Collecchio: differenze tra le versioni
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L'anno seguente Collecchio divenne sede di Comune (o ''mairie''), comprendente anche le frazioni di Collecchiello, Madregolo e [[Corte di Giarola|Giarola]]; Gaiano, appartenente a Sala Baganza, e Ozzano Taro, appartenente a Fornovo di Taro, furono aggregate dopo l'[[Unità d'Italia]];<ref>{{cita|Marcheselli|p. 108.}}</ref> [[San Martino Sinzano]], comune autonomo istituito per decreto napoleonico, fu annesso nel 1866, perdendo parte del territorio a vantaggio dei comuni limitrofi di Parma e [[San Pancrazio Parmense]].<ref>{{Cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?istat=034808|titolo=Storia dei Comuni|accesso=23 gennaio 2017}}</ref>
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel 1944 Collecchio subì in più occasioni le incursioni degli aerei [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]], che causarono molteplici vittime; oltre al centro abitato, nel mese di luglio di quell'anno fu colpita la polveriera che sorgeva nei pressi di [[Pontescodogna]].<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutostoricoparma.it/occupazione_militare/bombardamenti.html|titolo=I bombardamenti|accesso=23 gennaio 2017|dataarchivio=6 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160406131234/http://www.istitutostoricoparma.it/occupazione_militare/bombardamenti.html|urlmorto=sì}}</ref> Il paese fu liberato il 27 aprile 1945 grazie all'azione dei soldati dell'esercito brasiliano.<ref>{{Cita web|url=http://www.parmadaily.it/82115/I_Brasiliani_liberano_Collecchio/|titolo=I Brasiliani liberano Collecchio|accesso=23 gennaio 2017}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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[[File:Pieve di San Prospero (Collecchio) - facciata 2 2019-06-12.jpg|thumb|left|Facciata della pieve di San Prospero]]
[[File:Pieve di San Prospero (Collecchio) - navata centrale 2019-06-12.jpg|thumb|Navata centrale della pieve di San Prospero]]
Edificata originariamente in stile [[architettura romanica|romanico lombardo]] verso la fine dell'[[XI secolo]], la pieve, posta lungo la [[Via Francigena]], fu ampliata nel [[XIII secolo]] e parzialmente modificata nel [[XV secolo|XV]], nel [[XVI secolo|XVI]] e nel [[XVIII secolo|XVIII]]; nel [[XX secolo]] fu avviata una serie di lavori finalizzata a ripristinare l'aspetto romanico lombardo della chiesa, che comportarono nel 1912 la demolizione delle cappelle laterali cinquecentesche, nel 1922 l'edificazione della torre campanaria e nel 1935 la ricostruzione della facciata; dell'edificio originario restano le absidi laterali e i pilastri con capitelli della navata centrale, mentre della ristrutturazione duecentesca rimangono l'abside rettangolare nel mezzo, la torre-tiburio, il portale d'ingresso e l'impianto basilicale a tre navate, coperte da quattrocentesche [[volte a crociera]]; all'interno sono inoltre conservati la calcarea fonte battesimale romanica e un marmoreo bassorilievo raffigurante il ''Battesimo di Cristo'', in stile [[Arte bizantina|bizantino]], entrambi risalenti al XIII secolo.<ref>{{cita web|url=http://www.romanico-emiliaromagna.com/index.php/it/monumenti/item/77-pieve-di-san-prospero.html|editore=romanico-emiliaromagna.com|titolo=Pieve di San Prospero|accesso=2 maggio 2016|dataarchivio=7 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160507154916/http://www.romanico-emiliaromagna.com/index.php/it/monumenti/item/77-pieve-di-san-prospero.html|urlmorto=sì}}</ref>
==== Chiesa di San Martino ====
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