Utente:BlackPanther2013/Sandbox/rapaci: differenze tra le versioni

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|nome=TriakidiSqualo baffuto
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Lo '''squalo baffuto''' ('''''Furgaleus macki''''' {{zoo|([[Gilbert Percy Whitley|Whitley]]|1943)}}) è una [[specie]] di [[Triakidae|palombo]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei Triakidi, unico rappresentante del suo [[Genere (tassonomia)|genere]]. È una specie comune che abita la [[piattaforma continentale]] [[australia]]na dall'[[Australia Occidentale]] allo [[stretto di Bass]], fino a 220 m di profondità. Vive sul fondale e predilige [[habitat]] rocciosi e ricoperti da vegetazione. Squalo dalla forma tozza e dalla caratteristica «gobba», si distingue da tutti gli altri membri della sua famiglia per la presenza di lunghi [[Barbiglio|barbigli]] nasali. Le due [[Pinna dorsale|pinne dorsali]] moderatamente grandi hanno dimensioni più o meno uguali. Presenta una livrea grigio-brunastra sopra e più chiara sotto, con un motivo a macchie e chiazze più scure negli esemplari più giovani. Raggiunge i 160 cm di lunghezza.
I '''Triakidi''' ('''Triakidae''' {{zoo|[[John Edward Gray|Gray]]|1851}}) sono una [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] di squali dell'ordine dei Carcariniformi ([[Carcharhiniformes]]). Sono suddivisi in nove [[Genere (tassonomia)|generi]] e oltre 45 [[specie]], 27 delle quali appartengono al genere ''Mustelus''.
 
Lo squalo baffuto si nutre quasi prevalentemente di [[Octopoda|polpi]]. È [[Viviparità|viviparo]]: le femmine partoriscono da quattro a 28 piccoli ogni due anni, da agosto a ottobre, dopo un periodo di gestazione di 7-9 mesi. Questo squalo innocuo viene sfruttato per la carne e viene catturato principalmente da [[Pesca commerciale|pescherecci commerciali]] con le [[Rete da posta|reti da posta]]. Il numero di esemplari è diminuito notevolmente a causa della [[Sovrapesca|pesca eccessiva]] negli anni '70 e nei primi anni '80, tanto che già a metà degli anni '80 vennero introdotte nuove misure di gestione. Da allora, la rigorosa gestione della pesca ha mantenuto stabile o in aumento la popolazione, con il risultato che l'[[Unione internazionale per la conservazione della natura]] l'ha inserita tra le «[[specie a rischio minimo]]» (''Least Concern'').
 
== Tassonomia ==
{| class=wikitable style="font-size: 95%; float:left; margin-left: 10px; margin-right: 10px;"
| {{clade|style=font-size:80%;line-height:80%
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}}<small>Albero filogenetico dello squalo baffuto<ref name="lopez et al"/></small>
|}
L'[[Ittiologia|ittiologo]] australiano [[Gilbert Percy Whitley]] descrisse lo squalo baffuto come un nuovo genere e specie, ''Fur macki'', in un numero della [[Comunicazione scientifica|rivista scientifica]] ''Australian Zoologist'' del 1943.<ref name="whitley"/> Tuttavia, poiché il nome ''Fur'' era già in uso per indicare un genere di [[Diptera|mosche]], in 1951 Whitley lo sostituì con ''Furgaleus''<ref name="whitley2"/> L'[[Tipo nomenclaturale|esemplare tipo]] è un maschio immaturo di 50 cm catturato al largo di Mordialloc, nel [[Victoria (Australia)|Victoria]].<ref name="whitley"/> In passato si riteneva che gli squali della parte occidentale dell'areale di questa specie costituissero una specie separata, ''F. ventralis'', ma gli studi comparativi di [[Leonard Compagno]] non riuscirono a trovare aspetti che la differenziassero significativamente da ''F. macki''.<ref name="compagno2"/>
 
