Maria Concetta Cacciola: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 42:
A Genova distrutta dalla nostalgia per i suoi figli decide di contattarli, ma gli stessi vengono usati dalla sua stessa famiglia per esercitare pressioni sulla stessa e per farle rivelare ove si trovasse. Ottenute le informazioni necessarie, il 2 agosto dello stesso anno, i genitori, insieme al fratello, si recano a prenderla e, durante il viaggio di ritorno, cercano di estorcerle quanto ha rivelato ai magistrati. Rendendosi conto di essere in pericolo, contatta il Servizio di Protezione affinché la vadano a riprendere a [[Cerredolo]] (Reggio Emilia) dove si erano fermati per la notte.
 
=== RitornoIl ritorno a Rosarno ===
Tornata a Genova, nei giorni seguenti i genitori cercano di ricattarla attraverso i figli per farla tornare e le chiedono di ritrattare tutto davanti a due avvocati del clan, promettendole in cambio il perdono. In una telefonata del 6 agosto, confida ad un'amica di vivere schiacciata tra il timore di non vedere più i suoi figli e la paura di essere uccisa al suo ritorno. La conversazione telefonica, intercettata dalla polizia, finirà in seguito agli atti del Processo Onta. Lei cede di nuovo e torna a Rosarno tra l'8 e il 9 agosto 2011.