Libido: differenze tra le versioni

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[[File:Todsünden (Goltzius) G 0334 III Libido.jpg|miniatura|[[Jacob Matham]], ''Libido'', 1600 ca.]]
Il termine '''libido''' (dal [[lingua latina|latino]] ''libido'', piacere, libidine<ref>{{cita web|url=https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=libido|titolo=libido|accesso=21 aprile 2022}}</ref>), traducibile come [[desiderio (filosofia)|desiderio]] o voluttà, identifica in [[psicoanalisi]] un concetto cardine della teoria, mentre in [[sessuologia]] indica più genericamente il [[desiderio sessuale]]<ref>http://www.treccani.it/vocabolario/libido/</ref>.
 
Secondo la teoria [[Sigmund Freud|freudiana]], la libido rappresenta la [[pulsione]] principale, se non l'unica, di natura puramente sessuale dell'uomo, contrapposta alla cosiddetta [[destrudo]]. Secondo la teoria [[Carl Gustav Jung|junghiana]], invece, la libido è una forma di "energia [[psiche|psichica]]" che costituisce per l'uomo una vera e propria "spinta vitale", la quale non si limita esclusivamente all'ambito sessuale. Le teorie sulla libido subirono ampie evoluzioni, legate al procedere dell'esperienza psicoanalitica. In particolare, il concetto di libido venne notevolmente ampliato dopo il [[1914]], quando si iniziò a indagare il vasto campo delle [[nevrosi]] e delle [[psicosi]] affermando ad esempio che la libido non mirava a soddisfare solo la pulsione sessuale dell'individuo, ma anche altre pulsioni parziali di base, come il [[cibo]], la sopravvivenza, la [[morte]], la [[religione]] e l'[[arte]].