Sull base della [[Morfologia (biologia)|morfologia]], [[Leonard Compagno]] ha raggruppato ''Furgaleus'' con i generi ''[[Hemitriakis]]'', ''[[Iago (genere)|Iago]]'' e ''[[Gogolia]]'' nella [[Tribù (tassonomia)|tribù]] Iagini della sottofamiglia Galeorhininae.<ref name="compagno2"/> Uno studio [[Filogenesi|filogenetico]] del 2006 condotto da J. Andrés López e dai suoi colleghi, basato sull'analisi di quattro sequenze di [[Gene|geni]] codificanti [[proteine]], ha confermato che ''Furgaleus'' ed ''Hemitriakis'' sono [[Taxon|taxa]] fratelli; lo stesso studio, però, era piuttosto equivoco riguardo alla posizione di ''Iago'' e non contemplava ''Gogolia''.<ref name="lopez et al"/>
 
== Descrizione ==
[[File:Shark melbourne aquarium.jpg|thumb|Due tratti distintivi dello squalo baffuto sono i barbigli nasali e il profilo «gibboso».]]
Sono squali di taglia piccola e media, con lunghezza totale inferiore a due metri. Si distinguono per la pelle molto liscia, rivestita da denticoli cutanei di dimensioni minuscole. La loro livrea è variabile: alcune specie hanno fianchi e dorso uniformi ma ventre più chiaro, mentre altre esibiscono macchie, punti o motivi complessi. I giovani di alcune specie possono avere colori e disegni molto vistosi, ma che sbiadiscono con la crescita lasciando una livrea uniforme grigia o grigio-brunastra negli adulti. Hanno occhi ovali orizzontali o a fessura, di solito lunghi il doppio della loro altezza, con [[Membrana nittitante|membrane nittitanti]]. Gli spiracoli, pur presenti, sono molto piccoli. Le narici, poste anteriormente, presentano piccoli barbigli lunghi da 2,5 a 3,2 volte la larghezza della narice. Il solco labiale della bocca è molto lungo. I denti sono piccoli e presentano 3 o 4 cuspidi; sono disposti in 43-60 file su ogni mascella e non presentano differenze tra mascella superiore e inferiore. I denti laterali non formano file a pettine. I triakidi hanno due [[Pinna dorsale|pinne dorsali]] prive di aculeo. La prima è relativamente più piccola e più bassa del lobo superiore della [[pinna caudale]] e si trova più vicino alla base delle [[Pinna pettorale|pinne pettorali]] che a quella delle [[Pinna pelvica|pinne pelviche]]. I raggi delle pinne pettorali sono limitati alla base della pinna. La fossetta precaudale è assente. Il margine superiore del lobo superiore della pinna caudale è sempre liscio, mentre il lobo inferiore è poco pronunciato. I corpi vertebrali hanno un nucleo centrale, ossificato, a forma di cuneo. La valvola a spirale dell'intestino ha da 14 a 16 giri.
Lo squalo baffuto ha una struttura moderatamente robusta, con un profilo quasi «gibboso». Il corto rostro, visto dall'alto, è arrotondato o cuneiforme. È l'unica specie di palombo in cui i lembi di pelle davanti alle narici si allungano in sottili [[Barbiglio|barbigli]]. Gli occhi, ovali e disposti orizzontalmente, sono posti in alto sulla testa e sono dotati di [[Membrana nittitante|membrane nittitanti]] (terze palpebre dalla funzione protettiva) rudimentali. Sotto l'occhio si trova una cresta prominente e dietro l'occhio c'è un minuscolo spiracolo. La bocca forma un arco corto e largo e reca agli angoli dei solchi piuttosto lunghi. I [[Glossopetra|denti]] sono disposti in 24-32 file nella mascella superiore e in 36-42 file in quella inferiore. Ogni dente superiore ha una cuspide principale angolata, a forma di coltello, con cuspidi più piccole sul margine posteriore, mentre i denti della mascella inferiore presentano un'unica cuspide verticale. Sono presenti cinque paia di [[Fessura branchiale|fessure branchiali]].<ref name="last and stevens"/><ref name="compagno"/>
 
