===Gli affreschi ===
Gli affreschi all’interno del Castello sono un importantissimoimportante contribuito storico-artistico e sono caratteristici di ogni stanza, anche se ad oggi non perfettamente integri a causa del passare del tempo.
L’[[arredamento]] decorativo del castello fornisce informazioniun significativeesempio pertipico comprendere al meglio ladella pittura Rinascimentalerinascimentale del [[Tirolo]]: il fulcro di quest’arte non era l'ambito ecclesiastico, ma la [[decorazione]] di castelli e palazzi, che in questo periodo venivano ricostruiti, ampliati o, come a [[Velturno]], costruiti ex novo.
La rilevanza degli interni va aumentando dall’ingresso fino al primo piano, dove si incontranotrovano le stanze che venivano attraversate per accogliere ed accompagnare fino al secondo piano il principe vescovo.
Dieci stanze dei due piani superiori sono state decorate con tempere a secco da [[Pietro Maria Bagnadore]] e dai maestri bresciani Orazio e Michele (di cui non esistono documenti biografici) tra il [[1581]] e il [[1584]], seguendo un sistema decorativo tipico delle abitazioni di [[lusso]] dell'epoca: la parete, come suddivisa in due parti, è contraddistinta nella parte superiore da grandi [[fregi]], mentre la parte sottostante è caratterizzata da una finta architettura dipinta.
I temi pittorici trattati sonorientrano caratterizzatiin tuttiun daunico unaprogramma narrazione conformepittorico, al cui centro si trova la sofferenza (varie sono le [[allegorie]] della [[virtù]] e del [[vizio]], i [[sacramenti]]…)
Per quasi tutte le rappresentazioni, i pittori hanno trasferito a colori e ingrandito le opere i cui modelli erano piccoli prototipi incisi su [[rame]], utilizzando così un metodo tipico dell’epoca, quello della riproduzione.
Gli originali grafici venivano solitamente affiancati ai dipinti e, grazie a questa accortezza, è possibile avere un’idea delle botteghe dei pittori del [[XVI secolo]] che si sono dedicati all’adornamento del Castello.
===La stanza dei principi ===
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