Emilio Degiorgis: differenze tra le versioni

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Come capo della gendarmeria macedone, riuscì a formare un'élite di gendarmeria, ritenendo che il compito di combattere le squadre rivoluzionarie e di banditi spettasse all'esercito. Presentò una proposta per distribuire armi per l'autodifesa dei villaggi bulgari colpiti dagli attacchi dei distaccamenti serbi e greci, ma questa non fu accettata: i rappresentanti diplomatici bulgari tentarono, senza successo, di realizzarla negli anni successivi.
Dopo la morte, gli successe il generale [[Mario Nicolis di Robilant]].
Il comune di Susa gli dedicò una lapide commemorativa in via Palazzo di città<ref>{{Cita web|url=http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=11351|titolo=Chi era Costui - Scheda di Emilio De Giorgis|sito=www.chieracostui.com|accesso=2023-08-18}}</ref>.
[[File:Emilio Degiorgis lapide.jpg|miniatura|sinistra|Lapide commemorativa]]
== Note ==