Maria Concetta Cacciola: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Contesto familiare e sociale ===
Nasce in una potente famiglia calabrese appartenente alla [['Ndrangheta]], imparentata con la [['Ndrina Bellocco|famiglia Bellocco]] attraverso lo zio [[Gregorio Bellocco]], e la [['Ndrina|'ndrina]] Pesce. La 'Ndrangheta è probabilmente l'organizzazione criminale più arretrata d'Italia guidata da soli uomini, che perpetua regole antiquate
A soli tredici anni va in sposa a Salvatore Figliuzzi, affinché la sua famiglia potesse entrare nel clan dei Bellocco, poiché i matrimoni sono l'unico modo per scalare le gerarchie mafiose (come nel caso di [[Lea Garofalo]]).
Il
20 luglio 2022 (aggiornato)|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>.
A quindici anni === La ribellione, testimone di giustizia ===
Quando nel 2002 Salvatore Figliuzzi è condannato per associazione mafiosa a otto anni di reclusione
Nel 2010
L'11 maggio 2011
Maria Concetta approfitta di questa circostanza per potersi liberare dallo stato di oppressione e violenza in cui si trova, rivelando, così, moltissimi aspetti della sua famiglia.
Era così che la donna credeva di poter sfuggire a quella vita fatta di imposizioni e percosse, poiché la collaborazione era per Maria Concetta l'unica possibilità che avrebbe potuto restituire ai suoi figli un futuro migliore e a sé stessa una vita serena.
Facendo credere quindi di tornare in caserma per il caso del figlio, nei giorni seguenti viene ascoltata direttamente dai magistrati della [[Direzione distrettuale antimafia|Direzione Distrettuale Antimafia]] (DDA) di Reggio Calabria. Nella notte tra il 29 e il 30 maggio dello stesso anno, diventa ufficialmente [[testimone di giustizia]], inserita nel programma di protezione e trasferita di nascosto prima a [[Cassano all'Ionio]], poi a [[Bolzano]] e infine a [[Genova]], senza poter avere più contatti con la sua famiglia. Lascia i figli alle cure di sua madre, credendo che lei la sosterrà. Le scrive: "''Mi sono sposata a 13 anni. Questo ha distrutto le nostre vite. Questo è tutto ciò che non volevo. Volevo la pace, sentire l'amore, essere me stessa. La vita mi ha portato solo dolore."''<ref name=":1">{{Cita web|url=https://espresso.repubblica.it/attualita/2014/02/08/news/maria-concetta-cacciola-sognava-la-liberta-non-si-e-piagata-al-volere-della-famiglia-del-marito-e-della-ndrangheta-per-questo-e-stata-uccisa-1.151960/|titolo=Maria Concetta Cacciola sognava la libertà. Per questo era destinata a morire|sito=L'Espresso|lingua=it}}</ref>.
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