La prima [[pinna dorsale]] è piuttosto grande e posizionata più vicino alle [[Pinna pettorale|pinne pettorali]] che a quelle [[Pinna pelvica|pelviche]], ma la base della prima è situata ben dietro alla punta posteriore delle pinne pettorali. La seconda pinna dorsale ha all'incirca le stesse dimensioni della prima ed è posizionata leggermente davanti alla [[pinna anale]], che è molto più piccola di entrambe le pinne dorsali. La [[pinna caudale]] ha un lobo inferiore corto e una profonda tacca ventrale vicino alla punta del lobo superiore. Gli adulti sono di colore grigio-brunastro sopra e più chiari sotto; i giovani sono di colore più chiaro e presentano chiazze e macchie più scure sul corpo e sulle pinne, che sbiadiscono e possono scomparire con l'età.<ref name="last and stevens"/><ref name="compagno"/> Questa specie può raggiungere i 160 cm di lunghezza e i 13 kg di peso.<ref name="fishbase"/>
== Biologia ==
I triakidi sono [[Viviparità|vivipari]] e danno alla luce 2-52 piccoli per volta, a seconda della specie. Alcune possiedono strutture uterine per nutrire i piccoli in via di sviluppo, mentre altre li sostengono con un [[sacco vitellino]]. Crescita ed età di maturità variano: alcune specie crescono più in fretta, maturando nel giro di 2-3 anni, mentre altre possono metterci 10 anni. Si nutrono di vari [[Invertebrata|invertebrati]] e [[Osteichthyes|pesci ossei]] di fondale e pelagici. Sono per la maggior parte nuotatori forti e attivi, spesso riuniti in gruppi da piccoli a grandi, e se molti hanno un ''[[home range]]'' localizzato, di altri (come la [[Galeorhinus galeus|cagnesca]]) sono documentate migrazioni a distanze considerevoli.
 
== DistribuzioneDistribuzion e habitat ==
[[Endemismo|Endemico]] dell'Australia, lo squalo baffuto abita le acque [[Zona temperata|temperate]] della [[piattaforma continentale]] dal [[Capo Nord-Ovest]] nell'[[Australia Occidentale]] a [[Wynyard (Tasmania)|Wynyard]] in [[Tasmania]]. È più comune nella parte sud-occidentale dell'areale, tra Kalbarri e [[Albany (Australia)|Albany]], ed è raro al largo di [[Victoria (Australia)|Victoria]] e Tasmania. L'areale sembra comprendere una singola popolazione. Questa specie vive nei pressi del fondale, fino a 220 m di profondità.<ref name="iucn status 12 November 2021"/><ref name="last and stevens"/> Predilige le aree rocciose e i letti di [[Laminariales|kelp]].<ref name="compagno"/>
I triakidi vivono in tutto il mondo a latitudini tropicali, subtropicali e temperate sulle [[Piattaforma continentale|piattaforme continentali]] di tutti gli oceani. Si incontrano quasi sempre in prossimità della costa: solo pochissime specie sono [[Dominio pelagico|pelagiche]]. Una specie, il più piccolo rappresentante della famiglia, ''Iago omanensis'', di appena 37 centimetri, può spingersi a 2000 metri di profondità. Nelle acque europee, vale a dire nel [[mare del Nord]], nel [[mare d'Irlanda]], nella [[La Manica|Manica]], nel [[golfo di Biscaglia]] e nel [[mar Mediterraneo]], sono presenti solamente quattro specie, la cagnesca (''[[Galeorhinus galeus]]''), il palombo stellato (''[[Mustelus asterias]]''), il palombo liscio (''[[Mustelus mustelus|M. mustelus]]'') e il palombo punteggiato (''[[Mustelus punctulatus|M. punctulatus]]'').
 
