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In teatro le inquadrature vengono stabilite durante le prove, sul set cinematografico prima di girare una scena. In questo modo il fotografo ha la possibilità di studiare le giuste angolazioni, valutando le luci e le impostazioni del proprio strumento fotografico.
Fino a diversi anni fa la maggior parte dei fotografi utilizzava fotocamere
Durante una rappresentazione teatrale il silenzio è d'obbligo, perché qualsiasi rumore verrebbe avvertito sia sul palco che in platea. Ma anche durante le riprese di un film viene chiesto espressamente il silenzio prima di girare una scena, perché i rumori fuori campo verrebbero registrati.
L'utilizzo del flash non è consentito. Se pensiamo al buio del teatro, il bagliore di un flash provocherebbe fastidio e perdita di concentrazione agli attori ed al pubblico. Ovviamente questa regola vale anche per la scena di un film. Il lampo del flash rovinerebbe sicuramente le riprese e distoglierebbe gli attori dall'interpretazione. In entrambi i casi l’utilizzo del flash modificherebbe l’atmosfera studiata a priori. Sarà solamente la giusta regolazione della fotocamera che dovrà esaltare gli elementi di scena, senza ricorrere a illuminazioni integrate.
Il fotografo, attraverso il suo lavoro, deve saper comunicare l'anima di quello che sta scattando. Questo è possibile anche grazie all'utilizzo degli obiettivi giusti. Le [[ottiche]] con maggiore apertura di campo, come i [[grandangolari]], consentiranno di comprendere più elementi nell'inquadratura, facendo rimanere lo spettatore più esterno alla scena. Al contrario, scegliendo un'ottica con minor ampiezza di campo, come i [[teleobiettivi]], ci saranno meno elementi nell'inquadratura, ma sarà possibile andare più in profondità, trasmettendo un maggior coinvolgimento nella scena.
Un buon risultato finale è garantito dal rispetto di queste regole, ma non solo. Contribuiscono anche il tipo di [[inquadratura]], la composizione, la [[profondità di campo]] e non per ultimo l’occhio attento del fotografo<ref name=":3">{{cita libro| nome=Claudio | cognome=Capanna | titolo=Lampi. La fotografia vista dall'occhio dei grandi del cinema | anno=2014 | editore=Associazione Culturale Il Foglio | città=Roma | ISBN=9788876065309}}</ref> capace di cogliere l'attimo. In questi casi la conoscenza della teoria è necessaria, ma sarà la pratica sul campo che costruirà la professionalità del fotografo di scena.
=====I posati=====
La presenza del fotografo di scena è necessaria per scattare le fotografie che serviranno alla promozione della pellicola o della rappresentazione teatrale. Spesso però le immagini catturate sulla scena o durante il backstage non sono sufficienti a pubblicizzare il lavoro svolto. Altre volte è proprio la produzione a prevedere la presenza di ulteriori immagini statiche, cioè "i posati"<ref name=":5"/>. In entrambi i casi è necessario richiamare gli artisti sulla scena. Sarà il fotografo a guidare gli attori nelle pose da tenere. Il direttore della fotografia imposterà le luci di scena per rimanere fedeli al tema.
Questo è il momento in cui il fotografo di scena è il protagonista indiscusso ed ha l'ultima parola sul [[servizio fotografico]]. Il vero professionista comunque coinvolgerà quanta più gente possibile: la produzione, il regista, l'ufficio marketing, perché il lavoro conclusivo dovrà essere la somma di tanti punti vista.
La fiducia ottenuta durante le tante ore di lavoro in scena, garantirà la piena disponibilità dell'attore nei confronti del fotografo. È importante che si crei una sintonia tra chi riprende e chi viene ripreso. Le due parti si impegneranno a trasmettere un'emozione in cui si dovranno riconoscere. In caso contrario, la mancanza di complicità potrà portare ad un risultato finale soddisfacente ma privo di coinvolgimento.
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editore=Isabella Dothel | città=Roma | ISBN=9788869656064}}</ref>. L'attore deve sentirsi a suo agio, deve stare al gioco, magari improvvisando mimiche o gesticolazioni da regalare al fotografo. Anche tra una scena e l'altra o durante un cambio di costumi il fotografo deve essere attento a cogliere attimi preziosi. Può nascere un velo di malinconia sul volto dell'attrice o un momento di nervosismo per un fatto accaduto. Il fotografo deve essere attento a documentare questi attimi come un segreto da rivelare attraverso il mezzo fotografico.
Fotografare il backstage non vuol dire solamente riprendere gli interpreti a luci spente. Esistono anche molti scatti che descrivono il faticoso lavoro dei tecnici, il lungo lavoro dei truccatori, l'attento lavoro della sartoria per creare i costumi di scena. In ogni caso il lavoro del fotografo è di documentare quei momenti irripetibili che entreranno a far parte della storia del [[cinema]] e del [[teatro]].
Il fotografo può immortalare questi attimi mantenendo l'atmosfera del film o dando un taglio personale. Proporre una linea personale alle scene di backstage è un privilegio affidato ai fotografi più esperti. Alcuni registi prima di iniziare a lavorare vogliono essere affiancati da professionisti che garantiscono una certa linea da anni e che sanno dare la loro impronta anche nelle scene di backstage.
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