Colchide: differenze tra le versioni

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==Storia==
===Primi periodi===
Nell'antichità, la regione del [[Mar Nero]] orientale fu la patria della ben sviluppata cultura del bronzo nota come [[cultura colchica]], correlata alla contigua [[cultura di Koban]], che emerse verso la media [[età del bronzo]]. Alla fine del [[II millennio a.C.]], secoli prima dell'insediamento [[Grecia antica|greco]], in almeno alcune parti della Colchide, il processo di urbanizzazione sembra essere stato in una fase abbastanza avanzata. La tarda [[età del bronzo]] colchica (dal [[XV secolo|XV]] all'[[VIII secolo a.C.]]) vide lo sviluppo di una significativa abilità nella fusione e lavorazione dei metalli iniziata molto prima che essa venisse ad essere utilizzata con padronanza in [[Europa]] {{Senza fonte}}. Vennero fabbricati utensili agricoli sofisticati e i bassopiani fertili e ben irrigati con il favore di un clima mite favorirono la crescita di progredite tecniche agricole.
 
La Colchide era abitata da un certo numero di tribù imparentate ma distinte i cui insediamenti si trovavano principalmente lungo la riva del Mar Nero. Le principali erano i [[macheloni]], [[heniochi]], [[zidreti|zudreti]], [[egrisi|lazi]], [[calibi (popolo)|calibi]], [[tabal]], [[tibareni]], [[mossineci]], [[macroni]], [[meskheti|moschi]], [[marri]], [[apsilia|apsili]],<ref>Secondo alcuni studiosi, le antiche tribù come gli absili (menzionati da Plinio, I secolo) e gli abasgoi (menzionati da Arriano, II secolo) corrispondono agli attuali abkhazi; {{En}}Chirikba, V., "Sull'etimologia dell'etnonimo 'apswa' "Abkhaz", in ''L'annuario della Società per lo Studio della Caucasia'', 3, 13-18, Chicago, 1991; {{Fr}} Hewitt, B. G., "L'applicazione valida e non-valida della filosofia alla storia", in ''Revue des Etudes Georgiennes et Caucasiennes'', 6-7, 1990-1991, 247-263). Tuttavia questa dichiarazione è controversa e non ha avuto ancora il consenso accademico. Altri studiosi suggeriscono invece che questi etnonimi riflettano una comune origine regionale, piuttosto che enfatizzare un'identità cultura etnica distinta e separata nell'antichità. Per esempio, Tariel Putkaradze, uno studioso georgiano, ipotizza che
:"nel [[III millennio a.C.|III]]-[[II millennio a.C.]] le tribù dei cartvelici, abhaz-abaza, circassi-adyghe e vaynakh possano aver fatto parte di una grande etnia (ethnos) ibero-caucasica. Quindi, è naturale che molte tribù ood etnie discendenti da loro abbiano i nomi derivati da un singolo ceppo. I cartvelici aphaz, apsil, apšil e gli apsua nord caucasici, abazaha, abaza, esistenti nel I millennio, furono i nomi indicanti differenti tribù derivate da un'origine comune. Alcune di queste tribù (apsili, apshili) scomparvero, altre si mescolarono con tribù affini, e altre ancora sono sopravvissute fino ad oggi". (Putkaradze, T. ''I cartvelici'', 2005, tradotto da Irene Kutsia)</ref>, [[Svaneti|soani (suani)]], [[Sanigia|sanigae]], [[geloni]] e [[melancleni|melanchlaeni]]. Queste tribù differivano così totalmente nella lingua e apparenza rispetto ai popoli circostanti che gli antichi fornivano varie teorie per spiegarne il fenomeno.
 
Per esempio, [[Erodoto]] afferma che i colchici, insieme agli [[egiziani]] e agli [[Etiopia|etiopici]], fossero stati i primi a praticare la [[circoncisione]], un costume che - egli dichiarava - gli stessi colchici ereditarono dai resti dell'esercito del [[faraone]] [[Netjerkheperu|Senusret III]] ([[XIX secolo a.C.|1878]]-1841 a.C.]]). Erodoto dunque li considera egiziani. [[Apollonio di Rodi]] afferma che gli egiziani della colchide conservassero come cimeli un certo numero di tavolette in legno che raffiguravano mari e strade maestre con molta accuratezza. Sebbene la teoria 'egiziana' riguardo all'origine non fosse stata adottata in modo unanime dagli antichi, essa è stata difesa – ma non con pieno successo - da alcuni scrittori moderni {{Senza fonte}}. All'inizio del [[XX secolo]] esisteva una piccola popolazione di [[razza neranegra]] nella regione, talché è possibile pensare che ci fosse stata una componente neranegra (che precede il [[commercio di schiavi]] arabo) nella regione del Mar Nero, le cui origini potrebbero essere plausibilmente fatte risalire a un'antica spedizione nella regione dei nerinegri d'Africa. Tuttavia, in assenza di ogni prova archeologica conclusiva, questa asserzione resta puramente speculativa.<ref>{{En}}[http://plato-dialogues.org/tools/loc/colchis.htm]</ref>
 
Molte teorie moderne ipotizzano che gli antenati dei [[Laz (popolo)|laz]]-[[Samegrelo|mingreliani]] fossero nell'antichità la dominante etnica e la presenza culturale nella regione, e perciò giocassero un ruolo significativo nell'etnogenesi dei [[georgiani]] moderni.<ref>{{En}} Micro-imperi: un dizionario storico degli stati recentemente indipendenti, James Minahan, p. 116; {{En}} Cyril Toumanoff, ''Studi riguardanti la storia caucasica cristiana'', p. 80.</ref>