==Biology and ecology==
== Tassonomia ==
[[File:Octopus new south wales.jpg|thumb|left|Octopuses are the predominant food source of the whiskery shark.]]
[[File:Shark melbourne aquarium.jpg|thumb|Squalo baffuto (''[[Furgaleus macki]]'')]]
The whiskery shark is an active and highly specialized [[predator]], feeding almost exclusively on [[octopus]]es.<ref name="simpfendorfer et al3"/> Other [[cephalopod]]s, [[bony fish]]es, small [[rock lobster]]s, [[spoon worm]]s, and [[seagrass]] have also been found amongst its [[stomach]] contents.<ref name="fishbase"/><ref name="michael"/> A known [[parasite]] of this species is the [[tapeworm]] ''[[Calliobothrium pritchardae]]''.<ref name="caira and ruhnke"/>
[[File:Galeorhinus galeus.jpg|thumb|Cagnesca (''[[Galeorhinus galeus]]'')]]
[[File:Océanopolis - les aquariums 001.JPG|thumb|Palombo stellato (''[[Mustelus asterias]]'')]]
[[File:Mustelus canis indie.jpg|thumb|Palombo comune (''[[Mustelus canis]]'')]]
[[File:Manazo.png|thumb|Palombo stellato orientale (''[[Mustelus manazo]]'')]]
 
Like other houndsharks, the whiskery shark is [[viviparous]]; the developing [[embryo]]s are sustained by [[yolk]] and probably also maternally produced [[histotroph]].<ref name="last and stevens"/> Males can mate every year, while females have a biennial reproductive cycle. [[Mating]] takes place in August and September; females store [[sperm]] until late January to early April of the following year, when the [[ovum|ova]] are ready to be [[ovulation|ovulated]] into the [[uterus]]. After a 7– to 9-month-long [[gestation period]], litters of four to 28 (average 19) pups are born between August and October. The litter size increases with the size of the female. The newborns measure {{convert|22|-|27|cm|in|abbr=on}} long.<ref name="simpfendorfer and unsworth"/><ref name="simpfendorfer et al2"/>
Es gibt neun Gattungen und 47 Arten:
 
Juvenile whiskery sharks are rarely caught by commercial fishers, suggesting that nursery areas may be found in deeper water or other unfished habitats. Pups double to triple in size in the first 15–17 months of life, and continue to grow rapidly until they are 3–4 years old. [[Sexual maturity]] is attained at a length of {{convert|1.1|-|1.3|m|ft|abbr=on}} for both sexes, corresponding to around five years of age for males and seven years of age for females. Mature sharks exhibit negligible growth rates, perhaps due to resources being diverted towards reproduction.<ref name="simpfendorfer and unsworth"/><ref name="simpfendorfer et al2"/> The [[maximum lifespan]] is estimated to be 15 years.<ref name="iucn status 12 November 2021" />
=== Sottofamiglia Triakinae ===
* Genere ''[[Triakis]]'' {{zoo|Müller & Henle|1838}}
** Palombo dalle bande - ''[[Triakis scyllium]]'' {{zoo|Müller & Henle|1839}}
** Palombo dai denti affilati - ''[[Triakis megalopterus]]'' {{zoo|(Smith|1839)}}
** Squalo leopardo - ''[[Triakis semifasciata]]'' {{zoo|Girard|1855}}
** Palombo maculato - ''[[Triakis maculata]]'' {{zoo|Kner & Steindachner|1867}}
** Palombo dalle pinne falcate - ''[[Triakis acutipinna]]'' {{zoo|Kato|1968}}
* Genere ''[[Mustelus]]'' {{zoo|Linck|1790}}
** Palombo liscio - ''[[Mustelus mustelus]]'' {{zoo|(Linnaeus|1758)}}
** Palombo comune - ''[[Mustelus canis]]'' {{zoo|(Mitchill|1815)}}
** Palombo stellato - ''[[Mustelus asterias]]'' {{zoo|Cloquet|1819}}
** Palombo punteggiato - ''[[Mustelus punctulatus]]'' {{zoo|Risso|1827}}
** Palombo stellato orientale - ''[[Mustelus manazo]]'' {{zoo|Bleeker|1854}}
** Palombo bruno - ''[[Mustelus henlei]]'' {{zoo|(Gill|1863)}}
** Palombo californiano - ''[[Mustelus californicus]]'' {{zoo|Gill|1864}}
** Palombo dai denti affilati - ''[[Mustelus dorsalis]]'' {{zoo|Gill|1864}}
** Palombo australiano - ''[[Mustelus antarcticus]]'' {{zoo|Günther|1870}}
** Palombo maculato - ''[[Mustelus mento]]'' {{zoo|Cope|1877}}
** Palombo dalle pinne falcate del Pacifico - ''[[Mustelus lunulatus]]'' {{zoo|Jordan & Gilbert|1882}}
** Palombo arabico - ''[[Mustelus mosis]]'' {{zoo|Hemprich & Ehrenberg|1899}}
** Palombo grigio - ''[[Mustelus griseus]]'' {{zoo|Pietschmann|1908}}
** Palombo fasciato - ''[[Mustelus fasciatus]]'' {{zoo|(Garman|1913)}}
** Palombo stellato estuarino - ''[[Mustelus lenticulatus]]'' {{zoo|Phillipps|1932}}
** Palombo dalle pinne falcate dell'Atlantico - ''[[Mustelus norrisi]]'' {{zoo|Springer|1939}}
** Palombo dal muso stretto - ''[[Mustelus schmitti]]'' {{zoo|Springer|1939}}
** Palombo stellato sudafricano - ''[[Mustelus palumbes]]'' {{zoo|Smith|1957}}
** Palombo dagli occhi piccoli - ''[[Mustelus higmani]]'' {{zoo|Springer & Lowe|1963}}
** Palombo gobbo - ''[[Mustelus whitneyi]]'' {{zoo|F. Chirichigno|1973}}
** ''[[Mustelus minicanis]]'' {{zoo|Heemstra|1997}}
** ''[[Mustelus sinusmexicanus]]'' {{zoo|Heemstra|1997}}
** ''[[Mustelus albipinnis]]'' {{zoo|Castro-Aguirre, Antuna-Mendiola, González-Acosta & de la Cruz-Agüero|2005}}
** ''[[Mustelus ravidus]]'' {{zoo|White & Last|2006}}
** ''[[Mustelus widodoi]]'' {{zoo|White & Last|2006}}
** ''[[Mustelus stevensi]]'' {{zoo|White & Last|2008}}
** ''[[Mustelus andamanensis]]'' {{zoo|White, Arunrugstichai & Naylor|2021}}
* Genere ''Scylliogaleus'' {{zoo|Boulenger|1902}}
** Palombo dai lobi nasali ampi- ''[[Scylliogaleus quecketti]]'' {{zoo|Boulenger|1902}})
 
