Linum usitatissimum: differenze tra le versioni

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Fibre ed olio erano usati soprattutto fino agli anni Settanta del Novecento, per la fabbricazione del linoleum, materiale rigido con cui si ricoprivano i pavimenti e pareti. Gli scarti della lavorazione costituiscono materiali utili per lettiere, produzione di energia, pannelli per l’isolamento termoacustico, alimentazione del bestiame e terricciati per colture orticole. Infine il lino è coltivato anche come pianta ornamentale da giardino.
 
==Nella cultura die massa /nel folklore==
 
===Letteratura===
 
“Il lino” è il titolo di un’istruttiva fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen (1805 - 1875).
 
===Musei===
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Il territorio del paese di [[Linera]], in [[provincia di Catania]], prima della sua fondazione, fu adibito alla coltivazione del lino e da essa la contrada venne indicata, appunto, le "linerie". Con la fondazione del nucleo abitato, avvenuta agli inizi del [[XIX secolo]], il paese ha assunto la denominazione attuale in ricordo di queste antiche coltivazioni.
 
La semina avviene normalmente ai primi di marzo, la raccolta dalla metà alla fine di maggio e proporzionalmente più tardi in regioni nordiche. Nel 2021 gli ettari coltivati erano 429 ettari, con una produzione di 9.294 quintali. La Toscana ne coltiva 315, il resto è coltivato nel Lazio, in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto (dati ISTAT). La coltivazione del lino da fibra copre 16 ettari.
== Note ==
<references />