Colchide: differenze tra le versioni
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===Kolkha===
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Nel [[XIII secolo a.C.]] venne a formarsi il Regno di Colchide come risultato del costante consolidamento delle tribù che abitavano la regione. Questa potenza, celebrata nella [[mitologia greca]] come la destinazione degli [[Argonauti]], la patria di Medea e il regno speciale della stregoneria, era noto agli [[Urartu|urartei]] come Kolkha. Essendo i popoli limitrofi in uno stato permanente di guerra, i colchici vennero ad assorbire parte del popolo dei [[Diauehi]] verso il 750 a.C. ca., ma perdendo molte province (inclusa la “città reale” di Ildemusa) a favore di [[Sarduris II di Urartu]], in seguito alle guerre del 750-748 e 744-742 a.C. Invasa da [[sciti]] e [[cimmeri]] pressappoco tra 730 e il 720 a.C., il regno si disintegrò in vari staterelli. Verso la metà del [[VI secolo a.C.]] questi caddero sotto il dominio [[impero achemenide|achemenide]]. Le tribù che abitavano nella Colchide meridionale ([[Tabal|tibareni]], [[mossineci]], [[macroni]], [[meskheti|moschi]] e [[marri]]) vennero incorporate nella 19ª [[satrapia]] dell'[[impero persiano]], mentre le tribù settentrionali si sottomisero “volontariamente” con l'obbligo di mandare alla corte persiana 100 fanciulli e 100 fanciulle ogni 5 anni. L'influenza esercitata sulla Colchide dal vasto impero achemenide, con il suo prospero commercio e i vasti legami economici e commerciali con altre regioni, accelerarono il suo sviluppo socioeconomico. Successivamente il popolo della Colchide sembra avere sovvertito l'autorità [[impero persiano|persiana]] formando uno stato indipendente {{Senza fonte}}. Secondo Ronald Suny: Questo stato georgiano occidentale era federato a quello di Kartli-Iberia, e i suoi re governavano attraverso ''skeptukhi'' (governatori reali) i quali ricevevano ''consulenti'' dal re.<ref>La formazione del popolo georgiano: 2ª, Ronald Grigor Suny, p 13</ref>
===Colonizzazione greca===
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