==Human interactions==
=== Sottofamiglia Galeorhininae ===
Harmless to humans, the whiskery shark is [[commercial fishing|fished commercially]] for its meat, which is sold fresh.<ref name="fishbase"/> It is one of the shark species marketed as "[[flake (fish)|flake]]".<ref name="olsen"/> Along with the [[dusky shark]] (''Carcharhinus obscurus'') and the [[gummy shark]] (''Mustelus antarcticus''), it is targeted by a shark fishery operating off Western Australia, currently managed as the Western Australian Joint Authority Southern Demersal Gillnet and Demersal Longline Fishery. The fishery began in the 1940s with a small number of [[demersal]] [[longline fishing|longline]] vessels, though the whiskery shark was not caught in substantial numbers until the 1970s, with the introduction of [[monofilament fishing line|monofilament]] [[gillnet]]s, [[hydraulic]] net haulers, and additional vessels. Catches peaked in the early 1980s, when 400–600 tons were taken annually. [[Overfishing]] reduced the population to <30% of pre-exploitation levels by the mid-1980s, prompting the Western Australian government to enact a management plan that stabilized the population at 25–30% of pre-exploitation levels.<ref name="iucn">{{cite iucn |title=''Furgaleus macki'' |author=Simpfendorfer, C.A. |author2=McAuley, R. |url=https://www.iucnredlist.org/details/39351/0 |year=2003 |access-date=16 July 2011}}</ref><ref name="simpfendorfer et al2"/><ref name="simpfendorfer et al"/>
* Genere ''Galeorhinus'' {{zoo|Blainville|1816}}
** Cagnesca - ''[[Galeorhinus galeus]]'' {{zoo|(Linnaeus|1758)}}
* Genere ''[[Hemitriakis]]'' {{zoo|Herre|1923}}
** Cagnesca dalle pinne orlate di bianco - ''[[Hemitriakis leucoperiptera]]'' {{zoo|Herre|1923}}
** Cagnesca giapponese - ''[[Hemitriakis japanica]]'' {{zoo|(Müller & Henle|1839)}}
** ''[[Hemitriakis abdita]]'' {{zoo|Compagno & Stevens|1993}})
** ''[[Hemitriakis falcata]]'' {{zoo|Compagno & Stevens|1993}})
** ''[[Hemitriakis complicofasciata]]'' {{zoo|Takahashi & Nakaya|2004}}
** ''[[Hemitriakis indroyonoi]]'' {{zoo|White, Compagno & Dharmadi|2009}}
* Genere ''Furgaleus'' {{zoo|Whitley|1951}}
** Squalo baffuto - ''[[Furgaleus macki]]'' {{zoo|(Whitley|1943)}}
* Genere ''Hypogaleus'' {{zoo|Smith|1957}}
** Cagnesca dalle pinne orlate di nero - ''[[Hypogaleus hyugaensis]]'' {{zoo|(Miyosi|1939)}}
* Genere ''[[Iago (genere)|Iago]]'' {{zoo|Compagno & Springer|1971}}
** Palombo dagli occhi grandi - ''[[Iago omanensis]]'' {{zoo|(Norman|1939)}}
** Palombo dal muso lungo - ''[[Iago garricki]]'' {{zoo|Fourmanoir & Rivaton|1979}}
** ''[[Iago mangalorensis]]'' {{zoo|(Cubelio, Remya & Kurup|2011)}}
* Genere ''Gogolia'' {{zoo|Compagno|1973}}
** Palombo dal dorso a vela - ''[[Gogolia filewoodi]]'' {{zoo|Compagno|1973}}
 
