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Per quasi tutte le rappresentazioni, i pittori hanno trasferito a colori e ingrandito le opere i cui modelli si trovavano su più piccoli prototipi incisi su [[rame]], utilizzando in questo modo un metodo tipico dell’epoca, quello della riproduzione.
Gli originali grafici venivano solitamente affiancati ai dipinti e, grazie a questa accortezza, ci è possibile avere un’idea delle botteghe dei pittori del [[XVI secolo]] che si
===La stufa in maiolica ===
[[File:Feldthurns-Schloss-Kachelofen.JPG||thumb|La stufa in maiolica]]
La [[stufa]] situata al primo piano è caratteristica della struttura: spicca nella stanza per il colore [[blu]], circondata dalle pareti e dal soffitto in legno lavorati e pitturati con l’oro. La [[maiolica]] utilizzata è stata prodotta nel laboratorio di ceramica di Paul Pidensdorfer, mentre le pitture che la caratterizzano sono state attuate all’artigiano Georg Trabl di [[Bressanone]].▼
Due [[stemmi]], quello del committente episcopale e quello del vescovo, e un terzo, quello della famiglia del vescovo, si trovano sotto l’[[arco a tutto sesto]] nel lato anteriore della stufa, mentre nelle altre [[22]] parti disegnate si possono osservare alcune scene della storia della salvezza (Antico e Nuovo Testamento).▼
▲La [[stufa]] situata al primo piano è caratteristica della struttura: spicca nella stanza per il colore [[blu]], circondata dalle pareti e dal soffitto in legno lavorati e pitturati
▲Due [[stemmi]], quello del committente episcopale e quello del vescovo, e un terzo, quello della famiglia del vescovo, si trovano sotto l’[[arco a tutto sesto]] nel lato anteriore della stufa, mentre nelle altre
Vennero aggiungiti inseguito anche degli scudi araldici di Goldegg e Vukassovich.
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