-le-disparita-di-genere-nel-mezzogiorno/|titolo=La permafia, leile donne e ile suoidisparità figlidi ma,genere tranel laMezzogiorno|sito=www.micromega.net|lingua=it|accesso=21 pauragennaio e2022}}</ref>. ilBen fattopresto chesi unopente deidi bambiniquesto sia malatogesto, rimandama non può più scappare. Due giorni dopo il suo ultimo contatto con la polizia, il 20 agosto 2011, viene trovata morente in bagno dopo aver ingerito dell'[[acido cloridrico]] che le bruciava la bocca <ref>{{Cita web|url=https://www.wordnews.it/maria-concetta-cacciola-la-giovane-madre-suicidata-con-lacido-muriatico|titolo=Maria Concetta Cacciola, la giovane madre «suicidata» con l'acido muriatico|autore=Paolo de Chiara|sito=Wordnews.it|lingua=it}}</ref>. Tre giorni dopo, mentre i funerali non sono ancora stati nemmeno celebrati, i suoi genitori presentano denuncia alla Procura di [[Palmi]]. Descrivono la figlia come squilibrata, depressa e accusano le autorità di averla spinta al [[suicidio]]. Portano come prove la lettera e l'audiocassetta in cui dichiara di aver parlato con la giustizia solo per vendicarsi del padre e del fratello <ref>{{Cita web|url=https://www.micromega.net/la-mafia-le-donne-e-le-disparita-di-genere-nel-mezzogiorno/|titolo=La mafia, le donne e le disparità di genere nel Mezzogiorno|sito=www.micromega.net|lingua=it|accesso=21 gennaio 2022}}</ref>ritrattazione. Si Cisvolge fupoi una campagna stampa durante la quale magistrati e inquirenti sono accusati di aver approfittato delle precarie condizioni di salute mentale della giovane. Durante il Processo Onta, a seguito della deposizione dell'avvocato Vittorio Pisani, risulterà che tale campagna è stata orchestrata dall'avvocato Gregorio Cacciola, con l'obiettivo di delegittimare il modo in cui vengono trattati i testimoni di giustizia e di scoraggiare così future collaborazioni <ref name=":6">{{Cita web|url=http://www.liberainformazione.org/2018/01/27/giustizia-per-maria-concetta-ultimo-atto/|titolo=Giustizia per Maria Concetta: ultimo atto|autore=Antonia Nicola Pessuto|sito=Liberainformazione|lingua=it-IT}}</ref> .
 
=== Il Processo Onta ===
IlTuttavia, il suicidio, tuttavia, sembra altamente improbabile, ne sono prova il suo carattere di Maria, la sorveglianza costante esercitata dalla sua famiglia e il metodo utilizzato, una firma tipica della mafia.: Ii metodi utilizzati dai mafiosi per eliminare i “nemici”, infatti, sono direttamente proporzionali a ciò che questi ultimi hanno commesso. Per questo motivo, il suicidio di Maria Concetta non convince gli inquirenti che ritengono la questione dell’acido muriaticometodologia una prova concreta della colpevolezza della sua famiglia che ha ucciso la figlia bruciandole la bocca perché "aveva parlato troppo". L'inchiesta mostra anche che la lettera e il nastro sono stati realizzati sotto costrizione <ref name=":6">{{Cita web|url=http://www.liberainformazione.org/2018/01/27/giustizia-per-maria-concetta-ultimo-atto/|titolo=Giustizia per Maria Concetta: ultimo atto|autore=Antonia Nicola Pessuto|sito=Liberainformazione|lingua=it-IT}}</ref> . Per l’omicidio di Maria Concetta, sonocondannando arrestatidunque ilpure padre,gli Micheleavvocati Caccioladella e il fratello, Giuseppe Cacciola. Alla madre, Anna Rosalba, sono concessi gli arresti domiciliarifamiglia. Viene ascoltato in Commissione Parlamentare Antimafia il Pubblico Ministero Giovanni Musarò che ha sostenuto l’accusa nel processo: "''Maria Concetta era attendibile. Quando l’abbiamo ascoltata era terrorizzata. Le sue dichiarazioni hanno portato anche ad operazioni di polizia giudiziaria importanti. Le intercettazioni, registrate poco prima che tornasse a Rosarno e al suo rientro a Rosarno, sono veramente terribili, materia per una tragedia greca. Questa ragazza torna infatti a Rosarno consapevole di quello che sarebbe successo e che nel momento in cui avesse ritrattato le dichiarazioni sarebbe finita quella che lei chiama “la garanzia sulla vita”. Era una ragazza che non aveva mai commesso reati e non era indagata. In una telefonata terrificante con una sua amica dice: “''So che succede. Io torno, mi fanno ritrattare e poi mi ammazzano, ma io ho paura a tornare, però devo farlo per i miei figli''”. E succede esattamente questo, con la chicca che simulano un suicidio. La trovano morta per aver ingerito acido muriatico, che purtroppo è anche un gesto evocativo, cioè una fine che viene riservata ai collaboratori di giustizia, a chi parla troppo''"<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Antonio Nicola Pezzuto|url=http://www.liberainformazione.org/2018/01/27/giustizia-per-maria-concetta-ultimo-atto/|titolo=Giustizia per Maria Concetta: ultimo atto|pubblicazione=liberainformazione.org|data=27 gennaio 2018|accesso=19 gennaio 2023}}</ref>.
 
AllaIl fine,processo Mariasi Concettaconclude Cacciolacon ottienela giustizia:condanna ladegli madre,coloro Annache Rosalbal'hanno Lazzaro,uccisa: vienela condannatamadre a tre anni di reclusionearresti domiciliari; il padre a sei anni e sei mesi di reclusione e il fratello, a cinque anni e otto mesi. L'avvocato Vittorio Pisani fu condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione, per poi decidere di collaborare; l'avvocato Gregorio Cacciola viene condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione per reati di favoreggiamento, violenza e minaccia, aggravati dall’aver agevolato la 'ndrina dei Bellocco. Oltre alla condanna per maltrattamento ai danni della figlia, i genitori sono condannati anche a dieci mesi aggiuntivi di reclusione per la madre e a due anni e sei mesi di reclusione per il padre, per aver maltrattato i nipoti con l'obiettivo di aggredire la loro integrità psicologica, morale e fisica al fine di convincere la madre a riconsiderare le sue accuse <ref>{{Cita web|url=https://ildispaccio.it/reggio-calabria/145352-maltrattamenti-sui-nipoti-condannati-i-genitori-di-maria-concetta-cacciola|titolo=Maltrattamenti sui nipoti: condannati i genitori di Maria Concetta Cacciola|autore=Angela Panzera|sito=Il Dispaccio|lingua=it-it}}</ref>. L'avvocato Vittorio Pisani fu condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione, per poi decidere di collaborare; l'avvocato Gregorio Cacciola viene condannato a quattro anni e otto mesi per reati di favoreggiamento, violenza e minaccia, aggravati dall’aver agevolato la 'ndrina dei Bellocco.
 
== Tributi ==