In 1995, the management advisory committee for the Western Australian shark fishery recommended that the whiskery shark [[Fish stocks|stock]] be rebuilt to 40% of pre-exploitation levels by the 2010/11 season, through a series of fishing effort reductions. Although this target was not met because the effort reductions were not completed until 2000/01, preliminary [[catch per unit effort]] <!-- (CPUE) --> data indicate that the population is increasing.<ref name="iucn status 12 November 2021" /><ref name="simpfendorfer et al"/> In 2004/05, this species made up 12% (153 tons) of the fishery by weight.<ref name="last and stevens"/> The whiskery shark is also a minor catch of the southern shark fishery, which does not threaten the species overall. Since its population is stable and regularly monitored, and the fisheries that affect it are well-managed, the International Union for Conservation of Nature has assessed this species as least concern.<ref name="iucn status 12 November 2021" />
== Note ==
 
<references/>
==References==
{{Reflist|colwidth=30em|refs=
 
<ref name="caira and ruhnke">{{cite journal |title=A New Species of ''Calliobothrium'' (Tetraphyllidea: Onchobothriidae) from the Whiskery Shark, ''Furgaleus macki'', in Australia |author1=Caira, J.E. |author2=Ruhnke, T.R. |journal=Journal of Parasitology |volume=76 |issue=3 |date=June 1990 |pages=319–324 |doi=10.2307/3282658 |jstor=3282658 |pmid=2352061 }}</ref>
 
<ref name="compagno">{{cite book |author=Compagno, L.J.V. |year=1984 |title=Sharks of the World: An Annotated and Illustrated Catalogue of Shark Species Known to Date |place=Rome |publisher=Food and Agricultural Organization |isbn=92-5-101384-5 |pages=385–386}}</ref>
 
<ref name="compagno2">{{cite book |author=Compagno, L.J.V. |year=1988 |title=Sharks of the order Carcharhiniformes |publisher=Princeton University Press |isbn=978-0-691-08453-4 |pages=233–236}}</ref>
 
<ref name="fishbase">{{FishBase |genus=Furgaleus |species=macki |month=May |year=2011}}</ref>
 
 
 
<ref name="last and stevens">{{cite book |author1=Last, P.R. |author2=Stevens, J.D. |year=2009 |title=Sharks and Rays of Australia |edition=second |publisher=Harvard University Press |page=226 |isbn=978-0-674-03411-2}}</ref>
 
<ref name="lopez et al">{{cite journal |author1=López, J.A. |author2=Ryburn, J.A. |author3=Fedrigo, O. |author4=Naylor, G.J.P. |title=Phylogeny of sharks of the family Triakidae (Carcharhiniformes) and its implications for the evolution of carcharhiniform placental viviparity |journal=Molecular Phylogenetics and Evolution |volume=40 |year=2006 |issue=1 |pages=50–60 |url=http://naylorlab.scs.fsu.edu/Publications/Lopez%20etal06.pdf |doi=10.1016/j.ympev.2006.02.011 |pmid=16564708 |access-date=2011-06-28 |archive-url=https://web.archive.org/web/20160303173920/http://naylorlab.scs.fsu.edu//Publications/Lopez%20etal06.pdf |archive-date=2016-03-03 |url-status=dead }}</ref>
 
<ref name="michael">{{cite book |author=Michael, S.W. |year=1993 |title=Reef Sharks & Rays of the World |publisher=Sea Challengers |page=56 |isbn=0-930118-18-9}}</ref>
 
<ref name="olsen">{{cite book |author=Olsen, A.M. |title=FAO Fisheries Synopsis, Issue 139: Synopsis of Biological Data on the School Shark ''Galeorhinus australis'' (Macleay 1881) |publisher=Food and Agriculture Organization of the United Nations |year=1984 |isbn=92-5-102085-X |page=4}}</ref>
 
<ref name="simpfendorfer and unsworth">{{cite journal |title=Reproductive biology of the whiskery shark, ''Furgaleus macki'', off south-western Australia |author1=Simpfendorfer, C.A. |author2=Unsworth, P. |journal=Marine and Freshwater Research |volume=49 |issue=7 |pages=687–693 |year=1998 |url=http://www.publish.csiro.au/nid/126/display/citation/paper/MF97052.htm |doi=10.1071/mf97052}}</ref>
 
<ref name="simpfendorfer et al">{{cite journal |title=Stock assessment and risk analysis for the whiskery shark (''Furgaleus macki'' (Whitley)) in south-western Australia |author1=Simpfendorfer, C.A. |author2=Donohue, K. |author3=Hall, N.G. |journal=Fisheries Research |volume=47 |issue=1 |pages=1–17 |date=June 2000 |url=http://courses.washington.edu/mb351/shark%20references/simpfendorfer%20et%20al%202000%20wiskey%20shark%20assessment.pdf |doi=10.1016/s0165-7836(00)00109-0}}</ref>
 
<ref name="simpfendorfer et al2">{{cite journal |title=Age and growth of the whiskery shark, ''Furgaleus macki'', from southwestern Australia |author1=Simpfendorfer, C.A. |author2=Chidlow, J. |author3=McAuley, R.B. |author4=Unsworth, P. |journal=Environmental Biology of Fishes |volume=58 |issue=3 |pages=335–343 |date=July 2000 |doi=10.1023/a:1007624828001 |s2cid=32153042 |url=https://doi.org/10.1023%2FA%3A1007624828001}}</ref>
 
<ref name="simpfendorfer et al3">{{cite journal |title=Diet of three commercially important shark species from Western Australian waters |author1=Simpfendorfer, C.A. |author2=Goodreid, A. |author3=McAuley, R.B. |journal=Marine and Freshwater Research |volume=52 |issue=7 |pages=975–985 |year=2001 |url=http://www.publish.csiro.au/?paper=MF01017 |doi=10.1071/MF01017}}</ref>
 
<ref name="whitley">{{cite journal |author=Whitley, G.P. |date=April 30, 1943 |title=Ichthyological notes and illustrations (Part 2) |journal=Australian Zoologist |volume=10 |issue=2 |pages=167–187}}</ref>
 
<ref name="whitley2">{{cite journal |author=Whitley, G.P. |date=April 2, 1951 |title=New fish names and records |journal=Proceedings of the Royal Zoological Society of New South Wales |volume=1949–50 |pages=61–68}}</ref>
 
}}
 
==External links==
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* [http://fishesofaustralia.net.au/home/species/1958 Fishes of Australia : ''Furgaleus macki'']
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